per torinesi maggiorenni

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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per adesso roma...
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1. non sono torinese e me ne dovrei stare zitto
2. non conosco il progetto previsto e soprattutto il sistema di abbattimento inquinanti previsti per l'inceneritore in questione
3. la raccolta differenziata è spesso cosa buona e giusta
4. la raccolta differenziata non è sostitutiva di un inceneritore, e soprattutto non è una soluzione definitiva

mi sembra che tante cose scritte nel link non sono proprio veritiere in assoluto.

comunque la raccolta differenziata permette di costruire inceneritori a capacità notevolmente ridotta.
 

Aldone

Biker marathonensis
Purtroppo non ci sono alternative alla costruzione dell'inceneritore, sarebbe molto bello, ma finchè la società moderna (cioè NOI) produce queste enorme quantità di merda, e dal momento che non è materialmente possibile riciclarla tutta, bisogna trovare il modo di distruggerla.
Vorrei proprio vedere come tutti quelli contrari all'inceneritore fanno la raccolta differenziata :???:

RIDE HARD RIDE FREE :-? :-? :-?
 

shrdlu

Biker poeticus
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Pe ha scritto:
1. non sono torinese e me ne dovrei stare zitto
2. non conosco il progetto previsto e soprattutto il sistema di abbattimento inquinanti previsti per l'inceneritore in questione
Non sono un chimico ma ho chiesto ad un mio amico ingegnere chimico se sarebbe andato a vivere vicino ad un inceneritore... mi ha risposto chiedendo "sopra vento o sotto vento?"
Pe ha scritto:
3. la raccolta differenziata è spesso cosa buona e giusta
4. la raccolta differenziata non è sostitutiva di un inceneritore, e soprattutto non è una soluzione definitiva
Forse no, pero` come dici anche tu gli inceneritori sarebbero piu` piccoli. Ovvio che la raccolta differenziata senza riuso e riciclo delle materie seconde non ha molto senso...
Pe ha scritto:
mi sembra che tante cose scritte nel link non sono proprio veritiere in assoluto.
Se hai info piu` approfondite... mandamele (magari per e-mail, quella nel link) :-o
Pe ha scritto:
comunque la raccolta differenziata permette di costruire inceneritori a capacità notevolmente ridotta.
BTW: tu prima eri a Monaco vero? E` vero che dei due inceneritori costruiti in periodo di emergenza uno e` stato chiuso e l'altro va avanti con rifiuti importati dall'Italia?
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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oggi sono incasinato,
sono anche io un ing chimico e non vivrei molto volentieri vicino ad un inceneritore.
come non vivrei vicino ad un'autostrada...
ma neanche vicino ad un deposito materiali riciclati.

l'inceneritore di monaco lo conosco (quello enorme) e ho le mie idee sull'argomento... se riesco stasera posto qualcosa...
 

shrdlu

Biker poeticus
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@Aldone: Atteggiamento un po distruttivo... ma ognuno ha le sue idee. Lo sai che Volpiano ha raggiunto in due mesi un tasso di oltre il 60% di RD? Lo sai che nel Nord Europa esiste il vuoto a rendere sulle bottiglie di plastica? Forse l'inceneritore serve comunque... io ho il forte sospetto che serva a chi lo gestira` piu` che a chi paga la TARSU... Poi, per vedere come chi e` contrario all'inceneritore fa la raccolta differenziata, un giorno ti invitero` a casa mia... anche se io non sono poi proprio contrario al 100% all'inceneritore...

@Pe: thank you very much in anticipo, il problema piu` grosso e` raccogliere informazioni obiettive...
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Non sono di Torino, non posso firmare, ma hai la mia solidarietà. Santena, dove abito io, è stata per diverso tempo uno dei possibili siti. Poi, si sono accorti che quà appena arriva un po' d'acqua, il rischio esondazione non è indifferente. Sono un accanito sostenitore del riciclo e riuso: tanto ho fatto che i miei genitori sono diventati dei provetti ecologisti e nelle discussioni con gli amici sono più accesi di me. Nel mio palazzo, l'ecologica viene usata solo dopo aver mangiato il pesce: poi puzza :???: Molti miei amici non fanno differenza tra vetro, carta, plastica, etc.."pago le tasse, non son tenuto a mettere le mani nella mia monnezza".
Diciamolo, è una sconfitta su tutta la linea. I miei coinquilini si stufano( :shock: ) a separare le varie materie(questo è quanto emerso nelle varie discussioni), per poi arrabbiarsi che la puzza dell'inceneritore non la vogliono. Siamo al paradosso :?
Confesso che un inceritore sarà necessario, ma il volume dipenderà dai cittadini italiani(nel caso torinesi).
Sarò ripetivo me anche questo argomento rientra di diritto nell'educazione civica di una persona, di un cittadino, di un paese!
Evviva la talpa, evviva il grande fratello, evviva la D'Eusanio, etc..
Intanto Report, trasmissione di servizio finisce relegata alle 23.15 su Raitre :???:
Scusa lo sfogo, ma l'Italia non merita cittadini così poco riconoscenti della sua bellezza e della sua storia.
saluti!
Dom
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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allora purtroppo non ricordo dove ho messo una cosa che avevo scritto per la tesi di mia sorella riguardo ad un bilancio di impatto della politica rifiuti.
provo a fare un riassunto di come vedo io la problematica.

chiedo scusa se non è completa e priva di riferimenti.

io sono un ing chimico, ho studiato tra la sapienza e il politecnico di monaco.
durante il mio soggiorno a monaco ho focalizzato lo studio sull'ambiente.
nel mio primo lavoro ho progettato un paio di cose strane (2 impianti per generazione elettrica da sansa di olive ed un impianto a turbina a vapore tradizionale)
sono poi stato per 3 anni nella progettazione di impianti petrolchimici, la base per le tanto bistrattate plastiche.
la società per cui ho lavorato è anche uno dei maggiori produttori di idrogeno, per cui punta molto sulle auto ad idrogeno ed indirettamente sono entrato in contatto con la tecnologia.

Purtroppo da "interno" mi rendo conto delle caxxate che vengono sparate da questi pseudoambientalisti.

Premessa:
noi consumiamo, producendo resti ma soprattutto bruciando risorse energetiche! non si possono fare discorsi riguardanti l'immondizia senza coinvolgere il consumo di energia.

Attualmente l'unica energia possibile che non "bruci" qualcosa (di conseguenza producendo CO2 ed effetto serra) è l'energia nucleare.
L'energia idroelettrica è plausibile solo in paesi come la svizzera, poco popolati e con tanti dislivelli da sfruttare.
analogamente per la eolica e l'olanda.
per il resto si coprono frazioni infinitesime delle necessità.

le nostre fonti di idrocarburi fossili (carbone-petrolio-gas) sono utilizzate sia per carburanti che per la produzione di quasi ogni cosa utilizziamo.
dalle plastiche alle vernici agli indumenti alle confezioni quasi tutto deriva dal petrolio.
gli idrocarburi dello stato naturale vengono modificati per creare quello che a noi serve.
per determinate plastiche (PET e analoghi) questo avviene senza perdita sensibile del potere calorifico e senza aggiunta di addittivi inquinanti.
Questo significa che se uno avesse una "montalto di castro" a gas (che si paga) vicino casa o una centrale che funziona a bottiglie dell'acqua usate non ci sarebbe un impatto ambientale diverso.
una centrale che funziona a rifiuti scelti ha costi di gestione + bassi di un normale turbogruppo a gas!

Ovviamente il discorso decade se invece del PET si brucia PVC che avendo al proprio interno Cloro durante la combustione può sviluppare gas altamente tossici.

Questo cosa significa?
semplicemente che per bruciare tutto quello che può finire nella monnezza si ha bisogno di un impianto trattamento gas funzionante per eliminare tutti i composti tossici.
difatti una tra le + grandi centrali smaltimento rifiuto sta in centro a monaco e odore/fumi non se ne sentono e vedono.
Questi composti tossici vengono di solito "lavati" e poi eliminati con della calce che teoricamente si potrebbe usarre per costruire case.
voi abitereste in queste case?
probabilmente no, di conseguenza spesso e volentieri finiscono in discarica.
se fossero finiti nell'aria si disperdevano in maniera democratica per il mondo, così si concentrano in un posto. sicuramente + piccolo e meno invasivo di una discarica tipo malagrotta a roma ma comunque vicino alla casa di qualcuno.

purtroppo considerando la quantità di cose che buttiamo:
- o bruciamo e recuperiamo energia e compattiamo le dimensioni delle discriche tradizionali
- oppure prima o poi verremo sommersi dalle quantità già adesso poco gestibili.

a questo punto cerchiamo di pensare come riciclare...

il vetro:
io non credo che riciclare le bottiglie di vetro sia una soluzione.
per lavare e sterilizzare una bottiglia di vetro si usa energia. questa energia parte dalla benzina consumata dalle auto per raccogliere le bottiglie e arriva ai macchinari necessari per automatizzare il lavaggio.
questa energia calcolata per ciclo e bottiglia è dello stesso ordine di grandezza di quella necessaria per fare una bottiglia di PET. che però poi bruciando in maniera opportuna porta a generare energia e a lasciare CO2 + H2O. ovvero quello che brucerebbe una centrale a gas tradizionale.

in ogni caso la separazione dei rifiuti aiuta!
un frigo insieme con la stagnola, rifiuti di cantiere e bottiglie di vetro non hanno perso niente nei rifiuti da inceneritore.

è nostro dovere civile separarli, ma finchè non inventiamo il disintegratore di materia l'inceneritore è l'unica via di uscita.

nei miei ragionamenti poco chiari spero che sia passata un'informazione fondamentale:
il problema esiste e la soluzione no!
la palla si passa da un posto ad un altro.
possiamo mandare le sostanze tossiche nell'aria ed ammazzare tutti piano piano oppure seppellirli sotto terra e far fuori in un paio di generazioni tutto un paese...

i miti delle centrali eoliche sono solo un placebo adatte a poche realtà localizzate.
il motore a idrogeno è un sogno, ma non risolve il problema! l'idrogeno lo si fa dal petrolio! di conseguenza la famigerata CO2 c'è e non si leva.
l'unica cosa che si risolve è il bruciare tutto localizzato in centrale in maniera controllata e non in automobili eventualmente non a norma.
ma se poi le centrali sono come alcune ex-enel di mia conoscenza ancora in funzione forse è meglio bruciare in una panda del 1984!

a me dispiace per chi vive in un posto dove vogliono mettere un inceneritore (anche se fatto bene non puzza e non inquina), mi dispiace molto di più per chi vive vicino ad una discarica (quella puzza veramente!) o vicino ad un aeroporto. ma in questa società sono mali "minori".
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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shrdlu ha scritto:
BTW: tu prima eri a Monaco vero? E` vero che dei due inceneritori costruiti in periodo di emergenza uno e` stato chiuso e l'altro va avanti con rifiuti importati dall'Italia?

sì vivevo a monaco, per un periodo di fronte al cassone che non sembra un inceneritore.
il 30% del costo dell'impianto è stato l'inceneritore dell'impianto.
un altro 30% l'impianto trattamento gas di combustione
il restante 40% per lo scatolone che gli hanno messo intorno!! :shock:

comprano rifiuti dall'italia per 2 motivi:
- utilizziamo molto + plastica che brucia bene
- abbiamo una notevole eccedenza, loro no e gli conviene far lavorare le centrali a rifiuti di quelle a gas.

N.B. tutte le nazioni del mondo hanno delle capacità di produzione di energia elettrica di molto superiore al consumo normale.
pensa al contatore di casa tua. mica va costante!
frigo e poco altro sono sempre accesi.
quando fa buio e si accendono le luci ha uno sbalzo per poi ricrollare quando tutti vanno a letto.
l'estate poi con i condizionatori esplodono i consumi!
di conseguenza tante centrali sono spente, o meglio in stand by anche per questo motivo!
poi nei momenti di fermata per "tagliando" le restanti centrali vanno a coprire il "buco".

Ovviamente tutti i discorsi precedenti decadono se l'inceneritore è fine a se stesso e deve solo bruciare senza produrre nulla!
 

shrdlu

Biker poeticus
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Pe ha scritto:
allora purtroppo non ricordo dove ho messo una cosa che avevo scritto per la tesi di mia sorella riguardo ad un bilancio di impatto della politica rifiuti.
provo a fare un riassunto di come vedo io la problematica.

chiedo scusa se non è completa e priva di riferimenti. (...)
...
No problem, anzi grazie per la disponibilità. Io sono un ingegnere elettronico e solo da poco tempo a questa parte ho iniziato ad interessarmi un po più a fondo dei processi industriali fuori dal mio settore... quindi se sparo qualche castroneria correggimi.

Una osservazione soltanto riguardo l'idrogeno: per quanto ne so il processo di produzione dell'idrogeno assorbe più energia (non so esattamente in che rapporto) rispetto a quella che si ottiene bruciandolo... quindi per utilizzare l'idrogeno come combustibile serve comunque un'altra fonte di energia. Molto spannometricamente, con dei numeri a caso che però credo non si discostino molto dalla realtà e trascurando i discorsi di efficienza (migliore in un impianto grande che in tanti piccoli)... supponendo che per ottenere 1 KW bruciando idrogeno si consumino 2 o 3 KW per produrre l'idrogeno da bruciare, se con la mia auto a benzina percorrevo 12 Km con un litro di benzina emettendo una certa quantità di inquinanti, dopo aver montato un motore ad idrogeno io percorrerò i miei soliti 12 Km emettendo un pò di umidità nell'ambiente ma da qualche parte, per i miei 12 Km, qualcuno avrà bruciato 2 o 3 litri di benzina o di combustibile equivalente. Per quanto ne so, oggi, il petrolio è l'unico combustibile per cui l'energia necessaria ad alimentare il ciclo è minore di quella prodotta bruciando il combustibile.

Sono pienamente d'accordo che il discorso sui rifiuti e quello sulle fonti energetiche sono legati a triplo filo. Per restare sulle produzioni di energia attraverso combustione, non credo che il "cosa" si bruci sia irrilevante. Qualunque combustione (anche la respirazione o il fuoco della grigliata) producono CO2 e quindi effetto serra... ma non solo! Non metto in dubbio che qualunque chimico possa gestire un processo di combustione (petrolio, carbone, metano, PET, carta... e anche PVC) ed abbattere adeguatamente gli inquinanti con i filtri opportuni... sfido però qualunque chimico, senza costumino da Mandrake, a dire cosa si produce bruciando "il tal quale", ovvero i rifiuti indifferenziati che finiscono in un inceneritore... non per incompetenza, ma semplicemente perché il combustibile ha una composizione estremamente variabile ed imprevedibile.

Secondo me, basta questo a giustificare la raccolta differenziata... però andiamo avanti...

Il problema dell'inceneritore, legato al fatto di non conoscere la composizione del combustibile, non è solo l'effetto serra ma le emissioni di diossina, metalli pesanti ed altre varie amenità... per non parlare del traffico indotto (a Torino si parla di una quarta corsia sulla tangenziale per assorbire il traffico dei camion diretti all'impianto).
Poi c'è il famigerato PM10... tanto per fare un confronto, l'inceneritore di Genova (800.000 tonnellate/anno), stando ai dati di progetto, emetterà tanto PM10 quanto 70.000 auto... e poi quando il PM10 superererà la soglia si bloccherà il traffico... questo restando ampiamente entro i termini di legge.

Tornando alle emissioni c'è il problema del flusso di alimentazione. Un inceneritore può garantire emissioni relativamente basse se la temperatura è sufficientemente alta (circa 1200 gradi), se non si differenzia l'umido allora si richiede di introdurre combustibile oltre ai rifiuti (ho sentito parlare di petrolio) per evitare che la temperatura scenda troppo con la conseguenza di produrre quantità eccessive di diossina e furani.

A proposito di legge: la normativa europea prevede per gli impianti di incenerimento dei controlli per 15 giorni continuativi all'anno da effettuarsi previo preavviso di un mese al gestore dell'impianto... l'inceneritore non puzza sicuramente (ma l'impianto di preselezione? non puzza neanche quello?) però inquina, ampiamente entro i termini di legge, ma inquina... non scordiamoci che viviamo in un paese dove il problema delle concentrazioni di atrazina troppo alte nell'acqua si risolve alzando le soglie e facendo tornare potabile l'acqua per legge.

È questo che mi spaventa degli inceneritori: non l'impianto in se, ma il sapere da chi verrà gestito.

L'inceneritore non è neppure alternativo alla discarica perché da quell'impianto esce il 30% in peso di quello che entra... solo che quello che esce è classificato come rifiuto tossico-nocivo e necessita di discariche speciali (tipo Scanzano Ionico per capirsi). Ora, se il 65-70% viene differenziato e riciclato (San Francisco ha l'obiettivo di riciclare il 75% dei propri rifiuti entro il 2010) perché la raccolta differenziata ed il riciclaggio non possono essere alternativi all'incenerimento?

La convenienza economica dell'inceneritore è legata al fatto che fino ad oggi l'energia prodotta è classificata come "energia verde" e DEVE essere acquistata dall'ENEL al triplo del prezzo di mercato... ma, mi pare dal 2005 o dal 2008, questa distorsione finirà per effetto di una direttiva CE.

Sempre per effetti di direttuve CE a partire da non ricordo quando (comunque a breve) il tetrapak, ovvero gli imballaggi multistrato praticammente impossibili da riciclare, diventerà fuorilegge o comunque sarà sottoposto ad una tassazione altissima.

Dal punto di vista energetico mi risulta che il bilancio totale, se si considerano dei cicli industriali completi, sia a favore del riciclaggio: produrre vetro fondendo il vetro raccolto (differenziato tra bianco, verde e marrone come fa tutto il resto d'Europa) richiede circa la metà dell'energia necessaria a produrlo da zero... ma comunque il vetro non brucia e quindi lasciamolo da parte.

Lo stesso discorso vale per la carta se si parte dalla carta da macero invece che dagli alberi dell'Amazzonia. Secondo il Comieco, se anche tutta la carta (circa il 30% dei rifiuti italiani) venisse raccolta, non basterebbe comunque ad alimentare il ciclo delle cartiere italiane. Sempre Comieco dice che a loro converrebbe comprare la carta raccolta in modo differenziato ed anche qui, come per il vetro, la differenziazione non è solo tra carta ed altro, ma tra carta e carta (i tabulati vengono acquistati a 400 Lit/Kg, la carta generica a 21 Lit/Kg).

I rifiuti umidi servono per farci compost, ma un compost di buona qualità richiede un adeguato flusso di alimentazione al processo, altrimenti il risultato è un terriccio carico di sostanze tossiche... e qui si torna al discorso della soglia oltre la quale la raccolta differenziata diventa conveniente.

Non scordiamoci che l'Italia è un paese particolarmente povero di materie prime, quindi puntare sulle materie seconde permetterebbe anche di ridurre le importazioni con effetti prevedibili sull'economia nazionale.

Poi non scordiamoci che un discorso organico non dovrebbe trascurare la prima delle R: la Riduzione... ovvero biscotti nel sacchetto singolo e non in 15 strati salvafreschezza, acqua minerale distribuita in cisterne da cui riempire le bottiglie portate da casa, detersivi distribuiti nello stesso modo e venduti a peso... e queste sono solo le prime idee che mi vengono in mente.

Quindi sono d'accordo che il problema esista, sono meno d'accordo che non esista la soluzione... forse non esiste la volontà politica o la convenienza economica per trovarla ed attuarla.

Concludo questo sermone accennando al caso di Monaco. Per come la conoscevo io, a Monaco erano stati costruiti due inceneritori per far fronte all'emergenza rifiuti (un pò quello che sta succedendo in vari posti d'Italia)... poi è stata avviata una campagna di raccolta differenziata e riciclo e l'effetto è stato che gli inceneritori sono rimasti senza combustibile... per le cose dette prima relativamente al flusso di alimentazione, uno è stato definitivamente spento (non fermato temporaneamente) e l'altro viene alimentato con i rifiuti italiani... e comunque mi chiedo, se non si può riciclare, come mai i tedeschi hanno così poca plastica nei rifiuti?
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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colgo un paio di punti:
1. la raccolta differenziata diminuisce notevolmente la quantità di rifiuti all'inceneritore e rende + prevedibile quello che si brucia!
2. se nell'inceneritore non finiscono metalli e altre cose strane il volume si riduce di molto + che non al 30%
3. spesso si aggiunge combustibile sulla griglia del forno per arrivare ai citati 1200°C. ma il calore comunque viene in gran parte dall'immondizia e comunque recuperato nel ciclo a vapore.

4. plastica nei rifiuti in germania:
per gli addeti ai lavori il fatto di aver puntato negli anni sul vuoto a rendere ed avere così alta potenzialità sugli inceneritori "seri" è stata una caxxata!. come detto il PET utilizzato poi come combustibile è una soluzione elegante e pulita! anche se la bottiglia la riusi a casa hai un consumo di sapone, acqua calda ecc ecc.
avendo relativamente poca plastica nei rifiuti si riduce anche il potere calorifico degli stessi e di conseguenza aumenta la necessità di gas

5. l'accumulo presso l'inceneritore:
se fatto in camera chiusa e in depressione, utilizzando poi l'aria come comburnte nei forni non puzza! esperienza!

per quanto riguarda i gas di combustione ripasso + tardi.

non ho mai negato che il riutilizzo di compost e carta non sia necessario.
necessario sì ma non risolutivo.
 

shrdlu

Biker poeticus
7/2/03
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unoqualsiasi ha scritto:
Ma nessuno pensa seriamente di produrre meno rifiuti?

Fa parte della proposta per cui stiamo raccogliendo le firme, purtroppo pero` non dipende solo dal comune ma entrano in gioco i governi nazionali ed il parlamento europeo... comunque, visto che nel mio precedente post non era molto visibile, riporto la frase:

shrdlu ha scritto:
Poi non scordiamoci che un discorso organico non dovrebbe trascurare la prima delle R: la Riduzione... ovvero biscotti nel sacchetto singolo e non in 15 strati salvafreschezza, acqua minerale distribuita in cisterne da cui riempire le bottiglie portate da casa, detersivi distribuiti nello stesso modo e venduti a peso... e queste sono solo le prime idee che mi vengono in mente.
 

unoqualsiasi

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shrdlu ha scritto:
unoqualsiasi ha scritto:
Ma nessuno pensa seriamente di produrre meno rifiuti?

Fa parte della proposta per cui stiamo raccogliendo le firme, purtroppo pero` non dipende solo dal comune ma entrano in gioco i governi nazionali ed il parlamento europeo... comunque, visto che nel mio precedente post non era molto visibile, riporto la frase:

shrdlu ha scritto:
Poi non scordiamoci che un discorso organico non dovrebbe trascurare la prima delle R: la Riduzione... ovvero biscotti nel sacchetto singolo e non in 15 strati salvafreschezza, acqua minerale distribuita in cisterne da cui riempire le bottiglie portate da casa, detersivi distribuiti nello stesso modo e venduti a peso... e queste sono solo le prime idee che mi vengono in mente.

Governi nazionali?
Parlamento europeo?
Cioè stai dicendo che per mettere il buonsenso nella zucca delle persone e fare in modo che vadano a fare la spesa portandosi due borse di tela, che preferiscano la frutta e la verdura sfusa a quella confezionata, che si torni a bere l'acqua di rubinetto (500 bottiglie PET in meno all'anno a famiglia) occorre operare a livello politico?
Stai scherzando vero?
A casa mia la verdura e la frutta preconfezionate ad esempio non entrano, lo stesso dicasi per il formaggio e la carne. Ed il salame si compera intero, non marca "Lardoni sottovuoto garantito freschissimo appena affettatto due settimane fa".
E questo non ci è stato imposto dal governo. E' semplice buonsenso.
 

shrdlu

Biker poeticus
7/2/03
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unoqualsiasi ha scritto:
Governi nazionali?
Parlamento europeo?
Cioè stai dicendo che per mettere il buonsenso nella zucca delle persone e fare in modo che vadano a fare la spesa portandosi due borse di tela, che preferiscano la frutta e la verdura sfusa a quella confezionata, che si torni a bere l'acqua di rubinetto (500 bottiglie PET in meno all'anno a famiglia) occorre operare a livello politico?
Stai scherzando vero?
A casa mia la verdura e la frutta preconfezionate ad esempio non entrano, lo stesso dicasi per il formaggio e la carne. Ed il salame si compera intero, non marca "Lardoni sottovuoto garantito freschissimo appena affettatto due settimane fa".
E questo non ci è stato imposto dal governo. E' semplice buonsenso.
Magari le persone medie avessero il buonsenso che hai tu e, credo, anch'io... ma come convinci le persone a comprare qualcosa di piu` scomodo? Forse come in Germania, dove le lattine d'alluminio che pesano oltre una certa soglia sono tassate in modo da "convincere" i produttori a fare lattine piu` sottili... cosi`, buonsenso o no, le persone immettono meno alluminio nel ciclo.
Il problema e` che per innescare il meccanismo bisogna andare contro interessi economici enormi... con i rischi descritti nel link segnalato dal nostro moderatore.
Quindi, anche se sono il primo a ritenere che sia allucinante, purtroppo si... il buonsenso va imposto per legge... prima ai produttori toccandogli il portafogli e poi alle persone con opportune campagne d'informazione... a meno che tu non creda che il boicottaggio in corso da diversi anni stia facendo perdere il sonno al "signor Nestle`".

P.S: io l'acqua dal rubinetto la berrei pure, se fossi sicuro che non passa attraverso condutture in piombo e se non fosse carica di cloro... certo non compro acqua minerale imbottigliata in Francia o in Campania ma compro quella imbottigliata in Piemonte... e non per campanilismo (sono pugliese, mica piemontese).
 

mimmo59

Biker novus
2/4/04
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Pe ha scritto:
allora purtroppo non ricordo dove ho messo una cosa che avevo scritto per la tesi di mia sorella riguardo ad un bilancio di impatto della politica rifiuti.
provo a fare un riassunto di come vedo io la problematica.

chiedo scusa se non è completa e priva di riferimenti.

io sono un ing chimico, ho studiato tra la sapienza e il politecnico di monaco.
durante il mio soggiorno a monaco ho focalizzato lo studio sull'ambiente.
nel mio primo lavoro ho progettato un paio di cose strane (2 impianti per generazione elettrica da sansa di olive ed un impianto a turbina a vapore tradizionale)
sono poi stato per 3 anni nella progettazione di impianti petrolchimici, la base per le tanto bistrattate plastiche.
la società per cui ho lavorato è anche uno dei maggiori produttori di idrogeno, per cui punta molto sulle auto ad idrogeno ed indirettamente sono entrato in contatto con la tecnologia.

Purtroppo da "interno" mi rendo conto delle caxxate che vengono sparate da questi pseudoambientalisti.

Premessa:
noi consumiamo, producendo resti ma soprattutto bruciando risorse energetiche! non si possono fare discorsi riguardanti l'immondizia senza coinvolgere il consumo di energia.

Attualmente l'unica energia possibile che non "bruci" qualcosa (di conseguenza producendo CO2 ed effetto serra) è l'energia nucleare.
L'energia idroelettrica è plausibile solo in paesi come la svizzera, poco popolati e con tanti dislivelli da sfruttare.
analogamente per la eolica e l'olanda.
per il resto si coprono frazioni infinitesime delle necessità.

le nostre fonti di idrocarburi fossili (carbone-petrolio-gas) sono utilizzate sia per carburanti che per la produzione di quasi ogni cosa utilizziamo.
dalle plastiche alle vernici agli indumenti alle confezioni quasi tutto deriva dal petrolio.
gli idrocarburi dello stato naturale vengono modificati per creare quello che a noi serve.
per determinate plastiche (PET e analoghi) questo avviene senza perdita sensibile del potere calorifico e senza aggiunta di addittivi inquinanti.
Questo significa che se uno avesse una "montalto di castro" a gas (che si paga) vicino casa o una centrale che funziona a bottiglie dell'acqua usate non ci sarebbe un impatto ambientale diverso.
una centrale che funziona a rifiuti scelti ha costi di gestione + bassi di un normale turbogruppo a gas!

Ovviamente il discorso decade se invece del PET si brucia PVC che avendo al proprio interno Cloro durante la combustione può sviluppare gas altamente tossici.

Questo cosa significa?
semplicemente che per bruciare tutto quello che può finire nella monnezza si ha bisogno di un impianto trattamento gas funzionante per eliminare tutti i composti tossici.
difatti una tra le + grandi centrali smaltimento rifiuto sta in centro a monaco e odore/fumi non se ne sentono e vedono.
Questi composti tossici vengono di solito "lavati" e poi eliminati con della calce che teoricamente si potrebbe usarre per costruire case.
voi abitereste in queste case?
probabilmente no, di conseguenza spesso e volentieri finiscono in discarica.
se fossero finiti nell'aria si disperdevano in maniera democratica per il mondo, così si concentrano in un posto. sicuramente + piccolo e meno invasivo di una discarica tipo malagrotta a roma ma comunque vicino alla casa di qualcuno.

purtroppo considerando la quantità di cose che buttiamo:
- o bruciamo e recuperiamo energia e compattiamo le dimensioni delle discriche tradizionali
- oppure prima o poi verremo sommersi dalle quantità già adesso poco gestibili.

a questo punto cerchiamo di pensare come riciclare...

il vetro:
io non credo che riciclare le bottiglie di vetro sia una soluzione.
per lavare e sterilizzare una bottiglia di vetro si usa energia. questa energia parte dalla benzina consumata dalle auto per raccogliere le bottiglie e arriva ai macchinari necessari per automatizzare il lavaggio.
questa energia calcolata per ciclo e bottiglia è dello stesso ordine di grandezza di quella necessaria per fare una bottiglia di PET. che però poi bruciando in maniera opportuna porta a generare energia e a lasciare CO2 + H2O. ovvero quello che brucerebbe una centrale a gas tradizionale.

in ogni caso la separazione dei rifiuti aiuta!
un frigo insieme con la stagnola, rifiuti di cantiere e bottiglie di vetro non hanno perso niente nei rifiuti da inceneritore.

è nostro dovere civile separarli, ma finchè non inventiamo il disintegratore di materia l'inceneritore è l'unica via di uscita.

nei miei ragionamenti poco chiari spero che sia passata un'informazione fondamentale:
il problema esiste e la soluzione no!
la palla si passa da un posto ad un altro.
possiamo mandare le sostanze tossiche nell'aria ed ammazzare tutti piano piano oppure seppellirli sotto terra e far fuori in un paio di generazioni tutto un paese...

i miti delle centrali eoliche sono solo un placebo adatte a poche realtà localizzate.
il motore a idrogeno è un sogno, ma non risolve il problema! l'idrogeno lo si fa dal petrolio! di conseguenza la famigerata CO2 c'è e non si leva.
l'unica cosa che si risolve è il bruciare tutto localizzato in centrale in maniera controllata e non in automobili eventualmente non a norma.
ma se poi le centrali sono come alcune ex-enel di mia conoscenza ancora in funzione forse è meglio bruciare in una panda del 1984!

a me dispiace per chi vive in un posto dove vogliono mettere un inceneritore (anche se fatto bene non puzza e non inquina), mi dispiace molto di più per chi vive vicino ad una discarica (quella puzza veramente!) o vicino ad un aeroporto. ma in questa società sono mali "minori".
 

sputnik

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15/4/03
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Ragazzi qui in Sardegna per un po' di tempo hanno promosso la raccolta differenziata........... poi si è scoperto che i rifiuti raccolti differenziatamente finivano tutti nella stessa discarica o inceneritore!!! :smile: :smile: :smile:

Comunque ormai non si può più andare avanti come prima, bisogna per forza ridurre la produzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclaggio etc. etc. altrimenti il nodtro futuro sarà sommerso di discariche e inquinamento da inceneritori di rifiuti!
 

drlove

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20/12/02
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sputnik ha scritto:
Ragazzi qui in Sardegna per un po' di tempo hanno promosso la raccolta differenziata........... poi si è scoperto che i rifiuti raccolti differenziatamente finivano tutti nella stessa discarica o inceneritore!!! :smile: :smile: :smile:

Nella stessa discarica dell'uranio impoverito? :sad:
 

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