Pensierino di Natale

GATTAMORTA

Biker assatanatus
10/3/06
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TORINO
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verissimo....


chi meglio di me nn può confermare questa cosa

qualche esempio positivo

GF Lago di Bracciano,

GunnRita Marathon

Marathon della Brianza

Tour dell'Assietta

Casentino Bike

tutte gare in cui "gli ultimi sono come i 1°" , nn solo io ultima tra gli ultimi, ma tutti gli ultimi
gare che rifarò volentieri, che ricordo con piacere, e che consiglierei a tutti di fare....

la stessa cosa nn posso dire sul altre gare...come per esempio....vabbè nn lo dico più...:omertà:
 

l'etrusco

Biker grossissimus
Solo un esempio veloce veloce...

Alla DSB l'organizzatore aspetta l'ultimo e gli offre una birra. In tante altre manifestazioni l'ultimo non si trova neanche più l'arrivo.

Alla DSB hanno la capacità di coinvolgere gli abitanti del posto e il pubblico sul percorso è sempre molto numeroso. Sarà anche una questione di mentalità, ma in altre zone turistiche non ho trovato lo stesso "appeal".

Alla DSB sanno catalizzare l'attenzione di biker di tutta Europa, portando quella ventata di internazionalità e di alternativa che manca dalle altre parti. Non vale di re "ma loro c'hanno le Dolomiti" perchè in tante altre gare di montagna la partecipazione straniera è pari a zero.

Alla DSB mettono a disposizione servizi e collaboratori al di livello top che difficilmente sbagliano. Vedi ad esempio Datasport e Sportograf.

Si, ok… ci vogliono soldi. Ma torniamo sempre al punto di partenza: finché la MTB resta uno sport “minore” non c’è via di scampo. Ma se la partecipazione iniziasse a salire un po’, il bacino d’utenza e il target diventassero più ampi, forse potrebbero nascere nuovi interessi e collaborazioni. Basta vedere con il boom delle maratone…



Altro esempio... c'è chi in due situazioni simili ma in due gare diverse è stato trattato in maniera completamente diversa... vero Gattamorta? ;-)


Io una "ricetta" di un format potenzialmente innovativo ce l'avrei. Ovviamente al momento la tengo per me... chissà che in un futuro più o meno lontano possa tornare utile... :spetteguless:

...e rimarremo sempre "sport minore" finchè il termine di paragone è un qualcosa economicamente impossibile da eguagliare per il 99% delle manifestazioni nazionali. Mentre il riferimento alle maratone è interessante come mi fà piacere il riferimento di GATTAMORTA alla marathon di Bracciano e al casentino :spetteguless: (su questa linea ti suggerisco anche la gf re rachtis di Abbadia San Salvatore sul Monte Amiata...)


grazie per l'approfondimento:prost:
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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Basta andare a gareggiare all'estero (Austria, Germania, ma anche nell'opulenta Svizzera) per capire che in Italia siamo indietro anni luce.
Non solo nella mentalità sportiva, ma anche (purtroppo per noi) nella civiltà.
Ecco, quando ero bambino, alle Scuole Elementari insegnavano Educazione Civica.
Sono anni che questa materia è sparita dal programma docenti.
E infatti si sta andando sempre peggio... :wink:

Tornando al discorso puramente sportivo, in quei posti sembra di correre in un mondo surreale.
Ali di folla incitante, campanacci, fisarmoniche, orchestre, costumi folkloristici... ai bordi del tracciato, ovviamente nei punti dove la velocità dei concorrenti non è elevata, quindi salita e discesa tecnica.
I concorrenti si salutano tutti mentre si superano, complimentandosi a vicenda e lasciando volontariamente lo spazio per passare, prima ancora di essere avvisati (uguale come da noi, eh ???)
E il traguardo non viene smontato quando manca un terzo dei concorrenti, così come il ristoro finale.
E gli albergatori che vi ospitano, oltre a lasciarvi la camera per il dopo-gara, molto spesso vengono a fare il tifo sul percorso, perchè è una festa anche per loro.
E alla Salz mi hanno anche lavato l'abbigliamento da gara, perchè "era troppo sporco di fango per essere riportato in Italia in quelle condizioni".
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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pisa
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Solo un esempio veloce veloce...

Alla DSB l'organizzatore aspetta l'ultimo e gli offre una birra. In tante altre manifestazioni l'ultimo non si trova neanche più l'arrivo.

Alla DSB hanno la capacità di coinvolgere gli abitanti del posto e il pubblico sul percorso è sempre molto numeroso. Sarà anche una questione di mentalità, ma in altre zone turistiche non ho trovato lo stesso "appeal".

Alla DSB sanno catalizzare l'attenzione di biker di tutta Europa, portando quella ventata di internazionalità e di alternativa che manca dalle altre parti. Non vale di re "ma loro c'hanno le Dolomiti" perchè in tante altre gare di montagna la partecipazione straniera è pari a zero.

Alla DSB mettono a disposizione servizi e collaboratori al di livello top che difficilmente sbagliano. Vedi ad esempio Datasport e Sportograf.

Si, ok… ci vogliono soldi.

mha :nunsacci::nunsacci:...........se la dsb è l' esempio della gf dove l' attenzione è posta sul biker medio io non capisco nulla

già il fatto che ci siano i cancelli di tempo vuol dire che di attenzione al biker che si iscrive ce n' è poca.........:medita::medita:
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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E' inevitabile porre dei limiti intermedi di tempo nelle marathon lunghe.
Altrimenti la gente rimane a spasso per tutto il giorno, se non ha un minimo di... fretta.
Però i cancelli orari vanno collocati con una misura ragionevole, nè troppo tirati nè troppo molli...
 

l'etrusco

Biker grossissimus
mha :nunsacci::nunsacci:...........se la dsb è l' esempio della gf dove l' attenzione è posta sul biker medio io non capisco nulla

già il fatto che ci siano i cancelli di tempo vuol dire che di attenzione al biker che si iscrive ce n' è poca.........:medita::medita:

pole anche esse che la DSB è un esempio in tante cose ma non in tutte...;-)

è certo che tu che organizzi la gf dei monti pisani o io la mia...sappiamo che è difficile far rimanere 7/8 o 10 ore sul percorso gente che o ti ci viene per piacere o perchè volontario di qualche prociv...ma alle 14 c'ha da fà co la moje.....sbaglio ??

:medita::medita:ma poi..all' "ente supremo FCI " gli interessa veramente lo sviluppo di certe cose come le vorremmo noi ??:medita:
 

ziodani

Biker serius
18/1/09
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alta brianza
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pole anche esse che la DSB è un esempio in tante cose ma non in tutte...;-)

è certo che tu che organizzi la gf dei monti pisani o io la mia...sappiamo che è difficile far rimanere 7/8 o 10 ore sul percorso gente che o ti ci viene per piacere o perchè volontario di qualche prociv...ma alle 14 c'ha da fà co la moje.....sbaglio ??

:medita::medita:ma poi..all' "ente supremo FCI " gli interessa veramente lo sviluppo di certe cose come le vorremmo noi ??:medita:

Io di corse non ne organizzo ma sono volontario di protezione civile e ti posso dire che trovare gente che presidia il percorso per 10 ore è molto ma molto dura ma si può riuscire. Personalmente ho fatto servizi in molte gare di triathlon e ti assicuro che di cancelli non ne hanno mai messi ( almeno in queste ) e tra il primo e l'ultimo c'erano la bellezza di tre e ripeto tre ore nella frazione in bici di 80 km, ti lascio immaginare alla fine con quale distacco sia arrivato. Mi sono triturato le p...e ad aspettarlo ma l'ho fatto perchè dovevo. Ovviamente a tutto c'è un limite quindi i cancelli vengono messi per poter dare un limite, altrimenti si fa notte, e non per questo il biker non viene trattato con cura.
 

l'etrusco

Biker grossissimus
Io di corse non ne organizzo ma sono volontario di protezione civile e ti posso dire che trovare gente che presidia il percorso per 10 ore è molto ma molto dura ma si può riuscire. Personalmente ho fatto servizi in molte gare di triathlon e ti assicuro che di cancelli non ne hanno mai messi ( almeno in queste ) e tra il primo e l'ultimo c'erano la bellezza di tre e ripeto tre ore nella frazione in bici di 80 km, ti lascio immaginare alla fine con quale distacco sia arrivato. Mi sono triturato le p...e ad aspettarlo ma l'ho fatto perchè dovevo. Ovviamente a tutto c'è un limite quindi i cancelli vengono messi per poter dare un limite, altrimenti si fa notte, e non per questo il biker non viene trattato con cura.

sono d'accordo, và da sè infatti che il buon senso di cui si diceva in un precedente post dovrebbe essere bagaglio anche di chi decide quale percorso fare :medita:
e spesso un limite di tempo accettabile calcolabile su un andatura "cicloturistica" serve anche a scoraggiare scelte improvvide...

.:medita: non sò se me sò capito.... :hahaha:
 

frw75

Biker superioris
25/6/10
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Loria
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Dalla discussione sviluppatasi nel post "All Star Mtb" mi è particolarmente piaciuto il commento di Achille, che condivido in pieno, dal quale mi è venuta l'ispirazione per una divagazione mentale che non so ancora dove potrà portarmi...:smile:



Condivido appieno. Perchè la MTB è bella anche perché è un mezzo aggregante. Cito a proposito un pezzo di un articolo di Solobike dell'altro giorno:

Il fattore aggregante è di tutta evidenza: niente di meglio della MTB per un giro in compagnia, dove la possibilità di fare due parole e di scherzare non manca mai.

Le granfondo, per il loro target "di massa" con la quale sono (anzi, erano...) concepite possono centrare in pieno l'obiettivo. Migliaia di bikers che si incontrano, che si conoscono, che scambiano opinioni. Prendere la granfondo come "gara, testa bassa e pedalare", secondo me snatura l'essenza stessa dell'evento. "Testa bassa e pedalare", "a canna", "tempo", "classifica", sono termini che si adattano meglio a un XC, che non a caso è disciplina olimpica.

Funziona così in più o meno tutto il mondo, fuorché da noi.

Perché da noi c'è il cane che si morde la coda. L'italiano medio deve sempre essere il migliore, anche nello sport. E deve fare la gara sempre e comunque. La richiesta del biker si è allora spostata da un evento di aggregazione a un evento di agonismo. E gli organizzatori gli sono andati dietro. Per avere iscritti facili basta dare quello che il biker medio vuole. Una classifica, un po' di premi da distribuire qua e là per incentivare la partecipazione del "biker medio", e il gioco è fatto.

Gare agonistiche per gli amatori-agonisti che vogliono gare agonistiche che cercano biker amatori-agonisti. Il tutto supportato dalla Federazione e i vari enti del piffero che cavalcano l’onda camuffando l’attività AMATORIALE con la tessera valida ”per Attività Agonistica”. Il tutto si tramuta in un ridicolo e inutile intreccio di enti, federazioni e categorie.

Solo che non ci si rende conto che alla fin fine quelli che popolano le granfondo sono sempre gli stessi, che si sparpagliano di domenica in domenica un po’ qua e un po’ là. Nascono nuove gare, nascono nuovi circuiti, ogni anno qualcosa di nuovo a far confusione; il tutto per accaparrarsi i soliti 5000-10000 biker che non vedono l’ora di fare la GARA.

Di contro, nascosto nell’ombra, c’è un vero e proprio popolo di biker che di granfondo non vogliono neanche sentirne parlare. Personalmente, ne conosco forse di più che le GF non le fanno che quelli che invece vi partecipano. E’ gente senza tante pretese se non quella di divertirsi e stare assieme, che alle GF non ci va per il solito motivo: perché trovano solo ciò che non gli interessa, come esasperazione e l’agonismo diffuso. Però più di qualcuno una vacanza all’estero ci va, con la bici, e se incappa nell’evento… vi partecipa volentieri.

Perché all’estero manifestazioni da 2000 partecipanti sono diffuse, con diversi picchi di 5000 se non addirittura 10000 e oltre nel Nord Europa? Vorrei proprio sapere quanti organizzatori italiani siano andati a studiarsi i più importanti modelli esteri... sempre che siano di vedute abbastanza ampie da conoscerne l'esistenza, ovvio...

All’estero puntano sul fatto che l’andare in bici non è uno sport o una sfida, ma un’abitudine quotidiana. Raggruppare grandi masse di ciclisti è quindi molto facile.

In Italia, allora, cos’è che non funziona? Semplice: il settore che può garantire grandi numeri, cioè quello granfondistico, non lavora per lo sviluppo del movimento in termini numerici (per avvicinare nuova gente neofita alla MTB, per intenderci). Il mondo granfondistico italiano opera solo ed esclusivamente in sussistenza del movimento già esistente.

E’ facile vendere un prodotto rodato a chi sai che piace. Un po’ di servizi – tanto sono sempre quelli -, una classifica, un bel po’ di premi per aizzare la “folla”. Contando il numero di gare e organizzatori in circolazione la cosa sembra abbastanza semplice. Poi però il gioco vizioso del cane che si morde la coda rischia di acuire alcuni fenomeni.

Spesso ci si lamenta che i biker sporcano.
Spesso ci si scandalizza che il 15% degli amatori sottoposti all’antidoping sia risultato positivo.
Spesso ci si vergogna della scorrettezza e la maleducazione di alcuni ebeti.


E’ più difficile invece acquisire nuovi clienti con qualcosa di nuovo, pur senza perdere quelli che già si avevano. Però per farlo bisogna lavorare molto, molto di più, e avere inventiva, idee, iniziative che si discostino dal classico teatrino dei premi, dei pacchi gara e dei regali. Idee che stravolgano l’idea di Granfondo a cui siamo abituati.

Alla resa dei conti l’unico evento in Italia che può ritenersi a livello internazionale è la Dolomiti Superbike (non mi esprimo su altri eventi perché … sarebbe conflitto di interessi :-) ). Ah, e poi ci sarebbe Riva del Garda. Guarda caso una è mezza tedesca ma c’ha le Dolomiti. L’altra lo è del tutto ma le Dolomiti però non le ha….

Per cambiare il mondo delle Granfondo, per ridargli nuovamente quello spirito aggregativo e di condivisione, dobbiamo essere noi per primi a dare un segnale forte. L’altro biker non è un avversario, ma un compagno di avventura e di gioco. La classifica è carta straccia. La gloria è solo per pochi, per tutti gli altri ci deve essere solo l’applauso del pubblico… che se vedesse biker un po’ meno esaltati e un po’ più divertiti forse si appassionerebbe un qual cosina in più. E magari si coinvolgerebbero nuovi target, come i giovani o le donne. Aumenta lo spirito di aggregazione. Aumenta l'interesse. Aumenta il divertimento. Aumentano i numeri. A qualche organizzatore verrebbe voglia di creare qualcosa di nuovo e di diverso, che invogli i biker redenti a partecipare, cosicchè questi eventi possano crescere e proliferare incentivando un nuovo movimento che cerca eventi tradizionali ma dal carattere radicalmente diverso dal passato. Di nuovo il cane che si morde la coda… ma questa volta il circolo sarebbe virtuoso.

Fantasia pura, ma almeno a Babbo Natale lo si può chiedere.

Buon Natale a tutti.

molto coinvolgente, un'analisi dalla logica cristallina della situazione, un crescendo avvincente...alla fine mi veniva da fare la ola.:up::hail::}}}::prost:
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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www.nest.bike
Bike
a
a un anno di distanza riesumo questo post chiedendovi...

Secondo voi qualcosa è cambiato?

La MTB è diventata più popolare?

Il numero di praticanti è aumentato?

L'interesse attorno al nostro sport è cresciuto?


Se pensate di NO...

Perchè?

Cosa secondo voi non funziona?

Cosa si potrebbe fare per migliorare le cose?



Io una soluzione potrei avercela... ma penso che i tempi non siano ancora del tutto maturi per certe cose. :spetteguless: Potreste restarne scioccati.... :paur:

:smile:
 

achille

Biker grossissimus
a un anno di distanza riesumo questo post chiedendovi...

Secondo voi qualcosa è cambiato?

La MTB è diventata più popolare?

Il numero di praticanti è aumentato?

L'interesse attorno al nostro sport è cresciuto?


Se pensate di NO...

Perchè?

Cosa secondo voi non funziona?

Cosa si potrebbe fare per migliorare le cose?



Io una soluzione potrei avercela... ma penso che i tempi non siano ancora del tutto maturi per certe cose. :spetteguless: Potreste restarne scioccati.... :paur:

:smile:

1) I cambiamenti sono lenti, non percettibili, pertanto la risposta e' NO

2) Considerando quello che siamo (numeri molto piccoli) un pochino si.

3) Sul numero dei praticanti, considerando il momento di recessione, direi di No.

4) L'interesse, a giudicare dal tempo dedicato dai media, direi ...stabile tendente al ribasso..

Cosa fare... come in tante cose si parte dalle fondamenta, qui invece non facciamo altro che ridipingere un vecchio edificio.

Cosa fare?? ..... FACCIAMO UN NUOVO CIRCUITO! :smile:
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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Secondo me qualcosa nel settore MTB è cambiato.
Poca cosa, ma è già meglio di nulla.

Intanto nel 2011 è esploso il fenomeno Enduro. Che nel 2012 dovrebbe ulteriormente affermarsi.
Sono arrivate nuove leve, nuovi tesserati. Provenienti anche da altri sport.
Sulla scia enduristica, è cresciuto anche l'All Mountain, inteso come semplice pedalata cicloturistica per i monti. Le Case produttrici hanno implementato la propria gamma, anche con i modelli 29er, avvicinando qualche novizio.

Granfondo MTB: i praticanti sono sempre gli stessi, con qualche ruga e qualche capello bianco in più. Più voglia di marathon che di granfondo, mi pare. Lodevole il tentativo di tutti gli organizzatori di migliorare la qualità delle proprie manifestazioni.

Cross Country: annata discreta, qualche evento "downtown" ha attirato pubblico extrasettore, ma la TV rimane dedicata quasi totalmente al pallone. Se poi la MTB in TV è commentata dal "duo meravigliao" Fabretti-Sgarbozza, allora neppure la diretta dei Worlds di Champéry risulta interessante nè proficua per attirare nuovi spettatori.
 

achille

Biker grossissimus
Secondo me qualcosa nel settore MTB è cambiato.
Poca cosa, ma è già meglio di nulla.

Intanto nel 2011 è esploso il fenomeno Enduro. Che nel 2012 dovrebbe ulteriormente affermarsi.
Sono arrivate nuove leve, nuovi tesserati. Provenienti anche da altri sport.
Sulla scia enduristica, è cresciuto anche l'All Mountain, inteso come semplice pedalata cicloturistica per i monti. Le Case produttrici hanno implementato la propria gamma, anche con i modelli 29er, avvicinando qualche novizio.

...........

ENDURO...qui siamo nella nicchia della nicchia ..... praticamente il nulla
 

muoversi

Biker superis
17/7/09
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verona
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Concordo in toto con quanto espresso da achille e the.mtb.biker e questa evoluzione mi ricorda molto quella avvenuta molti anni fa nel podismo su strada che a portato alla quasi scomparsa del fenomeno, i rimedi ci sono ma è la testa italica che non vuole attuarli. Ai più giovani che ho la fortuna di frequentare le GF non interessano x niente, vogliono andare in bike e divertirsi quindi ci sta anche 1 bella salita da fare con calma ma poi via con 1 bella discesa, non hanno la mistica della fatica non devono dimostrare nulla agli altri del gruppo, ci si vuole divertire e basta. Non concordo sul fenomeno SE, non è la nicchia della nicchia, se si allargherà la platea delle gare e si coltiveranno anche le fasce meno agonistiche è il futuro, mentre nelle GF aumenterà solo il numero dei capelli bianchi in testa ai partecipanti.
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo