Pensierino di Natale

Zakknero

Biker infernalis
19/9/05
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PARMA
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E' un pensiero che lascia il tempo che trova, io nn riesco a capire quale sia la questione, durante una granfondo ognuno è libero di interpretare il percorso come meglio crede...io stesso sono il primo a dire che mi piace da matti la competizione e cerco di andare il più forete possibile ma se per caso mi ritrovo "in giornata no" faccio la granfondo come se fosse una scampagnata con amici e pace per classifica e tempo...nn devo rendere conto a nessuno se nn a me stesso, quindi i mi diverto sempre e comunque..tutto altro discorso quando però le gambe girano...
io nn vedo dove stia il problema delle nostre granfondo, mi sono avvicinato quest' anno alle gare e sono sempre rimasto più che contento anzi da quello che ho visto sono organizzate, come sicurezza, alcune gare rispetto alle escursioni...
Ognuno è libero di fare quello che vuole, nel rispetto degli altri.
 

l'etrusco

Biker grossissimus

ho quotato tutto poichè sono fondamentalmente d'accordo in toto con quello che scrivi....

..poi ho messo in grassetto quello che vorrei approfondire



.... come ho scritto nell'altro post..deragliato in beghe varie, và smosso un pò il modo di vedere queste manifestazioni sono d'accordo con te...sia come biker che come organizzatore ma non è decisamente semplice per le "corsette" che popolano lo stivale..scannate dai pochi fondi a disposizione e zero sponsors....Quando invece vedo aggregazioni di grosse realtà io,scemo, mi aspetto sempre "quel" qualcosa di nuovo...invano....

Allora quel sogno dove i fondi degli sponsors servivano per abbassare la quota d'iscrizione, sì..quello del circuito dove gli all finishers venivano rimborsati del 50% dell'iscrizione...si ..sì..sempre quello dove si poteva scegliere una partenza agonistica ed una "alla francese" .....

...altro che babbo natale ci vorrebbe.....forse quì ci vuole la neuro....

 

achille

Biker grossissimus
Facciamo un passo indietro, dice xtrncpb :"Lo spirito di competizione è ormai insito nel DNA degli italiani.
E' il nostro stile di vita.
A Milano, poi, la frenesia impera.
C'è quello che deve sempre partire prima di te al semaforo...
Quello che ti passa davanti in coda allo sportello degli Uffici Pubblici (...in Italia la coda è orizzontale, non verticale in fila unica, come nel resto dei Paesi civili)
La sopraffazione del prossimo sembra essere l'unico obiettivo della nostra quotidianità. L'unico motivo di soddisfazione.
Un quadro del genere, unito al fatto che la bici in Italia non è un mezzo di trasporto ma un attrezzo sportivo, non può che partorire granfondo dove la competizione viene vissuta alacremente fino all'ultima posizione di classifica, o quasi
.

Bene in una società del genere l'approccio alla MTB non può che essere nella stragrande maggioranza "corsiola". Il percorso che generalmente si intraprende per iniziare la MTB è: mi piace la MTB > quindi cerco una squadra > mi tessero > i miei compagni fanno gare allora anch'io mi butto a fare gare > compero una mountainbike 2.000 euro...non basta 3.000 ... meglio 4.000 > il campione del mondo monta la doppia ... allora pure io la doppia > mi serve un allenatore per le tabelle > tabelle..tabelle ...tabelle > gare gare gare > integratori integratori integratori....che palle Che stress ..Bastaaaaaaa! BICI APPESA AD UN CHIODO
C'è da dire che nella fase delle gare tutti si sentono Number 1, si esaltono per inserimenti in classifica nei primi 3, nei primi 5! Classifiche di circuiti FCI, Uisp, Udace, CSI, Della Pagnotta e Della Frutta e ancora circuiti del nord, del centro e del sud! Tutti circuiti di SERIE A!! Così tutti sono Campioni! Un paese con 25.000 mila Campioni!!
 
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ChefMauro

Biker tremendus
10/4/09
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Chialvetta!!!
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E' logico che chi voule "fare la gara" la faccia badando solo alla classifica, però usando sempre la testa! Questo vuol dire che deve avere rispetto per tutti gli altri bikers, e anche per la propria salute.
C'è sempre meno gente. Forse perchè ci sono sempre più gare e il numero dei partecipanti è più o meno sempre quello. Poi non mi sembra che il costo sia proibitivo, di media sui 25€. Una GF su strada costa circa 5-10€ in più, però in quest'ultime c'è quasi sempre 4-5 volte il numero dei partenti. Forse è il caso di chiedersi come mai, ma bisogna guardare anche chi vi partecipa, ovvero dal semiprof al fantozziano che arriva con 6 ore di ritardo. Però in nelle gare di MTB sono proprio questi ultimi che mancano purtroppo, perchè sono loro che fanno i numeri e che creano folclore in una gara.
Nelle marathon è dove, mi sembra, ci sia ancora una discreta partecipazione di persone. A perer mio è anche per il tipo di percorso che propone la gara stessa. Dalle mie parti una GF ha un prcorso abbastanza tecnico sia in salita che in discesa e forse è questo il problema. Non tutti sono disposti a affrontare certe difficolta, mentre nelle marathon il percorso più scorrevole e la strade più larghe permettono a tutti di pedalare con più sicurezza.
Scusate lo sfogo ma è già da un po' che ce l'avevo dentro.
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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n effetti negli italian all stars eravamo OT abestia e mi dispiace spammare il 3ead dell all star, ma il discorso è interssante....sposto il discorso di qua
Assolutamente NO ... abbiamo semplicemente partecipato a due manifestazioni diverse e viste due gare diverse ... capita

lo so che capita, ma secondo me questo è un altro sintomo che qualcosa di molto grosso non è apposto in quella gara.

So benissimo che se al dsb mi iscrivessi in modo di stare nella prima griglia, col passo che ho poi farei una gara "perfetta".....poca gente. ristori forniti e liberi, nessun tappo, docce calde (non dico sian fredde, non ce l' ho fatta..........alle altre gare io faccio sempre doccia calda, però molti si lamentano) piatti abbondanti al pasta party ( idem).

però che vuol dire? che se sono in griglia nera è giusto che mi becchi una marea di inconvenienti?

se sei veramente di serie A lo devi esser per tutti quelli che pagano, visto che si paga uguale ( anzi, quelli della nera pagan di più).....altrimenti la gara è di serie b o c o d

oppure ci dovrebbe essere la capacità di ammettere che quel numero di persone il percorso non lo può gestire e ammetterne solo 800.

e far diventare il vanto e blasone della gara non i 1800 iscritti, ma il fatto che hai liste chiuse per i prossimi due anni, o vai a estrazione......come fa la maratona dles dolomites.

Ho infatti digerito male il fatto che al SRH abbiano messo il limite di iscritti a 1500 e li attendo al varco......se il percorso non è in grado di assorbire bene quel numero, sarà l' ultimo anno che la faccio.......

perchè dal voler arrivare ai 1500 e togliere la salita del danterciepis e mettere l' asfalto del gardena ( che abbassa il dislivello e non crea imbutoni in salita e rende più fattibile il corto e npon toglie nulla a livello paesaggistico) il passo è assai breve.

la dsb è la manifestazione n 1? ti dico di si.....ma è anche il numero1 dal via all' arrivo, cioè la parte che dovrebbe contare di più ? no, e lo sai anche tu....infatti quest' anno che devi scegliere vieni a Selva

perché la dsb è il n1? bhè è in un bellissimo posto, ha un supporto totale dal sudtirol ( come s'è visto anche per il SRH )e della cittadina, belle manifestazioni di contorno, ed ha un corto di una facilità abissale( è quasi tutto su asfalto), che raddoppia o quasi il numero degli iscritti in quanto permette di godere del "Clima" del grande evento anche ai non troppo motivati e/o allenati ( cosa che per fortuna manca e mancherà sempre per la natura del percorso al SRH,anche il corto mena parecchio......).

ma questi son valori che con la gara non c' entran nulla : c' entran con l' evento ed è principalmente una questione di soldi.

Poi siccome son forumendolo navigato, so che non ti convincerò mai.....e va bene cosìo-oo-o
 
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achille

Biker grossissimus

Hai parlato molto bene e condivido quello che hai scritto
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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esatto ( da organizzatore di "corsetta" pochi fondi e zero sponsor ) e più che altro stritolate da un dover rincorrere un modello di prodotto che non è possibile ottenere, scontentando tutti: co e iscritti alla corsa.
 

l'etrusco

Biker grossissimus

 

l'etrusco

Biker grossissimus
esatto ( da organizzatore di "corsetta" pochi fondi e zero sponsor ) e più che altro stritolate da un dover rincorrere un modello di prodotto che non è possibile ottenere, scontentando tutti: co e iscritti alla corsa.

ti dirò...su questo aspetto penso di essere fortunato....ho iniziato col dare una mano 20 anni fà quando il maremma bike era in linea....e decidemmo di farne una uguale anche da noi...c'erano le rigidone e i caschi romer..

da allora quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto sempre e solo come piaceva a noi,divertendoci, consapevoli che poi, il lunedì, per campare si fà altro....

ci siamo divertiti per anni e anni inclusi i 2 anni in cui siamo stati nel Prestigio...e per anni e anni ci siamo compiaciuti che in questa gara agonisti e non erano al 50% (vorrà dire vqualcosa no ?)

Poi come dici te, il vento è cambiato, non mi riconosco più in un certo tipo di "prodotto" .....forse proprio perchè non voglio riconoscere e soggiogarmi alla parola "prodotto"....io (organizzatore) non vendo un "prodotto"..io non vendo niente...io GIOCO.



e infatti...io..SMETTO
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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a
vedo che il messaggio ha scatenato il dibattito... bene, bene...

a me la gare piace farle e piace farle così, in parte perchè ad altro nn posso ambire

perchè "dietro" nelle gare ci si diverte molto di più...ma quando lo dico mi tacciano di "eresia"

Gatta, queste tue parole mi fanno voglia di confessare la mia "conversione" e come essa sia avvenuta.

Anno 2004, ormai 4-5 anni che già andavo in MTB. 4-5 anni di GARE nel vero senso della parola: a canna sempre, dall'inizio alla fine, finendo con i crampi da star male tutta la settimana. Arrivando comunque sempre a metà classifica.

Odolo, GF Conca d'Oro. A circa metà gara, mentre ero come al solito "testa bassa e pedalare", smetto di pedalare. Vado avanti per inerzia per un po'. Mi faccio una domanda: ma che sto facendo? Ne vale la pena? Concludo la gara a ritmo tranquillo. Qualcosa nel mio modo di approcciare la "gara" era cambiato: folgorato sulla via di Odolo, un po' come San Paolo si convertì su quella per Damasco.

Ancora, tuttavia, non capivo bene.

Allora un segno divino intercesse su di me. Nel vero senso della parola... al CESSO tutto il dì. Influenza intestinale.

Lavarone, 100KM dei Forti. l'influenza intestinale non passa. Ma il Prestigio è da conquistare a tutti i costi (a fine stagione così non fu, comunque...). Immaginatevi cosa significhi fare i 60km della GF senza mangiare da una settimana, a stomaco vuoto, con crampi continui alla pancia, vomitando puntualmente tutto quello che ogni tanto riuscivo a mandar giù al ristoro.

Ebbene. A Malga Mandirelle avvenne il miracolo. Ero praticamente ultimo, o giù di lì. Al ristoro mi si presenta una scena incredibile. Gente stesa al sole, gente che fa foto, che ride, che scherza, che fa amicizia. Decine di persone, alcuni atletici altri decisamente un po' meno. Tutta questa "gente" non erano altro che biker che partecipavano alla granfondo, senza fretta e senza pensieri se non quello di divertirsi. E ammazza come si divertivano...

Fu da allora che capii che, se tutti provassimo a vedere la GARA da un altro punto di vista, sicuramente avremmo fatto qualcosa di concreto per il bene e lo sviluppo del nostro sport.

Scene analoghe le rividi negli anni seguenti anche alla DSB, poi su scala decisamente maggiore all'estero.

Quindi agli scettici dico che, se vi capitasse di pedalare tra gli ULTIMI, sicuramente capireste il punto di vista mio, o della Gatta o di Teora tanto per fare dei nomi a caso...





Di contro io potrei dire che se uno vuole fare un percorso nel minor tempo possibile è per vedere qual è il suo tempo, è più conveniente che lo faccia per i fatti propri, o a Cronometro visto che le condizioni in gara non sono certo le più ideali… gente in mezzo al percorso, cronometraggi che lasciano il tempo che trovano, tappi, ingorghi, ecc…

E di certo il “volersi migliorare” rispetto all’anno prima non è una scusa valida perché fattori quali meteo, percorso, affollamento, ecc… non saranno mai identiche da un anno all’altro.

Ripeto il mio punto di vista. Il settore da sviluppare e incentivare per tutti coloro che vogliono fare la GARA dando il 110% e oltre deve essere il XC, disciplina olimpica che serve a sfornare nuovi campioni per il bene del movimento. Però con i controlli antidoping! E se i soldi non bastano… aumentiamo i costi delle tessere. 40€? Facciamo anche 100-150… se non sta bene, nessuno è obbligato a fare il pseudo-agonista (perché tale è… gli agonisti sono gli ELITE, tutti gli altri sono amatori con licenza agonistica…).

Per me, di fenomeni che si vantano di vincere le granfondo delle soppresse possiamo anche farne a meno…. Molto meglio che il movimento amatoriale possa contare su un Teora in più…

(Basa nn mi sto riferendo a te, eh… ma ad alcuni che la pensano come te, ma in maniera molto più assuefatta).





Infine… rispondendo in toto a tutti i messaggi che più o meno fanno:
“gara è gara, se c’è classifica si deve andare a tutta”.
“ognuno è libero di fare quel che vuole”.
ecc…

Dipende tutto da come vediamo lo sport, in particolare il nostro, la MTB.
Se vediamo la MTB – inteso come sport - come un sollazzo personale, per fare quel che ci piace come e quando vogliamo, è un punto di vista rispettabile, anche se a mio modo di vedere piuttosto egoistico. Per chi la pensa così lo sport mountain bike è un’entità astratta più o meno lontana. Con classifiche, gare, premi, ecc… resteremo sempre uno sport di nicchia, minore.

Se invece proviamo a vedere lo sport della MTB come strumento di aggregazione sociale, punto d’unione tra salute e divertimento, mezzo versatile di sviluppo sia sportivo che – perché no – economico e turistico, come esercizio fisico benefico, come gioco per staccare dalla frenesia quotidiana… ecco, se la MTB iniziasse a presentarsi in questa maniera, forse le cose migliorerebbero… più partecipazione, più numeri, più interesse, più diffusione non solo ai grandi eventi ma anche nella vita di tutti i giorni. Perché ciò accada dobbiamo essere noi fruitori i primi promotori di questo cambiamento.
Chi la pensa in questa maniera può a tutti gli effetti considerarsi parte integrante della MOUNTAIN BIKE. E, perchè no, pure promotore di una società e di uno stile di vita migliore.

Utopia allo stato puro… ma non a caso l’ho chiesto a Babbo Natale…
 

ziodani

Biker serius
18/1/09
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alta brianza
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Vi riporto la mia esperienza in breve: correva l'anno 1992 mi compro la mia prima Mtb Diamond back ( non ricordo se si scrive così ) l'anno dopo voglio far gare e via!! Ecco una Team Marin usata con forcella ammortizzata, roba da sciuri a quei tempi. Per farla breve ho fatto quattro anni di gare xc, allenamenti, seghe mentali, l'altro va più forte, e allora esci con la pioggia. vento, neve e altro ancora....... risultato? La bici finisce in un angolo in cantina e tanti saluti. Non volevo saperne più di bici e allenamenti. Sei anni fa riprendo in mano la mtb con lo scopo di divertirmi e basta, ma ci ricasco, allora marathon e gf. Per farle bisogna allenarsi è ovvio ma a questo punto mi fermo a pensarci e mi chiedo: a che scopo voglio fare tutto ciò? La risposta è una, per divertimento e basta.
Vi dico questo perchè a me piace divertirmi la domenica con gli amici in compagnia, allo stesso tempo amo fare le gf per correre contro me stesso o il mio compagno mi piace l'atmosfera che si crea intorno all'evento stesso, le persone che incontro e conosco o semplicemente scambio quattro parole. A mio modo di vedere questo è lo spirito amatoriale, allenarmi si ma senza svenarmi, se oggi piove uscirò domani o dopo l'importante è divertirsi, arrivare ultimo non è un problema.
Una cosa a cui tengo molto al di là dei vari modi di pensare o di vedere la cosa di ognuno di noi è il rispetto, per l'avversario se si è in gara, per l'amico se si sta facendo una scampagnata, noto che spesso ciò viene a mancare.
 
Reactions: Wu Ming

GATTAMORTA

Biker assatanatus
10/3/06
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TORINO
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xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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ziodani ha scritto:
Una cosa a cui tengo molto al di là dei vari modi di pensare o di vedere la cosa di ognuno di noi è il rispetto, per l'avversario se si è in gara, per l'amico se si sta facendo una scampagnata, noto che spesso ciò viene a mancare.
Riassume esattamente ciò che avevo scritto in questo mio post precedente.
 

sinusoid

Biker serius
mi son letto tutti i post e mi pare di cogliere diversi atteggiamenti nei confronti di questa pratica sportiva

ma un dubbio mi assale prima di tutto

non è che siamo mentalmente saturati da questo sport al punto di trovar spunti e argomenti vari solo per non aver coraggio di ammettere che sostanzialmente siamo stanchi di questa pratica sportiva?

che lo facciamo perchè lo fa il nostro amico o perchè fa moda o perche fa elite?

e che ci siamo fatti trascinare nel vortice senza renderci conto se ci piace davvero?

perchè pedalare è sport
e soprattutto è pedalare da soli anche se in mezzo ad altre 2000 persone che partono e arrivano da un punto A ad un punto B
e che ci frega se quello va più forte e quello va più piano tanto sempre li deve arrivare

quello che intendo dire è che ogni cosa che facciamo o pratichiamo ha una curva di gradimento che sale bene all'inizio e poi , prima o dopo, discende
ecco direi che molti di coloro che qui si sono espressi stanno nella fase di disesa di questa curva ( anche in maniera inconsapevole)

per quanto mi riguarda non seguo la curva e se per caso mi accorgo di seguirla mi fermo e svolto

non mi son mai fatto prendere dalle classifiche
ho sempre partecipato alle gf e a molte non sono arrivato alla fine
ma la voglia di ripartire è la stessa

mi piacciono molto le escursioni in compagnia e i pseudo allenamenti che faccio da solo nella collina vicino a casa

provate pure voi a scendere dal treno per un'attimo e guardatevi attorno
contate i valori che avete e poi rimetteteli nella vostra valigia personale
e non date la colpa o il merito a cause esterne ma guardatevi entro di voi e le risposte arriverano

poi eventi, gare, granfondo, xc, dh, e tutto quello che ci volete mettere sarà speciale da fare

 

l'etrusco

Biker grossissimus
tutti aspetti condivisibili


...ma non ho ben capito quali proposte costruttive e applicabili ne scaturiscano.

si parte dall' esperienza dell'Adriatic coast ?

oppure quella di un piccolo ente che in occasione dei campionati italiani , a chi stà oltre i 200km di distanza gli paga vitto e alloggio ??
 

achille

Biker grossissimus

Tutte le manifestazioni che rivolgono all'elite e all'amatore le stesse attenzioni (ovviamente con fini diversi) sono il punto di partenza.
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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Bike
a
quindi ?

per esempio la DSB lo fà? ..e in che modo ?
se non lei puoi portare altri esempi ?

Solo un esempio veloce veloce...

Alla DSB l'organizzatore aspetta l'ultimo e gli offre una birra. In tante altre manifestazioni l'ultimo non si trova neanche più l'arrivo.

Alla DSB hanno la capacità di coinvolgere gli abitanti del posto e il pubblico sul percorso è sempre molto numeroso. Sarà anche una questione di mentalità, ma in altre zone turistiche non ho trovato lo stesso "appeal".

Alla DSB sanno catalizzare l'attenzione di biker di tutta Europa, portando quella ventata di internazionalità e di alternativa che manca dalle altre parti. Non vale di re "ma loro c'hanno le Dolomiti" perchè in tante altre gare di montagna la partecipazione straniera è pari a zero.

Alla DSB mettono a disposizione servizi e collaboratori al di livello top che difficilmente sbagliano. Vedi ad esempio Datasport e Sportograf.

Si, ok… ci vogliono soldi. Ma torniamo sempre al punto di partenza: finché la MTB resta uno sport “minore” non c’è via di scampo. Ma se la partecipazione iniziasse a salire un po’, il bacino d’utenza e il target diventassero più ampi, forse potrebbero nascere nuovi interessi e collaborazioni. Basta vedere con il boom delle maratone…



Altro esempio... c'è chi in due situazioni simili ma in due gare diverse è stato trattato in maniera completamente diversa... vero Gattamorta?


Io una "ricetta" di un format potenzialmente innovativo ce l'avrei. Ovviamente al momento la tengo per me... chissà che in un futuro più o meno lontano possa tornare utile...
 

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