Pensierino di Natale

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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a
Dalla discussione sviluppatasi nel post "All Star Mtb" mi è particolarmente piaciuto il commento di Achille, che condivido in pieno, dal quale mi è venuta l'ispirazione per una divagazione mentale che non so ancora dove potrà portarmi...:smile:

Vedrai che piano piano ne verremo fuori, ogni anno che passa la mountainbike si diffonde in maniera quasi esponenziale, non guardiamo il movimento che gira attorno ai circuiti per la classifica, quello non fa testo sono sempre gli stessi e con le loro idee! Guardiamo quello che traspare dai media dove sempre più spesso si sente dire che tizio o caio alla domenica mattina, nel tempo libero o in vacanza va in mountainbike, questa è la vera diffusione di uno sport che prende e affascina.... uno sport per tutti e per tutte le età.

Condivido appieno. Perchè la MTB è bella anche perché è un mezzo aggregante. Cito a proposito un pezzo di un articolo di Solobike dell'altro giorno:

Il fattore aggregante è di tutta evidenza: niente di meglio della MTB per un giro in compagnia, dove la possibilità di fare due parole e di scherzare non manca mai.

Le granfondo, per il loro target "di massa" con la quale sono (anzi, erano...) concepite possono centrare in pieno l'obiettivo. Migliaia di bikers che si incontrano, che si conoscono, che scambiano opinioni. Prendere la granfondo come "gara, testa bassa e pedalare", secondo me snatura l'essenza stessa dell'evento. "Testa bassa e pedalare", "a canna", "tempo", "classifica", sono termini che si adattano meglio a un XC, che non a caso è disciplina olimpica.

Funziona così in più o meno tutto il mondo, fuorché da noi.

Perché da noi c'è il cane che si morde la coda. L'italiano medio deve sempre essere il migliore, anche nello sport. E deve fare la gara sempre e comunque. La richiesta del biker si è allora spostata da un evento di aggregazione a un evento di agonismo. E gli organizzatori gli sono andati dietro. Per avere iscritti facili basta dare quello che il biker medio vuole. Una classifica, un po' di premi da distribuire qua e là per incentivare la partecipazione del "biker medio", e il gioco è fatto.

Gare agonistiche per gli amatori-agonisti che vogliono gare agonistiche che cercano biker amatori-agonisti. Il tutto supportato dalla Federazione e i vari enti del piffero che cavalcano l’onda camuffando l’attività AMATORIALE con la tessera valida ”per Attività Agonistica”. Il tutto si tramuta in un ridicolo e inutile intreccio di enti, federazioni e categorie.

Solo che non ci si rende conto che alla fin fine quelli che popolano le granfondo sono sempre gli stessi, che si sparpagliano di domenica in domenica un po’ qua e un po’ là. Nascono nuove gare, nascono nuovi circuiti, ogni anno qualcosa di nuovo a far confusione; il tutto per accaparrarsi i soliti 5000-10000 biker che non vedono l’ora di fare la GARA.

Di contro, nascosto nell’ombra, c’è un vero e proprio popolo di biker che di granfondo non vogliono neanche sentirne parlare. Personalmente, ne conosco forse di più che le GF non le fanno che quelli che invece vi partecipano. E’ gente senza tante pretese se non quella di divertirsi e stare assieme, che alle GF non ci va per il solito motivo: perché trovano solo ciò che non gli interessa, come esasperazione e l’agonismo diffuso. Però più di qualcuno una vacanza all’estero ci va, con la bici, e se incappa nell’evento… vi partecipa volentieri.

Perché all’estero manifestazioni da 2000 partecipanti sono diffuse, con diversi picchi di 5000 se non addirittura 10000 e oltre nel Nord Europa? Vorrei proprio sapere quanti organizzatori italiani siano andati a studiarsi i più importanti modelli esteri... sempre che siano di vedute abbastanza ampie da conoscerne l'esistenza, ovvio...

All’estero puntano sul fatto che l’andare in bici non è uno sport o una sfida, ma un’abitudine quotidiana. Raggruppare grandi masse di ciclisti è quindi molto facile.

In Italia, allora, cos’è che non funziona? Semplice: il settore che può garantire grandi numeri, cioè quello granfondistico, non lavora per lo sviluppo del movimento in termini numerici (per avvicinare nuova gente neofita alla MTB, per intenderci). Il mondo granfondistico italiano opera solo ed esclusivamente in sussistenza del movimento già esistente.

E’ facile vendere un prodotto rodato a chi sai che piace. Un po’ di servizi – tanto sono sempre quelli -, una classifica, un bel po’ di premi per aizzare la “folla”. Contando il numero di gare e organizzatori in circolazione la cosa sembra abbastanza semplice. Poi però il gioco vizioso del cane che si morde la coda rischia di acuire alcuni fenomeni.

Spesso ci si lamenta che i biker sporcano.
Spesso ci si scandalizza che il 15% degli amatori sottoposti all’antidoping sia risultato positivo.
Spesso ci si vergogna della scorrettezza e la maleducazione di alcuni ebeti.


E’ più difficile invece acquisire nuovi clienti con qualcosa di nuovo, pur senza perdere quelli che già si avevano. Però per farlo bisogna lavorare molto, molto di più, e avere inventiva, idee, iniziative che si discostino dal classico teatrino dei premi, dei pacchi gara e dei regali. Idee che stravolgano l’idea di Granfondo a cui siamo abituati.

Alla resa dei conti l’unico evento in Italia che può ritenersi a livello internazionale è la Dolomiti Superbike (non mi esprimo su altri eventi perché … sarebbe conflitto di interessi :-) ). Ah, e poi ci sarebbe Riva del Garda. Guarda caso una è mezza tedesca ma c’ha le Dolomiti. L’altra lo è del tutto ma le Dolomiti però non le ha….

Per cambiare il mondo delle Granfondo, per ridargli nuovamente quello spirito aggregativo e di condivisione, dobbiamo essere noi per primi a dare un segnale forte. L’altro biker non è un avversario, ma un compagno di avventura e di gioco. La classifica è carta straccia. La gloria è solo per pochi, per tutti gli altri ci deve essere solo l’applauso del pubblico… che se vedesse biker un po’ meno esaltati e un po’ più divertiti forse si appassionerebbe un qual cosina in più. E magari si coinvolgerebbero nuovi target, come i giovani o le donne. Aumenta lo spirito di aggregazione. Aumenta l'interesse. Aumenta il divertimento. Aumentano i numeri. A qualche organizzatore verrebbe voglia di creare qualcosa di nuovo e di diverso, che invogli i biker redenti a partecipare, cosicchè questi eventi possano crescere e proliferare incentivando un nuovo movimento che cerca eventi tradizionali ma dal carattere radicalmente diverso dal passato. Di nuovo il cane che si morde la coda… ma questa volta il circolo sarebbe virtuoso.

Fantasia pura, ma almeno a Babbo Natale lo si può chiedere.

Buon Natale a tutti.
 

ChefMauro

Biker tremendus
10/4/09
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Chialvetta!!!
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Sono d'accordo con la tua riflessione, ed è verò che molti non partecipano più a delle GF perchè le vivono come delle gare fine a se stessi, non come la possibilità di potersi fare un bel giro, su percorsi tirati a lucido in più con la comodità di tutti i servizi che ti offre una gara. Forse è proprio sulla qualità di quest'ultimi che dovrebbero lavorare le organizzazioni in modo che bikers disinteressati alle gare ma desiderosi di nuove escursioni ritornino a popolare questi eventi.
 

GATTAMORTA

Biker assatanatus
10/3/06
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TORINO
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Il fattore aggregante è di tutta evidenza: niente di meglio della MTB per un giro in compagnia, dove la possibilità di fare due parole e di scherzare non manca mai.

...........

Per cambiare il mondo delle Granfondo, per ridargli nuovamente quello spirito aggregativo e di condivisione, dobbiamo essere noi per primi a dare un segnale forte. L’altro biker non è un avversario, ma un compagno di avventura e di gioco. La classifica è carta straccia. La gloria è solo per pochi, per tutti gli altri ci deve essere solo l’applauso del pubblico… che se vedesse biker un po’ meno esaltati e un po’ più divertiti forse si appassionerebbe un qual cosina in più..

......


Fantasia pura, ma almeno a Babbo Natale lo si può chiedere.

Buon Natale a tutti.


si davvero una bella riflessione Stefano
come nn potrei essere daccordo con te?

e non è fantasia pura, perchè per tutta una parte delle persone che si iscrivono ad una gara è esattamente così...la gara è divertimento,aggregazione,sfida ma solo con se stessi,o con il proprio amico o compagno di squadra, andare a pedalare in un posto nuovo dove da solo nn andresti mai e sopratutto, nn ci andresti mai da solo....

a me la gare piace farle e piace farle così, in parte perchè ad altro nn posso ambire ma sopratutto perchè io sono così e di gente come me quest'anno ne ho conosciuta molta e con tanti siamo pure diventati "amici" a forza di vederci e aiutarci e stare insieme scambiando qualche parola e aspettarci nei momenti difficili.....

:spetteguless: perchè "dietro" nelle gare ci si diverte molto di più...ma quando lo dico mi tacciano di "eresia" :prega:
 

DoctorFabio

Biker dantescus
10/1/03
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Formigine (MO)
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Le granfondo, per il loro target "di massa" con la quale sono (anzi, erano...) concepite possono centrare in pieno l'obiettivo. Migliaia di bikers che si incontrano, che si conoscono, che scambiano opinioni. Prendere la granfondo come "gara, testa bassa e pedalare", secondo me snatura l'essenza stessa dell'evento. "Testa bassa e pedalare", "a canna", "tempo", "classifica", sono termini che si adattano meglio a un XC, che non a caso è disciplina olimpica.

Funziona così in più o meno tutto il mondo, fuorché da noi.

Buon Natale a tutti.

Le GF, dal momento che prevedono un cronometraggio, sono gare a tutti gli effetti.
Io penso anche che in tutto il mondo sia così, forse però negli altri paesi ci sono più partecipanti (un po' come accade in Italia nelle GF su strada).

Buone feste,

Fabio
 

achille

Biker grossissimus
Le GF, dal momento che prevedono un cronometraggio, sono gare a tutti gli effetti.
Io penso anche che in tutto il mondo sia così, forse però negli altri paesi ci sono più partecipanti (un po' come accade in Italia nelle GF su strada).

Buone feste,

Fabio

Non è questione di partecipanti è questione di testa, teste che ragionano col pensiero del primo post.
 

basa

Biker ultra
Non è questione di partecipanti è questione di testa, teste che ragionano col pensiero del primo post.


ACHILLE .......nn è vero.....ripeto, se uno vuole fare il giro in tranquillità....lo fa o fa le cicloturistiche.......

ma c'è gente, come me, che si allena tutto l'anno propio per aver un po di soddisfazione personale nel girare nel meno tempo possibile un percorso......
io se voglio fare un GIRO....vado per i fatti miei....
in GARA.....do il 110% arrivando come uno straccio....... e sopratutto coerente della posizione........perchè quello è il mio livello......

o poi il mondo è bello perchè è vario......io la penso cosi..
 

achille

Biker grossissimus
ACHILLE .......nn è vero.....ripeto, se uno vuole fare il giro in tranquillità....lo fa o fa le cicloturistiche.......

ma c'è gente, come me, che si allena tutto l'anno propio per aver un po di soddisfazione personale nel girare nel meno tempo possibile un percorso......
io se voglio fare un GIRO....vado per i fatti miei....
in GARA.....do il 110% arrivando come uno straccio....... e sopratutto coerente della posizione........perchè quello è il mio livello......

o poi il mondo è bello perchè è vario......io la penso cosi..

Se io e quelli come me facessero solo le cicloturistiche ... tu andresti a correre con pochi intimi :-) e la tua squadra TI ti manderebbe a f...:omertà:

A te piace fare l'agonista e fai bene ...tutto qui che c'è di male?
 

GATTAMORTA

Biker assatanatus
10/3/06
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TORINO
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ACHILLE .......nn è vero.....ripeto, se uno vuole fare il giro in tranquillità....lo fa o fa le cicloturistiche.......

ma c'è gente, come me, che si allena tutto l'anno propio per aver un po di soddisfazione personale nel girare nel meno tempo possibile un percorso......
io se voglio fare un GIRO....vado per i fatti miei....
in GARA.....do il 110% arrivando come uno straccio....... e sopratutto coerente della posizione........perchè quello è il mio livello......

o poi il mondo è bello perchè è vario......io la penso cosi..

ed è giusto che tu la pensi così e che tu la gara la faccia dando il tuo 110% per raggiungere quegli obiettivi per cui hai lavorato e lavori tanto...ma l'importante è fare tutto ciò con correttezza e con criterio comportandosi bene sui percorsi,essere civili ed intelligenti,questo è il sano agonismo che c'è alla base di uno sport e di una competizione e che è la molla che ti spinge a partecipare alle gare e che credo sia intrinseco in uno bravo sportivo come te
ma purtroppo nn sono tutti così, e tanti la testa appunto nn la usano, ed è da questi che nasce l'agonismo esasperato....credo....
 

achille

Biker grossissimus
ed è giusto che tu la pensi così e che tu la gara la faccia dando il tuo 110% per raggiungere quegli obiettivi per cui hai lavorato e lavori tanto...ma l'importante è fare tutto ciò con correttezza e con criterio comportandosi bene sui percorsi,essere civili ed intelligenti,questo è il sano agonismo che c'è alla base di uno sport e di una competizione e che è la molla che ti spinge a partecipare alle gare e che credo sia intrinseco in uno bravo sportivo come te
ma purtroppo nn sono tutti così, e tanti la testa appunto nn la usano, ed è da questi che nasce l'agonismo esasperato....credo....

Permettimi gatta di fare una battuta, e ti chiedo scusa in anticipo.... almeno lui non rischia di andare fuori tempo limite :smile:

SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA

SCUSA
 

KILL-BILL

Biker superioris
25/11/06
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ZANICA (BG)
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Queste risate e relative scuse:arrabbiat: valgono anche per me visto che quest'anno ci sono arrivato anch'io fuori tempo limite alla DSB (attenuante avevo un pedale solo e la posteriore in afflosciamento continuo:specc:)
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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55
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mazzano (BS)
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fatico ad essere d'accordo e ti dico perchè:
da sempre, ovvero da una ventina d'anni che vado in mtb trovo competizione anche al di fuori delle gare (ne ho fatte pochine di quelle). che sia il solito gruppo di amici, che siano amici incontrati durante un'uscita in solitaria alla fine se incontri una salita vedi che tutti fanno il possibile per staccare tutti. non sempre lo palesano, spesso cercano di camuffare la loro voglia di staccarti, ma gli sguardi sono quelli. non a caso ormai esco praticamente da solo, perchè tanto rimanevo da solo ugualmente per gran parte dell'uscita (beninteso, mi aspettavano sempre al termine della salita, non venivo abbandonato) e vedere gente che anche se un attimo prima ti diceva "tranquillo, saliamo chiacchierando tranquillamente" poi allungava sempre più fino a perdersi all'orizzonte non mi andava più.
ma forse è giusto così, lo sport è competizione. allenano i ragazzini insegnando loro a giocare a pallone, spiegandogli che dev'essere un modo per fare gruppo, per divertirsi in compagnia. però se sbagliano un rigore......
concludo dicendo che l'unico problema delle gran fondo per la massa è il costo d'iscrizione e la certezza di veder premiati altri e non i propri sacrifici. se le iscrizioni costassero pochi euro ed i premi fossero solo ad estrazione le griglie di partenza somiglierebbero ad un formicaio. imho.
 

KALU

Biker serius
10/12/08
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Brescia
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Io di gran fondo ne ho fatte molte,cerco di dare il meglio,ma le corro nei mie limiti rispettando gli altri e il posto dove sono,le vivo con gogliardia e se riesco a stare a fianco a un mio compagno tanto meglio,se no lo trovo alla fine.Venendo al dunque,si sarebbe meglio pagarle meno e con una bella organizzazione,come la dolomiti,ma li si parla di 60 euro di iscrizione a rispetto dei 25 di media delle altre,poi a me piace arrivare nel luogo di partenza e trovare tanta gente che ama il mio stesso sport dopo ognuno lavive come crede,il mondo è bello perchè è vario;-)
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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Lo spirito di competizione è ormai insito nel DNA degli italiani. :rosik:
E' il nostro stile di vita.
A Milano, poi, la frenesia impera.
C'è quello che deve sempre partire prima di te al semaforo... :taxi-dri:
Quello che ti passa davanti in coda allo sportello degli Uffici Pubblici (...in Italia la coda è orizzontale, non verticale in fila unica, come nel resto dei Paesi civili) :arrabbiat:
La sopraffazione del prossimo sembra essere l'unico obiettivo della nostra quotidianità. L'unico motivo di soddisfazione.
Un quadro del genere, unito al fatto che la bici in Italia non è un mezzo di trasporto ma un attrezzo sportivo, non può che partorire granfondo dove la competizione viene vissuta alacremente fino all'ultima posizione di classifica, o quasi.
 

mtb64

Biker serius
14/9/09
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Valpolicella-VR
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@tarcy: tu sei completamente d'accordo con the.mtb.biker

Ne trovi di gente d'accordo....in particolar modo tra quelli che prediligono le marathon;-) e uno dei motivi che ti fanno iscrivere e che più difficilmente ti troverai a condividere tratti di percorso con esagitati che bestemmiano se quello davanti non ti dà strada in qualche frazione di secondo....sti bifolchi mi fanno perdere sempre per qualche minuto il gusto.
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo