ciao ragazzi,
riprendo l'argomento dopo altre 6 uscite enduro con terreno e situazioni molto variegate (dal flow al trialistico, con anche situazioni di portage e camminata su sentieri montani) e un'uscita in bike park ( Mottolino, con un pò di tutte le tipologie di pista , drop, salti etc).
Modifica rispetto alla prima prova descritta: scarpe FIVE TEN MALTESE, e inserimento dei pin alti anche posteriormente.
Mi è capitato di leggere su facebook sulla pagina del produttore una serie di commenti contro questi pedali presumo di gente che nemmeno li ha provati. E penso che questo sia il miglior posto per poter dare in modo obiettivo dei consigli a chi è interessato a un prodotto che va visto come una terza alternativa ai sistemi esistenti e che probabilmente ha una sua nicchia particolare di utenza.
Con la scarpa Maltese e con un pò più di dimestichezza o meglio ricerca di una nuova abitudine a posizionare e togliere il pedale, il
Magped mi sta soddisfando in pieno.
Il nostro cervello deve pensare al magped come se fosse un flat, che ha una presa in più che però è tanto più efficace quanto più lo utilizziamo come Flat. Se lo usiamo come uno sgancio rapido gli effetti svaniscono, perchè nelle situazioni discesistiche più impegantive e rotte se non diamo pressione sui piedi,e non incliniamo la caviglia comunque il pedale lo perdiamo. Stesso discorso sui salti. Se non si adotta la tecnica giusta e si pensa di "Tirare su la bici " in aria il pedale lo si perde.
Stesso discorso sul trialistico, quando dobbiamo fare delle correzioni da fermo con piccoli saltelli, o nella tecnica del nose press, se non si inclina nel modo corretto la caviglia e pensiamo di tirare l'effetto calamita "svanisce", situazione che comunque ci aiuta a sganciare in modo sicuro rispetto ai vari sistemi di aggancio.
Mi è capitato anche di impattare su una roccia con sbilanciamento di peso in avanti, il magped in un nano secondo mi ha fatto posizionare in modo corretto il piede per terra, che subito avevo pensato " se avessi avuto gli Spd ero in terra".
Per il posizionamento ci sto un pò lavorando a trovare i movimenti giusti nelle situazioni in cui devo rimettere il piede sul pedale opposto a quello vado a d agganciare per prima, perchè non sempre mi si "attacca lla calamita" con l'angolazione corretta. In quei casi ci sto un pò lavorando ma ritengo che il movimento giusto è quello di alzare il piede facendo leva sulla parte esterna del pedale, fare la microcorrezione sempre facendo leva sulla parte esterna e poi riappiattire sul pedale il piede.
Unico neo ad oggi è il peso del pedale anche se non siamo poi così lontano risptto un pedale a sgancio e basterebbe un perno con materiale un pò più leggero e resistente ( asse titanio) per avvicinarci di tanto a certi pedali a sgancio in commercio.