Purtroppo con le temperature rigide la suola si irrigidisce e la presa diminuisce.
...e gli speed con il fango? Come vanno?
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Purtroppo con le temperature rigide la suola si irrigidisce e la presa diminuisce.
Ci sarebbero anche pedali flat con attacchi o misti da un lato con attacco e dll'altro con i pin.
Vorrei però fare un accenno sulla pericolosità dei pin , con i pedali flat è vero che si ha il piede più libero , ma in certe situazioni quando scivola il pedale o nelle cadute e tutte le volte che non è la suola a far contatto , bè quei maledetti pin possono fare dei bei danni !
Ci sono scarpe più adatte delle 5.10 per camminare, ad esempio le Adidas Terrex Trail o le Vaude Moab. Magari anche altre, io ho provato queste.
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Io con i flat mi trovo molto bene anche nelle salite tecniche.. Certo devi fare attenzione a non tirare il pedale altrimenti lo perdi.. Xo se ruoti bene la caviglia un pochino di "tiro" riesci a farlo.. In più soprattutto nelle salite tecniche sono molto più libero mentalmente! Non ho la fobia del non riuscire a sganciare quindi oso di più.. Provo a fare pezzi che prima con gli spd non tentavo neanche x paura..
Di contro.. Quando ti trovi a metà dello scalino xke magari sei un po' lento a volte la sola forza della spinta non basta.. Con gli spd puoi aiutarti tirando.. Con i flat o hai forza x spingere.. Oppure ti pianti.. Xo parlo di pezzi veramente tecnici.. Nei giri normali x me flat tutta la vita!
Li uso entrambi.
Ma preferisco gli SPD
Rigorosamente SPD, però
In che senso "rigorosamente SPD"?
Gli SPD non li abbandonerei MAI nella gravel, troppo comodi in strada. E pure con la MTB sui tratti normali non mi passa minimamente per la testa di abbandonarli. Ma poi arriva il tratto tecnico e niente... mi pare di non venirne fuori. Mi sento più sicuro a girare sganciato, appoggiando il piede sul pedale sfruttando lo spazio sotto l'arco plantare... che è tutto tranne che sicuro...
Calcola anche che con le ebike è cmq decisamente più facile secondo me.. Il peso in più in discesa dà molta più sicurezza! La mia ragazza quando usa la ebike scende pezzi che con la bici normale non riesce a fare.. Poi dipende anche dalla bici che hai noleggiato.. Se era una bella full, magari 27,5 plus e un angolo di sterzo bello disteso.. Aiuta ancora di più.. Cmq.. X me i flat ed il telescopico li metterei anche sulla bici da corsa hihihihiE' anche vero che quando arrivi a quel pezzo tecnico di solito devi aver energia e forza da parte per riuscire a superarlo con gli spd, andando ad aggredire l'ostacolo. E spesso, magari dopo un 300 metri di salita al 25%, di energia e forza non è che te ne siano rimaste chissà quante!
Ho la tua stessa fobia quando vedo arrivare un tratto difficile: penso che mi fermerò proprio in mezzo all'azione e, pure tentando di sganciare non ci riuscirò manco morto. Effettivamente gli ultimi 2 capitomboli fatti cadendo di lato sono stati proprio dovuti agli SPD. Avevo messo il meccanismo di sgancio al minimo... e durante una salita ho perso il pedale sinistro. La bici è andata sbandando verso destra, ho fatto per staccare il piede ma naturalmente non ha voluto saperne e SBAMM! Le chiappe sui sassi non sono mai simpatiche, e nemmeno su ginocchio e gomito.
Una cosa mi ha dato da pensare: tempo fa ho fatto il corso AMI per diventare accompagnatore e-bike. Avevo noleggiato una bici, e questa aveva i flat. Beh... in discesa, dopo le dovute spiegazioni del caso, riuscivo a fare cose che prima mi sognavo. Ieri sono arrivato ad un bel sentiero tecnico, in discesa, con tornantini belli stretti. Abbasso la sella, mi accingo a percorrerlo, ma il piede è agganciato al pedale. Non riesco a sentirmi sicuro, soprattutto con un pendio boscoso lì sotto, e scendo accompagnando la bici. Un nervoso!!!
Tipo Shimano per capirci.In che senso "rigorosamente SPD
Mi sento più sicuro a girare sganciato, appoggiando il piede sul pedale sfruttando lo spazio sotto l'arco plantare... che è tutto tranne che sicuro.
E non voglio immaginare picchiarci dentro con forza
Ciao. Con tutto il rispetto, mi pare che di fisime (sostantivo femminile, non a caso [scherzo]) ce n'è più di qualcuna nelle ultime pagine ed in generale quando si parla di SPD.E' un fisima?
In molti casi la psicologia sta senza dubbio alla base di preconcetti sui pedali automatici ed è innegabile, ma sono innegabili pure le tante "cazzate" che si leggono sui forum o in articoli vari che inneggiano agli spd sempre e solo rigorosamente agganciati: in tratti eccessivamente al limite anche moltissimi professionisti XC sganciano e tengono almeno un piede completamente libero solo appoggiato al pedale, in maniera da avere un'eventuale "via di fuga" pronta.......... In passato ho visto direttamente mostri sacri della MTB tenere appunto un piede completamente sganciato in passaggi eccessivamente ostici e pericolosi e, come allora, in certi casi lo fanno anche i pro attuali, solo che dato che sono pro chiaramente non fa troppo figo dirlo ...........Riesumo questa discussione per chiedere a chi usa i flat una mia curiosità:
Come vi comportate sullo scassato in salita, quando è facile che la bici scivoli lateralmente (oltre a perdere il grip sul posteriore)?
Da quando (2009) ho ricominciato ad andare in MTB con un certo impegno ho sempre usato gli SPD. Però, nonostante il tempo ormai trascorso, non riesco ad essere tranquillo nei tratti scassati e tecnici, tipo salite abbastanza ripide (23/26%) o su salite ripide, ma con fondo mobile/scassato. Credo sia un limite mio, duplice: di testa da una parte, di tecnica dall'altra.
Con la tecnica ci sto lavorando: per asssurdo riducendo la velocità di salita riesco ad affrontare più efficacemente la salita, limitando la perdita di grip al posteriore. Andando sulla punta della sella, e usando bene braccia e sguardo sono riuscito a migliorare molto. Ma, è più forte di me, quando vedo approssimarsi una salita critica, il primo gesto che viene automatico è sganciare il piede dal pedale. Poi magari riesco ad affrontare lo stesso la salita, ma con i piedi appoggiati alla gabbia del pedale.
In discesa anche qui, diversi problemi: quando il sentiero comincia a restringersi, o andare in contropendenza, o semplicemente con fondo disseminato di sassi instabili che possono modificare la traiettoria di guida, allora niente da fare: preferisco sganciare. Poi il pensiero di finire in avanti è un compagno costante: con gli spd mi sembra quasi inevitabile. Questo mi porta a spostarmi troppo indietro, alleggerendo l'anteriore, rischiando di andar via dritto alle curve.
Ho tentato per un periodo con i pedali doppio uso: la Legge di Murphy fa si che ti arrivi sotto la suola sempre la parte sbagliata: senza attacco quando ti serve l'attacco, e viceversa.
Ora quasi quasi sto pensando a dei flat fatti come zio comanda, magari con delle 5.10. Che voi sappiate sono consigliabili come scarpe in quei tratti (che spero diminuiranno) in cui si deve condurre la bici a mano? E in caso di carico bici in spalla, garantiscono un buon grip camminando su rocce o sentieri?
Il 99% delle difficoltà che vengono imputate agli SPD sono in realtà riconducibili ad una sindrome ansiosa che spinge ad anticipare gli eventi (sganciare prima del difficile e quindi scivolare dai pedali, sganciare a dx ancor prima di fermarsi e quindi cadere a sx, sganciare tutto e quindi restare in bilico sulla sella alta, etc. etc.) e dalla legge di Murphy che non farà altro che infierire lì dove ci siamo indeboliti da soli.
Questo della pedalata rotonda, o meglio, della possibile perdita dell'automatismo pedalatorio "normale", sempre con rispetto parlando, la inserirei tra le super-fisime.
La pedalata rotonda effettivamente va allenata, e più si arrotonda e più richiede allenamento e condizionamento. Basti pensare che gran parte della preparazione per un record dell'ora, che già solo i cronomen più quotati si azzardano ad affrontare, è basata quasi interamente sulla capacità di pedalare rotondissimo per un'intera ora, per dire che neanche i Wiggins della situazione la sfruttano appieno durante la normale attività.
in tratti eccessivamente al limite anche moltissimi professionisti XC sganciano e tengono almeno un piede completamente libero solo appoggiato al pedale, in maniera da avere un'eventuale "via di fuga" pronta.......... In passato ho visto direttamente mostri sacri della MTB tenere appunto un piede completamente sganciato in passaggi eccessivamente ostici e pericolosi e, come allora, in certi casi lo fanno anche i pro attuali, solo che dato che sono pro chiaramente non fa troppo figo dirlo
Ti consiglio pedali sempre SPD ma con maggiore pedana perlomeno. Tipo Dx o simili. Anche se non è mai sicuro sganciato senza avere pin e scarpe giuste.