La produzione del vino è più costosa in fase di avvio, visto che servono non solo le vigne ma anche macchinari, vasche, tini, locali. La birra non richiede la terra, salvo che per i birrifici agricoli, non c'è l'obbligo di prodursi la materia prima, e le attrezzature sono costose ma sono scalabili.
Però occorre paragonare mele con mele, e non mele con pere. Se prendiamo una bottiglia di birra di microbirrificio non possiamo confrontarne il prezzo con la birra industriale, nè dal punto di vista qualitativo ed organolettico che tecnico e commerciale. Ma neanche possiamo confrontarla col vino del discount, semmai con un vino dello stesso livello di qualità (percepita perlomeno).
Per inciso, il vino si trova a tre come a sessanta euro a bottiglia (parlo di acquisto, lasciamo perdere il discorso locali e ristoranti), per cui non mi pare molto diverso dalla birra.
Il punto è che la nostra è una cultura del vino, per cui siamo disposti a riconoscergli un valore mentre alla birra no, perchè estranea alla nostra tradizione e alla sovrastruttura culturale che ruota intorno al vino. Per cui la bottiglia di vino da 750ml a 15 euro sì, la birra artigianale da 500 ml a 8 euro no. Oppure, ma nei locali ci sono dinamiche diverse, al tavolino uno Spritz da 8 euro va bene ma una birra da 6 è troppo.
Se poi la mettiamo sul piano dei costi di produzione vi dico che le mie birre costano da un euro e mezzo fino a tre euro al litro (se fai una DIPA anche di più), ma in questa cifra non c'è nè il gas nè soprattutto la bottiglia; ed io la faccio in casa, in secchi di plastica, se mi viene diversa dalla volta prima chissenefrega (anzi, è più divertente cercare di capire perchè
), non ho da pagare affitti, stipendi, tasse e accise nonchè non ho misure igienico-sanitarie da rispettare (salvo quelle del buonsenso) che possono fruttarmi multe da decine di migliaia di euro. E le mie preziose (per quantità di lavoro, non certo per qualità
) bottiglie girano tra amici e parenti, dei quali qualcuno le beve di gusto ed altri per farmi contento: non ho il problema di convincere dei perfetti sconosciuti che la mia birra è buona, anzi più buona delle altre tanto da giustificare che se la comperino; non ho da lottare con gli squali della distribuzione, stretto tra il rischio di non arrivare sul mercato e quello di non guadagnarci abbastanza. E non ho da lottare col marketing, col dover fare birre che a me non interessano ma che si vendono, se la Berliner non piace pazienza, me la berrò tutta io
Se è una questione di quantità ovviamente vanno fatti dei compromessi, del resto chi beve un litro di vino al giorno dubito che si possa permettere un Barolo o un Amarone.
Il problema secondo me non è la birra (ed il vino) che costano, il problema sono le birre ed i vini che non sono all'altezza del prezzo. Entro certi limiti la penso come te, ci sono birre industriali che valgono il prezzo e birre "artigianali" che non lo valgono, ma anche viceversa, prodotti industriali validi per lavarsi (forse) i piedi e prodotti "artigianali" che valgono ogni euro.
Nota bene le virgolette, che quando devi fare tutto il contrario di quello che faccio io in casa e che ho dettagliato sopra di "artigianale" non c'è nulla... salvo certi prodotti di supernicchia come le fermentazioni naturali, dove la ripetibilità e la costanza qualitativa non fanno parte del definizione del "pacchetto".