Leggi tutto...Dopo il Parco di Portofino, ora tocca al Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi ribadire il divieto alla percorrenza dei sentieri in MTB. Scrivo "ribadire" perché il divieto è in vigore dal 2019, ma negli ultimi giorni si è battuta la grancassa mediatica per tenere lontane le terribili mountain bike, causa...
Sti e-bikers sono il male assoluto, panzoni che salgono in quota e sporcano tutto con le loro insulse merendine, poi in discesa arano i sentieri perchè sono scarsi e non sanno frenare...vietare subito la produzione di e-bike come le auto a combustione...Su "ostregheta" mi son piegato.
Anche questa volta mi tocca constatare che la causa scatenante di tutto ciò è la crescente presenza delle e-bike sui sentieri. Questo è un fatto.
Nero su bianco viene indicato che "questi mezzi possono danneggiare i sentieri", laddove si sa che un temporale di media portata danneggia un sentiero in misura maggiore di centinaia di passaggi eseguiti dal demonio con le ruote.
Capirei forse se si giustificasse il tutto indicando statistiche di un reale aumento del numero di salvataggi montani di improvvidi bikers; ovvero, se si affermasse che esiste un problema di sovraffollamento della specie homo sapiens in quota.
Propongo quindi l'abbattimento selettivo della specie per contenerne il numero di esemplari, da effettuarsi in base alla capacità nominale della batteria sul tubo obliquo.
La legge regionale veneta che vieta le bici sui sentieri è del 1992. Quella altoatesina che regolamenta i parchi e vi vieta le bici è del 1999.Anche questa volta mi tocca constatare che la causa scatenante di tutto ciò è la crescente presenza delle e-bike sui sentieri.
Qui si sta parlando di un altro parco, il giro dei 5 rifugi è all'interno del Fanes-Sennes-Braies, permesso perché si svolge interamente su strade forestali, ma da non frequentare assolutamente durante l'alta stagione, come del resto tutta alla zona dolomitica più gettonata.Ma quindi il superclassico "giro dei 5 rifugi" da Cortina (Ra Stua, Sennes, Fodara Vedla, Pederu', Fanes) si puo' ancora fare o no? E al Biella ci si puo' andare?
Sicuro, però negli anni '90 e 2000 trovare il funzionario sul sentiero che per giunta ti constatasse l'infrazione, era caso più unico che raro.La legge regionale veneta che vieta le bici sui sentieri è del 1992. Quella altoatesina che regolamenta i parchi e vi vieta le bici è del 1999.
Sul Garda non gliene frega niente dei sentieri. Sempre stato così. Mungono i tedeschi e basta.e poi, da quanto leggo su questo blog https://endurosenzafretta.blogspot.com/2024/07/dove-una-volta-cera-il-doss-dei-roveri.html il doss dei roveri è stato spianato... altro che erosione
Esatto. Inoltre, la sanzione da 25 a 1032 euro fa ridere, paragonata a quello che si rischia a Portofino!La legge regionale veneta che vieta le bici sui sentieri è del 1992. Quella altoatesina che regolamenta i parchi e vi vieta le bici è del 1999.
Siamo bellunesi... più che ostregheta diciamo "sacranon", per restare sul "tranquillo"...Su "ostregheta" mi son piegato.
Anche questa volta mi tocca constatare che la causa scatenante di tutto ciò è la crescente presenza delle e-bike sui sentieri. Questo è un fatto.
Nero su bianco viene indicato che "questi mezzi possono danneggiare i sentieri", laddove si sa che un temporale di media portata danneggia un sentiero in misura maggiore di centinaia di passaggi eseguiti dal demonio con le ruote.
Capirei forse se si giustificasse il tutto indicando statistiche di un reale aumento del numero di salvataggi montani di improvvidi bikers; ovvero, se si affermasse che esiste un problema di sovraffollamento della specie homo sapiens in quota.
Propongo quindi l'abbattimento selettivo della specie per contenerne il numero di esemplari, da effettuarsi in base alla capacità nominale della batteria sul tubo obliquo.
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