News Parco di Portofino vietato alle bici

ziozizzo

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Con questa mentalità non si va da nessuna parte: tu quindi affermi che una bicicletta non provoca erosione. Bene, forse quello che dici è vero, ma se le biciclette che passano invece di una sono qualche decina/centinaia - magari guidate da cerebrolesi che credono di essere alle finali EWS e derapano ad ogni curva - ti porto quando vuoi su qualche centinaio di sentieri distrutti dal passaggio delle bici, così vedi gli effetti. Nascondersi dietro la classica foglia di fico e dire che la colpa è degli altri è un atteggiamento infantile: il vero problema è che ci sono troppe bici che percorrono gli stessi sentieri, e se a curare questi sentieri non c'è nessuno i danni sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Continuate pure con questo atteggiamento, ed aspettatevi sempre più divieti.......
Bene, quindi stai dicendo che il tuo ragionamento è infantile, perché cerchi di dare la colpa a qualcun altro che non c'entra. Ok, continua così, arriverai a 2 cm da dove sei. Non ho mai sentito di una bici che ha causato una frana. Di escursionisti imbecilli che l'hanno fatto invece si.
 

salitomania

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Bene, quindi stai dicendo che il tuo ragionamento è infantile, perché cerchi di dare la colpa a qualcun altro che non c'entra. Ok, continua così, arriverai a 2 cm da dove sei. Non ho mai sentito di una bici che ha causato una frana. Di escursionisti imbecilli che l'hanno fatto invece si.
Non hai capito nulla, va bene così....
 

ziozizzo

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Non hai capito nulla, va bene così....
Grazie, quando leggo risposte come le tue migliora la mia autostima. Insomma, scrivi fregnacce, in mille te lo fanno notare, continui a non capire, ma secondo te sono gli altri che non capiscono. Rettifico quanto scritto prima: non fai neanche 2 cm, se va bene resti dove sei, ma secondo me stai solo andando indietro, come i gamberi.
 
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salitomania

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Grazie, quando leggo risposte come le tue migliora la mia autostima. Insomma, scrivi fregnacce, in mille te lo fanno notare, continui a non capire, ma secondo te sono gli altri che non capiscono. Rettifico quanto scritto prima: non fai neanche 2 cm, se va bene resti dove sei, ma secondo me stai solo andando indietro, come i gamberi.
In realtà sei il primo che ha fatto notare quelle che tu reputi fregnacce... Le minkiate le scrivi tu quando dici che gli escursionisti rovinano i sentieri, peccato che gli escursionisti i sentieri li frequentano da quando l'homo sapiens girava con la clava. Detto ciò - e te lo ripeto perchè devi essere duro di comprendonio - il passaggio di un numero considerevole di biciclette sullo stesso sentiero lo distrugge inevitabilmente, forse non te ne sei mai accorto perchè giri in posti dove c'è qualcuno che si spacca la schiena per sistemarli i sentieri. Non vado oltre perchè ho di meglio da fare che discutere con te...
 

ziozizzo

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In realtà sei il primo che ha fatto notare quelle che tu reputi fregnacce... Le minkiate le scrivi tu quando dici che gli escursionisti rovinano i sentieri, peccato che gli escursionisti i sentieri li frequentano da quando l'homo sapiens girava con la clava. Detto ciò - e te lo ripeto perchè devi essere duro di comprendonio - il passaggio di un numero considerevole di biciclette sullo stesso sentiero lo distrugge inevitabilmente, forse non te ne sei mai accorto perchè giri in posti dove c'è qualcuno che si spacca la schiena per sistemarli i sentieri. Non vado oltre perchè ho di meglio da fare che discutere con te...
La mia autostima continua a ringraziarti, continua con la tua arroganza a sparare minkiate. Magari tra un po' dirai che basta un rutto o una scoreggia per titrar giù una montagna. Mi fanno tenerezza quelli come te. Quelli meno arroganti li aiuto anche. Tu non sei duro di comprendonio, proprio non ne hai. Non andare oltre, perché è vero che migliori la mia autostima, ma la tua già scarsa reputazione la stai proprio sotterrando. Detto questo la smetto, perché non sono qui a far gara a chi insulta di più, continua pure ad insultare ("infantile", "non capisci", "sei duro di comprendonio"...etc...). Impara l'educazione, anche se spesso mi adatto ed abbasso il mio livello all'interlocutore: in questo caso, però, dovrei strisciare. Ma non riesco.
 

trvdario

Biker cesareus
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In realtà sei il primo che ha fatto notare quelle che tu reputi fregnacce... Le minkiate le scrivi tu quando dici che gli escursionisti rovinano i sentieri, peccato che gli escursionisti i sentieri li frequentano da quando l'homo sapiens girava con la clava. Detto ciò - e te lo ripeto perchè devi essere duro di comprendonio - il passaggio di un numero considerevole di biciclette sullo stesso sentiero lo distrugge inevitabilmente, forse non te ne sei mai accorto perchè giri in posti dove c'è qualcuno che si spacca la schiena per sistemarli i sentieri. Non vado oltre perchè ho di meglio da fare che discutere con te...
Sono di Torino e frequento abbastanza spesso i sentieri di Superga dove passano un sacco di persone sia a piedi che in bici ed i danni vengono sempre provocati per lo stesso motivo "la pioggia"...
Tra l'altro se non ci passa nessuno in meno di un mese il bosco il sentiero se lo riprende...
 

Matteo_Harlock

Biker serius
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MTB
A prescindere dall'approccio del Parco, "ciclisti venite a darci soldi quando non c'è nessuno", che merita che noi non ci si vada mai più, bisogna essere sinceri e obiettivi.

I sentieri che sopportano un notevole traffico in discesa, soprattutto se scoscesi, soffrono di erosione FACILITATA dai segni delle bici.
Se si forma un solco centrale, con il dilavamento piovano, il solco si approfondisce accelerando l'erosione.
Non parliamo poi delle brake bumps e di altri fenomeni di "usura" caratteristici dei percorsi da enduro.
Ci sono terreni che ne soffrono maggiormente e altri meno, ma è un dato di fatto che i percorsi maggiormente frequentati possono diventare via via meno percorribili, in primis in bici, ma anche a piedi. Soprattutto se molto ripidi.

Se seguite le pagine social di Finale Outdoor Region, vedrete che a rotazione ri-fanno completamente il fondo ai sentieri.

Ripeto: ci sono fondi e terreni che ne soffrono più di altri. Sentieri che per il loro tracciato (pendenza, contropendenze, assenza di scarichi per l'acqua) ne sono più soggetti, altri meno.

Ad esempio, per chi gira in Engadina appare lapalissiano che quel terreno sembra fatto apposta per le bici. Più vi transitano, più si compatta.
In Dolomiti invece, puoi scavare quanto vuoi, continui a tirar fuori sasso smosso e il dilavamento porta via il terreno aggravando la cosa.

Negare l'evidenza per partigianeria non fa bene alla causa MTB.
Ci fa solo apparire come ipocriti.

Ah, per inciso, se siete di quelli che inchioda ad ogni curva, perchè non sapete frenare, vi odio con tutto me stesso.
Perchè si, così il sentiero si distrugge.
 

PaolinoWRC

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Zoagli
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Capra AL 29
negare che il passaggio di biciclette ( + conformazione del terreno + forti piogge ecc) non produca erosione penso sia molto ottimistico

i sentieri si salvano se fatti con criterio e mantenuti ma se lasciati a loro stessi, le porzioni più delicate si devastano inevitabilmente.
Nel finalese stesso, a seguito di forti piogge "chiudono" i sentieri all'utilizzo massivo degli shuttle perchè la combo di eventi non sarebbe sostenibile.

Nel caso del monte di Portofino, i ragazzi di Portofino Bike hanno sempre creato sentieri con pendenze limitate e che sono sempre stati ripristinati senza sconvolgere l'ambiente (già sconvolto da tempeste e venti vari) quindi spero di poterci tornare!
 

Barons

~ NCLT ! ~
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Green Marino
Ma….. averte mai fatto una gara xc?aveta mai provato il percorso prima delle gara quando ancora quasi siete gli unici a passare di lì? Siete mai passati il lunedì dopo la gara della domenica e dopo che magari 1000 MTB se pur da xc sono passate di lì ? Non avete notato nessuna differenza ?
 
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fab82

Biker tremendus
31/10/16
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castagnole piemonte
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Norco sight +bmc urs
Comunque oltre che le bici,anche gli escursionisti a piedi rovinano i sentieri seppur in misura minore,basta andare a vedere una gara di trailrunning e vedi come e dopo ,ma lo stesso e sempre stato fatto nei secoli, ai sentieri devi fare manutenzione altrimenti si rovinano
 

vittorisk

Biker serius
12/9/19
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zena
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a pedali
lettera aperta inviata dalla ASD all’ente parco di Portofino e per conoscenza alle autorità comunali facente parte del territorio coinvolto,

Pregiatissimo Direttore Parco di Portofino,

a seguito del divieto di circolazione per le biciclette disposto il 9 luglio scorso, da tre mesi la Scuola di Ciclismo dell’ASD Bici Camogli Golfo Paradiso Pro Recco Bike non può più utilizzare il campo di allenamento sul Monte di Portofino. Circa 50 bambini sono stati sfrattati dai percorsi del Monte, utilizzati da oltre 20 anni e autorizzati negli anni passati dall’Ente Parco di Portofino.

Abbiamo sempre svolto gli allenamenti 3 volte alla settimana e mai nessuno ha avuto nulla da eccepire, da anni collaboriamo alla manutenzione dei sentieri a noi assegnati ricevendo talvolta anche consigli e suggerimenti da parte del personale del Parco. Gli enti locali sostengono le nostre attività riconoscendo il valore sociale e sportivo della Scuola di Ciclismo (unica in Liguria ad essere riconosciuta dalla Federazione Ciclistica Italiana).

Bici Camogli in questi anni si è fatta conoscere come società sportiva di rilievo nazionale e internazionale. Solo nel 2023 la Società ha vinto il campionato regionale Giovanissimi a squadre (6-12 anni) e i nostri giovani bikers hanno primeggiato in 5 delle 12 categorie MTB del Challange. Ogni anno competiamo per titoli rilevanti, fatto che ci inserisce tra i 10-15 club più importanti del Paese. Nostri atleti, dopo aver imparato sul Monte, competono sulla scena europea e mondiale vestendo la maglia della Nazionale Italiana. Il legame di Bici Camogli e dei ciclisti con l’ambiente appare evidente dallo scopo dell’associazione e dalle attività che compiamo – costantemente a
contatto con natura e in silenzio.

Improvvisamente tutto quanto costruito in anni di duro lavoro viene cancellato da un’ordinanza che riteniamo non condivisibile, immotivata e del tutto sproporzionata. Abbiamo avuto un incontro a giugno e ci è stato manifestato apprezzamento per il ruolo educativo e sociale della nostra scuola. Ci duole constatare che il promesso
aiuto per trovare una soluzione che potesse consentire il proseguimento della nostra attività, ripetiamo autorizzata negli anni dall’Ente Parco, si è tradotto in una diffida notificata il 21/6/2024 nella quale intimavate di sospendere qualunque
attività pena l’arresto sino a 18 mesi e un’ammenda da 1.000 a 10.000 € (questa è stata la risposta alla nostra richiesta, inoltratavi il 10 giugno, di autorizzazione ad organizzare sul Monte di Portofino due giornate di promozione della nostra attività sportiva con i centri estivi di Recco e Camogli – sigh!) .


Da non crederci, purtroppo quanto accaduto dopo è ancora peggio: il divieto assoluto a chiunque di transitare con la bicicletta in tutto il territorio dell’ente parco (persino le strade dove abitualmente transitano le macchine). Da allora un susseguirsi di articoli di stampa dove la bici viene rappresentata come distruttrice dell’ambiente, affermazione mai sentita prima in nessun luogo (parco) del mondo.

Non vediamo alcuna logica fondata o ragionevole in tutto questo. In città si creano piste ciclabili e sul Monte di Portofino si chiudono! Siamo ambientalisti e amiamo la natura quanto tutti e forse più. L’opinione, condivisa da molti, è che i fenomeni di dissesto siano conseguenza di molteplici fattori: dalla mancata manutenzione ai passaggi, forse non sempre necessari, di mezzi a quattro ruote sui sentieri; dall’azione di animali come capre e soprattutto cinghiali – che negli anni hanno provocato innumerevoli danni a muri, gradini e pavimentazioni in pietra – al verificarsi in modo sempre più frequente di eventi metereologici estremi. Il provvedimento pare non tenere in
alcuna considerazione questi fattori e le necessarie misure per farvi fronte, imputando alle sole biciclette i fenomeni erosivi. Parliamo di bici di bambini che pesano sì e no 10 kg – un’auto pesa 100-150 volte tanto! Gli stessi guardiaparco ne fanno uso sui sentieri e perciò non si comprende la logica di mandare un’auto per impedire che la bici deturpi l’ambiente?

Le leggere tracce lasciate da una bicicletta sono paragonabili a quelle di un umano (e neanche comparabili a quelle di un’auto o mezzo a quattro ruote come quelli che di sovente percorrono i sentieri, o anche di animali come i cinghiali) – la chiave è semmai definire regole di fruizione ragionevoli, che contemplino una vita nella natura sostenibile, programmare e garantire nel tempo la manutenzione dei sentieri. Dopo innumerevoli confronti con diverse parti in gioco e con l’opinione pubblica, siamo consci che quanto sosteniamo è ragionevole, fondato, equo. È la
realtà di tutti i parchi del mondo.

Nonostante questa grottesca situazione, che siamo pronti a denunciare con forza e in ogni sede, il nostro intento è collaborativo e pragmatico. Difendiamo con tenacia il nostro campo di allenamento senza il quale la nostra scuola sarà costretta chiudere a fine anno non avendo a disposizione nessun altro percorso certificato. Vogliamo tornare ad allenare bambini e ragazzi quanto prima. Aprire un dialogo costruttivo con il Parco che contempli gli interessi di tutti, e dell’ambiente in primis, in cui noi crediamo quanto voi. Siamo disponibili come sempre in passato ad essere parte attiva della soluzione, intervenendo sulla manutenzione, mappatura e delimitazione del territorio e sulla prevenzione di abusi. Il tutto con una logica e una prospettiva.

Nei parchi l’uso della bici è incoraggiato proprio quale modo di fare sport ecologico, insieme all’escursionismo e discipline collegate. Un’ultima riflessione, da molti mesi (meglio dire anni) la politica dibatte sull’allargamento dei
confini del Parco. Senza entrare nel merito della questione per l’ ASD Bici Camogli Golfo Paradiso Pro Recco Bike il Parco è sempre stato la nostra casa, con orgoglio portiamo in tutta Italia il suo nome alle gare, con passione insegniamo ai bambini ad amare il Parco, educandoli ad una fruizione attenta e rispettosa dell’ambiente. Le sue decisioni e i giudizi trasferiti ai media da sedicenti esperti di tutela dell’ambiente altro non fanno che ingrossare le fila dei detrattori del Parco. Apprezziamo quanto dichiarato alla stampa dal Presidente del Parco
“se non consentiamo la fruizione dell’area del Parco ai bambini del territorio stiamo sbagliando qualcosa…”. Questa
dichiarazione è in aperta contraddizione con la logica del provvedimento di chiusura. Provvedimento che non tutela il Parco di Portofino ma amplifica risentimento e diffidenza nei cittadini.

Crediamo che si debba trovare una soluzione più equilibrata riducendo i divieti introdotti e aumentando le manutenzioni e i controlli, nella direzione di una fruizione consapevole e compatibile con l’ambiente.


https://www.levantenews.it/2024/09/...i-sfrattati-dal-monte-senza-una-vera-ragione/


https://www.levantenews.it/2024/09/...i-sfrattati-dal-monte-senza-una-vera-ragione/
 

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