Fare MTB è una attività che ha dei rischi ineludibili.
Il rischio economico, connesso con il fare del male a se stessi (se rimani invalida non puoi lavorare) o agli altri (se rendi un altro invalido sei virtualmente rovinata a vita) fa parte del gioco.
Ognuno sceglie per se la tutela che ritiene opportuna e il grado di rischio che vuole assumersi. Ognuno e ognuna consapevolmente prende le proprie decisioni. Sarebbe anche opportuno che questa decisione venga condivisa con i propri cari, che non saranno estranei alle conseguenze.
Fatte queste opportune premesse, PER ME, considerato il costo ridicolo di una RC "capofamiglia" e considerata l'ampia varietà di scenari che copre (dal vaso che cade dal balcone in testa a un passante, al bambino che fa inciampare un anziano), se uno fa MTB, sci e altre attività pericolose, è poco accorto non farla.
Per le obbligatorietà. Il legislatore entra a gamba tesa in tutte quelle occasioni in cui, oggettivamente, le persone sono costrette a stare a contatto mentre si fanno attività che comportano un elevato rischio di fare del male agli altri. Per tutelare le ipotetiche vittime degli errori altrui, per garantire loro un risarcimento (e alleviare così il costo sociale di infortuni e invalidità), impone la RC obbligatoria.
Lo fa col traffico veicolare, con le RCA, ha iniziato a farlo con le attività sportive, come lo sci in pista.
Non vuoi farti la RC per andare a sciare in pista? E' pieno di pendii dove fare skialp. Là nessuno ti imporrà la RC.