Nuovi metodi di trasporto o protezionismo industriale?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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bikerciuc

Biker infernalis
tutto giusto...
bisognerebbe però che poi, a fronte delle sovvenzioni richieste, ci fosse perlomeno una ricaduta occupazionale sul suolo europeo...giusto per non ripetere anche per la bici taluni errori compiuti dall'assistenzialismo automobilista.

Ciò che però differisce nel ciclo produttivo tra automobile e bicicletta è giusto qualche milione di parti e componenti che costituiscono il prodotto finito... la bicicletta è un oggetto troppo semplice rispetto ad un'automobile perchè il nostro sistema produttivo possa essere competitivo con i modelli dell'estremo oriente.

Fortunatamente il know-how per fare un'automobile nasce ancora e prevalentemente in ambito di economie Occidentali (ed includo in questo anche il Giappone), i paesi emergenti ci stanno arrivando ma hanno ancora un po' di ritardo culturale al riguardo.
Al contrario quello per fare una bici, è già (a furia di esportarlo per delocalizzare e ridurre i costi) patrimonio consolidato dell'estremo oriente.

La mobilità sostenibile è una cosa bellissima ma occorre anche che venga dato ai cittadini europei, un motivo valido per continuare a muoversi...un esempio? Mah, diciamo doversi recare al lavoro ogni santo giorno va...
 
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david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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preservare un’industria automobilistica ed il suo indotto che ancora oggi rappresenta la colonna portante dell’economia europea.

Finchè non si riuscirà a rendere alcune forme di trasporto sostenibile convenienti anche da questo punto di vista rispetto all'automobile, non si faranno grandi passi avanti, credo.
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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tutto giusto...
bisognerebbe però che poi, a fronte delle sovvenzioni richieste, ci fosse perlomeno una ricaduta occupazionale sul suolo europeo...giusto per non ripetere anche per la bici taluni errori compiuti dall'assistenzialismo automobilista.

Ciò che però differisce nel ciclo produttivo tra automobile e bicicletta è giusto qualche milione di parti e componenti che costituiscono il prodotto finito... la bicicletta è un oggetto troppo semplice rispetto ad un'automobile perchè il nostro sistema produttivo possa essere competitivo con i modelli dell'estremo oriente.

Fortunatamente il know-how per fare un'automobile nasce ancora e prevalentemente in ambito di economie Occidentali (ed includo in questo anche il Giappone), i paesi emergenti ci stanno arrivando ma hanno ancora un po' di ritardo culturale al riguardo.
Al contrario quello per fare una bici, è già (a furia di esportarlo per delocalizzare e ridurre i costi) patrimonio consolidato dell'estremo oriente.

La mobilità sostenibile è una cosa bellissima ma occorre anche che venga dato ai cittadini europei, un motivo valido per continuare a muoversi...un esempio? Mah, diciamo doversi recare al lavoro ogni santo giorno va...
Vero. Però l'europa potrebbe ancora dire la sua sull'automobile. Con "forme di trasporto sostenibili" si possono intendere anche motori non inquinanti, energie rinnovabili eccetera. Tanto sarà sempre pieno di gente che vive lontano abbastanza dal posto di lavoro, da doversi muovere in auto/bus/treno.
E' chiaro però che anche una soluzione del genere (ipotesi: auto tutte ad idrogeno) sposterebbe solo il problema perchè le strade resterebbero intasate da auto con il solo conducente dentro.
E' qui che la bici vince. Non crea (quasi mai) ingorghi.
 

Number 21

Biker tremendus
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Rivoli (TO)
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perchè mi sembra di parlare di Europa e NON di Italia?
nel mio comune c'è un giovane consigliere comunale, mio amico, il quale prova a spingere sulla bicicletta e il trasporto pubblico... gli ridono dietro!!!
 

bikerciuc

Biker infernalis
ci sono pure studi che dicono che un parco auto ad idrogeno avrebbe comunque impatto sul clima dato che il sottoprodotto della combustione dello stesso è vapore acqueo...che moltiplicato per qualche milione fa Katrina II la vendetta...
sull'elettrico per carità... ma chi è che deve mettere le colonnine per ricaricare le batterie ad ogni angolo della città? Non mi risulta che ne FIAT nè Volkswagen abbiano mai gestito o organizzato direttamente i distributori di benzina.

Ciò, senza ricadere in sterili e talvolta risibili teorie complottiste, mi fa pensare che sia l'ennesimo fumo negli occhi che si vuole gettare al popolo bue.... L'industria automobilistica, in quanto impresa tesa a realizzare profitti vendendo auto, non ha teoricamente nessuna preclusione o convenienza nella scelta tra venderne una a benzina o una elettrica... occorre però che chi decide di comprare l'elettrico possa utilizzarlo tranquillamente e trovi i punti di ricarica in modo capillare e diffuso.

Rimane poi il problema che l'energia elettrica va prodotta in qualche modo e c'è sempre qualcuno che dice no ai pannelli solari (antiestetici) no alle pale eoliche (deturpano), no al nucleare (evidenti ragioni lo sconsigliano), no alle centrali a carbone, no ai termovalorizzatori (e chiamiamoli pure inceneritori va), no a questo, no a quello e NO PURE ALLE BATTERIE ESAUSTE (come noto non propriamente ad impatto zero) che con l'elettrico diffuso farebbero cataste ricche di acido solforico che, forse, ma dico forse, finirebbero per farci rimpiangere il nostro bel diesel euro zero che ci ha fatto macinare 200.000 km per portarci a raidare su qualche bel sentiero molto, troppo, distante da casa per andarci in bici.
 

thesteva82

Biker novus
9/9/10
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savona
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Ancillotti Scarab 29 evo Lapierre Pro race sat 29 Olmo soon
salve...l'Italia è il paese in europa con il maggior numero di ciclisti e il minor numero di km di piste ciclabili...solo questo dato ha dell'incredibile...fino a chè esisteranno usa e Emirati Arabi,queste discussioni van solo bene su un forum,a livello europeo non ne parleranno di certo.
 

Daje mac

Biker novus
30/3/12
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Il trasporto pubblico a mio parere è troppo caro rispetto all'auto e questo è il principale motivo per cui viene usato pochissimo, per quanto riguarda gli spostamenti quotidiani con la bici mi sembra che manchi propio la mentalità, un conto è andare ad allenarsi al sabato o alla domenica altro discorso è sforzarsi di usare la bici tutti i giorni, facendo ovviamente le eccezzioni per chi lavora lontano o altro.
Io personalmente vado tutti i giorni al lavoro in bici e se devo fare delle commissioni spesso la uso, ma quello che vedo e che molti sportivi molto piu forti di me, non usano quasi mai la bici o vanno a piedi per fare spostamenti anche brevi.
 

carboniografite

Biker novus
4/6/07
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alba \ torino
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Non è il costo della bicicletta che ci frena ad usarla per andare al lavoro. Gli interventi che servono sono : piste ciclabili protette e differenziate - sistema di piste ciclabili interconnesse - priorità della mobilità dolce su quella veicolare ( tecnici comunali preparati e leggi adeguate) - zone a 30 km h - mano ferma per chi parcheggia sulle strisce (bye bye patente)- parcheggi delle bici nei condomini e negli uffici (magari anche una doccia) per legge! - bike sharing e treni predisposti. Ormai la città è piena di gente che pedala o vuole farlo, vedesi Salvaciclisti, ma senza rischiare la vita!. Forse che la crisi e il costo della benzina ci suggerirano qualche cambiamento di mentalità? Ps. Bravo ser Pecora ad inserire questi temi sul forum: non solo di carbonio monoscocca e di SAG viviamo noi ciclisti!
 

Paraffina

Biker novus
10/6/11
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Roma
supeimonti.tumblr.com
[MENTION=35008]bikerciuc[/MENTION]: attenzione a sottovalutare il mercato della bici in Europa e l'indotto che ciclismo e cicloturismo possono portare. Ormai si parla apertamente (anche a scapito del proprio business: http://bit.ly/T4VGwl) di demotorizzazione, e pensare che il mercato dell'auto possa essere ancora trainante per l'economia nazionale è pura utopia. Utilizzare un'auto in città sta diventando poco conveniente sotto ogni punto di vista. In Germania il mercato della bici vale 16 miliardi di euro l'anno, che sommati agli 8 dell'indotto della rete ciclabili fanno una bella somma, che soprattutto è in crescita, al contrario di tutto il resto. Incentivare la produzione su cui siamo ancora, incredibile a dirsi, i più importanti in Europa e soprattutto lavorare per la sicurezza di chi utilizza la bici come mezzo di trasporto primario credo che sia, oggi più che mai, un affare vantaggioso al di là di tutte le implicazioni ecologiste o ideologiche.

Fonti:
http://bit.ly/T4Xeq9
http://bit.ly/T4WVLR
http://bit.ly/T4WWPU
http://bit.ly/T4X0iD
 
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Nikefox

Biker superis
21/9/08
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Berghemmm e Milan....
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A lot of Cannondale
Sembra che, al posto dell'Europa, si stia parlando dell'Italia. Quando c'è da prendere le sovvenzioni, siamo sempre i primi, poi non siamo in grado di utilizzarle come si deve.

Purtroppo, bello o brutto che sia, la nostra società avrà sempre bisogno dell'automobile. Qualsiasi soluzione alternativa ai trasporti classici e alle fonti di energia convenzionali, come quelle elencate da bikerciuc, porta con se pro e contro. La nostra cara automobile possiede appunto pro e contro. Non sono uno di quelli che pensa che vada eliminata completamente. Penso però che debba esserci equilibrio nel suo utilizzo.

La mia modesta opinione è che dovrebbe esserci un equo bilanciamento di tutte le soluzioni per poter arrivare ad un compromesso che non distrugga il pianeta in cui viviamo. Lo sò, è un'utopia fantasiosa e irrealizzabile probabilmente: vi sono in ballo troppi interessi di lobby potenti e influenti. E poi ogni progetto avrebbe bisogno di sovvenzioni adeguate. Ed in momenti in cui l'economia dei maggiori paesi fatica a crescere, chi investe in tecnologie e soluzioni con il solo scopo di rispettare e migliorare il mondo in cui vive? Solo i lungimiranti, chi vede più in la del proprio dannatissimo profitto (che detto tra noi, non servirà a molto quando non ci sarà più nulla da acquistare e niente in cui investire).

Forse sto pensando ad uno scenario troppo apocalittico, ed alcuni di voi già staranno pensando che non si arriverà mai al punto di non ritorno.
Ma, nel dubbio, meglio reagire conservativamente e prodigarsi in azioni che limitino gli effetti del percorso devastante che le maggiori economie del mondo hanno intrapreso.

Scusate lo sfogo, ma l'articolo di Ser mi ha ricordato un documentario che ho avuto la fortuna di vedere qualche tempo fa: " An inconvient truth" di Al Gore.... cercatelo. Merita veramente.

Purtroppo le grandi lobby comandano il mondo. Nella finanza, nell'automotive, nelle materie prime, ovunque. Finchè la maggioranza delle persone di questo pianeta non prenderà coscienza di quello verso cui ci siamo incamminati scegliendo di rimanere schiavi dei combustibili fossili e dell'oro nero, non cambierà mai nulla.
Basterebbe una gestione equilibrata, oculata e intelligente. Ma nessuno si limita quando può avere sempre di più... sempre di più.

La solfa, è sempre la solita, e non voglio dilungarmi (o cazz...l'ho già fatto, scusatemi). La realtà è che avremo città più sostenibili e eco-friendly solo quando non ci sarà più petrolio da pompare o gas da estrarre. Nel mondo in cui ci siamo creati, questa e la triste verità.
 

bikerciuc

Biker infernalis
@Paraffina... guarda sul turismo sissì, io è quattro anni che mi sbatto per organizzare iniziative legate al turismo pedalato in valle di Susa e tutta questa folla di entusiasti non mi pare di averla mai vista...sono testardo e continuo... ma da lì a creare nuovi posti di lavoro (è già un miracolo se si conservano quelli che ci sono) la strada è ancora lunga e parecchio in salita...

sul resto io non ho detto che l'economia della bici non sia importante, ho detto che una buona percentuale di quelle vendute in italia ed in Europa sono fatte in Cina o a Taiwan...senza nulla voler togliere alla validità di quelle produzioni a fronte di richieste di sovvenzione dovrebbe anche esserci un preciso scopo volto a produrre qui quello che adesso si fa là sennò è un po' difficile pensare che si possano spostare occupati o creare occupazione da altri settori.

sono piuttosto perplesso anche sulle soluzioni ecologiche presentate come la panacea di tutti i mali che non prendono piede solamente perchè osteggiate dalle grandi lobby che cospirano contro tutto, tutti e contro tutti i ciclisti...secondo me è più un fatto culturale per cui ci si immagina "ipodotati" alla guida di un trabiccolo elettrico dalla discutibile estetica e dalla incerta autonomia finale.
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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nel mio comune c'è un giovane consigliere comunale, mio amico, il quale prova a spingere sulla bicicletta e il trasporto pubblico... gli ridono dietro!!!
C'è poco da fare, la bicicletta deve diventare conveniente, altrimenti nessuno (o quasi) la userà per buon cuore o amore dell'ambiente.

ci sono pure studi che dicono che un parco auto ad idrogeno avrebbe comunque impatto sul clima dato che il sottoprodotto della combustione dello stesso è vapore acqueo... che moltiplicato per qualche milione fa Katrina II la vendetta...
Sono curioso di vederli perchè nei motori che si usano adesso si fa idealmente benzina (o gasolio) -> anidride carbonica + ACQUA + energia, quindi Katrina dovremmo averla tutti i giorni
sull'elettrico per carità... ma chi è che deve mettere le colonnine per ricaricare le batterie ad ogni angolo della città? Non mi risulta che ne FIAT nè Volkswagen abbiano mai gestito o organizzato direttamente i distributori di benzina.
Per la ricarica non c'è ancora la tecnologia, però ho sentito di un progetto interessante, che spiego a grandissime linee. Tu compri la macchina ma la batteria che c'è dentro non è tua. Arrivi alla stazione di servizio, la cambi con una che ti danno loro già carica e gli lasci quella che hai portato, così hanno tutto il tempo per caricarla. Con pochi standard si potrebbe fare. Poi c'è ancora tanta ricerca da fare perchè le batterie hanno una densità di energia ancora abbastanza ridicola.
Rimane poi il problema che l'energia elettrica va prodotta in qualche modo e c'è sempre qualcuno che dice no ai pannelli solari (antiestetici)
La nostra rete elettrica non è adatta ad accogliere una produzione così grande di energia "intermittente" (quando non c'è il sole il pannello non fa niente. Tanto che gli ingenti incentivi degli ultimi anni rischiano di fare più male che bene. Al momento mi sa che l'Italia è il secondo paese europeo per installazione di fotovoltaico. ( http://www.zeroemission.eu/portal/news/channelname/Fotovoltaico/channel/33/id/19567 http://www.onenergy.it/it/area-clienti/mercato-fotovoltaico/nel-mondo.html). Il punto è che la corrente prodotta col fotovoltaico costa circa il triplo di quella da combustibili fossili. Quindi i soldi che l'Enel (o chi per esso) dà a quelli che immettono nella rete la loro energia da pannello fotovoltaico li mettiamo noi.
no alle pale eoliche (deturpano)
Anche le pale eoliche sono un casino, ci vuole vento forte e costante, non a raffiche, altrimenti se ne tira fuori poco. Insomma non sono dei mostri di efficienza.
Questo per dire che l'energia rinnovabile è bella bella ma comporta infiniti problemi. Bisogna fare ancora tanta ricerca che però non può non essere accompagnata da uno sforzo per razionalizzare l'uso dell'energia (vedi ad esempio ridurre gli sprechi. Magari ha più senso (anzi, probabilmente spesso è così) cambiare le finestre con gli spifferi piuttosto che installare sul tetto i pannelli per l'acqua calda).

salve...l'Italia è il paese in europa con il maggior numero di ciclisti e il minor numero di km di piste ciclabili...solo questo dato ha dell'incredibile...fino a chè esisteranno usa e Emirati Arabi,queste discussioni van solo bene su un forum,a livello europeo non ne parleranno di certo.
Cosa intendi con "il maggior numero di ciclisti?)

Il trasporto pubblico a mio parere è troppo caro rispetto all'auto e questo è il principale motivo per cui viene usato pochissimo,
Sicuro? Se si viaggia in macchina da soli, almeno per la mia esperienza si risparmia usando i trasporti. Poi magari dipende da provincia a provincia. Chiaro però che già se metti in macchina 3 persone potresti risparmiare. Il punto è che andando in università, se conto le persone che ci sono nelle auto viene una media di una persona e mezza (anche meno) per macchina
Io personalmente vado tutti i giorni al lavoro in bici e se devo fare delle commissioni spesso la uso, ma quello che vedo e che molti sportivi molto piu forti di me, non usano quasi mai la bici o vanno a piedi per fare spostamenti anche brevi.
A piedi è ancora più sostenibile!
 

Number 21

Biker tremendus
17/3/10
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Rivoli (TO)
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nella provincia di Torino abbiamo un sistema di bike sharing... peccato che manchino le piste ciclabili per raggiungere il centro, che il traffico sia compulsivo e che i comuni se ne freghino
le city bike per girare in città sono MOLTO convenienti ma l'indotto FIAT qui è MOLTO più forte che da altre parti

http://www.tobike.it/
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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bikerciuc

Biker infernalis
Sicuro? Se si viaggia in macchina da soli, almeno per la mia esperienza si risparmia usando i trasporti. Poi magari dipende da provincia a provincia. Chiaro però che già se metti in macchina 3 persone potresti risparmiare. Il punto è che andando in università, se conto le persone che ci sono nelle auto viene una media di una persona e mezza (anche meno) per macchina A piedi è ancora più sostenibile!

Bravo dipende da provincia a provincia...specie se parliamo di provincie contenute in regioni a statuto speciale che si sorreggono grazie a contribuzioni più generose da parte dell'Erario rispetto ad altre...

Mi sfugge, poi, la tua proposta per produrre la corrente elettrica con cui dovrebbero alimentarsi le batterie (che in ogni caso dopo "n" cicli di ricarica vanno smaltite) da installare alla stazione di servizio...
 

Daje mac

Biker novus
30/3/12
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Sicuro? Se si viaggia in macchina da soli, almeno per la mia esperienza si risparmia usando i trasporti. Poi magari dipende da provincia a provincia. Chiaro però che già se metti in macchina 3 persone potresti risparmiare. Il punto è che andando in università, se conto le persone che ci sono nelle auto viene una media di una persona e mezza (anche meno) per macchina A piedi è ancora più sostenibile![/QUOTE]

da soli può essere conveniente ma se si è in 2 non credo, se poi si aggiunge anche il biglietto per la bici...
a me piacerebbe anche spostarmi con la famiglia (siamo in 4) in treno alla domenica, ma da Torino a Bardonecchia mi costa piu del doppio,
nulla toglie che personalmente uso il piu possibile la bici e il servizio pubblico, ma alla faccia degli incentivi :nunsacci:
 

Daje mac

Biker novus
30/3/12
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forse potrebbe sembrare OT ma proprio adesso su Repubblica (BO), con una scusa delle tante (""oddio la vecchietta che si ammazza con la bici sulla neve") guardate cosa hanno deciso.. tanto per incentivare la bici.. [QUI]

propongo di andare in giro tutti con dei suv così siamo piu protetti:medita:

"All'ultima nevicata ho visto cose che non stanno né in cielo né in terra: anziani in bicicletta che mettevano a rischio la loro incolumità e quella degli altri".

ma come fà un anziano in bicicletta mettere a rischio l'incolumità degli altri :smile:
 

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