Il Mara userà un IFP allungato presente nel serbatoio esterno e gonfiato a 150 psi.
Questo IFP è molto particolare, sulla testa è fatto in gomma flessibile invece di essere un pistone rigido, quindi prima di iniziare a muoversi come un tradizionale IFP (con la frizione derivante dall'oring), l'
olio deve comprimere la membrana in gomma.
In pratica sui piccoli urti si comporterà esattamente come un bladder, con tutti i vantaggi relativi alla sensibilità iniziale.
Mentre per gli urti medi e grandi funzionerà come un ifp classico.
L'ammortizzatore sarà del tutto smontabile e rimontabile in casa con pochi
attrezzi, compreso il tuning delle lamelle.
Dal momento che in discesa si utilizzerà un pacco lamellare da discesa, quindi senza blow-off tipico degli altri ammortizzatori non da DH, si può utilizzare una pressione molto più bassa rispetto ai 250-300 psi del mcleod.
Ricordo che la pressione dell'ifp deve essere simile a quella necessaria ad aprire il pacco lamellare per evitare cavitazione.
La camera negativa sarà a pressione fissa come per il mcleod, un barilotto con due camere auto equilibranti è previsto per aftermarket.
In foto il classico ifp del mcleod e quello allungato del Mara.
Quindi al momento la Mezzer sembra una evoluzione di una ottima forcella come la mattoc, un affinamento soprattutto per la rigidità del telaio.
Mentre il Mara sembra un vero concentrato tecnologico, se andrà tutto come deve potrebbe essere una vera svolta per gli ammortizzatori da MTB.