News Nuova mappa del Finalese con 120 sentieri e tracce GPS

[vecchiocatrame]

Come al solito in Italia siamo al tifo, gli altri sono cattivi i miei buoni. È così che ci controllano da almeno settant'anni. La verità è che non esiste una categoria di buoni ed una di cattivi, ma ci sono persone beneducate e perbene tra gli escursionisti, i trail runner, gli stradistri, gli xcisti i "trailisti" gli enduristi i downhiller, gli e-biker e persino tra quelli con la benzina e i cacciatori. E in tutte queste categorie ci sono cafoni maleducati e irrispettosi, e tutti di solito non sono del tutto buoni o del tutto cattivi, ma pendono un po' di qua e un po' di la.
Il problema è semplicemente il senso civico, l'idea di trattare al meglio ciò che è di tutti. E il senso civico non è innato, è un prodotto sociale. Se butti una cartaccia in nordeuropa non c'è bisogno che ti veda un poliziotto, il primo che passa e se ne accorge te ne dice di tutti i colori e se non rimedi chiama la polizia. Noi invece che siamo furbi e simpatici non facciamo la spia, ci facciamo i cazzi nostri così campiamo cent'anni, si dice il oeccato ma non il peccatore, non siamo infami, poi lamentiamo genericamente sul web di questa o quell'altra categoria di scellerati, preferibilmente in modo anonimo o nascosti da un nickbame, non si sa mai.
Perfetti sudditi della mafia...

Prodotti MTB scontati

 

[mirc0]

Come al solito in Italia siamo al tifo, gli altri sono cattivi i miei buoni. È così che ci controllano da almeno settant'anni. La verità è che non esiste una categoria di buoni ed una di cattivi, ma ci sono persone beneducate e perbene tra gli escursionisti, i trail runner, gli stradistri, gli xcisti i "trailisti" gli enduristi i downhiller, gli e-biker e persino tra quelli con la benzina e i cacciatori. E in tutte queste categorie ci sono cafoni maleducati e irrispettosi, e tutti di solito non sono del tutto buoni o del tutto cattivi, ma pendono un po' di qua e un po' di la.
Il problema è semplicemente il senso civico, l'idea di trattare al meglio ciò che è di tutti. E il senso civico non è innato, è un prodotto sociale. Se butti una cartaccia in nordeuropa non c'è bisogno che ti veda un poliziotto, il primo che passa e se ne accorge te ne dice di tutti i colori e se non rimedi chiama la polizia. Noi invece che siamo furbi e simpatici non facciamo la spia, ci facciamo i cazzi nostri così campiamo cent'anni, si dice il oeccato ma non il peccatore, non siamo infami, poi lamentiamo genericamente sul web di questa o quell'altra categoria di scellerati, preferibilmente in modo anonimo o nascosti da un nickbame, non si sa mai.
Perfetti sudditi della mafia...

Conto della.serva
Se.su 10 c'è uno stronzo su 1000 ce.ne sono 100 e la puzza è 100 volte più forte. Sul resto non commento perché non sono stato in Svezia, però conosco tante storie con un italiano un tedesco e un inglese ...

 

[vecchiocatrame]

Come al solito in Italia siamo al tifo, gli altri sono cattivi i miei buoni. È così che ci controllano da almeno settant'anni. La verità è che non esiste una categoria di buoni ed una di cattivi, ma ci sono persone beneducate e perbene tra gli escursionisti, i trail runner, gli stradistri, gli xcisti i "trailisti" gli enduristi i downhiller, gli e-biker e persino tra quelli con la benzina e i cacciatori. E in tutte queste categorie ci sono cafoni maleducati e irrispettosi, e tutti di solito non sono del tutto buoni o del tutto cattivi, ma pendono un po' di qua e un po' di la.
Il problema è semplicemente il senso civico, l'idea di trattare al meglio ciò che è di tutti. E il senso civico non è innato, è un prodotto sociale. Se butti una cartaccia in nordeuropa non c'è bisogno che ti veda un poliziotto, il primo che passa e se ne accorge te ne dice di tutti i colori e se non rimedi chiama la polizia. Noi invece che siamo furbi e simpatici non facciamo la spia, ci facciamo i cazzi nostri così campiamo cent'anni, si dice il oeccato ma non il peccatore, non siamo infami, poi lamentiamo genericamente sul web di questa o quell'altra categoria di scellerati, preferibilmente in modo anonimo o nascosti da un nickbame, non si sa mai.
Perfetti sudditi della mafia...

Conto della.serva
Se.su 10 c'è uno stronzo su 1000 ce.ne sono 100 e la puzza è 100 volte più forte. Sul resto non commento perché non sono stato in Svezia, però conosco tante storie con un italiano un tedesco e un inglese ...

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.
Le strorielle con un italiano un tedesco e un inglese sono un altro fantastico strumento per farci sentire furbi mentre siamo gli ultimi coglioni, che vivono di mezzucci in un paese che dovrebbe essere (e a lungo è stato) uno dei più ricchi d'Europa.
E non serve andare in Svezia, in questo momento sono in Belgio un paese piccolo con un clima schifoso pieno di gente lenta pigra e ottusa, in tutto il Belgio non trovi la metà dei tesori artistici di Monza e nessuna delle bellezze naturali italiane. Hanno solo due piatti tipici, le cozze e lo stufato. Però si guadagna in media il doppio che in Italia. E così in Olanda e Germania, Svizzera, Danimarca ecc. ecc.
Dov'è la differenza? Senso civico e zero omertà.

 

[mirc0]

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.
Le storielle con un italiano un tedesco e un inglese sono un altro fantastico strumento per farci sentire furbi mentre siamo gli ultimi coglioni, che vivono di mezzucci in un paese che dovrebbe essere (e a lungo è stato) uno dei più ricchi d'Europa.
E non serve andare in Svezia, in questo momento sono in Belgio un paese piccolo con un clima schifoso pieno di gente lenta pigra e ottusa, in tutto il Belgio non trovi la metà dei tesori artistici di Monza e nessuna delle bellezze naturali italiane. Hanno solo due piatti tipici, le cozze e lo stufato. Però si guadagna in media il doppio che in Italia. E così in Olanda e Germania, Svizzera, Danimarca ecc. ecc.
Dov'è la differenza? Senso civico e zero omertà.

Guarda che parti con un pregiudizio di fondo, cioè che chi non utilizza risalite meccanizzate sia per forza ad esse contrario. Parlo per me: io non ho mai affittato un furgone, ma solo perché le poche volte che riesco ad uscire preferisco fare anche la salita, e comunque non escludo di farlo in futuro; tra 10 anni probabilmente avrò sotto il sedere una ebike. E' anche per questo che mi piacerebbe che non arrivassero divieti che penalizzano tutti, e non per "colpa" dei furgonari, degli elettrici o dei "cabinoviari".
Il fatto è che, come già detto anche da altri in questa discussione, quando il numero di utenti su una determinata area aumenta si creano problemi di sostenibilità dell'area e di convivenza. Se non si pianifica e gestisce questa dinamica il rischio sono i divieti, perché sono la cosa più semplice da fare per chi decide.
E credo che chi frequentava le sopracitate aree prima dell'avvento di batterie&furgoni sia il soggetto più indicato per testimoniare l'aumento degli utenti su una determinata zona.
Sul resto non vado perché siamo su un forum di mtb; preciso solo che citare le storie "italiano-tedesco-inglese" era solo un modo per dire che rischiavo di citare luoghi comuni, non certo una certificazione di italica furbizia.

 

[sembola]

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.

Il punto debole del ragionamento è questo, quello che è sostenibile con dieci non lo è automaticamente per mille, e questo a parità di attività. Poi ci sono attività diverse con impatti diversi.

Non siamo tutti uguali, facciamocene una ragione.

 

[D-Lock]

E non serve andare in Svezia, in questo momento sono in Belgio un paese piccolo con un clima schifoso pieno di gente lenta pigra e ottusa, in tutto il Belgio non trovi la metà dei tesori artistici di Monza e nessuna delle bellezze naturali italiane. Hanno solo due piatti tipici, le cozze e lo stufato.

Il piatto tipico del Belgio è la birra!

 

[vecchiocatrame]

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.

Il punto debole del ragionamento è questo, quello che è sostenibile con dieci non lo è automaticamente per mille, e questo a parità di attività. Poi ci sono attività diverse con impatti diversi.

Non siamo tutti uguali, facciamocene una ragione.

Certo, vero, io non parlavo di sostenibilità ma di diritti. Come decidi chi può e chi no? L'unico modo è educare ed obbligare tutti a comportarsi correttamente.

 

[vecchiocatrame]

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.

Il punto debole del ragionamento è questo, quello che è sostenibile con dieci non lo è automaticamente per mille, e questo a parità di attività. Poi ci sono attività diverse con impatti diversi.

Non siamo tutti uguali, facciamocene una ragione.

Ma poi cos'è la sostenibilità per un sentiero? Un sentiero è già di per se una violazione della natura, e tranne rari casi esiste finché è mantenuto. Quindi la sostenibilità è proporzionale alla manutenzione. Ora abbiamo visto che in Italia non facciamo manutenzione neppure ai ponti, e la manutenzione dei sentieri è fatta da pochi angeli e qualche associazione (il caso più eclatante è Boavista69 che mantiene praticamente da solo una decina di sentieri alle falde del Beigua. Tra l'altro non l'ho mai sentito lamentarsi di chi porta lì la gente con i furgoni...)
Ma esistono molte nazioni dove la manutenzione dei sentieri è curata o almeno sponsorizzata e facilitata dallo stato, come la Svizzera dove i sentieri sono una risorsa cantonale o il Regno unito, dove hanno addirittura trail center pubblici.

 

[vecchiocatrame]

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.

Il punto debole del ragionamento è questo, quello che è sostenibile con dieci non lo è automaticamente per mille, e questo a parità di attività. Poi ci sono attività diverse con impatti diversi.

Non siamo tutti uguali, facciamocene una ragione.

I messaggi successivi sono invertiti...

 

[vecchiocatrame]

Certo, ma se 10 hanno diritto di stare lì ce l'hanno anche i mille.

Il punto debole del ragionamento è questo, quello che è sostenibile con dieci non lo è automaticamente per mille, e questo a parità di attività. Poi ci sono attività diverse con impatti diversi.

Non siamo tutti uguali, facciamocene una ragione.

I messaggi successivi sono invertiti...

Come non detto ora sono i precedenti e nell'ordine giusto...

 

[sembola]

Cosa sia la sostenibilità lo dice la parola stessa: un uso è "sostenibile" quando può essere reiterato nel tempo senza che l'impatto sia "troppo grosso" e pregiudichi lo stesso identico uso ai fruitori futuri. E questa valutazione deve tener conto anche della possibilità di rimediare all'impatto arrecato, sia da un punto di vista di fattibilità materiale che di risorse disponibili. E' un concetto generale ma che può benissimo essere applicato alla rete sentieristica.

Sul diritto mi limito a fare due osservazioni. La prima è che in molte situazioni ce lo arroghiamo senza avercelo manco di striscio, robe tipo "il bosco è di tutti" non stanno nè in cielo nè in terra. La seconda è che ai diritti devono corrispondere i doveri, e che l'abuso dei diritti inevitabilmente porta alla restrizione degli stessi, magari anche oltre le necessità del caso.

 

[Claudio_the_ram]

sono un' utente del finalese dal 1994 , avrò il para occhi per cavalli ma già c'è stata l' invasione di orde di biker portati in cima ai sentieri con decide di furgoni , ora trovarsi anche le e-bike ad invadere la zona mi sembra troppo !

con tutti i soldi che muove questa moda... lascia che li spendano prima che si inventino altro

 

[alod]

Nuova mappa del Finalese con 120 sentieri e tracce GPS

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[bubugaz]

A mio parere tutto il ragionamento sulla sostenibilita' e sui furgoni, le e bike e i grandi numeri andrebbe rovesciato. Nel senso che e' vero che se a frequentare un trail sono in 4 gatti l'usura e' minima e la faccenda tollerata, ma si gioca cmq sempre sul filo di lana, non c'e' la possibilita' di evitare un'eventuale indesiderato aumento dei frequentatori e al primo scazzo di un contadino/assessore/forestale il giochino si puo' rompere e lasciare tutti a piedi. Dove invece, come a Finale, ci sono delle ricadute economiche sulla gente del posto (furgoni/bar/alberghi/ecc) la cosa si fa interessante e pure la politica e il tessuto economico della zona non restano certo indifferenti. Che, parliamoci chiaro, a far girare il mondo sono i "dindi" e tolti pochi talebani del verde, del cosiddetto presunto "danno ambientale" (messo che si possa fare danno in bicicletta) frega piu' na cippa a nessuno (o quasi) quando il giochino porta soldi e crea indotto nelle attivita' del posto.