Su federciclismo.it pubblicate le norme attuative downhill 2009.
A mio parere, in sintesi, le novità di rilievo:
1) istituzione di due ranking (top class + nazionale/internazionale), naturalmente divisi fra agonisti e amatori;
2) accesso al circuito italiano/campionato italiano ai primi 200 amatori nel ranking top class (agonisti e donne entrano di diritto);
3) abolizione obbligo varianti a salti/tratti tecnici nel circuito italiano;
4) necessità di predisporre risalite con capacità minima 150 bikers/ora;
5) salvataggio dei primi 30 agonisti e primi 20 amatori che, nel caso di caduta/guasto in qualifica, saranno inseriti comunque nei top 30/20 in manche unica;
6) obbligo per il percorso di gara di essere interamente in discesa.
Probabilmente sono io che fatico ad interpretare al meglio il regolamento ma ci sono a mio avviso alcuni punti da chiarire:
1) sembra strano che assegnino punti di ranking top class ai primi 100 in gare nazionali quando, per quanto attiene il ranking nazionale/internazionale, viene assegnato ranking ai primi 200 (non dovrebbe essere uguale o, al limite, il contrario?);
2) nel ranking nazionale assegnerebbero punteggio sia in base allarrivo della qualifica sia in base alla manche unica;
3) fino allo svolgimento della prima gara nazionale vengono tenuti validi i ranking della stagione precedente, questo vuol dire che le top class disputate prima di questa data non valgono? Ossia, chi comincia a gareggiare questanno, inevitabilmente non può partecipare al 1° italiano? E chi, come me, è vicino ma supera la 200a posizione non può recuperare ? (... sono 201° !)
Unultima considerazione che, probabilmente, riguarda pochi oltre a me : se mi tolgono le varianti son finito! Speriamo almeno che il non obbligo (vale a dire il facoltativo) non venga letto dai tracciatori come obbligo di non fare!!
Se qualcuno vicino a FCI o di federazione riesce a mettere chiarezza sarei grato.
A mio parere, in sintesi, le novità di rilievo:
1) istituzione di due ranking (top class + nazionale/internazionale), naturalmente divisi fra agonisti e amatori;
2) accesso al circuito italiano/campionato italiano ai primi 200 amatori nel ranking top class (agonisti e donne entrano di diritto);
3) abolizione obbligo varianti a salti/tratti tecnici nel circuito italiano;
4) necessità di predisporre risalite con capacità minima 150 bikers/ora;
5) salvataggio dei primi 30 agonisti e primi 20 amatori che, nel caso di caduta/guasto in qualifica, saranno inseriti comunque nei top 30/20 in manche unica;
6) obbligo per il percorso di gara di essere interamente in discesa.
Probabilmente sono io che fatico ad interpretare al meglio il regolamento ma ci sono a mio avviso alcuni punti da chiarire:
1) sembra strano che assegnino punti di ranking top class ai primi 100 in gare nazionali quando, per quanto attiene il ranking nazionale/internazionale, viene assegnato ranking ai primi 200 (non dovrebbe essere uguale o, al limite, il contrario?);
2) nel ranking nazionale assegnerebbero punteggio sia in base allarrivo della qualifica sia in base alla manche unica;
3) fino allo svolgimento della prima gara nazionale vengono tenuti validi i ranking della stagione precedente, questo vuol dire che le top class disputate prima di questa data non valgono? Ossia, chi comincia a gareggiare questanno, inevitabilmente non può partecipare al 1° italiano? E chi, come me, è vicino ma supera la 200a posizione non può recuperare ? (... sono 201° !)
Unultima considerazione che, probabilmente, riguarda pochi oltre a me : se mi tolgono le varianti son finito! Speriamo almeno che il non obbligo (vale a dire il facoltativo) non venga letto dai tracciatori come obbligo di non fare!!
Se qualcuno vicino a FCI o di federazione riesce a mettere chiarezza sarei grato.