Punt ...non solo piacenza.......

gigi58

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RECCO (Ge).

Si,ancora Recco.
L'idea era di migliorare un giro fatto circa un mese fa....

Questo:

...eliminando tutti i tratti a spinta che avevamo trovato sul percorso.

"A volte scalare la vetta, non vuol dire fare poi la discesa migliore".

Missione compiuta,due belle nuove inedite discese e una salita tutta pedalata a salire sul M.te Cornua ,hanno fatto di questo giro un Supertrail.

A patto di farlo con e-bike, con muscolare i tratti a spinta ,pochi, sarebbero ancora presenti.

Risultato, un trail di 45 km per 1800 mt D+....percorso in sole 5 ore e 30 minuti.

Alcune foto.





La cima del m.te Cornua.



E seguente discesa.





Alla prox.
 
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mrslate

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Complimenti! hai migliorato un giro che già mi interessava!
Quando puoi metteresti la nuova traccia?
grazie infinite!
 
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mrslate

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mrslate

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Posto qui un problema che ho riscontrato sugli itinerari preferiti, nel caso chiedo agli amministratori di spostarlo nella sezione più idonea.

Dopo aver salvato il percorso di cui sopra tra i giri da fare sono andato nella mia pagina "Giri da fare" per controllare di non aver fatto casini.
Mi appare come da video diverse righe con descrizione e relativo link a giro vuoto, ciò come potete vedere su diverse tracce salvate. Ho capito che una fosse questa perché é l'unica che ho salvato oggi.
Il mio sistema operativo é Mac OS X 10.13.6 e il problema si presenta sia con Safari che con Chrome.

Leggendo sul forum ho visto che è un problema che capita ad altri, il mio quesito é se ad altri che hanno salvato questo stesso itinerario manifestano analogo malfunzionamento.
Se così fosse potrebbe essere dovuto (é una mia ipotesi) al fatto che modificando un itinerario precedentemente inserito il sistema vada in conflitto in qualche modo.
Io ho provato a fare così: tulle le tracce salvate le ho registrate sui segnalibri del browser e poi le ho eliminate dalla pagina, ora mi trovo solo 4 tracce anonime.

Grazie
 
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miciolo

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VARAZZE TRAIL AREA (SV)



Dopo quasi due anni ritorniamo sui trail di Varazze alla ricerca di percorsi fattibili anche dopo le piogge recenti.

L'idea è di salire sul Monte Beigua, che sovrasta la costa varazzina, e poi chiudere il giro su uno dei tanti trail che scendono lato mare.
Altra incognita è la presenza di neve ma questo lo verificheremo strada facendo.

Alle 9:00 siamo in sella; dopo un viaggio di quasi due ore a causa dei tanti cantieri trovati in Autostrada, compresa l'uscita di Varazze trovata chiusa.

Con noi c'è Paolino e con un passo tranquillo iniziamo la lunga salita verso la sommità del Monte Beigua.
Sono circa 1300 D+ in un colpo solo, inizialmente su asfalto e poi su comoda sterrata





Sopra gli 800 mt di quota iniziamo a trovare la prima neve della stagione:



La misura di neve a terra è quella giusta, pur faticando un po' di più riusciamo comunque a pedalare



Dopo aver passato Pra Riondo con il suo Rifugio, saliamo sulla sommità del Monte Beigua con le sue invadenti antenne:



Su le protezioni, mentoniere agganciate e siamo pronti per la discesa:



il primo tratto, anche se totamente innevato, riusciamo a farlo tranquillamente



Poi la musica cambia, la discesa sul sentiero T1 è molto complicata e non credo per la neve. A tratti si scende in un canale, sassi e acqua ovunque; il trail sembra in stato di abbandono



I successivi trail Zeta e Varazze PS2 sono invece percorribili anche con il fondo che troviamo





I sentieri nella parta alta sono molto "umidi", ma ben drenanti; cerchiamo comunque di non danneggiarli evitando sgommate e cercando di restare alti sulle curve





Raggiungiamo l' Area Picnic dove, una volta alleggeriti gli zaini dei nostri panini, riprendiamo la discesa sul trail Vecchia Alpicella





Siamo di nuovo al Muraglione; l'idea iniziale era di percorrere in salita il Frasquito e poi in discesa il Boaexpress ma, a causa della neve, siamo in ritardo sulla tabella di marcia e preferiamo percorrere un più tranquillo e "profumato" Ramognina trail" che, praticamente in piano, ci porta in zona Madonna della Guardia.



Ormai è pomeriggio inoltrato scendiamo sul trail New Generation, che offre ottime vedute sulla costa sottostante



Il New Generation, pur essendo più semplice del più blasonato Hard Rock non va sottovalutato; è il classico sentiero ligure, tutto roccia e gradoni:













Arriviamo in fondo con braccia e gambe che urlano ma soddisfatti della bella discesa appena fatta.

Breve trasferimento e siamo alle auto.

Girare sui trail di Varazze può essere un'idea quando fango e neve la fanno da padrone nelle nostre zone.

I trail alti sono per la maggior parte lavorati e su terra mentre quelli bassi invece sono natural e prevalentemente su roccia ma alcuni presentano un elevato grado di difficoltà.
 
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miciolo

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MONTE CAPRA (PC)

Dopo tre settimane dalla memorabile bagnata fatta nella media Val Trebbia, decidiamo di ritornarci con previsioni meteo senz'altro + favorevoli.

Lo start è dal solito parcheggio di Perino dove troviamo, oltre al sempre presente Paolino, anche Alby che rivediamo dopo un bel po' di tempo.

La salita sino ad Aglio è praticamente la stessa della volta precedente, passando x il rifugio Maramotti nel Bosco delle Polveri e x le vecchie Miniere di Amianto





Per non perdere dislivello inutilmente scendendo ad Aglio, decidiamo di tagliare x i prati (da non farsi con terreni seminati o in altre stagioni)



alternando tratti pedalati a tratti a spinta arriviamo ai Piani d'Aglio:





nei tratti all'ombra fa decisamente fresco



il posto, con un meteo clemente, merita



anche se l'ultimo tratto di salita non è proprio agevole:



finalmente siamo in cima!!



Una volta alleggeriti gli zaini dei nostri panini, possiamo iniziare la nuova lunga discesa che, tutta su single trail, ti deposita sulla Statale 45.

Nella prima parte il sentiero è ancora un po' selvatico ma è segnato molto bene ed è impossibile sbagliare







Poi si entra nel bosco









Il sentiero sbuca in prossimità della sella sotto il Monte Armelio



divertimento a mille sul Pistino:







Arriviamo sulla Statale 45 dopo + di 1000 mt D- fatti tutti su trail naturali, dopo aver spinto non poco sulle salite dopo Aglio.
....ma noi abbiamo voluto dare una configurazione AM alla nostra escursione

i "dauniller", che solitamente sono poco amanti dello spintage, possono arrivare su asfalto al punto di partenza gustandosi poi una discesa infinita
 
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miciolo

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DINAVOLO IN BIANCO

dopo essere stati parecchio indecisi se migrare in Liguria alla ricerca di trail "asciutti", alla fine decidiamo di ritornare bambini per percorrere i sentieri di casa del Monte Dinavolo imbiancati dalla nevicata del giorno prima.

A terra dovrebbe esserci la quantità di neve giusta che ti permette, pur faticando parecchio, di pedalare. Bisogna prestare solo attenzione alle invisibili lastre di ghiaccio che si sono formate nella nottata serena.

Così alle 8:30 partiamo dalla Piazza della Chiesa di Rallio.

Iniziamo a pedalare e lo sguardo va alla Pietra Parcellara, già raggiunta dai primi raggi del sole.



Nei tratti all'ombra la temperatura è ancora sotto lo zero





Arriviamo all'abitato di Dinavolo:



proseguiamo oltre sulla solita sterrata che troviamo molto + faticosa



nei campi circostanti parecchie tracce di animali



salendo di quota aumenta anche la misura della neve e su alcuni facili tratti in salita si spinge





A Chiulano decidiamo di scendere in Val Nure passando x il Torrazzo e x Mansano







Arrivati a Mandrola, la neve a terra è troppa e non ci permette di salire alla cima del Monte Dinavolo, nostra meta odierna. Mentre stiamo decidendo sul da farsi passano tre enduristi che ci aprono la via. Seguendo le loro tracce guadagnamo quota.





ed in un nonnulla siamo alla Croce del Monte Dinavolo





sullo sfondo l'Arco Alpino con il Monte Rosa



Ora davanti a noi c'è la solita discesa, prima in pineta, poi su roccia ed infine sul bel sentiero tutto guidato.

L'ambiente è magico



La neve ha appiattito tutti gli ostacoli; Paolino con i pedali flat scende alla grande mentre io ed Ila con i pedali SPD un po' meno; la neve sotto gli attacchi delle scarpe non ti permette di agganciarti ai pedali







Nel primo pomeriggio siamo di rientro a Rallio



Grazie a Paolino x la compagnia e x aver condiviso scenari fiabeschi che si possono ammirare solamente il giorno dopo la nevicata.
 
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miciolo

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ARENZANO (GE)



Ecco il fotoreport di una breve escursione in Liguria che ci ha permesso di scappare dalla nebbia e dal gelo che attanaglia la Pianura Padana da qualche giorno.

La destinazione scelta è Arenzano e già in autostrada, appena superata la galleria del Passo del Turchino, capiamo di essere in un altro mondo. Finalmente il soleeeee!!!

Trovato con facilità il parcheggio, scarichiamo le bici e siamo pronti per il giro che ci porterà su due monti molto panoramici. il Lerxio ed il Tardia.

Appena superato il Santuario di Gesù Bambino di Praga e fatti un paio di stretti tornanti iniziamo a risalire sul sentiero degli Inglesi, appena risistemato e perfettamente pedalabile:



Abbandoniamo il bel sentiero degli Inglesi per raggiungere Passo Gua ed il successivo Osservatorio Ornitologico



Su facile sterrata risaliamo sino al rifugio Ca' della Gava, dove prendiamo il bel traverso che ci deposita al Passo della Gavetta sotto il Monte Lerxio





ora 30' di spallatina







e siamo in cima al Monte Lerxio



davanti a noi il Mar Ligure, di fianco catene montuose sino alle Alpi:



Una volta messi i paramenti da discesa passiamo sotto il Monte Tardia:



In ambiente aperto panorami mozzafiato sino al sottostante PassoTardie:



Il sentiero è il classico sentiero ligure, tecnico su pietra ma quasi tutto fattibile in sella sino alla Cà del Dazio









prestare attenzione ad un brevissimo tratto esposto



e si riprende sempre con la stessa musica





Una volta arrivati alla Ca' del Dazio ci sono due alternative: o si scende subito a dx sull'evidente sentiero oppure si prosegue sul trail denominato X rossa, per noi inedito.

Sempre alla ricerca di nuove avventure decidiamo per X Rossa e percorriamo l'unico tratto flow:



poi il delirio di sassi, pietroni, gradini e gradoni con molti passaggi trialistici. Ci sono anche delle brevi vie di fuga per evitare i tratti + impestati. Sentiero molto ma molto difficile con tratti a piedi







Con braccia e gambe devastate raggiungiamo la "civiltà" percorrendo la parte bassa di uno dei tanti trail che sono stati creati e mantenuti dai ragazzi di MTB Arenzano

il Sugarsu, finalmente un sentiero senza rischiare l'osso del collo





Arriviamo alle auto e guardando i tetti delle case vediamo una delle attrazioni di Arenzano



Nel complesso un bel giro con temperature superiori ai 10 gradi in un ambiente di montagna a due passi dal mare.

Unico rammarico la discesa dal sentiero X rossa, troppo difficile x dei vecchietti come noi
 
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TOIRANO (SV)



Come gli anziani ci trasferiamo in Liguria x passare qualche giorno lontano dalla nebbia e x scaldarci al tiepido sole della Riviera.

....ma qualcosa sembra non quadrare; già al Passo del Turchino in Autostrada, dove solitamente si abbandonano le nebbie ed il gelo dell'entroterra, ci troviamo sotto un cielo grigio che sino ad oggi non ci ha ancora abbandonato.

Arriviamo a Ceriale, località scelta x i giri che abbiamo in programma sul Monte Carmo e sul Monte Acuto.

Purtroppo sia il Monte Carmo che il Monte Acuto sono sempre immersi nelle nuvole e dobbiamo cambiare i nostri programmi.

Optiamo allora x un itinerario di ripiego con partenza da Toirano, nelle vicinanze di Ceriale; anche se kilometraggio (46 km) e dislivello (1600 mt) a fine giro si faranno sentire.

Su asfalto con pochissimo traffico raggiungiamo prima l'abitato di Carpe e poi il Giogo di Toirano



Sino ad ora abbiamo pedalato, lato mare, sotto un cielo grigio con un'umidità del 100% ma appena ci portiamo sull'Alta Via ci troviamo catapultati nella primavera con sole e temperature prossime ai 20 gradi





I sentieri sono coperti da un considerevole strato di foglie





...ma appena si gira lato mare....



perdiamo quota sul divertente trail denominato SuperCanaletta:











Il trail termina a Castelvecchio di Rocca Barbena:



risaliamo ancora sino a raggiungere, prima su asfalto e poi su sterrata, il Santuario di Monte Croce.

Da dove parte l'altra discesa di giornata denominata Via Crucis

il trail se fatto con l'asciutto non presenta difficoltà particolari, con l'umidità invece occorre prestare attenzione ai passaggi su roccia in quanto molto ma molto scivolosi













Il trail termina in località Bergalla di Balestrino dove, al fine di evitare l'asfalto del ritorno, ci avventuriamo su un sentiero CAI che si snoda inizialmente tra gli ulivi



per passare nel caratteristico luogo "Le tane da Boesa"



Il giro termina nei caratteristici vicoli di Toirano.

 
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miciolo

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BARDINETO (SV)



Purtroppo in questa breve trasferta in terra ligure dobbiamo fare i conti con il meteo capriccioso che regala cieli sereni nell'entroterra e nubi basse e nebbie sui versanti lato mare.

Dopo aver quasi smaltito il giro del giorno prima e dopo aver consultato non so quante volte i siti di previsioni meteo, decidiamo di sfuggire alla bruma della costa x un giro nell'entroterra.

Destinazione Bardineto, paese a poco + di 700 mt slm dove Ila, dopo ore di ricerche, ha selezionato diversi trail utilizzati anche in "recenti" gare di qualche anno fa.

Logicamente il meteo favorevole del giorno prima non c'è + e ci ritroviamo a salire nelle nuvole basse



passiamo nei pressi di Casa Dondella



e con un tempo da lupi percorriamo un breve tratto che ci porta all'inizio del primo trail di giornata:



sul sito https://www.bardinetooutdoor.com/mtb si trovano diversi itinerari che d'inverno non sono mantenuti, noi siamo riusciti a percorrerli ugualmente; c'è solo un po' di foglia.

La prima discesa è sul trail Dondella, molto flow e divertente









Il trail Dondella termina a Bardineto da dove partiamo x la seconda risalita su una bella sterrata che porta anche al + famoso Colle del Melogno:



La seconda discesa è sul trail Pian Fieno, anche questo molto scorrevole:









con qualche breve tratto ripido











Anche il trail Pian Fieno termina nei pressi di Bardineto.

A dire il vero Ila era pronta anche x una terza risalita x andare ad imboccare il trail AVIAI o AVIOAI, ma le mie chiappe hanno alzato bandiera bianca!!
 
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Liguria.... sono diverse settimane che provo a pianificare una giornata da quelle parti.... e x mille motivi non riesco mai!
confermo... ho amici liguri (riviera di levante) che si lamentano della "macaia"... fenomeno meteorologico che rende la costa e il primo entroterra umido e nuvoloso... ma almeno hanno (avevano...ieri e oggi pioveva a Genova) i sentieri asciutti!!!
Non sono mai stato in zona Sestri...mi ha dato qualche dritta Natan, puntavo ad una gita nei prossimi giorni, meteo permettendo...su terreno roccioso/sassoso.
Sabato scorso ho fatto un giro in zona Parcellara...bici da strada , nonostante i 15° al sole nel weekend... la "MOTA" nei sentieri la fa da padrone...
 
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MONTE ACUTO E MONTE CROCE (SV)



Finalmente riusciamo, grazie ad una finestra meteo favorevole, a percorrere una delle tracce che ci eravamo prefissati.

Abbiamo preso spunto da tutto quello che si può trovare in rete, comprese alcune tracce nella sezione Itinerari del Forum ma il sito che ci ha fatto scattare la molla è il solito Cicloalpinismo.
https://www.cicloalpinismo.com/2015/05/monte-acuto-monte-croce.html
Prendete con le molle le percentuali di ciclabilità che indicano i ragazzi di cicloalpinismo; leggete piuttosto i commenti di chi ha percorso l'itinerario e poi dateci in mezzo.

Alle 7:30, dal nostro alloggio, controllo situazione meteo: nubi sul mare, ma sereno nell'entroterra:



Via: si parte con destinazione Toirano dove alle 9:00 iniziamo a risalire.
A differenza dei ragazzi di Cicloalpinismo percorriamo una sterrata interna che, con dure rampe cementate, passa in mezzo agli ulivi.

Passiamo nelle vicinanze del borgo fantasma di Balestrino disabitato dal 1962/63 a causa di eventi sismici



A Balestrino riprendiamo a salire su asfalto con zero traffico sino alla Croce di Tornassa dove si aprono le danze su un bel traverso, molto stretto e leggermente esposto:







Raggiungiamo i resti di Forte Poggio Grande:



Scendiamo al Santuario di Monte Croce da dove parte il bel sentiero tutto in cresta che ci regalerà scorci da favola sulla piana di Albenga a dx e su Loano ed il Finalese a sx.

Il fondo prevalente è roccia, molte pietre sono taglienti e bisogna prestare attenzione a dove si mettono le ruote:











Si alternano tratti pedalati a parecchi tratti a spinta e anche diversi tratti in discesa non sono banali:



passiamo anche vicino a caratteristiche strutture in pietra: le "caselle".



finalmente siamo in cima al Monte Acuto:



Il meteo sembra tenere e le vedute sulla costa sottostante sono da lacrime agli occhi









discese sempre impegnative:



con spettatori scarsamente interessati alle nostre performance:



davanti a noi l'ultima ascesa sul Monte Croce:



un minimo di bici in spalla ci vuole anche oggi:



e giù di nuovo:



La maggior parte delle tracce trovate in rete scende a Ceriale su un sentiero definito molto tecnico.

Noi optiamo x scendere a Toirano ma i tratti tecnici ci sono anche su questo versante!!









Arriviamo a fondo valle con gambe e braccia alla frutta ma contenti di essere riusciti ad arrivare in fondo VIVI!!!!

L'itinerario è consigliato a tutti quei biker "cicloalpinisti" che non disdegnano spingere o portare la bike in spalla. Si è ampiamente ricompensati dagli splendidi panorami.
Basilare inoltre che ci sia un meteo favorevole e soprattutto avere scarpe e gomme robuste!!!
 
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Sestri Levante
finalmente anch'io sono riuscito ad andare nel famoso spot di levante, grazie ad un gruppo di genovesi.
Loto, S.Anna, U'Turiun....in una giornata di sole splendido.
Tutto bello, specialmente il panorama.
Tanta gente sui sentieri, biker e pedoni cortesi.
Vorrei tornare....S.Anna il mio trail preferito e vorrei provare i rimanenti.

 
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