bella giornata esplorativa anche ieri!
Accompagnati dagli indigeni, che si sono dimostrati molto ospitali, abbiamo sperimentato nuovi sentieri con le giuste difficoltà per un sano divertimento senza rischi...bhè, dipende da chi scende.
Dopo l'unta focaccia (succulenta) offerta dalle nostre
guide, nel punto più alto dell'arrampicata, è iniziato il divertimento sul lungo ed in parte panoramico
eremita e sul successivo
nino, scorrevoli, ma non troppo, con qualche passaggio difficoltoso, contropendenze e brevi ripidini. Oltre a vari locals accorsi a salutarci e a farci compagnia, orgogliosi di mostrare il loro lavoro di ripulitura trails, ci si è accodato un ragazzino di 12 anni evidenziando, con la sua front, gran coraggio ed intraprendenza.
Fantastico pensare come la bike possa riunire generazioni diverse, dato che io potrei essere la sua nonna!
Mentre avrei potuto essere la mamma della carinissima tedeschina Maggy, che, poco soddisfatta dell'organizzazione italiana dell'Erasmus universitario, si dedica al divertimento in bici cercando l'appoggio dei bikers genovesi.
E per concludere la giornata con un po' di adrenalina aggiuntiva, non è mancata una piccola lotta in autostrada con le provocazioni reciproche tra la sottoscitta con il turbo diesel di miciolo e la potentissima "lucamobile" (per dirla alla Ser) provvista di un secondo impassibile: Grip.
Ieri sera, dopo la sistemazione delle foto che assemblerà miciolo in un nuovo report, il lettone è stato apprezzato moltissimo dalle mie membra stanche.
Dopo un controllo, confermo che l'ultimo tratto della
panoramica si doveva intraprendere alla fine di tutti i murales, laddove la donna che sparava consigli ci diceva che non avremmo trovato alcun sentiero per scendere. Mai ascoltare i locali a piedi! Poco male: la prossima volta avremo qualcosa di nuovo da scoprire!
Ancora grazie a tutti i gitanti per la compagnia.