End of time ha scritto:
La verità sta nel fatto che su alcuni prodotti un si vende ha un certo tipo di condizioni, su altri prodotti ne ha altre.
Si spiega così il fatto che certi prezzi possano essere migliori anche dal negozietto
...ma è' strachiaro che nel complesso, ripeto nel complesso quindi, un meganegozio come Bikeplanet abbia condizioni per il cliente più vantaggiose rispetto al negozietto sotto casa.
Il confronto va fatto tra rivenditori della stessa dimensione che offrono i medesimi prodotti e vi assicuro che sui siti da me indicati non ci sono ammaccaturine o pezzetti mancanti, sò gli stessi!!!
a giugno abbiamo ordinato un deragliatore
XT da Barracuda, ci hanno mandato un XTR senza sovrapprezzo e con le scuse!!! :shock: :shock: :shock:
In Italia evidentemente c'è molto da imparare, compreso il mettersi insieme come gruppi di acquisto...tanto il negozio sotto casa vivrà lo stesso perchè sarà sempre indispensabile il suo servizio
vero Bike Planet?
P.S.complimenti per la Vs eccellente professionalità nel rispondere in questo forum.
Verisssssimo... e bellissimo il da leggere tra le righe il messaggio che "c'è spazio per tutti"... intendendo il "tutti" come "tutti quelli che hanno voglia di far bene" :eek:
Grazie anche dei complimenti... Però divento
Se sapessi invece il "dietro le quinte"... quando siam partiti noi, nel lontano 1998... un "millennio fa"..., sono addirittura riusciti a bloccarci in partenza la pubblicità sui giornali... Non scherzo, purtroppo... è stata come una "ramata tra i raggi" :???:
Un po' di "mafia" di qualche importatore c'è comunque ancora... niente nomi... eh, eh... che la cosa sta risolvendosi con una estinzione/emarginazione "naturale". Quello che conta però è che, a dispetto di moltissimi altri settori, qui si sta prendendo almeno la direzione giusta... quindi rimango ottimista... visto che anche acquisti e rivendite in nero (con l'iva in meno nel prezzo di vendita, in sostanza) paiono ridursi...
Introduco comunque un nuovo elemento nella discussione... perché sì, gli importatori ci stanno "marciando"... inutile negarlo... e lo dico senza polemica... perché vige il modus operandi di fare i listini pre-fiera e cercare di non toccarli per tutta la stagione... anche quando le cose non si mettono bene. Per loro questa è la prima volta negli ultimi anni che il fattore cambio gioca invece a favore... ma il nuovo elemento che dicevo è costituito dalla dimensione del fenomeno "insolvenze"... ovvero dalla sofferenza, anche notevole per alcuni, causata dalla forte percentuale di mancati/rinviati pagamenti da parte dei negozi... ed ai quali le banche rispondono riducendo spesso ai distributori (ma è comprensibile e dovuto) la percentuale di Ricevute Bancarie scontate (calcolate cioè già come fossero denaro... al momento stesso dell'emissione... semplificando il concetto). Non per difenderli... ma chiaramente un problema del genere pesa parecchio per loro... e di conseguenza si riflette sul mercato.
Leggo che molti trovano ottimi prezzi anche dai "negozietti"... e mi fa piacere... perché testimonia che la direzione presa è quella giusta. Certo, in alcuni casi/zone la cosa è magari soprattutto conseguenza di nascita di nuovi negozi (che devono quindi per forza puntare sui prezzi) e/o rischio di chiusura di quelli preesistenti... che quindi fanno un ultimo disperato tentativo di "rilancio".
I margini medi (riassunto di fine anno) dal prezzo di vendita al pubblico in USA sono pari a circa il 36 %... chiaramente spinti verso l'alto da quelli che sono i ricarichi (più alti) del settore "accessori"... ma il tutto produce un netto d'esercizio medio di circa il 2 %.... record di settore il 6 % di qualcuno... Pochino quindi... ed infatti anche le chiusure di attività sono record (15 %, stimato... anche un Supergo ha dovuto vendere a Performance...). In Italia però il problema sostanziale sta nella struttura, fondamentalmente troppo "onerosa" nel bilancio magazzino/spese/fatturato per i piccoli negozi... il tutto "condito ed aggravato" da una certa (media) difficoltà di approvvigionamento.
Il discorso invece dei "gruppi di acquisto" vale per Shimano, fondamentalmente, ma è proprio la Shimano che pare voglia ostacolarlo/limitarlo... a partire dagli Stati Uniti dove ha bloccato la possibilità per i rivenditori di fare importazioni dirette, niente meno. Dovrebbe succedere anche in Europa... ma al momento i "valori" in campo dei gruppi tedeschi (uno conta circa 750 negozi) sono talmente elevati da far prendere la cosa con le pinze.
In sostanza, difficile fare una previsione senza sfera di cristallo, ma probabilmente i prezzi dell'area tedesca saliranno e i ns. scenderanno.
Vedremo... Intanto lavoriamo tutti nella direzione giusta :-x