Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

iss

Biker popularis
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Udine
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bella riflessione ma non sono daccordo su quello che dici! un po troppo arrogante se proprio vogliamo. secondo le tue riflessioni la montagna deve essere solo tua? sono daccordissimo nel rispettare la natura in tutti i suoi aspetti. no all inquinamento, no al casino etc... e come dici te.. ormai si sta andando sempre verso il peggio sotto questo aspetto. ma uno in montanga ci va anche perche vuole farsi un bel giro con la sua bici! sentire l adrenalina che sale dopo un drop o un tratto tecnico eseguito da manuale e magari perche no... ascoltando la musica pestata che tu odi tanto.
forse ho frainteso il tuo discorso.. ma una cosa è dire che ti piace la natura.. e una cosa è buttare merda su tutti quelli che invece vanno in montagna ad allenarsi e divertirsi... (sempre che sia fatto nel modo piu umano e "naturale" possibile)
OGUNNO RISPETTI LE IDEE DEGLI ALTRI.
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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bella riflessione ma non sono daccordo su quello che dici! un po troppo arrogante se proprio vogliamo. secondo le tue riflessioni la montagna deve essere solo tua? sono daccordissimo nel rispettare la natura in tutti i suoi aspetti. no all inquinamento, no al casino etc... e come dici te.. ormai si sta andando sempre verso il peggio sotto questo aspetto. ma uno in montanga ci va anche perche vuole farsi un bel giro con la sua bici! sentire l adrenalina che sale dopo un drop o un tratto tecnico eseguito da manuale e magari perche no... ascoltando la musica pestata che tu odi tanto.
forse ho frainteso il tuo discorso.. ma una cosa è dire che ti piace la natura.. e una cosa è buttare merda su tutti quelli che invece vanno in montagna ad allenarsi e divertirsi... (sempre che sia fatto nel modo piu umano e "naturale" possibile)
OGUNNO RISPETTI LE IDEE DEGLI ALTRI.



Secondo me hai frainteso. Altrimenti nessuno dovrebbe andare in montagna ad esclusione di orsi, mufloni, scoiattoli, ecc.

Anche lui è un biker (ciuc ma sempre biker) e quindi sarebbe un paradosso se pensasse quello che hai scritto tu.

A parte il senso generale che mi sembra evidentemente condivisibile, ci sono aspetti della sua riflessione che puoi interpretare in più modi.

Io ad esempio interpreto il suo sfogo come la constatazione di una persona che era felice di essere uno dei pochi ad aver avuto il privilegio di entrare in contatto con qualcosa che oggi non è più la stessa perchè alla mercè di tanti, troppo spesso privi di senso civico. E' inevitabile, purtroppo, ma io lo capisco. Non sarà certo lui a poter evitare il "progresso", ma permettigli almeno di urlare che il suo paradiso oggi è un purgatorio e domani.......
 

andrea66

Biker poeticus
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donca town
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Bike
Liteville, Bronson
Io ad esempio interpreto il suo sfogo come la constatazione di una persona che era felice di essere uno dei pochi ad aver avuto il privilegio di entrare in contatto con qualcosa che oggi non è più la stessa perchè alla mercè di tanti, troppo spesso privi di senso civico. E' inevitabile, purtroppo, ma io lo capisco. Non sarà certo lui a poter evitare il "progresso", ma permettigli almeno di urlare che il suo paradiso oggi è un purgatorio e domani.......

Anch'io l'ho interpretato così.

@ iss: non mi pare bikerciuc abbia "buttato merda" addosso a quelli che non la pensano come lui; casomai s'è lamentato del comportamento di quelli che vanno in montagna a buttare la loro merda sui prati
 
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Sder

Biker popularis
20/10/09
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Bologna
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Perfettamente d'accordo, ho abbandonato molti posti per i motivi che hai esposto ma ne ho scoperti di nuovi.
Per fortuna ci sarà sempre una salita troppo ripida, un passaggio troppo stretto o troppi metri di dislivello che scremeranno dal gruppo coloro che la montagna non la capiscono.

ma se il posto in cima alla salita troppo ripida è veramente bello non tarderanno molto a farci un orribile impianto di risalita che permetta di salire in tutta tranquillità per poi ridiscendere a piedi.... come se il bello della montagna fosse la discesa...
 
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pierdoohan

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5/5/08
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Avendo letto tutto quello che avete scritto a riguardo, mi sento di dire che non si risolve niente a star qui a disquisire se è giusto o sbagliato aver creato le strade, i bike park e i ristoranti ed aver portato la massa in montagna, era forse meglio 40 anni fa quando in montagna ci andavi solo a piedi ,e nelle baite non c'èra l'elettricità e si viveva mangiando quello che si coltivava nell'orto o ammazzando gli animali che allevavi nei pascoli? Questa era la "nostra" realtà e benvenga il progresso che ci ha fatto aprire gli occhi sul resto del mondo, e portato anche qui le comodità. Dall'altra parte ha portato più gente, macchine e casino. Il problema quindi secondo me è gestire questo flusso di gente, che comunque ha portato benessere e soldi nelle tasche dei valligiani, altrimenti costretti a spostarsi nelle città per lavorare e vivere. Quindi non bisogna sparare a zero contro chi in montagna vuole venire nel w.end mordi e fuggi, solo per evadere dal quotidiano e divertirsi, bisogna quindi realizzare gli spazi e i luoghi per ogni tipo di bisogno. Per chi ama rinchiudersi in un recinto e spaccarsi le ossa con la musica a palla, e per chi in montagna ci vuole andare per godere del silenzio e della natura. Questo lo chiamo progresso ed intelligenza, lasciando quindi la possibilità ad ognuno di scegliere come rapportarsi all' ambiente. Poi sono d'accordo che il primo pilastro per una corretta convivenza sia l'educazione e il rispetto per l'ambiente e per chi incontriamo, che è quello che manca il + delle volte. Basterebbe che ognuno si rendesse conto che fuori di casa non è tutto nostro e che incontriamo anche altre persone che hanno il diritto e la necessità di divertirsi come meglio credono. Fermo restando il rispetto per l'ambiente che va lasciato nello stesso modo in cui lo troviamo o al massimo ripulito e migliorato per quello che è possibile senza stravolgerlo. é ora di tornare ad interessarci ognuno all'ambiente in cui vive, e non solo quello che succede dall'altra parte del mondo o su Marte:saccio:. Sarebbe opportuno che nelle scuole tornassero ad insegnare quella che è la vita di tutti i giorni, facendo tesoro di quello che è stato il passato, a senza rimanere solo sui concetti astratti. Forse incontreremmo molta + gente che sa quello che vuole e meno interessata ad apparire.
 
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iss

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non so... io continuo a non essere daccordo... e continuo a leggere questo post come uno sfogo di una persona che rimpiange (giustamente) i suoi momenti passati in motagna in silenzio, ad assaporare la natura, puntando pero il dito (ingiustamente) su tutte quelle persone che invece vanno su con gli impianti di risalita a divertirsi a loro modo!
oltrettutto propone un estremizzazione assurda del progresso. il mc donald in cima al monte... gente che scoreggia e rutta nei boschi... o quelli con lo stereo a palla lungo un sentiero. ora non so che montagne frequenti.. ma tutto questo non lho mai visto.
e anche.. dire che la montagna non è solo discesa. questo lo dici tu (e anche io!!!!!!) ma non per questo reputo i discesisti dei pirati zozzi preistorici truzzetti che imbrattano gli alberi di murales gridando a ritmo di yo yo l ultima canzone dei metallica! ti sfido io a salire con una bici da DH.
oltrettutto per quanto riguarda l inquinamento, la montagna è forse l ultima delle preoccupazioni per questo mondo!

ripeto... come concetto di fondo questo discorso ha senso.. e tanto! è molto profondo... ma come ho gia detto.. troppo polemico e troppo estremizzato. il solito discorso buonista che fa riflettere.. ma che in realta... non dice niente di nuovo.
 
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Se da una parte ci sono quelli che fruiscono della montagna senza "rispettarla", dall'altra ci sono persone come noi che la rispettano.
Ci sono bambini che si avviano all'uso della mtb con impegno, ma soprattuto con il rispetto per l'ambiente. ( chiedetelo a Timmy!)
Ci sono numerosi gruppi di scout che il bosco lo salvaguardano in tutti i suoi aspetti.
Insomma!! ancora c'è qualcuno che si sbatte per la montagna...

Certo!! c'è da fare...però fortunatamente finchè ci saranno persone che la pensano, e agiscono come voi, non tutto è perduto..;-)
 

marzia

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Avendo letto tutto quello che avete scritto a riguardo, mi sento di dire che non si risolve niente a star qui a disquisire se è giusto o sbagliato aver creato le strade, i bike park e i ristoranti ed aver portato la massa in montagna, era forse meglio 40 anni fa quando in montagna ci andavi solo a piedi ,e nelle baite non c'èra l'elettricità e si viveva mangiando quello che si coltivava nell'orto o ammazzando gli animali che allevavi nei pascoli? Questa era la "nostra" realtà e benvenga il progresso che ci ha fatto aprire gli occhi sul resto del mondo, e portato anche qui le comodità. Dall'altra parte ha portato più gente, macchine e casino. Il problema quindi secondo me è gestire questo flusso di gente, che comunque ha portato benessere e soldi nelle tasche dei valligiani, altrimenti costretti a spostarsi nelle città per lavorare e vivere. Quindi non bisogna sparare a zero contro chi in montagna vuole venire nel w.end mordi e fuggi, solo per evadere dal quotidiano e divertirsi, bisogna quindi realizzare gli spazi e i luoghi per ogni tipo di bisogno. Per chi ama rinchiudersi in un recinto e spaccarsi le ossa con la musica a palla, e per chi in montagna ci vuole andare per godere del silenzio e della natura. Questo lo chiamo progresso ed intelligenza, lasciando quindi la possibilità ad ognuno di scegliere come rapportarsi all' ambiente. Poi sono d'accordo che il primo pilastro per una corretta convivenza sia l'educazione e il rispetto per l'ambiente e per chi incontriamo, che è quello che manca il + delle volte. Basterebbe che ognuno si rendesse conto che fuori di casa non è tutto nostro e che incontriamo anche altre persone che hanno il diritto e la necessità di divertirsi come meglio credono. Fermo restando il rispetto per l'ambiente che va lasciato nello stesso modo in cui lo troviamo o al massimo ripulito e migliorato per quello che è possibile senza stravolgerlo. é ora di tornare ad interessarci ognuno all'ambiente in cui vive, e non solo quello che succede dall'altra parte del mondo o su Marte:saccio:. Sarebbe opportuno che nelle scuole tornassero ad insegnare quella che è la vita di tutti i giorni, facendo tesoro di quello che è stato il passato, a senza rimanere solo sui concetti astratti. Forse incontreremmo molta + gente che sa quello che vuole e meno interessata ad apparire.

non son d'accordo con quello che scrivi: se hai mai fatto un viaggetto oltre frontiera (in Svizzera) o in Alto Adige ti accorgerai che i modelli di sviluppo per la montagna non sono tutti come il nostro (per fortuna) e che, nonostante ciò, la gente là non vive come nel medioevo...

svendere il proprio territorio significa sì arricchirsi nell'immediato, ma qual è il futuro prossimo? quello triste che vediamo..con nessun introito o posto di lavoro per le generazioni successive di chi ci abita...

il turismo mordi e fuggi non porta proprio un bel nulla a nessuno, se non smog, caos..dimmi qual è il vantaggio rispetto ad aver magari sviluppato altre forme di ospitalità più durature, e che creano indotto e impiego a chi vive in montagna (albergatori, ristoratori, guide, operatori turistici in genere, ..)???

paesi deserti per tutto l'anno, fuorchè per 15 gg in agosto non fan certo la felicità di molti..

il flusso di gente va gestito a monte, se mai: non è certo bello dover arginare il problema quando è ormai esploso..

e poi l'ambiente: la montagna non è certo il posto migliore per costruire senza senno: hai presente la fragilità di questi ecocistemi? hai in mente le conseguenze su più fronti, compreso quello sicurezza?

con ciò nessuno sta dicendo di evitare lo sviluppo ed il progresso, anzi..sarebbe proprio auspicabile usare le conoscenze più attuali per superare modelli di sviluppo vetusti e che han già dato i loro frutti...negativi!
 

marzia

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oltrettutto per quanto riguarda l inquinamento, la montagna è forse l ultima delle preoccupazioni per questo mondo!

grave e sbagliato questo punto di vista: considerando l'artificializzazione dei fondovalle e delle aree di pianura, la montagna è oggi la più grande riserva di bidiversità in paesi come il nostro, oltre che un ecosistema particolarmente vulnetrabile, da proteggere
 
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lroberto

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Quoto al 100%.
La stessa cosa peraltro in tutti i settori che frequento: mtb, arrampicata,alpinismo,sci, ogni settore e' diventato un settore di mercato e la montagna il semplice scenario dove praticare lo sport n-esimo.
Condivido la tua visione della montagna come luogo diverso, di rottura, mentale, che ha una storia, una cultura locale, prodotti locali, gente che ci vive.
Roberto
 

iss

Biker popularis
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grave e sbagliato questo punto di vista: considerando l'artificializzazione dei fondovalle e delle aree di pianura, la montagna è oggi la più grande riserva di bidiversità in paesi come il nostro, oltre che un ecosistema particolarmente vulnetrabile, da proteggere

non intendevo dire che non ha importanza! intendevo dire che come inquinamento la montagna non è ad un livello tale da poter essere paragonato alla situazione dei mari... dell atmosfera... delle citta... etc.
è chiaro che qui si parla di MTB e quindi di montagna... ma ci son cose ben piu gravi
 

bikerciuc

Biker infernalis
non so... io continuo a non essere daccordo... e continuo a leggere questo post come uno sfogo di una persona che rimpiange (giustamente) i suoi momenti passati in motagna in silenzio, ad assaporare la natura, puntando pero il dito (ingiustamente) su tutte quelle persone che invece vanno su con gli impianti di risalita a divertirsi a loro modo!
oltrettutto propone un estremizzazione assurda del progresso. il mc donald in cima al monte... gente che scoreggia e rutta nei boschi... o quelli con lo stereo a palla lungo un sentiero. ora non so che montagne frequenti.. ma tutto questo non lho mai visto.
e anche.. dire che la montagna non è solo discesa. questo lo dici tu (e anche io!!!!!!) ma non per questo reputo i discesisti dei pirati zozzi preistorici truzzetti che imbrattano gli alberi di murales gridando a ritmo di yo yo l ultima canzone dei metallica! ti sfido io a salire con una bici da DH.
oltrettutto per quanto riguarda l inquinamento, la montagna è forse l ultima delle preoccupazioni per questo mondo!

ripeto... come concetto di fondo questo discorso ha senso.. e tanto! è molto profondo... ma come ho gia detto.. troppo polemico e troppo estremizzato. il solito discorso buonista che fa riflettere.. ma che in realta... non dice niente di nuovo.

buonista un cazzo!
io non rimpiango una sega...quarant'anni fa c'era l'edilizia delle seconde case in pieno boom e si è persa un' occasione di qualificazione del territorio per un mero discorso di speculazione sui valori dei terreni. Un discorso miope che ha portato un impatto cementizio mostruoso e ha richiesto ulteriori edificazioni quando, per ospitare le olimpiadi, si sono dovuti fare gli alberghi che mancavano.

io non ho mai scritto, nè buttato merda come dici tu sui bike park e su quelli che ci vanno...ho puntato casomai il dito contro chi vuole venderci la montagna come un unico ed enorme bike park quasi che tutte le altre opzioni di "fatica" siano cibo per folli e immeritevoli di un qualsiasi straccio di proposta turistica.
Poi, se tu vai su una montagna solo per allenarti, allora evidenzi quanto ho detto io: e cioè che del tipo di montagna su cui sei non ti frega un bel niente, tutt'al più contano la durezza della salita o la bellezza della discesa...e le dolomiti valgono gli appennini...o le prealpi lombarde... francamente trovo tutto ciò terrificante perchè per me la bici, oltre che un modo di fare sport è sempre stato un mezzo per esplorare e conoscere...e spesso dopo aver trovato tracce di costruzioni antiche mi sono andato a documentare, i miei giri hanno perso allora la valenza di una pista e sono diventati qualcosa di più: conoscenza... la stessa che l'Ulisse di Dante predicava a quelli che "fatti non furon a viver come bruti".
 

marzia

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non intendevo dire che non ha importanza! intendevo dire che come inquinamento la montagna non è ad un livello tale da poter essere paragonato alla situazione dei mari... dell atmosfera... delle citta... etc.
è chiaro che qui si parla di MTB e quindi di montagna... ma ci son cose ben piu gravi

mi spiace, allora proprio non cogli.
innanzitutto documentati su quanti giorni sondrio negli ultimi anni ha superato il valore soglia per il pm10, poi verifica anche livigno e bormio, per cortesia.

se però i nostri polmoni valgon meno dei tuoi, perchè qui sostanzialmente viviamo in pochi....quelli che vengon per prender l'aria buona forse si ricrederanno (magari!!)

poi ti farei notare che anche gli effetti dell'inquinamento di pianura si fan sentire non poco (ozono ecc.) nella fascia alpina.

vogliamo parlare di scomparsa di specie animali/vegetali o di invasioni di specie esotiche? a me risulta che anche questo è inquinamento.

posso continuare se vuoi. forse però quel che serve tenere a mente che non basta vedere verde per dire che è tutto a posto...
 
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Longjnes

Biker infernalis
Non chiamatemi fratello, non sono della tribù!

Ovvero confessioni occidentali di un biker controcorrente​

.........
E’ vero che infondo andiamo tutti in bicicletta, ma nessuno mi chiami fratello, non sono della tribù.

Vostro
Bikerciuc

Non vorrei distogliere dalla discussione
vorei solo contribuire con la mia esperienza

vado in montagna da quando ero bambino di 5 anni

da quando l'avventura cominciava andando alla SIP a prendere i numeri degli alberghi della zona

da quando esistevano solo equiggiamenti di lana e pelle, calzoni alla zuava e quelle camicie a quadri di lana che ti grattavno il collo quando si infeltrivano ( ma esistono ancora?), senza parlare dei calzettoni rossi e gialli

da quando si partiva con un velo di magone e di timore reverenziale, 500km gli strudel a campogalliano, chissà se saremmo riusciti a vedere e camminare sui sentieri visti sul giornalino del cai.

da quando si telefonava per sapere prima di partire

da quando gli alberghi erano familiari con poche camere gestiti da autoctoni che da bambino vedevo come Vichinghi depositari di sapienza e saper fare tutto
dal che tempo avrebbe fatto il giorno dopo(meglio di bernacca) al come vestirsi, al come cavarsela in caso di bisogno, se andare o no in quota

ecco da quando....

ma a distanza di 3-4 decenni quegli autoctoni non ci sono più
sono stati messi dietro ai fornelli (nel migliore dei casi e per la gioa delle orde) dai figli e dai nipoti,
le pensioni sono diventate sporthotel a 4 stelle con centro benessere
che danno lavoro a tante persone, molte venute da fuori con baracca e burattini.
le valli si sono coperte di cemento, i paesi si sono allargati per far posto a gente che vede la montagna solo per le opportunità di lavoro che ofrre (non metto il dito verso il turista).

Quindi per come la vedo io, è un processo innescato dagli stessi popoli che hanno abitato le valli, che hanno voluto copiare il modello cittadino. Sono loro che hanno aperto e reso facile la montagna a tutti.
La mia città in 30 anni è cambiata molto meno delle valli dove andavo a fare escursioni e dove adesso non vado più...

adesso bisogna andare in nepal e in india per stare lontano dai SUV per una settimana. ovviamente aereo e viaggio organizzato sui forum.
 

iss

Biker popularis
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buonista un cazzo!
io non rimpiango una sega...quarant'anni fa c'era l'edilizia delle seconde case in pieno boom e si è persa un' occasione di qualificazione del territorio per un mero discorso di speculazione sui valori dei terreni. Un discorso miope che ha portato un impatto cementizio mostruoso e ha richiesto ulteriori edificazioni quando, per ospitare le olimpiadi, si sono dovuti fare gli alberghi che mancavano.

io non ho mai scritto, nè buttato merda come dici tu sui bike park e su quelli che ci vanno...ho puntato casomai il dito contro chi vuole venderci la montagna come un unico ed enorme bike park quasi che tutte le altre opzioni di "fatica" siano cibo per folli e immeritevoli di un qualsiasi straccio di proposta turistica.
Poi, se tu vai su una montagna solo per allenarti, allora evidenzi quanto ho detto io: e cioè che del tipo di montagna su cui sei non ti frega un bel niente, tutt'al più contano la durezza della salita o la bellezza della discesa...e le dolomiti valgono gli appennini...o le prealpi lombarde... francamente trovo tutto ciò terrificante perchè per me la bici, oltre che un modo di fare sport è sempre stato un mezzo per esplorare e conoscere...e spesso dopo aver trovato tracce di costruzioni antiche mi sono andato a documentare, i miei giri hanno perso allora la valenza di una pista e sono diventati qualcosa di più: conoscenza... la stessa che l'Ulisse di Dante predicava a quelli che "fatti non furon a viver come bruti".

non serve agitarsi... ho espresso quello che io capisco da quello che hai scritto. e di nuovo....
"francamente trovo tutto ciò terrificante perchè per me la bici, oltre che un modo di fare sport è sempre stato un mezzo per esplorare e conoscere..."
questo è una cosa che pensi tu! tu maledici gli impianti.. le costruzioni... i ristoranti in motangna... sappi invece che c'è chi li benedice!!! e queste persone (tra le quali mi identifico solo in piccola parte...) secondo me si sentono un po prese di mira da questo tuo post, come se loro fossero il male puro della MTB!
tutto qua!
 

iss

Biker popularis
14/4/09
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mi spiace, allora proprio non cogli.
innanzitutto documentati su quanti giorni sondrio negli ultimi hanni ha superato il valore soglia per il pm10, poi verifica anche livigno e bormio, per cortesia.

se però i nostri polmoni valgon meno dei tuoi, perchè qui sostanzialmente viviamo in pochi....quelli che vengon per prender l'aria buona forse si ricrederanno (magari!!)

poi ti farei notare che anche gli effetti dell'inquinamento di pianura si fan sentire non poco (ozono ecc.) nella fascia alpina.

vogliamo parlare di scomparsa di specie animali/vegetali o di invasioni di specie esotiche? a me risulta che anche questo è inquinamento.

posso continuare se vuoi. forse però quel che serve tenere a mente che non basta vedere verde per dire che è tutto a posto...

parli cosi perche tu ami la montagna...
è vero.. non sono abbastanza documentato per poterti ribattere e infatti mi fermo qua... ma sono convinto che comunque.. chi non vuole capire.. non capisce!
 

booger

Biker ciceronis
14/10/06
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buonista un cazzo!
io non rimpiango una sega...quarant'anni fa c'era l'edilizia delle seconde case in pieno boom e si è persa un' occasione di qualificazione del territorio per un mero discorso di speculazione sui valori dei terreni. Un discorso miope che ha portato un impatto cementizio mostruoso e ha richiesto ulteriori edificazioni quando, per ospitare le olimpiadi, si sono dovuti fare gli alberghi che mancavano.

io non ho mai scritto, nè buttato merda come dici tu sui bike park e su quelli che ci vanno...ho puntato casomai il dito contro chi vuole venderci la montagna come un unico ed enorme bike park quasi che tutte le altre opzioni di "fatica" siano cibo per folli e immeritevoli di un qualsiasi straccio di proposta turistica.
Poi, se tu vai su una montagna solo per allenarti, allora evidenzi quanto ho detto io: e cioè che del tipo di montagna su cui sei non ti frega un niente, tutt'al più contano la durezza della salita o la bellezza della discesa...e le dolomiti valgono gli appennini...o le prealpi lombarde... francamente trovo tutto ciò terrificante perchè per me la bici, oltre che un modo di fare sport è sempre stato un mezzo per esplorare e conoscere...e spesso dopo aver trovato tracce di costruzioni antiche mi sono andato a documentare, i miei giri hanno perso allora la valenza di una pista e sono diventati qualcosa di più: conoscenza... la stessa che l'Ulisse di Dante predicava a quelli che "fatti non furon a viver come bruti".

Bikerciuc.... occhio a non scadere nell'elitarismo a tutti i costi.
Andare in montagna per molti di noi non è una scelta di vita e di esistenza [non siamo tutti dei Mauro Corona] ma davvero una pura e semplice liberazione della mente.

Io appartengo a questa seconda categoria.

Anche io, come te, ho sempre cercato di coniugare sia l'aspetto di ricerca che quello ludico nel fare un trail, sia quando la punta della mia bici è rivolta verso la vetta che verso la valle. Non mi sono mai vergognato di dire "faccio freeride"...non ci trovo nulla di volgare nè di offensivo per l'ecosistema.

Ti sembrerà strano ma si può godere del panorama attorno anche scendendo in bici. Ad esempio quando attraversi le faggete secolari del Melogno o sfiorando i larici nella foresta dalla luce magica del Gran Bosco....

Anche a me, magari a posteriori, anche giorno dopo un giro su una cima, mi è venuta voglia di sapere di più rispetto al luogo che mi aveva stregato.
Altre volte invece ho goduto solo dello spettacolo della natura fine a sè stesso, senza necessariamente dover sapere la storia dei luoghi e degli uomini che da lì ci sono passati.

Se però ci sono miei concittadini che non hanno la mia stessa sensibilità nel salire in montagna o non provano le stesse emozioni nell'attraversare un bosco.....beh, non mi crea nessun problema, purchè abbiano almeno un minimo di rispetto.
E consapevolezza che quella loro semplice azione del passare per di là ha delle conseguenze.
Non chiedo altro.
Non pretendo nè sogno un mondo di gente che la veda come me e te :-)
 

bikerciuc

Biker infernalis
ma...dove avrei scritto che odio i ristoranti di montagna e gli alberghi, che odio le costruzioni....? citatemi per cortesia

io odio un certo tipo di costruzioni, tipo i casermoni pluripiano anni '70 (e purtroppo '80,'90,'00) che hanno distrutto ogni rapporto tra edificato e natura, eppure credo di essere stato, a leggere attentamente s'intende, abbastanza esplicito nella mia esposizione
citami per cortesia.

io conterei di lavorare per un pezzo dell'anno con il turismo di montagna.
Io dico, come Marzia ha splendidamente evidenziato, che il territorio non va svenduto facendo il conto della serva... io non sono uno di quelli che giudicano male ogni iniziativa economica, ritengo che però 'svendendo' ,seppur a carissimo prezzo, identità culturali e terreni, non si qualifica di certo l'offerta turistica.

mi dite che sono 'elitario'? vero, avete letto la premessa del mio post?
non vi sta bene? potete dire la vostra come ho fatto io.
 

pierdoohan

Biker popularis
5/5/08
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non son d'accordo con quello che scrivi: se hai mai fatto un viaggetto oltre frontiera (in Svizzera) o in Alto Adige ti accorgerai che i modelli di sviluppo per la montagna non sono tutti come il nostro (per fortuna) e che, nonostante ciò, la gente là non vive come nel medioevo...

Appunto che in Svizzera ed in Austria sono avanti 100 anni rispetto a noi ed hanno creato gli spazi per accogliere chi vuole farsi la passeggiata, ci vuole fare la crono salita, chi vuole scendere a rotta di collo dalle piste di DH, (vedi Crans-Montana, Laax, Leogang, e finalmente anche da noi qualcuno ha iniziato a capire cosa vuol dire gestire il turismo e ricavarne ricchezza senza stravolgere il territorio, vedi Livigno)


svendere il proprio territorio significa sì arricchirsi nell'immediato, ma qual è il futuro prossimo? quello triste che vediamo..con nessun introito o posto di lavoro per le generazioni successive di chi ci abita...
Il tuo discorso è giusto e riguarda posti come l'Aprica e Madesimo che hanno svenduto i terreni alle grosse agenzie immobiliari per costruire condomini e grattaceli, senza però creare altro al di fuori di 4 piste da sci e come vedi poi sono li a piangere perchè al difuori di chi ha comperato la casa, non ci va nessun altro.

il turismo mordi e fuggi non porta proprio un bel nulla a nessuno, se non smog, caos..dimmi qual è il vantaggio rispetto ad aver magari sviluppato altre forme di ospitalità più durature, e che creano indotto e impiego a chi vive in montagna (albergatori, ristoratori, guide, operatori turistici in genere, ..)???
Il mio discorso partiva appunto dal fatto che non ci viene in tasca niente a star qui a discutere che il vero senso della montagna sia essere da soli nella natura e che si debba vivere come gli eremiti, non succede più nemmeno sull' Himalaya ormai!!!
Credi che fosse meglio 15 anni fa, che quando volevi andare a farti un giro fuori dalle strade asfaltate o conoscevi già la zona oppure erano c...i tuoi perchè di GPS, blog, o meglio di gente in bici non ne incontravi. Se ti andava bene incontravi qualcuno a piedi che prima ti mandava a cagare perchè l'avevi spaventato, poi magari ti ascoltava e ti poteva aiutare se avevi bisogno. Sarà stato anche il modo + avventuroso di vivere la montagna, ma preferisco 1000 adesso che con una mail hai in mano le cartine dei sentieri e i cataloghi degli alberghi e puoi renderti conto di quello che ti aspetta prima di un'uscita oppure puoi parlare con altri biker via web per informarti.

Credo sia quindi + conveniente discutere su come migliorare l' accesso e la fruizione della montagna da parte di tutti quanti lo vogliono, fermo restando il principio d un approccio ed un uso rispettoso da parte di tutti. Piuttosto che chiudersi a riccio attaccando chi la pensa diversamente
 

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