Vedo che qui in pochi afferrano il nocciolo della questione... Provo a tradurre quello che ho scritto in precedenza; io sostengo solamente che la condizione fisica e il manico hanno la meglio su tante p***e mentali che si fanno sulla bici.
Non mi sembra un concetto difficile... e soprattutto che non si può prescindere da variabili che riguardano noi stessi: stato di allenamento, manico, salute fisica (vedi infortuni vari), stato mentale.
Io penso che ci si adatta alla bici che si ha sotto al culo per più tempo.
L'esempio mio è col frontino da enduro, d'inverno lo uso poco e quando a primavera torno a girarci non mi diverto, poi adesso che alla sera si riesce a pedalare, è sempre in macchina pronto a raidare tutte le sere... W il bluepig!
Altro discorso è capire le differenze tra bici e bici, a parità di preparazione è facile trovarsi bene o male, ma dipende tanto dalle impostazioni del mezzo, se è regolato bene per il proprio peso e con gli stessi setup delle sospensioni, la pressione delle gomme e soprattutto gli appoggi (manubrio e pipa). Io spesso scambio bici con amici, ma io sono alto e leggero e difficilmente trovo settaggi giusti per me, qundi non è mai un confronto diretto col mio nomad.
Purtroppo il mio nomad ha manubrio largo, basso e con pipa corta, mentre tanti hanno una pipa lunga con spessori sotto, ovviamente trovo le bici degli amici meno guidabili e più lente e con posizione più alta e meno aggressiva.
Mentre quando provo bici da DH è più facile, perchè sono molto più simili come geometrie e appoggi.