niente carbonio per le curve manubrio?

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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emml

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cubista inside, ma attualmente felice possessore di intense spider 27.c pro
vorrei cambiare la mia curva manubrio di serie sulla mia bike (la vedete in album) dopo aver già optato per attacco e reggi in carbo....

leggendo qua e la mi pare di capire che il manubrio in carbo sia sconsigliato.....ma questo vale anche per i modelli in alu ricoperti in carbo tipo quello prodotto da fsa?

considerate che faccio xc non agonistico e soprattutto che sono un bel pacchetto da 95Kg ;-)
grazie ciao
enzo
 

ExtraVergine

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se prendi una botta sull'alluminio si bozza e poco male, se prendi una botta sul carbonio (certo non un sassolino) ne vai a modificare la struttura interna nonche' i fili che formano la trama con un inevitabile cedimento strutturale.
l'ho messa sullo scherzoso..pardon! :spetteguless:
 

durden74

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se prendi una botta sull'alluminio si bozza e poco male, se prendi una botta sul carbonio (certo non un sassolino) ne vai a modificare la struttura interna nonche' i fili che formano la trama con un inevitabile cedimento strutturale.
l'ho messa sullo scherzoso..pardon! :spetteguless:
quindi per quelli come te il carbonio è una stupidaggine... peccato che oggi facciano anche telai da dh in carbonio.
vediti che fine fa un telaio in carbonio preso a martellate e uno in alluminio
www.youtube.com/watch?v=-lsDXEEUlRE&feature=related
 

Mòlle

Biker imperialis
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che te frega
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Perché sti topic alu vs carbon finiscono sempre co sti filmini?

Love & peace fratelli.

Io l'ho avuta qualche anno la piega carbon e zero problemi sulla front. Magari controlla che non ci siano controindicazione sul peso, a volte ci sono dei costruttori che pongono dei limiti. Per il resto vai tranquillo. ;-)
 

emml

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Mòlle;4572701 ha scritto:
Io l'ho avuta qualche anno la piega carbon e zero problemi sulla front. Magari controlla che non ci siano controindicazione sul peso, a volte ci sono dei costruttori che pongono dei limiti. Per il resto vai tranquillo. ;-)

farò così.....personalmente non sono contrario al carbonio...anzi...(bici con telaio, attacco manubrio e reggisella...la dicono lunga....)
ho cmq sempre letto pareri discordanti sui manubri....ed in parte non li capisco....
grazie
ciao a tutti
 

Boda

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Nel mondo.
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Il parere negativo è dovuto al fatto che il manubrio è molto esposto in caso di caduta o urto e che se quindi si spezza poi in maniera catastrofica rischi di sgozzarti con lo stem e di incastonarti l'asfalto fra i denti.
Detto ciò ho preso un WCS in allu invece che in fibra solo per motivi economici.

Boda


farò così.....personalmente non sono contrario al carbonio...anzi...(bici con telaio, attacco manubrio e reggisella...la dicono lunga....)
ho cmq sempre letto pareri discordanti sui manubri....ed in parte non li capisco....
grazie
ciao a tutti
 

ExtraVergine

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:smile:
non e' una ripicca..non ho 3 anni!..e non credo nemmeno sia valsa la rep - a me per quello che ho detto :medita:
forse ti e' mancato qualche punto nella lettura.
Non ho detto che il carbonio fa cacare o non e' sicuro o quant'altro..ho semplicemente sconsigliato una piega in carbonio ad un ragazzo di 95kg che in discesa e sconnessioni arrivera' a non so quanto il trasferimento di peso sulla piega stessa (idem per attacco e reggisella).
io ho una Amoeba Scud in Al+Carb da 115g ma peso 65kg..mi piacerebbe prendere il Vyrus o il Murdok (guardacaso entrambi in carbonio ;-) )
poi per carita' ognuno e' libero di fare cio' che vuole ;-) ..ma a lui l'ho sconsigliato, a te che magari pesi 70 o 75kg lo consiglierei, tutto qua!
il video non mi dimostra niente, il topic di Danybiker (http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=154383), lo reputo molto piu' esplicativo per quanto riguarda la prova sul campo e reazioni dei materiali alle solecitazioni.
:celopiùg: :prost:
 

durden74

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non e' una ripicca..non ho 3 anni!..e non credo nemmeno sia valsa la rep - a me per quello che ho detto :medita:
forse ti e' mancato qualche punto nella lettura.
Non ho detto che il carbonio fa cacare o non e' sicuro o quant'altro..ho semplicemente sconsigliato una piega in carbonio ad un ragazzo di 95kg che in discesa e sconnessioni arrivera' a non so quanto il trasferimento di peso sulla piega stessa (idem per attacco e reggisella).
io ho una Amoeba Scud in Al+Carb da 115g ma peso 65kg..mi piacerebbe prendere il Vyrus o il Murdok (guardacaso entrambi in carbonio ;-) )
poi per carita' ognuno e' libero di fare cio' che vuole ;-) ..ma a lui l'ho sconsigliato, a te che magari pesi 70 o 75kg lo consiglierei, tutto qua!
il video non mi dimostra niente, il topic di Danybiker ([url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=154383[/URL]), lo reputo molto piu' esplicativo per quanto riguarda la prova sul campo e reazioni dei materiali alle solecitazioni.
:celopiùg: :prost:
ti ripeto che il carbonio è molto più resistente. non lo dico io ma la fisica. quindi il peso non c'entra nulla in tutto ciò. per esempio un kforce fsa non lo spezzi neanche con le bombe. da qualche parte del forum c'è la foto di un biker, utente del forum, che ha troncato un manubrio in alluminio. questo non significa che l'alluminio sia una schifezza, ma che anche lui, evidentemente, si spezza senza troppi complimenti. p.s. fatti un giro sul topic dei telai rotti e vedi quanti sono in carbonio e quanti in alluminio.
p.s. risparmiati gli smile per giustificare i tuoi atteggiamenti puerili.
 

ExtraVergine

Biker superioris
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Bella
CONSIDERAZIONI
Abbiamo visto che il comportamento a rottura dei due materiali è molto differente.
Andiamo ad analizzare alcune rotture dal punto di vista pratico.

A seguito di una caduta la bici schizza via rimbalzando tra le rocce. Non sappiamo di preciso in quali punti abbia colpito, ne l’intensità dell’urto.
Telaio in alluminio:
- In caso di sollecitazione oltre il limite elastico, il telaio anche se non è pervenuto a rottura si deforma plasticamente (bozzatura).
- Se si dovesse generare una crepa, questa sarebbe subito visibile. L’assenza di crepa o di bozzature è garanzia che il nostro telaio non ha subito danni e quindi possiamo utilizzarlo tranquillamente.
Telaio in carbonio:
- Non sappiamo se il carbonio si è danneggiato internamente (lesione parziale di alcune fibre) durante l’urto
- Nel caso di danneggiamento interno di alcune fibre il telaio potrebbe non essere in grado di resistere alle normali sollecitazioni d’uso e rompersi di schianto durante il normale utilizzo. Un po come succede su un tessuto: se il tessuto è sano è difficile strapparlo. Se il tessuto presenta già un inizio di strappo basterà poca forza perché si allarghi lo strappo (teoria di Griffith)

Rottura da sovraccarico. Arriviamo corti da un salto atterrando in salita, o durante il nostro giro incontriamo un’improvvisa compressione. Generiamo quindi una sollecitazione oltre il carico massimo in grado di sopportare il telaio.

Alluminio: con l’alluminio abbiamo 2 possibilità:
1) La sollecitazione supera non eccessivamente il carico limite: si rimane all’interno della fase di deformazione plastica e il componente non si spezza ma si deforma plasticamente assorbendo il surplus di energia rispetto al limite elastico.
2) La sollecitazione è nettamente superiore rispetto al carico limite: la deformazione plastica non è sufficiente ad assorbire il surplus di energia e si perviene a rottura.
Carbonio: con il carbonio invece se si supera il carico limite lo scenario è uno solo: rottura di schianto.

Risulta quindi evidente che il comportamento a rottura dell’alluminio conferisce maggiore margine di sicurezza perché:
- La presenza di danneggiamenti è facilmente visibile anche con una semplice analisi visiva. L’assenza di crepe o deformazioni plastiche (bozze) è garanzia che il materiale non si è lesionato. Nei compositi in fibra di carbonio invece si possono verificare delle rotture interne che minano la resistenza della struttura. Queste lesioni non sono individuabili se non con analisi specifiche e spesso sono la causa di rotture inaspettate (telai che si rompono senza alcun motivo apparente perché lesionati durante una precedente caduta).
- La deformazione plastica dell’alluminio superato il limite elastico costituisce un margine di sicurezza in più in quanto può essere in grado di assorbire il surplus di energia oltre il limite elastico senza far pervenire il componente a rottura.


ps: senza smile
 

brunopiru

Biker poeticus
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torino
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Il fatto peró è che il carbonio entra in fase plastica sotto sollecitazioni molto maggiori dell'alluminio,ergo è piu resistente,il carbonio è piu delicato solo a scalfitura rispetto all'alluminio(io parlo sempre a parita di peso
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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attenzione perchè state confondendo le caratteristiche di alcuni metalli con altri. l'acciaio tende a deformarsi prima di cedere, l'alluminio spesso cede di botto perchè ha un valore di allungamento basso. anni fa fecero un test sui manubri testando oltre a quelli in alu anche i primi disponibili in carbonio. questi superarono i 100mila cicli a prescindere dal marchio. quelli in alu no. ed alcuni tra cui il wcs (allora forse aveva una lega diversa) cedettero molto presto.
rimane il fatto che una caduta potrebbe compromettere il carbonio, così come anche un serragio errato dei vari comandi. ma il serraggio errato rompe le frequenze e compromette anche la solidità dei metalli.
per farla breve ognuno scelga ciò che più gli piace, presti attenzione al montaggio e ad eventuali danni dovuti a colpi impevisti. e magari non teniamo una piega in eterno.
 

emml

Biker ultra
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Zena
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Bike
cubista inside, ma attualmente felice possessore di intense spider 27.c pro
ho capito raga.......
facciamo una prova "in" strada?
ci diamo appuntameto da qualche parte ognuno armato con la propria curva manubrio....gruppo alu vs gruppo carbo... vediamo chi resiste di più ;-)
che ne dite?

PS:
continuo però ad avere un dubbio...col mio prossimo fsa in alu rivestito con carbo (finitura lucida), io dove mi dovrei collocare?
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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ho capito raga.......
facciamo una prova "in" strada?
ci diamo appuntameto da qualche parte ognuno armato con la propria curva manubrio....gruppo alu vs gruppo carbo... vediamo chi resiste di più ;-)
che ne dite?

PS:
continuo però ad avere un dubbio...col mio prossimo fsa in alu rivestito con carbo (finitura lucida), io dove mi dovrei collocare?
tra gli alu. alla fine il rivestimento ha valenza puramente estetica.
p.s.: solitamente è anche più pesante del corrispettivo solo alu. ciao.
 

luppolo

Biker serius
7/2/06
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Telaio in alluminio:
- In caso di sollecitazione oltre il limite elastico, il telaio anche se non è pervenuto a rottura si deforma plasticamente (bozzatura).
- Se si dovesse generare una crepa, questa sarebbe subito visibile. L’assenza di crepa o di bozzature è garanzia che il nostro telaio non ha subito danni e quindi possiamo utilizzarlo tranquillamente.
Telaio in carbonio:
- Non sappiamo se il carbonio si è danneggiato internamente (lesione parziale di alcune fibre) durante l’urto
- Nel caso di danneggiamento interno di alcune fibre il telaio potrebbe non essere in grado di resistere alle normali sollecitazioni d’uso e rompersi di schianto durante il normale utilizzo. Un po come succede su un tessuto: se il tessuto è sano è difficile strapparlo. Se il tessuto presenta già un inizio di strappo basterà poca forza perché si allarghi lo strappo (teoria di Griffith)

Rottura da sovraccarico. Arriviamo corti da un salto atterrando in salita, o durante il nostro giro incontriamo un’improvvisa compressione. Generiamo quindi una sollecitazione oltre il carico massimo in grado di sopportare il telaio.

Alluminio: con l’alluminio abbiamo 2 possibilità:
1) La sollecitazione supera non eccessivamente il carico limite: si rimane all’interno della fase di deformazione plastica e il componente non si spezza ma si deforma plasticamente assorbendo il surplus di energia rispetto al limite elastico.
2) La sollecitazione è nettamente superiore rispetto al carico limite: la deformazione plastica non è sufficiente ad assorbire il surplus di energia e si perviene a rottura.
Carbonio: con il carbonio invece se si supera il carico limite lo scenario è uno solo: rottura di schianto.

Risulta quindi evidente che il comportamento a rottura dell’alluminio conferisce maggiore margine di sicurezza perché:
- La presenza di danneggiamenti è facilmente visibile anche con una semplice analisi visiva. L’assenza di crepe o deformazioni plastiche (bozze) è garanzia che il materiale non si è lesionato. Nei compositi in fibra di carbonio invece si possono verificare delle rotture interne che minano la resistenza della struttura. Queste lesioni non sono individuabili se non con analisi specifiche e spesso sono la causa di rotture inaspettate (telai che si rompono senza alcun motivo apparente perché lesionati durante una precedente caduta).
- La deformazione plastica dell’alluminio superato il limite elastico costituisce un margine di sicurezza in più in quanto può essere in grado di assorbire il surplus di energia oltre il limite elastico senza far pervenire il componente a rottura.


ps: senza smile
...mmmh...tutto molto discutibile

avessi parlato d'acciaio, forse si potrebbe dire qualche cosa di simile...ma se ne potrebbe discutere

per l'alluminio, molti potrebbero storcere il naso

primo...la teoria elastica...è appunto...una teoria, una "esasperazione" concettuale piu' didattica che reale...uno spunto insomma, tanto che nella pratica si utilizzano i "coefficienti di sicurezza" nella progettazione

secondo.."l'apparenza a volte inganna"...il fatto che nn si veda , nn vuol dire che nn ci sia...la cosa è molto complessa, entrano in ballo le tensioni residue..la presenza di inneschi di sovratenzioni (microcricche , bolle ecc) che possono portare alle rotture dette di "fatica"...e su questo aspetto l'alluminio è un po' un "incognita"...le leghe di alluminio, a differenza dell'acciaio, nn hanno un vero e proprio limite di fatica...

terzo...ponendo vera in assoluto la teoria elastica, e facendo riferimento solo a carico e deformazione, per una lega di alluminio nota sappiamo il carico di snervamento..ok..premesso poi che l'alluminio nn è che sia tutto cosi' "duttile"

sicuramente è difficile trovare il carico di snervamento del carbonio...semplicemente perchè è anisotropo, e l'orientazione e i fogli di carbonio ne modificano le caratteristiche..insomma, quindi si potrebbe avere un materiale estremamente fragile, che quindi si rompe di schianto...ok...ma ad un carico molto molto alto...ma...paradossalmente, si puo' anche ottenere un mateiale che nn soffre in alcun modo un dato carico in una data direzione...per la quale magari l'alluminio è sollecitato...ad esempio "l'atterraggio da un salto"...ribadendo poi che nn serve necessariament che si superi un dato valore assoluto di tensione nell'uso affinche avvenga la rottura!...altrimenti tutto , se ben dimensionato, nn si romperebbe mai...no?!

e cmq queste sono tutte considerazioni che lasciano il tempo che trovano...è semplicemente per nn dire cose nn vere..magari poi qualcuno le prende per buone e "impara sbagliato"

il punto è semplicemente che..il carbonio è leggero , bello e efficace sulle bici...ma costoso, e "delicato"...ovvero, se cadi su una pietra o si rompe...o nn si rompe, mentre l'alluminio si bozza...

ora...girare con un telaio senza un pezzo di tubo è difficile :spetteguless:...ma nn affermerei con sicurezza che girare con uno in alluminio bozzato nn porti "pericoli"..adducendo teorie...semplicemente ci giri perchè nn si è spaccato e va bene cosi'...

ps:scusate la lunghezza...alla fine comprate quello che vi piace...soldi permettendo!
 
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