Conosco quelle due ipotesi del Barro, ma sono femminilmente troppo ripide. Cercavo qualcosa di più soft, per poter arrivare ad Ameno e salire da Milanetto sulla sterrata dolce che va al Vago.
Con le cartine della Kompass al 50'000 ho chiuso. Sono assolutamente imprecise. Spesso sono segnati come sentieri sia le sterrate, sia le tracce abbandonate; gli zigzag di 20 tornanti sono una linea dritta. Mi han fatto perdere e penare troppe volte.
Per la zona tra il lago Maggiore e il lago d'Orta ho una mappa al 25'000 fatta molto bene (ormai consumatissima), che in quella zona mi segna delle sterrate che stanno basse nella valle dell'Agogna, ma manca un collegamento evidente per collegarle. Sul portale cartografico nazionale c'è la mappa al 25'000, che però è molto approssimativa. Lì segna dei sentieri sulla sponda orientale, che si collegano in zona maneggio (c'è anche un mulino!), ma segna come sentieri anche le sterrate e non è chiaro com'è.
Quel pezzo di valle dell'Agogna è proprio ripido! (Al liceo avevamo fatto un plastico della valle dell'Agogna dal Mottarone a Fontaneto e in quel pezzo sembrava proprio un canyon).
Poi le mappe e le mie escursioni là sono antecedenti alla realizzazione dell'elettrodotto.
Due anni fa avevo fatto un giro in moto sugli sterri dietro il Mesma, ma mi manca quel pezzo tra Bolzano e Invorio. Forse ero arrivato fino all'agriturismo Nogo. Sì, ma non mi ricordo come arrivarci.
Niente. Bisogna solo andarci di persona.
Mal che vada si torna indietro e si prende la sterrata sulla sponda occidentale, che parte da dopo il cimitero di S. Martino, verso Bolzano. L'avrò fatta 14-15 anni fa...