... oggi giornata LAVORATORI SPETTACOLARE!!!
Giro nuovo, da paiura!
Partenza da Cogoleto, salita al Beigua, altavia verso il Col De Gava e discesa in una gola per risbucare a Cogoleto
Qualche dato:
41.2 Km
Quota di partenza -2 metri (così segnava il mio gps:) http://1.bp.blogspot.com/_SkFOt8xyo...A/_2vfCe-Qkb0/s1600/bici-in-acqua-383x257.jpg
Quota max 1166 metri
Dislivello totale 1833m
Temperatura fin fresca...
Discesa rocciosa, mai troppo veloce nella prima parte e più scorrevole nella seconda e pieno di tornantini da nose..
Consiglio di parcheggiare dove inizia la traccia, c'è un campetto da calcio/tennis con un comodo parcheggio (bisogna solo tirare giù prima le bici causa sbarra di limitazione a 2.10m x i camper.. OCIO).
Rapida descrizione:
da Cogoleto salita su asfalto verso Sciarborasca in una stradina tutta sotto le piante dove le macchine si contano su una mano...
Sbucati a quella cappelletta da dove di solito si arriva da dietro la discarica, stessa salita (prima asfaltata e poi sterrata, mai impossibile) fino al Rifugio Pra Riundo; da qui invece che salire alle antenne, imboccata l'ALTAVIA sulla destra, larga e con un bel panorama, spinto un attimo in salita (casa boccioni, non ripidezza). Da quì l'altavia diventa un continuo saliscendi con scorci che mi ricordavano i monti sibillini quando non si vedeva il mare, strappetto fino al rifugio Argentea. Ora comincia finalmente la discesa, anche se con qualche piccolo rilancio di un paio di metri e qualche passaggio tra le rocce su cui siamo scesi.. un lunghissimo taglio sulla costa della montagna in fondo misto roccia/erba.. fanstastico.. sbucando dall'alto alla stalla (o rifugio?? Faiallo??) a cui arriviamo quando saliamo per il Gava da quella jeepabile lunghissima.
Da qui subito sotto il laghetto artificiale parte la seconda parte di discesa nella gola, più fluida, ma intervallata da gradoni di roccia e tornantini..
Poco sotto 13 tornantini da nosepress obbligato da paura! difficili ma fattibili.
Si arriva ad un ponticello in legno (non molto rassicurante) si oltrepassa e si spinge per un minutino causa fondo irregolare. Si riprende a pedalare su una sterrata in piano per sbucare su asfalto ed arrivare al parcheggio dell'auto.
Giro nuovo, da paiura!
Partenza da Cogoleto, salita al Beigua, altavia verso il Col De Gava e discesa in una gola per risbucare a Cogoleto
Qualche dato:
41.2 Km
Quota di partenza -2 metri (così segnava il mio gps:) http://1.bp.blogspot.com/_SkFOt8xyo...A/_2vfCe-Qkb0/s1600/bici-in-acqua-383x257.jpg
Quota max 1166 metri
Dislivello totale 1833m
Temperatura fin fresca...
Discesa rocciosa, mai troppo veloce nella prima parte e più scorrevole nella seconda e pieno di tornantini da nose..
Consiglio di parcheggiare dove inizia la traccia, c'è un campetto da calcio/tennis con un comodo parcheggio (bisogna solo tirare giù prima le bici causa sbarra di limitazione a 2.10m x i camper.. OCIO).
Rapida descrizione:
da Cogoleto salita su asfalto verso Sciarborasca in una stradina tutta sotto le piante dove le macchine si contano su una mano...
Sbucati a quella cappelletta da dove di solito si arriva da dietro la discarica, stessa salita (prima asfaltata e poi sterrata, mai impossibile) fino al Rifugio Pra Riundo; da qui invece che salire alle antenne, imboccata l'ALTAVIA sulla destra, larga e con un bel panorama, spinto un attimo in salita (casa boccioni, non ripidezza). Da quì l'altavia diventa un continuo saliscendi con scorci che mi ricordavano i monti sibillini quando non si vedeva il mare, strappetto fino al rifugio Argentea. Ora comincia finalmente la discesa, anche se con qualche piccolo rilancio di un paio di metri e qualche passaggio tra le rocce su cui siamo scesi.. un lunghissimo taglio sulla costa della montagna in fondo misto roccia/erba.. fanstastico.. sbucando dall'alto alla stalla (o rifugio?? Faiallo??) a cui arriviamo quando saliamo per il Gava da quella jeepabile lunghissima.
Da qui subito sotto il laghetto artificiale parte la seconda parte di discesa nella gola, più fluida, ma intervallata da gradoni di roccia e tornantini..
Poco sotto 13 tornantini da nosepress obbligato da paura! difficili ma fattibili.
Si arriva ad un ponticello in legno (non molto rassicurante) si oltrepassa e si spinge per un minutino causa fondo irregolare. Si riprende a pedalare su una sterrata in piano per sbucare su asfalto ed arrivare al parcheggio dell'auto.