http://outsiders.splinder.com/archive/2006-04
Jurassic Rock
C'è stato un tempo, a metà degli anni '90, in cui il giovane Disorder, senza alcuna cultura musicale acquisita in casa o da amici, si affacciava per la prima volta nel mondo del rock.
Nel resto del globo terraqueo, in quegli anni, la spinta propulsiva del grunge era ormai esaurita, il britpop prosperava, il metal languiva, nuove sonorità si facevano strada, il revival di massa degli anni Ottanta era ancora lontano.
Dinamiche queste tutte sconosciute all'Italia e in particolar modo a quei locali di provincia in cui il nostro si recava, all'inizio col motorino, in compagnia di amici più interessati all'esperienza nel "locale trasgressivo" che coinvolti in un certo modo di sentire la musica e più in generale la vita. Quelle persone il ragazzo le ha poi perse di vista, infatti.
Per lui invece quei postacci sudici, disadorni e con la pista da ballo resa appiccicosa dalla birra, denominati sbrigativamente (con termine orribile) rockoteche, hanno significato molto. Gli hanno aperto le orecchie e il cuore, ne hanno modificato la sensibilità - non solo musicale.
Quegli anni sono passati.
L'universo delle rockoteche (basta con la terza persona) non l'ho mai abbandonato. Ho approfondito le conoscenze musicali, delimitando i generi che prediligo e quelli che aborro. Sono cambiate le persone che ho intorno. Da ultimo è arrivata internet, grazie a cui ho scoperto l'esistenza di musica che tv e radio ignoravano - e in parte ignorano tuttora. Sono cambiati i locali preferiti, e adesso scelgo le serate soprattutto in base a se e cosa si suona dal vivo. Ultimamente, in molti posti è pure sparita la puzza di fumo, il che non guasta.
Certe cose però non cambiano mai, come direbbero i Devo.
In particolare, certe canzoni non ci abbandonano mai.
Amate, riverite, ballicchiate, sopportate, detestate.
Sono loro, i dinosauri delle rockoteche toscane. Quelle canzoni che i dj pigri, poco preparati o semplicemente pavidi mettono su per andare sul sicuro, perchè tutti le conoscono e TUTTI - con un paio di birre nello stomaco - le balleranno.
Ormai cerco di evitare i locali dove so che la scaletta sarà monopolizzata da scelte di questo tipo, ma spesso al djset generico e scontato (il "mistone") non si riesce a sfuggire. Qualche volta ti ci abbandoni pure: in fondo quelle canzoni ti hanno accompagnato per tanti anni e, anche se alcune non ti sono mai piaciute, anche se ti fanno sentire vecchio, glielo devi.
Voglio dedicare loro questo post, ricordandone un po'.
Una playlist della memoria e allo stesso tempo un'attualissimo memorandum, per gli eventuali dj che passassero di qua, sulle canzoni da utilizzare con cautela.
Perchè ci hanno davvero sfracanato i cosiddetti.
Gli inossidabili
Le presenze fisse.
Rage Against The Machine - Killing In The Name
Interminabile, ormai insostenibile. Il ritornello "And now you do what they told ya" in Toscana è tradizionalmente storpiato dal coro alcoolico in "Devo fare la doccia". Anche se ultimamente i dj di RockFm hanno introdotto nelle loro serate il più insipido coro d'importazione "---------- la techno".
Blur - Song 2
Questa almeno è corta.
Nirvana - Smells Like Teen Spirit
Sempre gradita: ma se il dj ne mette una di Cobain meno abusata, meglio ancora.
Pearl Jam - Rearviewmirror
Da cantare e ballare tarantolati fino alla fine: e guai chi taglia il finale ("cleareeeer...cleareeeeer...")
Gli inossidabili parte seconda
Alla fine del decennio si sono aggiunte alle presenze fisse queste tre:
Queens Of The Stone Age - No One Knows
System Of A Down - Toxicity
Red Hot Chili Peppers - Around The World
Metallo non metallo
Per far scuotere le folte chiome ai duri e puri.
Iron Maiden - Fear Of The Dark
Metallica - Enter Sandman
Marilyn Manson - The Beautiful People
Korn - Freak On A Leash
Il revival più ritrito
Queste mettono tutte e tre a dura prova la resistenza fisica e psicologica. L'assolo della terza in particolare.
The Doors - Roadhouse Blues
Iggy Pop - Lust For Life
The Knack - My Sharona
Dal punk allo ska
Momento che non manca mai. Attenzione ai cattivelli che pogano a gomiti alti (e brandendo una sigaretta accesa, fino a due anni fa).
The Clash - Should I Stay Or Should I Go
Ramones - Blitzkrieg Bop
Rancid - Time Bomb
Madness - One Step Beyond
Lo scontato anni '80
Il momento anni 80 nel gran mistone arriva sempre: ma mentre di Duran, Cure e Depeche vengono alternate varie hits, non altrettanto avviene ai seguenti gruppi, dove la scelta è sempre quella.
Eurythmics - Sweet Dreams
Bronski Beat - Smalltown Boy
Soft Cell - Tainted Love
The Buggles - Video Killed The Radio Star
O.M.D. - Enola Gay
Frankie Goes To Hollywood - Relax
Simple Minds - Don't You (Forget About Me)
Tears For Fears - Shout
The Smiths - Bigmouth Strikes Again
Il momento tamarro-tunz-tunz
Per far scatenare i discotecari che sono finiti per sbaglio nel locale rock.
Prodigy - Firestarter / Breathe / Smack My Bitch Up (una a caso)
The Chemical Brothers - Hey Boy Hey Girl (sempre questa)
Italians do it better?
Litfiba - Tziganata
"Profumo di sesso attorno a seeeeee"
CCCP - Punk Islam / Emilia Paranoica
Nel corso della serata arrivano entrambe. Sempre.
Trimad - Amerigano
"Amerigano...amerigano -----..." La hit più celebre di un gruppo punk autoctono trashissimo, qui molto popolare ma credo sconosciuto fuori dalla Toscana.
Non può piovere per sempre
Ed ecco infine i dinosauri in via di estinzione. A metà anni 90 queste si ballavano tantissimo, al pari di quelle citate finora. Ora, chissà perchè, molto meno: in certi casi è un vero peccato.
Green Day - Basket Case
House Of Pain - Jump Around
Sex Pistols - Anarchy In The U.K.
No Doubt - Just A Girl
Offspring - Come Out And Play
Faith No More - Digging The Grave
The Smashing Pumpkins - Bullet With Butterfly Wings
Timoria - 2020
Radiohead - Paranoid Android
Skunk Anansie - Twisted
U2 - Sunday Bloody Sunday
Underworld - Born Slippy