Gli Arcturus piacevano anche a me all'epoca. Il primo album era notevole per il genere. Poi come tutte queste band, a furia di estremizzare tutto finiscono per fare dei ridicoli coretti da formaggiari svizzeri, tipo Ulver o Burzum.
Qualcuno dei fuoriusciti dagli Arcturus (e di altre BM-band) ora suona negli Spiral Architect. Dove mostrano notevole bravura tecnica (il bassista in particolare). Non ci fosse uno che "canta" li ascolterei più spesso.
Si, ricordo gli Arcturus!
Ti appoggio pienamente su questo: anch'io, piuttosto che certe "voci" preferisco sentire solo gli strumenti.
Devo ammettere di essere d'accordo con te Ser anche su buona parter del resto, senza per questo voler sminuire i gusti di tanti ascoltatori di metal estremo (che in parte ho molto sentito anch'io a suo tempo). In effetti la ricerca dell'estremizzazione ha spinto al parossismo diversi gruppi, che poi sono finiti sovente per somigliarsi e/o appiattirsi. Poi si tratta di gusti (in questo caso hanno tutti ragione e tutti torto quando si esprimono
) e di formazione generazionale. Personalmente negli ascolti sono stato influenzato dall'hard rock e dal progressive dei seventies, a cui si è mescolata una buona manciata di ingredienti diversi e non sempre assimilabili (metal tradizionale e sottogeneri derivati, passando per l'era post Metallica e finendo ai primi anni del nuovo millennio), ma ho sempre apprezzato il coraggio di alcune bands le quali, anzichè uniformarsi e "cavalcare" la moda del momento, hanno preferito mettersi in gioco e sperimentare continuamente, rischiando pure clamorosi flop. I metallica da questo punti di vista sono emblematici: si sono distaccati subito da un genere da loro stessi creato (che sarà abbondantemente sfruttato dagli epigoni nei decenni a seguire) per andare subito oltre.
Questa filosofia "coraggiosa" (passatemi il termine e prendete tutto ciò con le pinze, please
) secondo me può essere accomunata perfino a musicisti molto lontani nel tempo e nelle influenze, come ad esempio i Metallica stessi o altri instancabili sperimentatori di nuove sonorità, atmosfere e frontiere musicali (vedasi il celebre sassofonista John Coltrane nel jazz), ovvero persone in continua metamorfosi evolutiva, professionale ed umana.
Con il tempo ho iniziato ad apprezzare musicisti che a 18/20 anni non avrei ascoltato nemmeno sotto tortura. Parlo proprio dei jazzisti. Mi hanno costretto per forza a rivedere totalmente i parametri di bravura con cui ero solito cimentarmi nelle valutazioni. Per questa "scoperta" devo però ringraziare doverosamente hard rock ed heavy metal: come diceva il prof. di musica delle medie "colui che inizia con il rock è facile che nel tempo approdi a forme musicali superiori, come classica e jazz, appunto. Nel mio caso ha funzionato solo a metà... La classica ancora non la digerisco del tutto...