Appena chiusa la parentesi del TC, durante il viaggio di ritorno inizia subito il tran tran di telefonate per coordinare la serata, ci attende il concerto di Pino Daniele.
Siamo in forte ritardo (tanto per cambiare...) con la tabella di marcia, bisogna "occupare" i posti a sedere che i potenti mezzi della gentile "Signora" del Nonno hanno riservato per noi, ma siamo tranquilli, abbiamo sul posto una testa di... ponte e su di lui abbiamo riposto tutta la ns. fiducia!!!
La prima chiamata è per lui: Max dove sei???
Sono "ancora" a Battipaglia e c'è 1 km e 1/2 di fila...
Porcaputta, mancano 2 ore al concerto...
Non disperiamo e chiamiamo un'altro ospite, quando scopriamo che è ancora in treno di ritorno da Civitavecchia...
Riporcaputta.
Io e Claudio ci guardiamo negli occhi ed esclamiamo: iniziamo bene!
Nel frattempo dobbiamo passare pure a casa di Max per lasciargli il biglietto.
Il tempo di scaricare la bici del NN e di corsa a casa.
Docciato e a digiuno esco frettolosamente per raggiungere il concerto e prima di mettermi in macchina mi chiama Max, da Cassino, che sta uscendo anch'egli da casa. Bene, gli dico, sei a 2 passi, pensaci tu ad occupare i posti.
Arrivati in sincronismo all'ingresso col Nonno e Signora, da strade completamente opposte, di Max non c'è traccia...
Ma come??? "Vabbuò"...
Ci mettiamo in fila per farci vidimare la prenotazione, quando finalmente ci raggiunge. Neanche il tempo di un saluto e subito il primo battibecco con altre persone che erano in fila, perchè pensavano ad una "furbata" del ritardatario...
Che bel rientro Max, lasci... il segno!!!
Finalmente entriamo, nel caos più totale, non c'è un minimo di indicazione su come raggiungere le poltroncine, davanti a noi un mare di gente. Tra "permesso permesso" ci dirigiamo verso il palco, quando, solo dopo aver raggiunto le transenne, ci dicono che l'ingresso è dalla parte opposta. Ritornare indietro era arduo, così optiamo per la traversata tra la gente, completamente ignari del rischio in cui ci stavamo immettendo. Abbiamo rischiato 3 volte il linciaggio, ci vedevano come dei "raccomandati"...
Finalmente raggiungiamo i posti a sedere, tirando un sospiro di sollievo per lo sampato pericolo, poco dopo minuti inizia il concerto. Avevamo fatto in tempo, anche se a digiuno dopo una giornata intensa di fatiche.
Appare Pino e neanche il tempo di dire buonasera e iniziano le note di "Quando", seguite da "Napul'è". Un boato.
Per me, che lo annovero tra i miei ARTISTI preferiti (ma anche per gli altri...), inizia uno stato di estasi ed emozione, che mi accompagnerà per tutta la serata.
Una dopo l'altra, canta il meglio del suo vasto repertorio. Sebbene ormai le sue performance canore non siano più quelle di un tempo, la qualità delle sue esibizioni è sempre di buon livello e la sua chitarra continua a suonare... poesia.
Concerto di ottima qualità, con brani completamente riarrangiati e dei musicisti d'eccezzione, che ci hanno regalato dei virtuosismi e degli assoli da cineteca.
L'avevo già visto altre 4 volte in concerto e questo, sarà perché eravamo a pochi metri e comodamente seduti (come lo vidi alle Terme di Caracalla una quindicina di anni fa), sarà perché aumenta la selezione dei suoi brani più belli, sarà perché è il più recenteè stato uno dei più belli.
Sebbene non può esibirsi più con la grinta di un tempo e le sue intonazioni non vengono più da "dentro", come nella canzone "Anima", la sua musica continua a suggestionare.
A mio avviso non gode del consenso che meriterebbe.
Un'altra indimenticabile emozione è stata vissuta.
P.S.: il tutto all'astronomica cifra di... diecieuris!!!