Fino al 3 di agosto ero in una situazione simile: una MTB rigida e una gravel. La forca rigida su MTB l'avevo scelta perchè volevo ridurre al minimo la manutenzione della MTB e, complice il telaio in acciaio, ridurre un po' il peso.
In salita non hai praticamente nessun aspetto negativo, in discesa cambia molto, quanto meno cambia il modo di approcciarsi alla discesa stessa, cercando un sistema per soffrire meno le sollecitazioni di una forca rigida, sistema che comunque si trova. Alla fine facevo le stesse cose che facevo con l'ammortizzata, magari perdendo un po' in velocità. Ho fatto un'uscita con un gruppo di amici: in salita li ho passati tutti, ma in discesa me le hanno date di santa ragione!
Dopo il 3 agosto la MTB è andata in riposo forzato: un incidente in pista ciclabile le ha rotto il telaio, per cui mi sono trovato con la sola gravel. A quel punto, complice il fatto che le avevo appena cambiato la trasmissione, passando ad una GRX nuova di pacca, ho voluto provare i limiti di questa bici nel fuoristrada.
Anche qui: in salita, pendenze ripidissime a parte, praticamente nessun problema: si sale bene... il 46-30 assieme al pacco pignoni 11-34 permette davvero una buona versatilità, dandoti qualcosa in più in salita e perdendo pochissimo in pianura/discesa, su rapporti che tanto uno tira in maniera limitata (tirare un 52-11 in pianura ti dà una bella velocità, ma fallo per 20 km...).
Il limite grosso della gravel, almeno della mia, è nelle discese. Le gomme strette (posso montare max 35mm di larghezza) soffrono sullo scassato, affondano nel ghiaino portato giù dalle piogge rischiando di farti partire l'anteriore di traverso. Credo che una gravel con generosa gommatura, tubeless, possa diluire il distacco tra lei e una MTB rigida... sia nel bene, che nel male. I tempi tenderanno ad essere simili. Cambia qualcosa anche a livello di controllo della bici, con il manubrio diverso, le mani che per andare al meglio vanno in presa bassa, dandoti la possibilità di andare abbastanza bene in fuori sella, anzi, diciamo che bisogna. E qua, altro aspetto: la lunghezza della bici! La mia è un filino troppo lunga, creandomi qualche problemino di gestione proprio in discesa: una taglia in meno avrebbe aiutato molto.
Ora: in teoria a breve dovrebbe arrivarmi il nuovo telaio della MTB, e questo mi ha dato da riflettere. Molte delle scelte che ho fatto quando ho comprato/assemblato quella bici si sono rivelate sovrapponibili, pure troppo, alla gravel. La guarnitura tripla (per avere davanti sia il 22 per le salite mortali che il 40 per i piattoni infiniti) si sta mostrando una scelta che la gravel ha reso obsoleta: se ho il piattone non prenderò la MTB. Addirittura, io che sono sempre stato abbastanza scettico sul monocorona, stavo pensando a quella soluzione.
Si, perchè, per giungere alla conclusione di questo mio romanzo, l'aspetto principale credo sia quello di riuscire a differenziare le bici.
La gravel ha invaso parte del territorio della MTB, relegandola a ruoli più specialistici: sentieri scassati, salite al 20% in mezzo al bosco, discese scassate. A quel punto la forcella credo tornerà ad essere quella ammortizzata (anche perchè la rigida ha preso pure lei la botta, ed essendo in carbonio non so se ritenerla ancora affidabile, anche se non mostra alcun segnetto) e la MTB perderà qualche velleità gravel che aveva prima.
Al tempo stesso la MTB potrebbe rivelarsi essere un'ottima bici da viaggio, stile Tour Divide, con la rigida e la sua rapportatura a prova di bagaglio.
Insomma: dipende molto da quello che farai. Per quanto mi riguarda, la gravel, adesso come adesso la consiglierei al 90% degli amici e conoscenti. Vedi gente usare una MTB per andare in ciclabile, o su leggero scassato: del tutto inutile! Una gravel è più veloce, più pratica e comoda. Per contro la MTB la consiglierei, e qui andrei quasi di full, a chi cerca emozioni più forti, e percorsi più scassati. Una MTB rigida avrebbe un senso se volessi una bici da viaggio, per non temere nulla, senza fretta, magari con bagagli a seguito.