Mi è successo diverse volte di fare alcuni tratti abbastanza schifi in salita con amici che montavano il mono. Con la tripla i salti tra i rapporti sono molto ridotti, gli intervalli sono ben dosati e progressivi. Con il mono questi amici, gente che ha gamba, che gira tutto l'anno e macina km, si è trovata in diversi punti dove il rapporto più agile era troppo agile, e quello appena sotto un filino troppo duro da spingere. A quel punto perdi il ritmo e metti giù il piede. Dove loro andavano in crisi, perchè su un tratto a metà strada tra un rapporto e l'altro, in un buco, io con la tripla avevo il rapporto giusto. Questo mi ha portato a riflettere molto sulla convenienza, ciclisticamente parlando, del mono. Oltre ai ridicoli intervalli di manutenzione: 1500 km per una
catena, e 3000 per pacco pignoni e corona sono una cosa assurda, buona per chi gareggia e la bici gliela dà la squadra, o per chi in bici ci va la domenica. O per chi ha soldi da spendere.
Che poi non hai tutto sto risparmio di pesi. Certo, perdi 2 corone e un manettino, oltre a relativi cavi, ma il pacco pignoni diventa enorme, con pignone più grande da 51, che sembra la corona di una bici da corsa. Il peso che perdi lo riprendi sotto mentite spoglie. Le regolazioni su cambi a 12 e 13v sono delicatissime. E' vero: con il mono perdi complessità di funzionamento, perchè non hai la scelta delle 2 corone, ma che tanto complesso non ho mai trovato. Molto peggio regolare cambi delicatissimi, per quanto mi riguarda, e riuscire a trovarci la quadra.
Comunque si, argomento trito e ritrito, ma che fa sempre pubblico!