Ieri sui Colli Euganei di nuovo abbiamo sfiorato la rissa con i moto enduristi.
Stavamo scendendo a Valsanzibio per un percorso recentemente sistemato dai danni provocati dalle piogge e soprattutto dalle moto. Anzi, ancora adesso si vedono i solchi di alcune parti divenute impraticabili e quindi abbandonate, che hanno richiesto l'apertura di alcune varianti.
Erano una decina, in salita ovviamente. Noi in tre. All'inizio c'è stato subito uno scontro verbale e un paio di spintoni, poi per fortuna siamo riusciti a restare calmi anche se con toni piuttosto alti.
Gli argomenti dei motorizzati, insostenibili, erano sempre gli stessi: noi giriamo per i colli da trent'anni (in effetti uno di questi era sulla sessantina), voi chi siete per impedircelo, noi teniamo puliti i sentieri, anche voi che modificate i sentieri siete fuori legge, voi ciclisti ultimi arrivati siete prepotenti e pensate di dettare legge, e tutte le solite cazzate che ci dicono sempre. Tanta ignoranza e prepotenza e il solito becero menefreghismo delle regole.
Hanno anche detto di aver scelto questo sentiero per fare qualcosa di tranquillo, poco impegnativo. Come dire, guarda questi deficienti che ci hanno preparato questo bel sentiero, tolte le foglie e le pietre, sistemato le sponde, eliminato i solchi, spianato le buche. Nessun rispetto per le regole e per l'ambiente. Almeno rispettassero il lavoro di chi si spacca la schiena a fare manutenzione gratuita ai percorsi.
Dopo che i fenomeni se ne sono ripartiti, siamo risaliti a piedi a vedere i danni: terra scavata, sassi smossi, erba arata fuori dal sentiero, e tanta puzza che ha aleggiato per l'aria almeno una decina di minuti.
Nel frattempo, un altro gruppo di moto è passato per un altro sentiero, lì vicino.
Finirà mai questo schifo?