Orbene, stamane mi sveglio, colazione con fiumi di nutella, vestizione multistrato e domopak ai piedi. Mia moglie i vede mentre avvolgo i piedi con la pellicola trasprente e mi chiede se voglio metterci del rosmarino
Rifiuto e parto per canonica, incontro i soliti caramba e mi tuffo nel lungo lambro. Ponticello con 2 dita di neve fresca fresca, la ruota dietro scivola ma non troppo, si sale. Subito dopo stop: albero caduto. Son troppo vecchio per il bunny hop (si scrive così?), scendo e lo passo. Mi passano due bikers che ridendo mi chiedono se l'ho buttato giù io... si, "a testate" rispondo.
Riparto e ben presto la neve lascia il posto a tanto fango, ma il fondo è buono e con un po' di fatica in più si può pedalare anche a ritmi quasi sostenuti... ma okkio alle discese, la neve bagnata è infida!
Arrivo fino all'orlanda, mi rifiuto di entrare nel bosco di Rancate perché se già domenica mattina c'era tanto fango chissà adesso. Per asfalto arrivo fino a Monticello, segue il percorso marathon e mi porto ai piedi della salita del cancello. Il fondo è compatto, ma qui c'è più neve che a canonica.
Comincio a salire, la pazienza del rampeghino, e il fondo peggiora. Mucchietti di neve, a volte bagnate, orme di camminatori, la ruota dietro perde ogni tanto aderenza. Insisto, passo il primo tornante, ogni tanto ho la sensazione di andare sui
rulli (che non ho mai fatto ma immagino). Abbasso il ritmo, cerco la pedalata "rotonda", e con pazienza salgo... salgo... salgo...
Gran fatica, barcollo ma non mollo. Arrivo alla cima. Giro a sx e prendo la strada per sirtori, direi 2 cm di neve ma le
ruote aderiscono e si sale.
Ritorno a casa, passaggio per i sentiri dietro cascina caffe' belli innevati e bagnati, rischio di scivoloni ma si pedala.
Buone gite a tutti!