kabar ha scritto:
Avrà forse fatto qualcosa che, a prescindere da tutto, è rimasto nel cuore della gente?
Io penso di sì, e come me tanti altri.
Quoto.
Poi (forse è un pensiero tutto mio...) gli esempi mezzi positivi e mezzi negativi sono più istruttivi di quelli tutti (finti?) positivi.
Pantani è un uomo, lo chiamiamo "Marco", non un eroe invincibile (Armstrong, per esempio, ma non è un riferimento ai dubbi che sono stati sollevati ultimamente) in cui chi si può riconoscere?!
Io mi riconosco più in Marco, perchè so di avere delle debolezze, come lui, e penso che la sua storia mi dice quanto vale la pena di superarle e vincerle, mi dice che quell'uomo, che era grande, ha sofferto e faticato non solo atleticamente, per sconfiggerle: lui non ce l'ha fatta e questo è un monito che mi sprona a lottare e impegnarmi fino infondo.
Armstrong non è la stessa cosa: i problemi che ha avuto li ha vinti, come ha vinto 7 Tour: è un grande uomo, ma forse non è stato anche tanto fortunato? La sua grandezza non l'ha forse voluta la Sorte almeno quanto l'ha voluta lui?
In lui, nelle sue vicende, vedo una dimensione superiore a quella umana, una forza non sua.
E' un po' come quando si parla di persono dotate di un'intelligenza moolto superiore alla media: "eh, sì, ci sei riuscito...grazie al c....!" Grazie a Dio.
Insomma, secondo me l'esempio di Marco insegna qualcosa che quello di Armstrong non insegna, non dico che sia nè migliore nè peggiore, dico che sono tutti e due esempi che sanno e fanno riflettere, tutti e due utili. Diversi.