Monte san michele

stevekh3

Biker infernalis
21/7/11
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Cervignano del Friuli (UD)
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YT Capra CF Pro 2015 & Olympia F1X 2019 & YT Izzo uncaged 11 2024
Oggi sono passato per di là alle 3.00 di mattina e nella casetta vicino al museo c'erano le luci apperte. Ma mica ci saranno i militari in guardia-in servizio? Giusto se qualcuno lo sa...

Alcune luci le trovi sempre lasciate accese, ma solitamente non c'è nessuno altrimenti mi correva dietro :smile:
 

iaco70

Biker paradisiacus
4/2/09
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Gradisca d'Isonzo
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Bike
Scott Scale RC 900 Ultimate 2017, Orbea OIZ M-TEAM 2023
Hanno transennato tutta l'area che da sulle gallerie che ti trovi difronte quando sali dalla sterrata che viene su dritta da San Martino.

ero su a fare allenamento poco fa, effettivamente hanno messo le transenne ma, a parte i giorni lavorativi dove ci potranno essere operai e mezzi nell'area antistante, non credo ci saranno problemi a transitare sull'anello in cima.
 

scarahancock

Biker serius
2/11/13
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Gorizia
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Insomma, tutti sanno che è vietato però tanti ci vanno lo stesso.
Prima che vietino tutto il S.Michele non è meglio fare a meno di quei 200 metri di tracciato e girare intorno alla cima?

Mah, sinceramente il passaggio a lato della catenella sembra fatto apposta per le bici...o mettono un bel cartello che specifica chiaramente il divieto (come c'era fino a quest'inverno in cima al korada da esempio, nonostante in teoria in slovenia tutti i sentieri escursionistici siano vietati a prescindere) oppure non è chiaro per niente...lo stesso militare che mi ha aggredito tempo fa non è stato in grado di spiegarmi se è vietato per legge, mi ha detto vieni a leggere il regolamento appeso al museo, e ovviamente non ho trovato nulla!
 

AMTB*73

Biker popularis
perchè perdersi l'ultimo strappo che è la parte più significativa dell'allenamento sul San Michele?
Allora tanto vale salire per la strada asfaltata.
Sarà pure zona sacra, ma che problema c'è a passarci in bici? mica siamo lì a sporcare, far danni o chi sa che.

Ecco la penso esattamente allo stesso modo. Non credo che si manchi di rispetto passando in bici.....
 

fratelltwo

Biker serius
14/8/13
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Sarebbe da spiegare un paio di cose al "signorino" che come molti vive nel suo mondo di beata ignoranza e drammaticamente più sono ignoranti più spaccano i co...comeri piccole note da spiegare al signore se vi rompe:

Così diceva una rivista americana "1875, Italian militia called Bersaglieri use highwheeled bike riders to deliver messages during maneuvers. The bikes had lanterns, rifles, ammunition, and knapsacks. The cyclists carried messages, and averaged 12 mph. trad.1875 In Italia una classe di soldati detta Bersaglieri usa velocipedi per consegnare messaggi durante le manovre. Le biciclette hanno lanterne fanali, arma individuale e sacca. I Ciclisti nel consegnare messaggi raggiungono una velocità di 12 miglia orarie circa 22 Km/h.
Nella primavera del 1895, Il generale Testafochi riesce a convincere le autorità ad usare, alle grandi manovre, un drappello di 16 uomini comandato dal Natali. Il discreto successo da inizio ai primi esercizi individuali che si svolgono su terreno piano e a seguire in discese, fossi e terrapieni.

VI RICORDA NULLA ??? ANDIAMO AVANTI ...

All'addestramento si aggiungono ora anche gli ufficiali di tutti i reggimenti, che ne sono comandati. Facciamo ora un passo indietro per vedere quali furono i principali problemi tecnici che dovette superare la bicicletta. E' indubbio che le gomme pneumatiche facilitino la corsa, ma nel fuoristrada e nell'uso militare la foratura è un inconveniente irrisolvibile in tempi brevi. Si ritorna pertanto al tubolare pieno o semipieno. Il pignone fisso viene presto sostituito da quello a cuscinetti, mentre per il molleggio si montano ammortizzatori sulle forcelle (come le mountain Bike odierne). Con l'adozione di ruote più grandi, aumenta la velocità e si cominciano a studiare anche rapporti di moltiplica posteriori, che sfoceranno poi nel cambio automatico (per gli ufficiali). Le biciclette allora più in auge sono, la Bianchi, la Carraio, la Costa, la Rossi Melli. Nel 1911 il ministro della Guerra indice un concorso tra ditte costruttrici nazionali (11) per scegliere il modello ufficiale. La prova è eseguita su un percorso di 3.000 Km, in gran parte costituito da strade polverose e bianche. A prova ultimata sarà vincitrice la Bianchi. Verranno costruite oltre 7.000 biciclette negli anni successivi. Finite le istruzioni preliminari in addestramento, si esce finalmente in strada per le grandi tappe di trasferimento o per le manovre. Le esercitazioni sono normalmente di 120 km da compiersi in 7-8 ore.
La ditta Bianchi sorta nel 1885 a Milano costruisce durante il primo conflitto 2000 motori d'aviazione, 250 motociclette e oltre 60.000 biciclette per tutti i reparti dell'esercito che l'adotteranno. Viene studiata una bicicletta con cambio per gli ufficiali ed una versione per il trasporto di mitragliatrici in tre pezzi di 14 kg ciascuno. Oltre al modello da truppa e da ufficiale come detto, si producono da parte dell'arsenale del genio in Pavia, biciclette che sono cedute con agevolazioni di pagamento per uso personale agli ufficiali. Dopo la guerra, tutti i reggimenti bersaglieri si trasformano in ciclisti adottando l'ultima nata di casa Bianchi, il modello 23 quella giunta fino ai giorni nostri.

TRADOTTO DURANTE LA PRIMA GUERRA CIRCOLAVANO PIU' DI 60.000 BICICLETTE NELLE ZONE TEATRO DELLA GUERRA "SIMILI" ALLE NOSTRE MTB.

Fatto questo e senza addentrarsi nella sua pseudo cultura sulla guerra, e men che meno su quella turistica spiegategli che la maggior parte dei visitatori passano la domenica quando il museo è vergognosamente chiuso ... spiegategli che il cicloturismo è una delle più importanti nuove risorse del settore, spiegategli che un uomo su una bici farà meno danni sul terreno che lo stesso camminando per la semplice azione degli attriti ... e se non basta fate la cosa più semplice e migliore MANDATELO A ....
 

b1acktea

Biker serius
24/9/08
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Gorizia - Torbole
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Fatto questo e senza addentrarsi nella sua pseudo cultura sulla guerra, e men che meno su quella turistica spiegategli che la maggior parte dei visitatori passano la domenica quando il museo è vergognosamente chiuso ... spiegategli che il cicloturismo è una delle più importanti nuove risorse del settore, spiegategli che un uomo su una bici farà meno danni sul terreno che lo stesso camminando per la semplice azione degli attriti ... e se non basta fate la cosa più semplice e migliore MANDATELO A ....

Scusa ma il tuo intervento (a parte quello di offendere) che valore ha?

Al di là di cartelli esistenti o no, musei aperti o chiusi, rovinare o non rovinare .... sono dell'idea che sempre e comunque si debba cercare di comportarsi educatamente (anche se si ha di fronte qualcuno che urla o "è ignorante") ed in maniera da conciliare le esigenze dell'uno e dell'altro.
Se i militari si impuntano, per ragioni di sicurezza dei pedoni o del mantenimento del bene del demanio, possono tranquillamente vietare alle bici tutto il monte san michele visto che da qui al 2018 sarà un sussegguirsi di eventi o lavori.

Tutta la zona è considerata "zona sacra" e c'ha una sua normativa nazionale (appena lo trovo lo posto).
 

fratelltwo

Biker serius
14/8/13
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Solo la zona con le catenelle è zona sacra il resto è un mix di terreni privati/pubblici.
Ti spiego il perché considero ignoranza i comportamenti intrapresi dal custode.
La zona sacra è nata come luogo di memoria per ricordare i soldati e gli accadimenti in questo caso della Grande Guerra. "per non dimenticare" "In memoria di .."
Quando sono da solo o in giro per divertimento evito le zone che danno "fastidio" al custode per una forma di rispetto e pacifica convivenza, cosa che non faccio se porto dei visitatori / turisti a visitare quei luoghi e a conoscere ...
Perché mi sono trovato troppe volte per essere un caso a dare consigli, spiegazioni a turisti in macchina / a piedi. Per capirci una famiglia in visita che voleva visitare delle trincee / gallerie si sente rispondere dal custode che non ce ne sono di visitabili .... questa per me è mancanza di rispetto a quei luoghi e ai caduti.
Perché mancare di rispetto per me vuol dire sporcare, rompere, cose che purtroppo accadono molto spesso dopo i fine settimana causate dai visitatori domenicali e non certo dai ciclisti (ma la domenica non c'è nessuno a controllare)... passare con una bici non vuol dire certo mancare di rispetto ... io spesso e volentieri mi fermo a raccatare immondizie abbandonate.
Perché mancare di rispetto alla memoria vuol dire non raccontare, vuol dire tenere chiuso il museo, vuol dire chiudere i bagni "costringendo" il visitatore magari a pisciare o peggio dietro un albero.
Perché ho conosciuto molti ragazzi che si sono interessati e appassionati a quello che era accaduto proprio perché si allenavano in mtb in quelle zone.
Perché ci sono cacciatori che grazie ad una legge vecchia come il cucco possono passare indisturbati con le macchine e sparare come se ci fosse ancora la guerra e questa è una mancanza di rispetto ma non sembra essere un problema.
Perché ogni volta che passo sui sentieri penso ai Bersaglieri in Bicicletta che sulle loro Bianchi con uno sforzo enorme sfrecciavano tra una trincea e l'altra a portare informazioni e questo è rispetto a quei luoghi.
Perché spesso dico una preghiera in cima tre a memoria di tutti i caduti di tutte le nazionalità e religioni questo è rispetto.
Ecco perché sono così adirato e sinceramente dei regolamenti della zone sacre scritti da Benito o chi per lui più di tanto non mi interessano sono pur passati cento anni e sono cambiate un infinità di cose.
Vogliono chiudere tutto buon per loro, lasciamo pure che tutto vada dimenticato e abbandonato così che al bi centenario non rimanga nulla da ricordare.
 

cossar931

Biker forumensus
25/6/09
2.196
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FVG
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Bike
TREK
Effettivamente è vero, ogni volta che si passa in quella zona affiorano pensieri della guerra, e spesso ti fá pensare e riflettere.
Io comunque una volta le ho sentite dal custode mentre transitavo a piedi e bici in mano. Ero da solo e avevo voluto farmi un giro vicino alle trincee, ho fatto un pezzo in sella a passo d'uomo e un pezzo a piedi proprio per dare fastidio a eventuali turisti (che per cronaca non ho incontrato. ..)
 

iaco70

Biker paradisiacus
4/2/09
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Gradisca d'Isonzo
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Scott Scale RC 900 Ultimate 2017, Orbea OIZ M-TEAM 2023
Fatto questo e senza addentrarsi nella sua pseudo cultura sulla guerra, e men che meno su quella turistica spiegategli che la maggior parte dei visitatori passano la domenica quando il museo è vergognosamente chiuso....

A questo proposito questa mattina ero su a fare allenamento e c'erano alcuni turisti seduti sui gradini... perchè il museo era chiuso!
O che risalivano in macchina dopo aver fatto il giro dei sentieri (senza che nessuno si sia minimamente lamentato o infastidito dall'avermi incrociato in bici) senza poter visitare il museo...
Ne ho incrociati alcuni anche alla galleria del Brestovec, che ovviamente dal lunedì al venerdì ha le luci spente, tanto valeva non metterle...
 

iaco70

Biker paradisiacus
4/2/09
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Gradisca d'Isonzo
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Scott Scale RC 900 Ultimate 2017, Orbea OIZ M-TEAM 2023
Io comunque una volta le ho sentite dal custode mentre transitavo a piedi e bici in mano. Ero da solo e avevo voluto farmi un giro vicino alle trincee, ho fatto un pezzo in sella a passo d'uomo e un pezzo a piedi proprio per dare fastidio a eventuali turisti (che per cronaca non ho incontrato. ..)

A piedi e bici in mano? allora non sarà stata quella volta che hai staccato il miglior tempo di salita da via peteano. :smile:
 

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