Da un po’ di tempo Man65 mi parla di un giro da organizzare a Siniscola. L’idea è quella di sfruttare tutto il bellissimo fondovalle ai piedi del Montalbo che va dalla grotta di Locoli a Monte Pizzinnu inserendo una puntata anche a Pranu Altudè.
La zona prescelta è davvero fantastica. Boschi fittissimi, grotte, salite tostissime, passaggi su placche di calcare. Insomma sembra esserci tutto per poter proporre davvero un giro interessante in una zona poco utilizzata per la Mountain Bike. In previsione di questo giro è quasi un mese che la domenica, insieme alle signore, si organizzano trekking a scopo esplorativo. Ormai dopo tutte le esplorazioni ci siamo già fatti un’idea abbastanza chiara della zona e ora non resta che provare il giro.
Partiamo alle 13,30 da Siniscola fronte bar Patteri. Dopo un certo numero di km tra asfalto e stradoni sterrati arriviamo alla grotta di Locoli. Da qui procediamo attraverso salite velenose verso i resti della dispensa Guletti . Un attimo di tregua in un bel pianoro con bestiame al pascolo e subito altre salite velenose verso Monte Pizzinnu. Siamo arrivati al “pezzo forte” della giornata ossia un nuovo trail che è stato ricavato nel fittissimo bosco di fondovalle. L’entusiasmo è alle stelle. Dopo tanto lavoro vogliamo finalmente provare la strada che ci porterà alla bellissima grotta de “Su Santuariu”. Nella zona che percorriamo ci sono una miriade di strade e tanti, troppi tagli di legna che sembrano completamente abusivi. Sembra quasi che da quelle parti qualcuno si muova e usi il territorio come meglio crede senza curarsi di niente.
Proseguiamo fiduciosi e dopo aver voltato per Altudè la prima amara sorpresa. La gomma di Man65 esplode a causa di una trappola costituita da una striscia di rete elettrosaldata tagliata alla bisogna e conficcata nel terreno in modo da essere invisibile. Non ci perdiamo d’animo. Camera d’aria e si riparte. Troviamo anche del filo spinato a 40 cm di altezza e io comincio a non sentirmi più così tanto a mio agio. Intercettiamo lo stradone di Altudè e le sue terribili rampe che ci fanno concentrare su altri problemi. La discesa da Gasile, poi, sgombera completamente la mente e ci riporta nel fondovalle.
Ci è tornata le voglia di concludere il nostro progetto e si va verso la terza grotta, un roccione tagliato di colore rossastro che spunta da una boscaglia fittissima (per intenderci è quella roccia che si vede dalla superstrada dopo monte Pizzinnu sulla sx). Troviamo la grotta e, nella strada, anche un accampamento assurdo con tavoli, panche, impianto d'acqua (funzionante), arrostitoio maxi e pure un frigo. Il tutto è stato costruito dentro rocce bellissime che offrono un riparo e fanno da tetto.
Tante, troppe cose strane. Più andiamo avanti e meno sono tranquillo.
Si riparte. Dobbiamo attraversare ancora la valle per riportarci sotto il Montalbo e gustarci il gran finale con la bellissima discesa su placche di roccia che ci riporterà alla grotta di Locoli. Ma si vede che non è proprio giornata. Perdiamo la strada e nel mentre io rompo la gomma sulle pietre. Man65 perlustra e scova la strada e io nel frattempo riparo la gomma tubeless mettendo la camera. Ripartiamo e dopo qualche centinaio di metri esplodono all’unisono tutti e due i nostri copertoni posteriori. L’ennesima trappola ha fatto altre vittime e a questo punto siamo abbastanza demoralizzati. Ne abbiamo passate tante ma oggi proprio non gira giusto. Ok, mano alle pezzette! Io riparo la mia camera facilmente ma la camera da 29 di Man65 è un po’ piccola. La pezzetta “tira” quando si gonfia la camera e salta.
Ora siamo davvero fottuti!
Lui dovrà per forza tornare a piedi fino alla strada che dista almeno un paio di km. Io decido di raggiungere Siniscola a pedale e nel mentre ci viene in soccorso Isabella (la compagna di Man65) che lo riporta a Siniscola da Monte Pizzinnu .
Arriviamo al bar Patteri quasi in simultanea e li ci aspettano Moreno Cuchillo e un altro amico con birre fresche … l’incubo è finito e sono quasi le 20,00!
Mi spiace darla vinta a un bastardo di questo genere ma credo che questo giro non si potrà fare.
Posto le foto in ricordo di una giornata davvero sfigata … o forse no!
Partenza bucolica. Prati in fiore
maialini speedy
cavalli ... niente lascia presagire l'evoluzione della giornata
intanto ecco le prime melanzane ... immancabili nella dieta del biker
Dispensa Guletti
ancora melanzane e sullo sfondo una vecchia azienda agricola che deve aver conosciuto tempi migliori
finalmente un po di discesa
e poi via ... nel nuovo trail
primo stop. La gomma di Man65 esplode
e questo è il regalino che abbiamo scovato ed estratto dal terreno
saliamo ad Altudè e qui devi pensare solo a pedalare
la piana di Altudè in direzione della discesa di Gasile
Gasile
La grotta visibile anche dalla superstrada 131
e l'organizzatissimo accampamento nel nulla
con rubinetto dal quale ... esce l'acqua!!
ripartiamo ma facciamo poca strada. Io rompo il copertone e subito dopo esplodono tutte e due le nostre gomme posteriori già con le camere
e grazie a questi regalini non terminiamo il giro ce ci avrebbe portato ad altre due grotte tra cui quella di "Su Santuariu"
Tutto sommato non è andata male.
La birra del bar Patteri poteva essere calda!
Meglio prenderla con filosofia anche se davvero non digerisco che le nostre campagne possano essere in mano a gente di questo tipo.
La zona prescelta è davvero fantastica. Boschi fittissimi, grotte, salite tostissime, passaggi su placche di calcare. Insomma sembra esserci tutto per poter proporre davvero un giro interessante in una zona poco utilizzata per la Mountain Bike. In previsione di questo giro è quasi un mese che la domenica, insieme alle signore, si organizzano trekking a scopo esplorativo. Ormai dopo tutte le esplorazioni ci siamo già fatti un’idea abbastanza chiara della zona e ora non resta che provare il giro.
Partiamo alle 13,30 da Siniscola fronte bar Patteri. Dopo un certo numero di km tra asfalto e stradoni sterrati arriviamo alla grotta di Locoli. Da qui procediamo attraverso salite velenose verso i resti della dispensa Guletti . Un attimo di tregua in un bel pianoro con bestiame al pascolo e subito altre salite velenose verso Monte Pizzinnu. Siamo arrivati al “pezzo forte” della giornata ossia un nuovo trail che è stato ricavato nel fittissimo bosco di fondovalle. L’entusiasmo è alle stelle. Dopo tanto lavoro vogliamo finalmente provare la strada che ci porterà alla bellissima grotta de “Su Santuariu”. Nella zona che percorriamo ci sono una miriade di strade e tanti, troppi tagli di legna che sembrano completamente abusivi. Sembra quasi che da quelle parti qualcuno si muova e usi il territorio come meglio crede senza curarsi di niente.
Proseguiamo fiduciosi e dopo aver voltato per Altudè la prima amara sorpresa. La gomma di Man65 esplode a causa di una trappola costituita da una striscia di rete elettrosaldata tagliata alla bisogna e conficcata nel terreno in modo da essere invisibile. Non ci perdiamo d’animo. Camera d’aria e si riparte. Troviamo anche del filo spinato a 40 cm di altezza e io comincio a non sentirmi più così tanto a mio agio. Intercettiamo lo stradone di Altudè e le sue terribili rampe che ci fanno concentrare su altri problemi. La discesa da Gasile, poi, sgombera completamente la mente e ci riporta nel fondovalle.
Ci è tornata le voglia di concludere il nostro progetto e si va verso la terza grotta, un roccione tagliato di colore rossastro che spunta da una boscaglia fittissima (per intenderci è quella roccia che si vede dalla superstrada dopo monte Pizzinnu sulla sx). Troviamo la grotta e, nella strada, anche un accampamento assurdo con tavoli, panche, impianto d'acqua (funzionante), arrostitoio maxi e pure un frigo. Il tutto è stato costruito dentro rocce bellissime che offrono un riparo e fanno da tetto.
Tante, troppe cose strane. Più andiamo avanti e meno sono tranquillo.
Si riparte. Dobbiamo attraversare ancora la valle per riportarci sotto il Montalbo e gustarci il gran finale con la bellissima discesa su placche di roccia che ci riporterà alla grotta di Locoli. Ma si vede che non è proprio giornata. Perdiamo la strada e nel mentre io rompo la gomma sulle pietre. Man65 perlustra e scova la strada e io nel frattempo riparo la gomma tubeless mettendo la camera. Ripartiamo e dopo qualche centinaio di metri esplodono all’unisono tutti e due i nostri copertoni posteriori. L’ennesima trappola ha fatto altre vittime e a questo punto siamo abbastanza demoralizzati. Ne abbiamo passate tante ma oggi proprio non gira giusto. Ok, mano alle pezzette! Io riparo la mia camera facilmente ma la camera da 29 di Man65 è un po’ piccola. La pezzetta “tira” quando si gonfia la camera e salta.
Ora siamo davvero fottuti!
Lui dovrà per forza tornare a piedi fino alla strada che dista almeno un paio di km. Io decido di raggiungere Siniscola a pedale e nel mentre ci viene in soccorso Isabella (la compagna di Man65) che lo riporta a Siniscola da Monte Pizzinnu .
Arriviamo al bar Patteri quasi in simultanea e li ci aspettano Moreno Cuchillo e un altro amico con birre fresche … l’incubo è finito e sono quasi le 20,00!
Mi spiace darla vinta a un bastardo di questo genere ma credo che questo giro non si potrà fare.
Posto le foto in ricordo di una giornata davvero sfigata … o forse no!
Partenza bucolica. Prati in fiore
maialini speedy
cavalli ... niente lascia presagire l'evoluzione della giornata
intanto ecco le prime melanzane ... immancabili nella dieta del biker
Dispensa Guletti
ancora melanzane e sullo sfondo una vecchia azienda agricola che deve aver conosciuto tempi migliori
finalmente un po di discesa
e poi via ... nel nuovo trail
primo stop. La gomma di Man65 esplode
e questo è il regalino che abbiamo scovato ed estratto dal terreno
saliamo ad Altudè e qui devi pensare solo a pedalare
la piana di Altudè in direzione della discesa di Gasile
Gasile
La grotta visibile anche dalla superstrada 131
e l'organizzatissimo accampamento nel nulla
con rubinetto dal quale ... esce l'acqua!!
ripartiamo ma facciamo poca strada. Io rompo il copertone e subito dopo esplodono tutte e due le nostre gomme posteriori già con le camere
e grazie a questi regalini non terminiamo il giro ce ci avrebbe portato ad altre due grotte tra cui quella di "Su Santuariu"
Tutto sommato non è andata male.
La birra del bar Patteri poteva essere calda!
Meglio prenderla con filosofia anche se davvero non digerisco che le nostre campagne possano essere in mano a gente di questo tipo.