Questa sera ho fatto un giretto dopo lavoro, tanto per allenarmi un po'.
Arrivato a S. Barbara ho visto già i primi segni dell'escavatore: terra riportata qua e là a "membro di canide".
Uno schifo e di sicuro tanto fango, appena pioverà di nuovo.
Immaginando il peggio, ho deciso di scendere dal muretto, verso l'Uccellaia, anche se ero senza
protezioni e piuttosto rigido, per l'inattività dovuta al maltempo e a contrattempi vari.
Appena arrivato sulla sterrata sottostante, ho notato subito ancora altra terra smossa.
Il breve tratto tecnico appena si scende dalla strada (prima della sbarra), per iniziare il single track, é quasi scomparso del tutto.
Subito dopo, prima della breve e ripida risalita, in mezzo al sentiero ho trovato il mini escavatore.
Gli scoppiasse il motore e tutto l'impianto idraulico...maremma scavata !
Purtroppo il "manovratore" sta devastando uno dei sentieri più belli del Canto.
Se risale e prosegue fino all'Uccellaia è proprio la fine.
Dopo ho proseguito verso Caprile e poi Le Mazze.
Stessa identica situazione.
Il sentiero è distrutto, spianato senza alcuna valida ragione, perché era bello così al naturale: pulito, scorrevole, liscio e fattibile da chiunque, per buona parte anche in salita, volendo.
Le divertenti pietre e le piccole gobbe ai lati del sentiero non esistono più.
Le pietre sono state estirpate e frantumate, le gobbette ridotte ad ammassi di terra buttati lungo il lato a valle, insieme ad alberelli accatastati.
Guardavo esterrefatto e ripensavo a quanto abbiamo discusso anni fa proprio qui, perché tagliavo gli alberi caduti, con la sola forza delle braccia.
Non sapevo se ridere o piangere (per modo di dire).
Adesso non mi si venga a parlare di autorizzazioni, perché non esiste che la forestale permetta a chicchessia uno scempio del genere.
Mi fermo qui, altrimenti direi cose "pesanti".....
Scusate lo sfogo, ma siete gli unici amici che ho e non volevo tenermelo dentro.