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MOLLE FRESATE per trasformarle in progressive?!

Comaz15

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Se le spire fresate non vanno a pacco non è progressiva, ma soltanto più morbida: la zona fresata si deformerà di più rispetto all'altra, ma la costante della molla non varia durante il suo accorciamento.

Le molle progressive sono tali perchè il passo delle spire si riduce ad una estremità fino quasi a toccarsi. In questo modo, durante la compressione le spire più vicine vano a pacco e fanno lavorare solo quelle libere, riducendo di fatto la lunghezza della molla che in questo modo diventa più rigida.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Un modo artigianale per rendere più morbida un' estremità della molla. La Risse ne produceva a passo variabile per ottenere la stessa cosa. Non vedo perchè non debba funzionare.
 

ilmioalterego

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concordo, non funziona.
e poi rovinare cosi' una molla, con quello che costano :?
 

End of Time

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FUNZIONA ECCOME!

Le spire fresate offrono una resistenza minore alla compressione, quindi vanno prima a pacco e successivamente fanno funzionare le spire intere, si abbassa la costante della molla nella parte fresata, un pò come succede con due molle stessa lunghezza e stesso numero di spire, ma spessore diverso del filo metallico.

Sul funzionamento delle molle progressive il maggior numero di spire fa in modo che una sezione della molla sia più difficile da comprimere in quanto c'è più "materiale" a far resistenza rispetto al resto della molla dove ci sono più spazi vuoti. E' vero poi che una leggera progressività sarebbe data anche dal fatto che le spire si tocchino.

E' più facile comprimere, a parità di spessore del filo e lunghezza della molla, una molla che abbia 30 spire per metro o 10 spire?
 

tommi nason

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End of Time ha scritto:
...
E' più facile comprimere, a parità di spessore del filo e lunghezza della molla, una molla che abbia 30 spire per metro o 10 spire?

10... ho vinto qualche cosa...?

Sono d'accordo sulla progressività una volta che le spire fresate vanno a pacco, comunque la cosa ha un senso, nel caso che si richieda un indurimento della molla per evitare i fondocorsa, solo se si cambia la molla con una più dura (quindi di filo più grosso o con più spire, ma attenzione all'interasse 'compresso') e si fresa quella, altrimenti la vecchia molla fresata diventa si più progressiva ma in totale più morbida...

GIUSTO?
 

Comaz15

Biker dantescus
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tommi nason ha scritto:
10... ho vinto qualche cosa...?
End of Time ha scritto:
si, diventa più morbida perchè hai assottigliato il filo
A me risulta il contrario: la molla è assimilabile ad una barra di torsione: più spire ci sono e più questa barra è lunga. A parità di deformazione è abbastanza intuitivo che una barra più lunga sia più facile da torcere che una più corta.
Per semplificare ulteriormente il discorsolo si può trasferire alla flessione: se ho una barra incastrata da un lato lunga un metro, sarà più facile fletterla di 30cm (per esempio) rispetto ad una di 50cm!

Dal punto di vista tecnico più spire ci sono e minore sarà la deformazione unitaria di ogni spira, quindi la molla lavora nella parte più bassa del suo campo di elasticità.
Infatti nelle molle progressive la zona più morbida (che va a pacco per prima) si trova proprio dove le spire sono più fitte.



Normalmente nelle molle lineari si stà bene attenti a far andare a pacco le spire, per questo mi sembra strano che con quella modifica riescano ad andare a pacco su un intervallo di escursione utile.
 

End of Time

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se la barra di torsione avesse sezione costante il ragionamento non farebbe una grinza (una spira :-x )

però se la barra di torsione si assottiglia (come nella molla fresata) tutto cambia


Sul numero delle spire credo che influisca anche la quantità di metallo che offre resistenza alla compressione nel determinare la durezza e ciò è intuitivo, forse un esempio chiarisce meglio il mio pensiero:

se io ho due molle uguali come spessore del filo e lunghezza, diciamo due 600x38 per intenderci con 8 spire ognuna, le due molle si comprimono in teoria con la stessa forza (894 libbre)...nulla questio.

Se tagliassi una delle due molle a metà e la allungassi fino a farla diventare come era prima cosa otterrei? Otterrei una molla con lo stesso filo, stessa lunghezza della precedente, ma metà spire e metà elemento elastico, che a mio avviso andrebbe a pacco con metà forza (447 libbre).

Il ragionamento è sbagliato?
 

Fil

Biker velocissimus
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End of Time ha scritto:
se la barra di torsione avesse sezione costante il ragionamento non farebbe una grinza (una spira :-x )

però se la barra di torsione si assottiglia (come nella molla fresata) tutto cambia
no, non cambia niente secondo me.

sì, a mio parere è sbagliato, ed è stato spiegato in modo molto chiaro da comaz (e mi complimento).
 

End of Time

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quindi la durezza della molla è data dallo spessore del filo e anche dall'inclinazione della spira stessa rispetto al punto in cui viene applicata la forza
ovvero la molla con molte spire le tiene in posizione più coricata ergo più facile da comprimere...

...ne consegue che nell'esempio fatto da me in precedenza la molla tagliata aumenta la sua durezza ovvero la costante elastica giusto? Ed a parità di spessore e altezza della molla è più facile comprimerne una con 30 spire che una con 10, sempre per il discorso dell'inclinazione

giusto?

Ma sulla molla in cui lo spessore è stato ridotto, le spire fresate si comprimono più facilmente rispetto a quelle non fresate...ci siamo anche su questo o c'è qualcosa che manca?
 

Main

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Secondo me ha ragione End of Time

Pensiamo a delle molle da tirare invece che da comprimere.... pensiamo a quella della biro che anche un bambino riuscirebbe a deformare... pensiamo a quelle di un treno che nessun uomo riuscirebbe a deformare...

Il diametro del filo conta più del numero di spire
 

Fil

Biker velocissimus
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Manca il fatto che fino a che la prima spira (ovviamente dalla parte dove la sezione del filo è stata ridotta) non comincia ad andare a pacco, la molla continuerà a comportarsi in modo lineare.
 

ilmioalterego

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ciao Flying Main...spero che tu non faccia ingegneria meccanica.
 

ilmioalterego

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no...quello che conta sono il diametro del filo e la sua lunghezza (la barra di torsione di cui parlava Comaz). In una molla, al posto della lunghezza del filo si considera il diametro della molla e il numero di spire, cosi' il risultato e' lo stesso. Quindi, a parita' di diametro della molla, conta solo il numero di spire, e non la distanza tra loro (e quindi nemmeno l'inclinazione).
anche perche' altrimenti le molle a passo costante non sarebbero per loro natura lineari...cioe' varierebbe la loro durezza, comprimendole.
in particolare se valesse quello che hai scritto sopra sarebbero regressive
 

ilmioalterego

Biker infernalis
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Fil ha scritto:
Manca il fatto che fino a che la prima spira (ovviamente dalla parte dove la sezione del filo è stata ridotta) non comincia ad andare a pacco, la molla continuerà a comportarsi in modo lineare.
esatto.
mi risulta che le molle progressive siano poco diffuse per la difficolta' di disegnarle in modo da ottenere il comportamento desiderato.
figuriamoci con un metodo di questo tipo...forse si potrebbe riuscire a ottenere un effetto decente con una molla con molte spire, tipo quelle delle forcelle, ma poi immagino ci sarebbero anche problemi di durata nel tempo (delle zone fresate)
 

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