Pro e contro tra questi e un quarq?
Assioma fa pedali PM per bdc da anni e godono di un'eccellente reputazione. Ho scritto anche altrove che io ne ho un paio da anni e non posso che parlarne bene (sono un semplice utente che condivide la sua esperienza, me li sono comprati così come mi sono comprato questi MX e non ho il benché minimo rapporto con l'azienda): precisi, super affidabili e
letteralmente maintenance free, per lo meno nel mio caso e di tutti quelli che conosco (un mio amico ci ha già macinato più di 100k km senza il minimo problema, e un altro gliene avrà fatti almeno altrettanti, sempre senza la minima manutenzione né il minimo problema).
Su questi pedali da mtb non ci sono feedback dagli utenti essendo che da pochi giorni sono state consegnate le prime unità di quella che è una pre-serie produttiva. Le mie attese sono alte come si sarà capito, se anche dovessero avere qualche problemuccio da pre-serie sono fiducioso che Assioma sarà pronta a supportare i suoi clienti. Tra l'altro è di Treviso, quindi a livello di assistenza le cose dovrebbero essere facilitate per noi Italiani.
Pro:
I pedali PM sono una soluzione più flessibile di una guarnitura PM: li puoi spostare facilmente permettendoti di avere la potenza su qualunque bici.
Se ti muore uno dei due sensori credo tu possa disgiungerli per poter usare l'altro come PM singolo (stile stages/4iiii/InPeak ecc), ma su questo meglio fare un supplemento di indagine, non sono certo.
Misurano effettivamente le due sorgenti di potenza (le due gambe) separatamente, sommando i valori per comunicarti il dato complessivo: in questo modo rilevano più informazioni (la cui utilità è tutta da dimostrare, ma comunque è un elemento in più) rispetto ad un sensore nella guarnitura che misura di fatto solo la potenza complessiva.
Su Assioma, come dicevo sopra, non ho mai sentito nessuno aprir bocca circa l'affidabilità, mentre su Quarq qualche problemuccio di tanto in tanto mi è capitato (più in passato pre-covid che oggigiorno in effetti).
Contro:
Rispetto a Quarq credo che ci sia un lieve aggravio di peso, secondo me nell'ordine dei 100 grammi.
Rispetto a Quarq credo che con gli Assioma spenderai un centinaio di euro in più, anche questo da verificare al momento dell'acquisto però (la pre-serie torna in offerta il 7 dicembre a 490 mi pare: a questo prezzo penso sia più economica di un Quarq nuovo).
Discorso fragilità:
Rispetto a Quarq sono più esposti e questo sulla carta oggi è considerato un contro, ma credo sia tutto da dimostrare. Di lamentele per problemi di fragilità/affidabilità del power meter nei pedali SRM o
Garmin Rally XC non ne ho mai sentiti (ma non ho nemmeno spulciato tutte le fonti possibili). Qualche lamentela sulla parte meccanica invece si (Garmin rally che diventavano rumorosi, cigolosi), ma ad onor del vero io sono riuscito a danneggiare meccanicamente il mio misuratore nella guarnitura, ed è una cosa che ho sentito essere successa ad un numero relativamente elevato di utenti (sia P2M che Quarq) a causa di urti, cadute o simili.
In quasi tutti i casi questo non ha compromesso il funzionamento del PM, solo la parte meccanica (coperchio batteria rotto o similari), tranne nel caso di un Quarq che dopo un urto ha iniziato a comunicare valori sballati.
Tutto quanto sopra si applica più o meno uguale a Power2Max (io ne ho avuto tre, un mio amico altrettanti, molti amici almeno uno).
Quelli cinesi tipo Sigey o XCadey erano molto interessanti quando costavano molto poco. Andrebbero benissimo forse, ma ora sembrerebbe che abbiano imparato anche i prezzi, e a quel punto torno sui marchi più occidentali.
Secondo me
come dice rainmaker: in generale ad un utente offroad conviene stare su crank based più per un discorso di prezzo che per altro. Nel momento in cui a uno interessasse meno, o in cui il prezzo diventasse molto competitivo, il pedale PM è un'opzione allettante.