Mi faccio la gravel anch'io....

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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alfaluna

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Dopo aver pedalato per un po' sulla mia amata SemiFat, e visto che alla fine montagna e discese per mille motivi non riesco a farle e che mi ritrovo a girare per strade bianche o alzaie di navigli o canali su asfalto ho detto.....
vedi vedi che forse è questa la tipologia di bici che mi serve e chissenefrega se adesso è additata come bici modaiolo e che non avrà futuro.....

Insomma mi son deciso e dopo aver letto sul web scambio di pareri ecc. sono partito.

Bicicletta che per la prima volta assemblerò da me (se ci riesco) partendo da un telaio su misura.
Telaio in All. Dedacciai con forcella in carbonio, mi sono rivolto a Vetta di Padova e ora sto aspettando......

Poi vedrò pian piano come montarla, tutto ancora un po' da decidere anche se ho ricevuto delle linee guida ben definite.

Allego qualche foto del telaio in ultimazione,
gradire chiacchiere da bar consigli e critiche costruttive
 

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fulltux

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Il telaio è molto bello e ben curato !!! il fatto che sia d'alluminio potrebbe risultare duretto se hai ruote sottili ma se monti almeno dei 700x35 non ha nulla da invidiare all'acciaio come confort, anche io ho un telaio in alluminio e sono stracontento.
Io uso una tripla da mtb con una cassetta a 9 da corsa ..... le catene sottili non fanno per me ed il mio peso..... troppo fragili
 

rockarolla

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Singular Swift dropbar 29er, OnOne Inbred 29" 120mm, Simoncini Oh!SweetNuthin' allrounder, Bianchi Nth dropbar citybike
Complimenti bellissima! Anche se sinceramente non capisco proprio la scelta dell'alluminio, considerando poi che te la sei fatta fare su misura. Non tanto per il comfort, che con gomme cicciotte cambia di poco (ma un po' si cmq IMO), quanto per la risposta in pedalata e in generale il feeling che l'acciaio sa dare.

A parte ciò, per quanto riguarda le chiacchere da bar, la mia esperienza (negli ultimi due anni ho pedalato moltissimo su questo tipo di bici, su strade bianche ma anche su asfalto e sentieri, dal giretto dopolavoro a quello di più giorni) mi dice che una gravel si sfrutta al meglio montandola con:
- per quanto sia un grande amante del monocorona, trasmissione con guarnitura doppia con corone più piccole di quelle da strada e cassetta da strada. La mia combinazione preferita è 44/28*11-28, ma anche 42/26*11-25/27 non è male. Col maggior sviluppo metrico delle gomme grosse il 44*11 è un pelo più lungo del 50*12 di una bdc e col 28*28 sali dove con una 29" usi un 30*36, pur mantenendo rapporti ravvicinati. Si può fare in due modi, ognuno coi propri pro e contro: montare una guarnitura da mtb (pro reperibilità e scelta guarnitura e corone, contro linea catena sballata soprattutto usando una doppia nativa), oppure una tripla da strada privata della corona esterna (pro linea catena quasi corretta e fattore Q minore, contro reperibilità guarnitura e corone). Volendo si potrebbero riempire intere paginate a proposito di quale sia la rapportatura migliore per una gravel, anche perchè oltre a consistenti fattori oggettivi entrano in giuoco anche l'uso reale e le preferenze personali, se ti interessa dai un'occhiata ai thread "guarniture per gravel (era: abbigliamento per gravel" e "SRAM Strada e MTB: compatibilità".
- gomme grosse, intorno ai 40mm, e scorrevoli, montate tubeless. Qui, più che la tassellatura o la mescola, è la carcassa a fare la differenza: una carcassa morbida -con alto TPI- perde poco o niente in termini di scorrevolezza all'aumentare della sezione, anzi teoricamente a parità di pressione dovrebbe migliorarla. In compenso comfort e grip/trazione aumentano considerevolmente, consentendo anche su terreni infidi di usare tassellature meno pronunciate. In pratica hai solo vantaggi, che il montaggio tubeless amplifica parecchio, a parte il maggior peso ovvero la minor prontezza ai rilanci; ma non credo sia un fattore poi così determinante su una gravel. Purtroppo la scelta non è amplissima, ma anche alcuni modelli proposti come "trekking" (tipo le eccellenti Continental CrossRide ant. e SpeedRide post., o le Schwalbe Smart Sam ant. e Hurricane post.) sono validissimi.
- manubrio flared. Anche qui la scelta è piuttosto ristretta, e inoltre la maggior parte dei pochi modelli disponibili sono pensati per un uso mtb. La differenza è sostanziale: su una mtb la presa bassa è la posizione primaria e tutto il manubrio è disegnato per avere controllo ed ergonomia ottimali in presa bassa anche al costo di un po' della fruibilità delle altre; su una gravel di solito la posizione primaria è quella sopra le leve come sulla bdc, con quella bassa delegata agli scatti e ai tratti guidati, quindi il manubrio deve risultare fruibile prima di tutto nelle prese alte. Scarterei quindi cose tipo il Midge di OnOne. Già meglio il Salsa Woodchipper, con i suoi lati quasi verticali, ma la scelta migliore probabilmente è il Salsa Cowchipper. Sembra valido -ma non l'ho mai provato- anche il Finna Gravel, mentre il Salsa Cowbell è quasi un manubrio stradale classico come feeling ma in grado comunque di aggiungere un gradito tocco in più a livello di controllo e comfort.
- a proposito del setup del manubrio: tienilo un po' più in alto che su una bdc che tanto checchè ne dicano alcuni produttori qui l'aerodinamica conta pochino: potrai così usufruire della presa bassa senza dover assumere posizioni da fachiro e godere appieno delle molteplici posizioni del dropbar. Inoltre, un nastro in grado di smorzare le vibrazioni e garantire un buon grip può davvero fare la differenza quando si sta in sella diverse ore. I miei preferiti sono quelli gommati.
- se monti freni a disco meccanici, che semplificano la vita per quanto riguarda la compatibilità, non infieriscono sul portafogli e hanno una potenza più che sufficiente, ti consiglio di usare guaine compressionless. Ci son quelle fatte con cilindretti d'alluminio impilati (Nokon, Jagwire, Tioga) oppure quelle fatte come le guaine del cambio ma più grosse (Sram Slickwire, Yokozuna). Costano parecchio, ma hanno una resa in termini di pure prestazioni e di feeling che vale ogni euro speso.

Non mi viene in mente altro. Spero di esser stato d'aiuto, e di non esser stato eccessivamente prolisso!
 

john.player

Biker ultra
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Compressionless trovi anche i jagwire road pro, meglio nella versione xl che hanno guaine più lunghe nella confezione.

Il manubrio puoi usare anche un normalissimo strada compact do una misura in più rispetto all'ideale. Io rispetto alla bdc sono 2,5cm più alto sulla gravel.
Purtroppo non ho ruote tubeless,ma condivido la scelta di 700x35 in su.
 

massiccio

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berghem de sota
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Io quando avrò la possibilità, cambierò il mio gruppo ultegra con pedivella cx 46/36, e pacco pignoni 12/32, con un monocorona da 42, e pacco pignoni 11/36 o 11/40!, la gravel la uso su strade di campagna sterrate, il 46-12 lo spingo solo in discese pedalabili, in quelle veloci non pedalo proprio, troppo agile!, ma la gravel è divertimento puro per la bici e non per la performance!!!
 

john.player

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Io ho 40 / 11/34 considera anche il diametro di un 700x40 rispetto a una 700x23 stradale nel calcolare i rapporti. Io pedalo fino ai 50 (a 105 di cadenza) poi me ne frego, anche perché i 50 li faccio solo sui trasferimenti e solo su asfalto.
 

john.player

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Ps se vuoi fare l'ultegra monocorona, wolftooth fa la corona specifica per 4 bracci. E sul posteriore controlla ma con il monocorona ed il gabbia media POTREBBE starci l'11/34
 

rockarolla

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Io quando avrò la possibilità, cambierò il mio gruppo ultegra con pedivella cx 46/36, e pacco pignoni 12/32, con un monocorona da 42, e pacco pignoni 11/36 o 11/40!, la gravel la uso su strade di campagna sterrate, il 46-12 lo spingo solo in discese pedalabili, in quelle veloci non pedalo proprio, troppo agile!, ma la gravel è divertimento puro per la bici e non per la performance!!!

Come la penso in generale sul monocorona per usi gravel l'ho già detto varie volte, quindi non mi ripeto per non essere pedante.
Per quanto riguarda divertimento e performance, penso che uno dei motivi per cui una gravel risulta così divertente per i bikers è proprio la sua efficienza (oltre alla schiettezza delle reazioni e all'impegno che richiedono nei tratti guidati). Sennò perché nono usare una normale 29er?
Poter disporre sempre del rapporto giusto anziché accontentarsi del più simile aumenta e parecchio questa efficienza.
 

john.player

Biker ultra
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Io vengo dalla bdc e non ho nessun problema di cadenza con la gravel proprio perché non dovendo gareggiare ma andandoci solo per divertimento, mi adatto tranquillamente ai rapporti che ho senza problemi nemmeno sui tratti di asfalto.

E ho un monocorona a 10, 40 x 11-34
 

rockarolla

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Ma non dico che l'1x sia oggettivamente una scelta sbagliata. Anzi, in ambito mtb ne sono un grande estimatore, non tornerei mai al deragliatore ant.: anche per affrontare il viaggione dell'estate scorsa (Garda-Varese, pianura padana fino a Bologna e via degli Dei, in tot 996km e 21000m d+, con bagagli per viaggiare in autosufficienza ) ho tenuto il monocorona.
Solo che, in ambito gravel, perde alcuni dei suoi vantaggi (ad es. in assenza di percorsi tecnici e di continui cambi di pendenza semplificazione gestionale emiglior ritenuta della catena non sono vitali) e soprattutto amplifica alcuni dei suoi difetti (rapporti distanziati e coperta corta). Se risulti comunque complessivamente vantaggioso è da valutare in base ad utilizzo e gusti personali. Per me è preferibile la doppia, un po' perché da quando ho riscoperto il piacere di pedalare oltre a scendere a cannone le mie possibilità fisiche sono aumentate parecchio e mi soddisfa poterle sfruttare al meglio per riuscire ad andare più lontano, e un po' perché i percorsi che faccio con la gravel variano da giri con molto asfalto ad altri tipicamente mtb quindi difficilmente un 1x riuscirebbe a coprire il range di rapporti che mi serve (forse con cassetta 10-42 e corona da 40/42t, ma non ho le 11v e comunque i buchi che avrebbe sarebbero davvero esagerati, molto più che con una 11-34 10v).

Ma non è questo il punto. Ciò che mi preme far notare è come con la gravel le esigenze e quindi l'utilizzo del cambio sia ben diverso che con la mtb, e che dunque la scelta del tipo di trasmissione vada fatta con criteri diversi. I fattori alla base di tale differenza sono in sintesi due: miglior efficienza in pedalata e maggior range di velocità. In base a ciò, credo che nella maggior parte delle situazioni in cui una gravel è a suo agio le piene potenzialità del mezzo si esprimano con la doppia, cosa che la rende IMO la scelta più appropriata per conoscerlo (soprattutto se si viene dalla mtb e quindi non si conosce il feeling di una bicicletta pensata per esser pedalata prima che guidata, né i vantaggi dei rapporti ravvicinati). Dopodiché, uno ha gli elementi necessari ad operare una scelta ponderata sulle esigenze reali anziché su vantaggi teorici e trend.
 

john.player

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Ma sicuramente con la doppia hai maggiore controllo della cadenza, avendo più rapporti intermedi e puoi affrontare situazioni estremamente differenti.

Quello che dico è che con i rapporti che portavo ad esempio, copri dagli 11km/h a 70rpm ai 50km/h a 105 rpm direi più che sufficienti per le situazioni tipiche in cui ti ritroverai con il tipo di bici e le coperture in uso.
Poi io uso 40c tassellate, se già si usano 28c con un po' di intagli, magari in discesa si fanno anche i 60 pedalati. Allo stesso modo io non mi avventuro dove scendo sotto i 10 all'ora perché non sono i tipi di tracciato che preferisco, ad altri invece piacciono e passano appunto da situazioni più estreme.

Ancora xi sono da considerare le preferenze personali sul tipo di pedalata. Personalmente quando sono poco allenato, soffro molto di più i buchi.
 

rockarolla

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felice utilizzatore di Sram Rival con 38 denti monocorona e 10-42 posteriore.
estremamente valido anche su percorsi tipicamente mtb :-o

Beh sì è propri in percorsi mtb che rende al meglio, esaltando i suoi pregi e riducendo i suoi difetti. Ma hai mai avuto (per un tempo sufficiente a capirla fino in fondo) una doppia sulla gravel? E non intendo una roba tipo 50/34*11-36, che presenta gli stessi contro dell'1x senza i pro, ma qualcosa di realmente adatto al mezzo tipo 44/28*11-28?

Non ho dubbi che chi ha optato per il monocorona ci si trovi bene. Anche perché come spesso accade una volta che ce l'hai sei naturalmente portato a notarne più i pregi che i difetti, dei quali se hai esperienza solo di mtb è probabile che quasi non ti accorga.
E' fuor di dubbio una soluzione intelligente e funzionale, tant'è che sulle mtb è ormai la soluzione predominante ed è largamente accettata come ottimale. Per le bdc però il discorso è diverso...ora, è vero che una gravel non è una bdc, ma mi pare si possa dire che se come attitudine è più vicina alla mtb, come concezione di bicicletta è affine alla bdc.
Poi ci sarà anche chi usa il monocorona sulla bdc con soddisfazione; cionondimeno è evidente come in tal caso, anche se la si usa per andare a spasso, l'1x sia una sorta di castrazione.

Non c'è bisogno che tutti gli utilizzatori di monocorona testimonino quanto ci si trovano bene solo perché qualcuno esprime una preferenza -contestuale- per la doppia.
Non ho intenzione di asserire che il monocorona sia sbagliato su una gravel. Vorrei solo introdurre un elemento di riflessione in più sulla trasmissione, come chiesto da chi ha aperto il thread.
In sostanza vorrei far notare come il campo e il modo di utilizzo di una gravel siano diversi da quelli di una mtb, e che quindi nella scelta della trasmissione (oltre che degli altri componenti, io ad esempio avevo parlato di gomme, tubeless, freni, manubrio e setup del medesimo oltre che di ANTI-MONOCORONA:down:...) si debba ragionare in maniera diversa da come si ragionerebbe allestendo una mtb. Tanto più considerando che siamo in un forum di mtb...

Nel senso, prendiamo decisioni ponderate anziché farsi trascinare dall'entusiasmo indiscriminato. Così come la vedo questa violenta diffusione del monocorona mi ricorda i manubri più stretti possibile nell'Xc, o i Nokian Gazzaloddi da 3" e 1,7kg su cerchi da 24" in dh, o le sellone fr a due posti: una fittonata, da non mettere in discussione, che pur se basata di per sé su principi validissimi finisce per essere più un "must have" che una scelta tecnica.

[...]Ancora xi sono da considerare le preferenze personali sul tipo di pedalata. Personalmente quando sono poco allenato, soffro molto di più i buchi.

Vedi, questo testimonia esattamente quello che dici a proposito delle preferenze personali: io ad esempio i buchi li sento di più quando sono ben allenato, perché quando non lo sono accetto tranquillamente di adattarmi ad un rapporto più corto di quello che vorrei riducendo il ritmo, mentre qunado mi sento in forma e so che ritmo riesco a tenere in base a quanto lontano voglio andare mi scoccia doverlo ridurre perché mi manca il rapporto giusto (infatti poi finisce che lo aumento e ne pago il fio...). E non perchè voglia sempre andare a tutta, ma perché so che se sfrutto bene -senza sforzare- le mie capacità potrò andare più lontano e con maggior soddisfazione.
 

alfaluna

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Pian pianino si va avanti......

Montata serie sterzo FSA, attacco manubrio Ritchry Comp 4 Axis e manubrio sempre Ritchey Comp Evomax.
Prossimo arrivo reggisella per completare il trittico Richey offset 20mm single bolt.

Ora vado a leggermi i vs. interventi
 

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alfaluna

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Complimenti bellissima! Anche se sinceramente non capisco proprio la scelta dell'alluminio, considerando poi che te la sei fatta fare su misura. Non tanto per il comfort, che con gomme cicciotte cambia di poco (ma un po' si cmq IMO), quanto per la risposta in pedalata e in generale il feeling che l'acciaio sa dare.

A parte ciò, per quanto riguarda le chiacchere da bar, la mia esperienza (negli ultimi due anni ho pedalato moltissimo su questo tipo di bici, su strade bianche ma anche su asfalto e sentieri, dal giretto dopolavoro a quello di più giorni) mi dice che una gravel si sfrutta al meglio montandola con:
- per quanto sia un grande amante del monocorona, trasmissione con guarnitura doppia con corone più piccole di quelle da strada e cassetta da strada. La mia combinazione preferita è 44/28*11-28, ma anche 42/26*11-25/27 non è male. Col maggior sviluppo metrico delle gomme grosse il 44*11 è un pelo più lungo del 50*12 di una bdc e col 28*28 sali dove con una 29" usi un 30*36, pur mantenendo rapporti ravvicinati. Si può fare in due modi, ognuno coi propri pro e contro: montare una guarnitura da mtb (pro reperibilità e scelta guarnitura e corone, contro linea catena sballata soprattutto usando una doppia nativa), oppure una tripla da strada privata della corona esterna (pro linea catena quasi corretta e fattore Q minore, contro reperibilità guarnitura e corone). Volendo si potrebbero riempire intere paginate a proposito di quale sia la rapportatura migliore per una gravel, anche perchè oltre a consistenti fattori oggettivi entrano in giuoco anche l'uso reale e le preferenze personali, se ti interessa dai un'occhiata ai thread "guarniture per gravel (era: abbigliamento per gravel" e "SRAM Strada e MTB: compatibilità".
- gomme grosse, intorno ai 40mm, e scorrevoli, montate tubeless. Qui, più che la tassellatura o la mescola, è la carcassa a fare la differenza: una carcassa morbida -con alto TPI- perde poco o niente in termini di scorrevolezza all'aumentare della sezione, anzi teoricamente a parità di pressione dovrebbe migliorarla. In compenso comfort e grip/trazione aumentano considerevolmente, consentendo anche su terreni infidi di usare tassellature meno pronunciate. In pratica hai solo vantaggi, che il montaggio tubeless amplifica parecchio, a parte il maggior peso ovvero la minor prontezza ai rilanci; ma non credo sia un fattore poi così determinante su una gravel. Purtroppo la scelta non è amplissima, ma anche alcuni modelli proposti come "trekking" (tipo le eccellenti Continental CrossRide ant. e SpeedRide post., o le Schwalbe Smart Sam ant. e Hurricane post.) sono validissimi.
- manubrio flared. Anche qui la scelta è piuttosto ristretta, e inoltre la maggior parte dei pochi modelli disponibili sono pensati per un uso mtb. La differenza è sostanziale: su una mtb la presa bassa è la posizione primaria e tutto il manubrio è disegnato per avere controllo ed ergonomia ottimali in presa bassa anche al costo di un po' della fruibilità delle altre; su una gravel di solito la posizione primaria è quella sopra le leve come sulla bdc, con quella bassa delegata agli scatti e ai tratti guidati, quindi il manubrio deve risultare fruibile prima di tutto nelle prese alte. Scarterei quindi cose tipo il Midge di OnOne. Già meglio il Salsa Woodchipper, con i suoi lati quasi verticali, ma la scelta migliore probabilmente è il Salsa Cowchipper. Sembra valido -ma non l'ho mai provato- anche il Finna Gravel, mentre il Salsa Cowbell è quasi un manubrio stradale classico come feeling ma in grado comunque di aggiungere un gradito tocco in più a livello di controllo e comfort.
- a proposito del setup del manubrio: tienilo un po' più in alto che su una bdc che tanto checchè ne dicano alcuni produttori qui l'aerodinamica conta pochino: potrai così usufruire della presa bassa senza dover assumere posizioni da fachiro e godere appieno delle molteplici posizioni del dropbar. Inoltre, un nastro in grado di smorzare le vibrazioni e garantire un buon grip può davvero fare la differenza quando si sta in sella diverse ore. I miei preferiti sono quelli gommati.
- se monti freni a disco meccanici, che semplificano la vita per quanto riguarda la compatibilità, non infieriscono sul portafogli e hanno una potenza più che sufficiente, ti consiglio di usare guaine compressionless. Ci son quelle fatte con cilindretti d'alluminio impilati (Nokon, Jagwire, Tioga) oppure quelle fatte come le guaine del cambio ma più grosse (Sram Slickwire, Yokozuna). Costano parecchio, ma hanno una resa in termini di pure prestazioni e di feeling che vale ogni euro speso.

Non mi viene in mente altro. Spero di esser stato d'aiuto, e di non esser stato eccessivamente prolisso!


Rispondo qui che riassume un po' il tutto.
Prima di tutto grazie per i consigli.

Ho preferito il telaio in alluminio per una questione di leggerezza ed anche perché ho già la MTB semi Fat in acciaio (se ricordate è stata la bici della settimana n.121 ed anche abbastanza criticata :il-saggi:)
Dopo aver pedalato per un po' devo ammettere che in questo periodo e per un po' per una serie di ragioni riuscirò a pedalare quasi sempre partendo da casa e la percentuale pende nettamente per l'asfalto vs strade bianche.
Quindi una gravel un po' più street oriented ma predisposta per off road più spinto.

La scelta del manubrio l'avevo già fatta prima di leggere (il tempo è poco) ed ho optato per una piega compatta leggermente aperta nella parte bassa.

Trasmissione.... grande dilemma.
Pensavo allo Sram Apex con doppia 48/34 cambio in versione WiFli,
pacco pignoni 12-32 (12-13-14-15-17-19-22-25-28-32)
valuto comunque anche quanto suggerito

Ruote Blak Jack Ready 15 o Mavic Askium ....non leggerissime ma penso robuste e posso contenere le spese, qui accetto consigli.

Freni a cavo TRP Spyre

Gomme Panaracer Pasela in misura 700×32 (nella bici ci sta fino al 40) concordo anche per un alto TPI

Ottimo il consiglio delle guaine vado a vedermi un po di siti :-)
 

rockarolla

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Ciao,
se non erro il Ritchey che hai montato ha uno slargamento analogo a quello del Cowbell, quindi se fai tanto asfalto mi pare ottimo (io ce l'ho sulla bdc, il Cowbell intendo). Magari montalo un paio di cm più in alto di come lo monteresti su una bdc, visto che su fondi sterrati (soprattutto in discesa, ma non solo) la parte bassa non è solamente decorativa come per molti è su asfalto, ed è quindi preferibile che sia accessibile senza richiedere posizioni da contorsionista.

Per la trasmissione, nonostante quanto ho detto nel post che citi, capisco tu preferisca evitare lo sbattimento di trafficare con linea catena e corone di dentature improbabili e quindi opti per una normale compact; saggia la scelta di usare un 48, molto più fruibile su fondi sconnessi considerando anche le gomme più cicciotte. Comunque fossi in te valuterei anche la tripla "doppiata" (che ti evita di dover smadonnare per la linea catena) con corone 44/28, cassetta 11-28 e cambio gabbia corta: rispetto alla compact l'unica seccatura in più è acquistare a parte le corone, ampiamente ripagata dal poter trovare sempre il rapporto che desideri esattamente dove pensi che dovrebbe essere (nel senso, quando pensi di avere un'andatura spedita in pianura sei sul 44 e verso i due terzi della cassetta, quando sei su una salita tranquilla sul 28 e poco prima della metà della cassetta, etc.).
Volendo fare i pignoli, e avendo cassette e pignoni sfusi a disposizione, si può anche pensare di personalizzare la cassetta: io ad es. ho preso una DuraAce 12-25, sostituito il 12 con l'11, tolto il 14 e aggiunto il 28. Ora la scalatura è 11-13-15-16-17-19-21-23-25-28 (gli ultimi li uso solo in discesa, quindi qualche salto non è un dramma). Però se non facessi il meccanico avrei avuto qualche difficoltà a far ciò!

Per le ruote, perchè non le assembli custom? Non ho mai capito, a parte rari casi, il senso delle ruote complete. Infatti solitamente queste giocano sulla riduzione della raggiatura per contenere il peso, col risultato che un paio di custom di pari peso sarà di fatto più leggero da pedalare (minor massa rotante periferica) e più robusto e affidabile. Oltre che montato con raggi e nippli standard, reperibili presso qualsiasi negozio di bici in qualunque parte del mondo.
Le due che indichi non sono estreme da questo punto di vista, soprattutto le Black Jack, e hanno un prezzo invitante, ma un paio di custom con mozzi Deore, cerchi DT R460 e raggi Competition (se non pesi troppo, considerando l'uso tranquillo del mezzo, 1,8-1,6 vanno benissimo, altrimenti 2,0-1,8) e nippli DT ProHead ti costano anche meno (140-160E, più eventualmente il montaggio) e hanno 32 raggi con nippli in ottone che non si sbeccano non appena li tocca una mano meno esperta, cerchio tubeless ready con canale da 18mm e pesano meno delle Aksium (1900g ca. con raggi 2,0-1,8, altrimenti meno di 1850) ma con una massa decisamente più concentrata al centro (i mozzi Shimano sono certo scorrevoli, affidabili e facili da manutenere o riparare, ma pesano).
Se opti per questa soluzione, volendo contenere i costi per i mozzi non c'è niente di meglio di Shimano; per raggi e nippli aggiungo solo che i nippli ProLock -oltre che Pro Head- valgono i pochi cent in più che costano (io differenzierei la raggiatura come incrocio e sezione a seconda del lato e dell'orientamento ma non voglio diventare tedioso); per i cerchi gli unici da strada adatti che mi vengano in mente al volo, a meno di non salire di prezzo, sono quei Dt, ma tra quelli da mtb c'è più scelta: Dt X392, Mavic Xm 419...ma occhio con le pressioni! Potendo spendere, direi ZTR Alpha 400disc o Grail (road) o i vecchi Crest (mtb), altrimenti Ryde Pulse disc (road) o Trace Xc (mtb).

Infine, le gomme: io mi son trovato da dio con le Continental CyclocrossRace/CyclocrossSpeed ant/post, in versione 35mm (le fanno anche da 32). Oltre ad eccellere sugli sterrati scorrevoli e asciutti per cui sono progettate, le ho trovate comodissime e incredibilmente scorrevoli su asfalto: ci facevo il tragitto casa-lavoro (24,5km di bitume pianeggiante) con gli stessi tempi che facevo con la bdc con le Schwalbe Durano da 28mm. Il merito è certamente della carcassa molto "supple". Costano all'incirca quanto i Pasela, se non meno, ma pesano sensibilmente meno e hanno carcassa molto più morbida. L'unico neo è che si consumano abbastanza in fretta.
Per quanto riguarda la sezione, se da un lato facendo molto asfalto non ha senso esagerare, dall'altro non lo ha nemmeno lesinare: considera che a parità di tutto il resto (carcassa, disegno, mescola, pressione) una gomma più grossa è più scorrevole. E' un dato dimostrato scientificamente e sperimentato personalmente. Quindi ad es. tra le due sezioni disponibili dei Continental che ho citato, l'unico motivo per scegliere quella da 32mm sono le poche decine di grammi di peso di differenza, e volendo -ma proprio volendo- la minor resistenza aerodinamica. Per il resto (scorrevolezza, comfort, grip) le 35mm sono preferibili. A meno tu non debba farci gare Uci di cx con limite di sezione fissato a 33mm...

Spero di non esser stato troppo logorroico, e magari anche d'aiuto! So che alcuni dei consigli che ti ho dato possono sembrare un po' strani, e sicuramente tendono a rendere l'allestimento più complicato; questo perchè non sempre il mercato offre ciò che è realmente utile e quindi alle volte le soluzione più appropriate si raggiungono in maniera alambiccata. Posso però garantirti tutto quello che ho detto è frutto di esperienza e non puro ragionamento.
 

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