DOM 21
Un percorso da fare, è sicuramente raggiungere le Tre Cime di Lavaredo facendo tutto il tratto sulla ciclabile Dobbiaco-Cortina e non partendo da Misurina. Quindi, senza aspettare tempo buono e fidarsi del meteo, si parte e basta.
La partenza è da uno dei parcheggi di Dobbiaco, il clima è fresco specie nella prima parte: la valle è stretta e alta ed impedisce al sole di filtrare. Poi la valle si apre e la situazione cambia. In ordine, si supera il lago di Dobbiaco, il cimitero di guerra, vari ristoranti/alberghi, il lago di Landro e poi al bivio si sale per Misurina. Quando si esce dalla ciclabile, si possono vedere ancora i binari sepolti dal catrame. Il tratto di cicalbile sale in modo poco impegnativo, il tratto successivo è più ripido e presenta le pendenze maggiori.
Tuttavia, arrivo senza troppo impegno al bivio per i rifugi. Supero il rif. Antorno prima del pedaggio, il chilometro successivo è sempre mooolto freddo, visto che rimane in ombra. Si sale verso il rif. Auronzo a 2333 mt: più si sale, più appaiono nuove cime anche se oggi sono un po' nascoste dalla nebbia: in certi tratti la visibilità è molto bassa.
Poco male, continuo imperterrito superando la chiesetta verso il rif. Laveredo, l'omonimo rifugio fino ad arrivare al Locatelli. Ho sempre detto che a settembre il turismo cala molto e il percorso diventa agevole: è
vero anche oggi, ma siccome è domenica, c'è comunque una presenza di turisti superiore, ma cmq sempre molto meno che ad agosto.
Al Locatelli si svolge una messa. Intanto l'orario è quello giusto per pranzare. Dopo un buon caffè, rientro. Verso il cimitero di guerra, anziché continuare sulla ciclabile, attraverso il torrente e proseguo nel bosco per arrivare dal lato del risotrante sul lago di Dobbiaco. Lungo il percorso trovo una vecchia fornace di piombo e smithsonite ( non mi stò inventando nuovi minerali!!
).
Al lago di Dobbiaco:
Lungo la ciclabile:
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Lago di Landro lungo la ciclabile:
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Fornace nei pressi del lago di Dobbiaco
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Dall'Auronzo, un po' di nebbia:
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LUN 22
Altro giorno altro giro, questa volta verso Pratopiazza. Questa mattina fa abbastanza fraddo, i campi sono ghiacciati. Parto da Sesto lungo la ciclabile fino a Villabassa, poi svolto per la strada che porta a Pratopiazza, ma anche al lago di Braies.
Si raggiunge Ponticello superando il posto di pedaggio ( non per le bici
) e si sale verso i 2000 mt. L'altopiano si estende a perdita d'occhio, passando per un'hotel fino al rif. Vallandro. Come si conviene, salita verso il monte Specie a 2300 mt e rotti dove si possono vedere le tre Cime da un'angolazione diversa, oltre che al resto del panorama. Un po' di sole oggi.
A breve, discesa verso il rifugio per mangiare, poi discesa verso Carbonin a riprendere ancora la ciclabile verso Dobbiaco.
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Verso Carbonin
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MARTEDI 23
Già visto nel sabato.
MERCOLEDI 24
Giornata di riposo programmata, dovevo anche fare degli acquisti per degli amici. Ma la mattina, il programma è ancora incerto e visto il bel tempo, decido comunque di portare la bici in macchina. L'idea, visto che dovevo andare a Misurina era quelle di approfittarne, eventualmente, per risalire alle Tre Cime. Più salgo, più trovo soleggiato; verso Misurina, poi, ha pure nevicato
e quindi modifico il programma: vado di sicuro al Locatelli.
La zona è innevata, non molto, ma quando basta per cambiare l'aspetto del paesaggio. Dall'Auronzo fino alla chiesetta, trovo qualche pozza di acqua, dal Lavaredo in poi, un basso strato di neve copre la mulattiera. Dalla forcella di Lavaredo, invece, la neve è ancora incontaminata, se non per le tracce del veicolo di servizio del rifugio. Mi avvio verso il Locatelli, solita mangiata, foto di rito e poi ritorno.
Intanto, sta arrivando un po' di gente, ed incontro un centinaio di ragazzi delle scuole: lo strato di neve soffice, orami è battuto e mooolto scivoloso, si fa fatica pure a spingere la bici in salita. Poco male, anzi; ritorno alla macchina e vado a fare degli acquisti.
Vista dal rifugio Antorno e salita:
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Vista della salita:
Dal rif. Auronzo:
Verso il Locatelli:
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Pranzo:
GIOVEDI 25
Oggi salita verso il rifugio Sillianer, appena all'interno del confine austriaco. La salita è molto agevole, praticamente strada e mulattiera ampie; un tratto di meno di un km si percorre su un sentiero molto agevole. Il rifugio si trova...sopra l'albergo in cima alla montagna e quindi non mi resta che risalire verso il monte Elmo e proseguire. Il monte Elmo si rivela come una buona fonte di percorsi e malghe/rifugi.
Salgo dalla chiesa del paese passando più volte sotto la funivia che porta sul monte Elmo, i cartelli segnaletici continuano ad indicare molte destinazioni. Dopo non molto, si arriva su una mulattiera che continua per il resto del sentiero, passando per il rif. Larice ed, infine, al ristorante Monte Elmo, punto di arrivo della funivia e di vari impianti di risalita anche del versa verso S. Candido e l'Austria. Proseguo per la mulattiera suprando il rif. Gallo Cedrone dove si vede l'ex caserma della finanaza abbandonata in cima al Monte Elmo.
Proseguendo, si arriva al bivio Monte Elmo/RIf. Sillianer, oltre che ad altri sentieri che scendono in Austria. Un cartello indica che il rif. si trova a 30 min da percorrersi su un sentiero agevole. Infatti, dopo poco si aggira la montagna e si è in vista del rif. Sillianer a circa 2450mt. Appena sopra, si può raggiungere quota 2540 mt. Volendo, si può proseguire per quella che viene segnata anche sulle carte come la Traversata Carsica, percorso sul filo del confine Italo/Austrico ed arriva ancora al sentiero che riporta alal malga Klammbach e compagnia bella.
Tuttavia, ritorno da dove sono venuto per risalire sul monte Elmo, poi scendo e anziché ripercorrere la stessa strada, dal ristorante Elmo, scendo a destra verso la baita del Cacciatore e poi seguo le indicazioni che portano alla Cappella nel bosco.
Infine, visto l'orario, ne approfitto per andare al rif. Tre Scarperi nella Val Campo di Dentro, visto che dalle carte risulta abbastanza vicino: pochi chilometri di valle per arriva a 1600 mt circa prima che inizi l'abitato di Sesto. La valle è disabitata è un po' anonima, ma interessante è percorrere il sentiero al ritorno in mezzo al bosco. Continuando, si scavalca un passo e si arriva ancora sulla ciclabile Cortina-Dobbiaco nei pressi dell'albergo.
Il rif. Larice e la segnaletica:
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Ristorante monte Elmo:
Rif. Gallo Cedrone, in alto si vede l'ex caserma sul monte Elmo:
Vista del Gallo Cedrone e di Sesto dalla salita:
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In vista del rif. Sillianer:
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Dal Sillianer, si può notare la caserma della finanza sull'Elmo:
Il confine Italo/Austriaco
In cima al monte Elmo
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La baita del Cacciatore e la Cappella nel bosco:
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Val Campo di Dentro e rif. Tre Scarperi sul versante opposto:
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VENERDI 26
Ultimo giorno prima della partenza, come al solito ci sono molte cose che si vorrebbero fare ed il programma cambia continuamente. La giornata si rivela una toccata e fuga in varie località per visitarne il più possibile.
Era in programma la salita verso Plan de Corones ( Kronplatz )e poi raggiungere Anterselva visto che il bivio per le due località si trova entro 200 mt. Decido di arrivare fino in macchina al passo di Furcia ( risparmio così 12 km di salita in asfalto ) per salire a Kronplatz. Mi aspetta la solita ampia mulattiera che porta in vetta. Lungo il percorso, si trovano ancora i cartelli del recente giro d'Italia con le foto di alcuni dei vincitori delle passate edizioni.
La cima è una rinomata località turistica ricca di impianti di risalita su entrambi i versanti e dotata di un'ottimo self service. Oltre a questo, si trova una piccola stazione dei Carabinieri e l'edificio della compagnia trasmissioni dell'esercito: quale punto migliore di Kronplatz per piazzare le antenne, visto il panorama a 360 gradi?
Ma la caratteristica fondamentale è
Concordia 2000 la più grande campana dell'Alto Adige in
stallata sulla vetta a 2275mt : 3,1 metri di diametro per 3 metri di altezza per un totale di 18100 kg di peso! La base è di circa 11 metri con, all'interno, un'incisione nelle lingue italiana, tedesca e ladina. La sua dimensione la fà rientrare tra le campane più grandi al mondo.
Ritorno verso Furcia e vado al al lago di Anterselva per risalire verso il passo di Stalle, confine Italo/Austriaco. La salita avviene ogni ora alla mezza per un quarto d'ora con mezz'ora di tempo per arrivare al passo. Lo stesso avviene in discesa, ma si può partire all'ora precisa. Mangio nel chioschetto nei pressi del lago, ed arrivo all'inizio della salita alle 12,29, giusto un minuto prima del semaforo verde. Si sale da circa 1650 mt fino a 2050 mt, tempo mezz'ora; circa 25 min e sono in Austria nei pressi del lago Ober. Continuano, si arriva ancora a Lienz dove parte la ciclabile che torna a S. Candido. Sarebbe interessante fare tutta la valle dal passo di Stalle fino a Lienz e poi risalire con le ciclabili verso S. Candido. Da Stalle a Lienz dovrebbe essere tutta discea ( 2050 mt --> 650 mt circa ).
Le solite foto di rito e ritorno in Italia verso Sesto. Decido di fare un'ultimo sforzo salenzo verso i prati della Croda Rossa di Sesto a 1900 mt circa, i quali sono serviti da una funivia. Pedalo verso il solito passo di Montecroce, e prima della metà imbocco la solita ottima mulattiera verso destra che porta in cima ai prati passando in mezzo alle piste di discesa. In cima si trovano un paio di rifugi tra cui il rif. Rudi, una malga chiusa e un'ampio prato. La zona è ideale per le famiglie con bambine perché dispone di un parco gioco e di sentieri per le famiglie oltre che ad un piccolo numero di renne. Un terrazzo panoramico offre anche una visuale della valle di Sesto.
Vedendo la segnaletica ( pure in questa zona ci sono molti sentieri ), decido di scendere verso il passo di Montecroce tramite la mulattiere 18a che per un tratto affianca il sentiero 19. Il cartello recita 1 h30 min, ma in 20 minuti di bici si può arrivare. Lungo la discesa, si passa per una malga e, ad un bivio, si può scendere al Caravan Park di Sesto. Da Montecroce si può prendere il sentiero 13a che porta ancora a Sesto evitando di fare la strada asfaltata. Verso la fine, il 13a, oltre che passare dietro il camping, si collega ancora alla mulattiera che scende dalle malghe Nemes/klammbach.
Vista da Kronplatz:
Uno dei cartelli che si incontrano:
Concordia 2000: sul bordo sono scolpite in una struttura di metallo, tutte le montagne che si vedono a 360 gradi: anziché la solita mappa, abbiamo la possibilità di vedere le montagne in 3D. La struttura può essere riscaldata per evitare che venga nascosta da ghiaccio/neve e resa invisibile ( tempratura di sbrinamento ).
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Verso Anterselva e Stalle:
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I prati della Croda Rossa nelle vicinanze della Val Fiscalina
Salita:
Rif. Rudi
Dalla terrazza panoramica:
La zona vista dal sentiero 18 verso il ritorno:
Malga lungo il sentiero 18:
Una delle renne. D'inverno volano trainando la slitta di Babbo Natale per portarvi i pezzi di MTB
SABATO 27
Purtroppo bisogna rientrare, le ferie sono agli sgoccioli. Non posso che essere contento per i posti che ho visitato e per quanto ho mangiato. L'unico rimpianto, non aver potuto fare ancora qualcosa, ma i percorsi sono veramente tanti e non si può pretendere.
Quindi, in attesa di poter frequentare nuovi luoghi, arrivederci a mezzo gaudio 2009