Mezzo gaudio 2008
Quest'anno è andata meglio, a parte il meteo: freddo e pioggia hanno fatto optare per un percorso alternativo alla maratona dell tre cime verso il Monte Elmo, troppo rischioso il percorso originale; tant'è vero che sarebbe risultato difficile anche per l'elicottero offrire assistenza. Comunque...
Venerdi 12 clima ingannevole, nebbione a mezza quota, ma con tratti di sole che fanno sperare. Infatti, poi, nel fine settimana la situazione è peggiorata.
nevischio a 1700 mt.
Gara al freddo con pochissima pioggia, arrivo a 2°. Alla fine, è andato tutto bene, anche se il clima poteva essere più favorevole. Speriamo nell'anno prossimo.
Nel frattempo, vorra dire che ci rifaremo in bici
LUNEDI 15
Giro d'obbligo alle Tre Cime e quindi si parte di buon mattino verso Misurina; si potrebbe partire anche da Dobbiaco, ma pure oggi il tempo non è dei migliori. Infatti, a Misurina nevischia e tira un certo venticello tanto da decidere di rimandare. Fortunatamente, attendo circa un'ora e sento un'indigeno locale fare delle previsioni meteo:
se il vento tira in quella direzione è un buon segno. Capperi, aveva ragione!! Il cielo si apre in parte e comincia a filtrare qualche raggio di sole, si sta proprio bene. Allora, si parte da Misurina fin dove si arriva.
Durante la giornata non ha più piovuto, vento ogni tanto, caso mai, ma sopportabile. Affascinante la coltre di nubi che avvolge la zona.
Si sale verso l'Auronzo incontrando altri biker. Come l'anno scorso sempre a settembre, il turismo cala notevolmente ( a maggior ragione oggi visto il meteo ), e quindi il percorso è decisamente libero e agevole. Il tratto fino all'Auronzo è quasi in solitaria.
Breve sosta e poi si parte verso il Lavaredo:
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In vista del Rif. Lavaredo:
Superato il rifugio, si prosegue per la breve salita che porta alla forcella di Lavaredo dove si possono vedere le tre cime aprirsi:
Eccole, mi hanno aspettato pure quest'anno
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Via verso il Locatelli ( notare la folla di turisti
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In vista del Locatelli:
Le cime avvolte dalla nebbia:
Pranzo di rito ( sono arrivato giusto per l'ora di pranzo, và che sincronia
). Piattone tipico di patate, pancetta e uova al forno, poi strudel: una fettona enorme, roba da star male ( con l'aggiunta di crema ), caffè e poi via per la strada di ritorno.
Giornata cominciata nell'incertezza, ma finita nel migliore dei modi!
Martedi 16
Si rientra, purtroppo, non senza prima approfittarne per un ultimo giro, il meteo dovrebbe essere favorevole. Infatti, il sole è molto presente; anzi, dà fastidio a volte, tranne in quota dove si trova ancora qualche nuvola e spira un certo venticello.
La destinazione è il Rif. Genova in val di Funes raggiungibile uscendo a Chiusa ( A22 ). Si risale la valle verso il parcheggio di Malga Zannes e si prende l'ampia mulattiera che porta al rifugio; in realtà, si possono trovare svariate mulattiere, il Genova è una delle tante destinazioni. La partenza è a quasi 1700 mt, verso il Genova a circa 2300 mt. sovrastato da una croce posta a 2400 mt che offre una magnifica visuale sul panorama. Lungo la salita, a poco più di metà percorso, si incontra la Malga Gampen, ottimo punto di ristoro per chi non vuole proseguire oltre.
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La malga Gampen:
La salita verso il Genova. Questa seconda parte è più faticosa per via della maggiore pendenza e dal fondo meno compatto ( in vari punti riempito con sabbia ):
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Qualche traccia di neve intorno:
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Si mangia:
Dopo un lauto pasto, un'ultimo sforzo verso la cima:
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Alla croce:
Il rifugio visto da sopra:
ed il panorama, si vede la mulattiera in salita e la malga Gampen in centro alla foto:
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Il vento si fa pungente ed ormai ho fatto quello che dovevo fare. Mi copro bene e scendo lungo il ritorno verso casa, ferie finite...per ora!!
Un'altra esperienza positiva, il tempo incerto non è riuscito a guastare il tutto.