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Mezzo gaudio ( però alla fine... )

nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
www.meranobike.it
Teoricamente in veneto non si possono fare i sentieri sopra i mille m. di quota, ma nessuno controlla, in aa non ci sono limitazioni se non in aree particolari come appunto le tre cime. Qui si può arrivare fino al locatelli dall'auronzo e poi bisogna tornare indietro, pena multa di 65 €. Oppure fare i sentieri di mattina presto (come ha fatto qualcuno) e/o fuori stagione, dove non si disturba e non ci dovrebbero essere controlli
 

andrea gambetti

Biker superioris
30/9/07
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Imola (Romagna!)
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Prima di tutto grazie.
Per fare un anello alle Tre cime, quindi, non ci sono molte alternative: avevo pensato di scendere verso il fondovalle sulla strada che scende da Cimabanche, di fronte all'hotel Tre Cime, ma mi pare di capire che non si fa. E se dal Locatelli attraversassi il vallone tra rifugio e parete Nord, per risalire a Ovest delle Tre Cime fino all'Auronzo? O magari - seee, magari... - scendere a Sesto?
Alla fine mi sa che mi butto a fare un anello nel Fanes, magari con pernottamento in uno dei rifugi.
Grazie ancora!
 

KORKI

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Mezzo gaudio 2008

Quest'anno è andata meglio, a parte il meteo: freddo e pioggia hanno fatto optare per un percorso alternativo alla maratona dell tre cime verso il Monte Elmo, troppo rischioso il percorso originale; tant'è vero che sarebbe risultato difficile anche per l'elicottero offrire assistenza. Comunque...

Venerdi 12 clima ingannevole, nebbione a mezza quota, ma con tratti di sole che fanno sperare. Infatti, poi, nel fine settimana la situazione è peggiorata. nevischio a 1700 mt.



Gara al freddo con pochissima pioggia, arrivo a 2°. Alla fine, è andato tutto bene, anche se il clima poteva essere più favorevole. Speriamo nell'anno prossimo.

Nel frattempo, vorra dire che ci rifaremo in bici


LUNEDI 15

Giro d'obbligo alle Tre Cime e quindi si parte di buon mattino verso Misurina; si potrebbe partire anche da Dobbiaco, ma pure oggi il tempo non è dei migliori. Infatti, a Misurina nevischia e tira un certo venticello tanto da decidere di rimandare. Fortunatamente, attendo circa un'ora e sento un'indigeno locale fare delle previsioni meteo: se il vento tira in quella direzione è un buon segno. Capperi, aveva ragione!! Il cielo si apre in parte e comincia a filtrare qualche raggio di sole, si sta proprio bene. Allora, si parte da Misurina fin dove si arriva.

Durante la giornata non ha più piovuto, vento ogni tanto, caso mai, ma sopportabile. Affascinante la coltre di nubi che avvolge la zona.

Si sale verso l'Auronzo incontrando altri biker. Come l'anno scorso sempre a settembre, il turismo cala notevolmente ( a maggior ragione oggi visto il meteo ), e quindi il percorso è decisamente libero e agevole. Il tratto fino all'Auronzo è quasi in solitaria.

Breve sosta e poi si parte verso il Lavaredo:


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In vista del Rif. Lavaredo:



Superato il rifugio, si prosegue per la breve salita che porta alla forcella di Lavaredo dove si possono vedere le tre cime aprirsi:



Eccole, mi hanno aspettato pure quest'anno :



Via verso il Locatelli ( notare la folla di turisti )


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In vista del Locatelli:



Le cime avvolte dalla nebbia:



Pranzo di rito ( sono arrivato giusto per l'ora di pranzo, và che sincronia ). Piattone tipico di patate, pancetta e uova al forno, poi strudel: una fettona enorme, roba da star male ( con l'aggiunta di crema ), caffè e poi via per la strada di ritorno.

Giornata cominciata nell'incertezza, ma finita nel migliore dei modi!

Martedi 16

Si rientra, purtroppo, non senza prima approfittarne per un ultimo giro, il meteo dovrebbe essere favorevole. Infatti, il sole è molto presente; anzi, dà fastidio a volte, tranne in quota dove si trova ancora qualche nuvola e spira un certo venticello.

La destinazione è il Rif. Genova in val di Funes raggiungibile uscendo a Chiusa ( A22 ). Si risale la valle verso il parcheggio di Malga Zannes e si prende l'ampia mulattiera che porta al rifugio; in realtà, si possono trovare svariate mulattiere, il Genova è una delle tante destinazioni. La partenza è a quasi 1700 mt, verso il Genova a circa 2300 mt. sovrastato da una croce posta a 2400 mt che offre una magnifica visuale sul panorama. Lungo la salita, a poco più di metà percorso, si incontra la Malga Gampen, ottimo punto di ristoro per chi non vuole proseguire oltre.


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La malga Gampen:



La salita verso il Genova. Questa seconda parte è più faticosa per via della maggiore pendenza e dal fondo meno compatto ( in vari punti riempito con sabbia ):


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Qualche traccia di neve intorno:


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Si mangia:



Dopo un lauto pasto, un'ultimo sforzo verso la cima:


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Alla croce:



Il rifugio visto da sopra:



ed il panorama, si vede la mulattiera in salita e la malga Gampen in centro alla foto:


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Il vento si fa pungente ed ormai ho fatto quello che dovevo fare. Mi copro bene e scendo lungo il ritorno verso casa, ferie finite...per ora!!

Un'altra esperienza positiva, il tempo incerto non è riuscito a guastare il tutto.
 
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tostarello

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miiii altro che mezzo gaudio... spettacolare!

complimenti per i giri e per le foto, veramente belle o-o
 

GB

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Specialized Enduro
Cavolo, mi ero perso questo topic

Ho letto tutto e sono entrato in un mondo di sogni, grazie Korki o-o
Veramento tutto stupendo: il giro, i posti e le foto !

Posso chiederti che macchina fotografica usi ? Io anche nelle giornate terse e pulite non riesco ad avere colori cosi' luminosi
 

KORKI

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eeehh ... belle foto !

A occhio il vincitore della Drei Zinnen mi pare Antonio Molinari
http://www.corritrentino.it/Molinari/index.htm

Nei primi posti. Su http://www.dreizinnenmarathon.com/ lo puoi vedere ritratto assieme ai primi arrivati.

GB ha scritto:
Posso chiederti che macchina fotografica usi ? Io anche nelle giornate terse e pulite non riesco ad avere colori cosi' luminosi

Canon 400D con sigma 17-70. A volte non so nemmeno io perché escono così . Forse è il "mito" ( ?? ) dei colori gialli che sputano le lenti sigma
 

KORKI

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MEZZO GAUDIO 33 E 1/3: L'INSULTO FINALE!

Ultime escursioni nei "soliti" luoghi prima della brutta stagione, poi le ferie sono veramente finite

Dopo i recenti giri passati, sono ritornato ancora, questa volta con carattere pedalatorio e non appoggiandosi ad altre attività. Il tempo è stato molto variegato, dal sole, alla pioggia fino alla neve ed al vento forte; nonostante questo, ho saltato pure il giorno di riposo programmato!


SAB 20-MAR 23

Giorno di arrivo, esploro a piedi le malghe sopra Sesto/Moso alle pendici del Monte Elmo per verificarne la pedalabilità nei giorni successivi. Dal passo di Monte Croce, vedo dai cartelli che la zona è ricca di malghe collegate da ottime mulattiere. Salgo verso la malga/casera Coltrondo, si arriva in poco tempo. La mulattiera è ampia e ottima scavalcando svariati ponticelli.

La malga successiva è la malga di Nemes, ma scopro che a circa 500 mt si può arrivare anche alla malga Riffredo, ma non vado e punto direttamente alla malga di Nemes segnalata anche come percorso per MTB. Dopo un po' di sconnesso si arriva in breve tempo in una valle sopra la malga. Si potrebbe proseguire anche salendo in quota.

L'arrivo verso Nemes è agevole e in discesa, il ritorno verso Sesto offre svariate possibilità: si prosegue e si arriva direttamente alla chiesetta, oppure si prende un bivio scavalcando le torbiere tramite lunghe passerelle.

Lunedi 22, faccio il percorso in mtb partendo da Sesto fino al passo di Monte Croce. Quando arrivo a Coltrondo, proseguo anche per la malga Riffredo e poi ritorno per salire a malga Nemes. In nottata ha nevicato leggermente lasciando qualche traccia di neve ed il tempo è molto variabile da zona a zona, tanto da passare dal sole fino a prendere un po' di neve durante il percorso.

E' ancora presto quando arrivo a Nemes, quindi decido di proseguir verso la Malga Klammbach. Il cartello segna un'ora e 30 per arrivare a piedi. L'attraversamento è un po' più difficoltoso, la mulattiera diventa sconnessa e poco prima della metà, si prosegue su un sentiero a volte molto sconnesso; in questo tratto prendo un po' di neve mentre vedo il solo all'orizzonte! Si attraversa un boschetto e all'uscita, si è in vista della malga dove mi fermo a mangiare. Intanto, l'arrivo è accolto da un nevicata.

Finito di mangiare, si potrebbe scendere, ma decido di salire verso il rif. Sillianer ( appena all'interno del confine austriaco ). La mulattiere, ricoperta di erba, si identifica con un po' di difficoltà, ma la salita è agevole, anche se a spinta. In cima si vede la nebbia e il tempo peggiora: visibilità scarsa e neve copiosa. Il sentiero prosegue su un costone. Il rifugio non è lontanissimo, ma viste le condizioni meteo, meglio non rischiare. Quindi ritorno sapendo di dover fare quasi 1300 mt di dislivello!!

Ritorna alla malga, prosegue, al bivio successivo risalgo verso sinistra nella valle che porta a Nemes. Purtroppo foro, una spina microscopica. Va beh, sistemo tutto e riparto verso l'albergo.

Passo Monte Croce:


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Un tratto della mulattiera. Sotto le cime ci dovrebbero essere anche dei laghi:



Alla malga Coltrondo:



Vista della malga dalla mulattiera che porta a Nemes:



Riffredo:



Verso Nemes:


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Malga Nemes:




Attraversamento delle torbiere:




Nemes dal sentiero che porta a Klammbach:



Uscita dal bosco:



Arrivo nevoso:


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La malga vista dalla salita verso Sillianer:


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La mulattiera che scende da Nemes verso Sesto e si collega anche a Klammbach



Giornate ottime, tempo accettabile. Finisco il racconto appena ho tempo.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo