Ciao a tutti!
Inizialmente avevo aperto questo topic nella sezione "cross country" visto che oramai ci stanno inculcando in testa che per andare in montagna se non hai almeno 150mm sotto il c**o è meglio se lasci perdere. Tuttavia dopo un paio di giorni di pensamenti ho chiesto di spostare la discussione in questa sezione. Perchè? perchè credo semplicemente che per andare davvero in montagna servano 3 cose:
- gambe
- fiato
- manico
Non importa se hai un frontino o uno schiacciasassi pedalabili (definito così da qualcuno che solitamente ha parecchio di ciascuno dei requisiti sopra elencati).
Visto che fino ad ora ho fatto le peggio cose con la front, credo che andare in montagna ora diventerà solo più facile (in discesa per lo meno)
Quindi ecco a voi quella che secondo me è la vera bici da Cicloalpinismo!
Pensando a che tipo di bici volevo ho scritto su un foglio la lista delle caratteristiche che avrebbe dovuto avere il mio mezzo. Ovviamente tutto doveva essere rapportato ai percorsi che faccio di solito e al mio budget. Quindi, la mia nuova due ruotegrasse doveva essere:
- una full suspension da 120-130mm
- schema di sospensione estremamente efficiente (quindi fulcro virtuale)
- geometria comoda e facile in discesa ma non estrema (il resto lo fa il manico)
- leggera ma robusta
- possibilmente con sospensioni Fox
- drivetrain Shimano XT
- QR 15 e sterzo taperded
per ultimo avevo scritto "unica, inimitabile e bella".
E' stato proprio questo ultimo punto a rallentare tutte le operazioni di scelta, poichè più sfogliavo i cataloghi, siti internet e il forum stesso, più mi accorgevo che le MTB di oggi stanno diventando sempre più omologate. Tutte sempre più uguali, con colori ripetitivi e design che l'anno dopo ormai è da considerare vetusto. Ovviamente la "standardizzazione" e l'anonimato estetico vanno pari passo con il miglior rapporto qualità dei componenti/prezzo.
Fu così che presi la decisione di soddisfare appieno anche l'ultimo punto della mia lista rivolgendomi a Federico di MDE. Dopo interminabili chiaccherate (dopo le quali Federico si merita il Nobel alla pazienza) siamo arrivati alla definizione di quello che vedete in queste foto.
Ovviamente lui ha pensato al telaio mentre io cercavo tutti i componenti.
Eccovi la lista dei pezzetti e qualche foto:
Telaio: MDE CARVER 2012 (125mm di escursione)
Forcella: Fox F32 remote, QR15, tapered (al momento è settata a 100mm ma a breve la porterò a 120mm)
Ammo: Fox RP23
Gruppo: XT completo (9 velocità per essere compatibile con le altre bike che ho in casa
Ruote: Shimano XT
Freni: Hope Tech X2 con dischi da 180mm flottanti
Copertoni: Hutchinson Toro Tubless Ready 26x2.125 (vi sfido a trovarli rossi aftermarket )
Reggisella: Protone
Sella: Prologo Choice
Serie sterzo: Protone Tapered
Attacco: Titan Evo con viti in titanio
Manubrio: Syntace Vektor carbon
Manopole: Ribbon di spugna
Cavi e guaine: Jagwire Ripcord
Peso senza pedali: 12,00 Kg
Ovviamente soffre delle tipiche imperfezioni da "neonata"; passaggio guaine da rivedere, posizione sella, disposizione comandi (primo acquisto match-maker per gli Hope!!) ed eccessiva pulizia (a noi piacciono zozzzzzzzzeeeee!!)
Come detto la forcella è temporaneamente a 100mm, mapresto sarà portata a 120mm.
Non ho ancora avuto modo di provarla (e non ne avrò fino alla prossima settimana causa esami all'uni) quindi posticipo le impressioni "dinamiche".
Ringrazio tantissimo Federico di MDE che ha saputo starmi dietro con professionalità e passione anche quando i miei cavilli e le mie malattie mentali avrebbero spazientito anche il più disponibili dei negozianti. Infatti la differenza sta proprio qui. Federico non è un negoziante. Lui non vende bici. Lui FA le bici, assumendo un rapporto con il cliente (e con il prodotto stesso) che non troverete mai in nessun negozio staccando assegni da migliaia di euro per qualche cosa che qualcuno a decine di migliaia di kilometri da voi ha progettato, fatto costruire da un'altra parte, imballato e avervi convinto che quello è l'acquisto giusto.
Con MDE ci vanno passione, pazienza e fantasia....a fare la magia ci pensano loro.
Inizialmente avevo aperto questo topic nella sezione "cross country" visto che oramai ci stanno inculcando in testa che per andare in montagna se non hai almeno 150mm sotto il c**o è meglio se lasci perdere. Tuttavia dopo un paio di giorni di pensamenti ho chiesto di spostare la discussione in questa sezione. Perchè? perchè credo semplicemente che per andare davvero in montagna servano 3 cose:
- gambe
- fiato
- manico
Non importa se hai un frontino o uno schiacciasassi pedalabili (definito così da qualcuno che solitamente ha parecchio di ciascuno dei requisiti sopra elencati).
Visto che fino ad ora ho fatto le peggio cose con la front, credo che andare in montagna ora diventerà solo più facile (in discesa per lo meno)
Quindi ecco a voi quella che secondo me è la vera bici da Cicloalpinismo!
Pensando a che tipo di bici volevo ho scritto su un foglio la lista delle caratteristiche che avrebbe dovuto avere il mio mezzo. Ovviamente tutto doveva essere rapportato ai percorsi che faccio di solito e al mio budget. Quindi, la mia nuova due ruotegrasse doveva essere:
- una full suspension da 120-130mm
- schema di sospensione estremamente efficiente (quindi fulcro virtuale)
- geometria comoda e facile in discesa ma non estrema (il resto lo fa il manico)
- leggera ma robusta
- possibilmente con sospensioni Fox
- drivetrain Shimano XT
- QR 15 e sterzo taperded
per ultimo avevo scritto "unica, inimitabile e bella".
E' stato proprio questo ultimo punto a rallentare tutte le operazioni di scelta, poichè più sfogliavo i cataloghi, siti internet e il forum stesso, più mi accorgevo che le MTB di oggi stanno diventando sempre più omologate. Tutte sempre più uguali, con colori ripetitivi e design che l'anno dopo ormai è da considerare vetusto. Ovviamente la "standardizzazione" e l'anonimato estetico vanno pari passo con il miglior rapporto qualità dei componenti/prezzo.
Fu così che presi la decisione di soddisfare appieno anche l'ultimo punto della mia lista rivolgendomi a Federico di MDE. Dopo interminabili chiaccherate (dopo le quali Federico si merita il Nobel alla pazienza) siamo arrivati alla definizione di quello che vedete in queste foto.
Ovviamente lui ha pensato al telaio mentre io cercavo tutti i componenti.
Eccovi la lista dei pezzetti e qualche foto:
Telaio: MDE CARVER 2012 (125mm di escursione)
Forcella: Fox F32 remote, QR15, tapered (al momento è settata a 100mm ma a breve la porterò a 120mm)
Ammo: Fox RP23
Gruppo: XT completo (9 velocità per essere compatibile con le altre bike che ho in casa
Ruote: Shimano XT
Freni: Hope Tech X2 con dischi da 180mm flottanti
Copertoni: Hutchinson Toro Tubless Ready 26x2.125 (vi sfido a trovarli rossi aftermarket )
Reggisella: Protone
Sella: Prologo Choice
Serie sterzo: Protone Tapered
Attacco: Titan Evo con viti in titanio
Manubrio: Syntace Vektor carbon
Manopole: Ribbon di spugna
Cavi e guaine: Jagwire Ripcord
Peso senza pedali: 12,00 Kg
Ovviamente soffre delle tipiche imperfezioni da "neonata"; passaggio guaine da rivedere, posizione sella, disposizione comandi (primo acquisto match-maker per gli Hope!!) ed eccessiva pulizia (a noi piacciono zozzzzzzzzeeeee!!)
Come detto la forcella è temporaneamente a 100mm, mapresto sarà portata a 120mm.
Non ho ancora avuto modo di provarla (e non ne avrò fino alla prossima settimana causa esami all'uni) quindi posticipo le impressioni "dinamiche".
Ringrazio tantissimo Federico di MDE che ha saputo starmi dietro con professionalità e passione anche quando i miei cavilli e le mie malattie mentali avrebbero spazientito anche il più disponibili dei negozianti. Infatti la differenza sta proprio qui. Federico non è un negoziante. Lui non vende bici. Lui FA le bici, assumendo un rapporto con il cliente (e con il prodotto stesso) che non troverete mai in nessun negozio staccando assegni da migliaia di euro per qualche cosa che qualcuno a decine di migliaia di kilometri da voi ha progettato, fatto costruire da un'altra parte, imballato e avervi convinto che quello è l'acquisto giusto.
Con MDE ci vanno passione, pazienza e fantasia....a fare la magia ci pensano loro.