• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Maxiavalanche Cervinia 2007

marco

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Maxiavalanche Cervinia 2007

Cervinia è pronta ad accogliere i biker che sfidano il ghiacciaio
Meno di un mese alla quarta edizione della Maxiavalanche del Breuil, l'11 e il 12 agosto. Aperte le iscrizioni


(comunicato stampa) - Sono aperte le iscrizioni alla "Maxi Avalanche" di Breuil-Cervinia (Aosta), gara di mountain bike specialità downhill marathon, valida come seconda tappa della "Coppa Europa" di discesa dell'UEC, l'Unione Ciclistica Europea, in programma sabato 11 e domenica 12 agosto. Giunta alla quarta edizione, la manifestazione prevede le qualifiche obbligatorie nella giornata di sabato mentre la gara, domenica, si correrà su due manche consecutive. Il percorso, di gran lunga il più spettacolare del circuito e tra i più amati dai "biker", prevede la partenza dal ghiacciaio del Plateau Rosa, a 3500 metri di quota, in territorio svizzero, ai piedi del Cervino, con l'arrivo, dopo oltre dieci chilometri interamente in discesa, nel centro di Cervinia, a duemila metri, per quasi 1500 metri di dislivello negativo.

Sono attesi al via, dopo la prima tappa corsa a fine maggio a Vallnord, nel Principato di Andorra, tutti i migliori specialisti delle discese "marathon", oltre ad una nutrita pattuglia di italiani, e in particolare di valdostani, che cercheranno ancora una volta di arginare il dominio transalpino. Sul Plateau Rosa partiranno Remy Absalon, portacolori della "Commençal" e vincitore ad Andorra, i giovani francesi Jérome Clementz e Grégory Doucende, l'ex atleta di Coppa del Mondo, lo spagnolo Thomas Misser, ed il vincitore uscente della tappa di Cervinia e della Coppa Europa, Franck Parolin.

Tra gli italiani, Claudio Brunier non potrà difendere il decimo posto ottenuto lo scorso anno, e seguirà la corsa dal parterre, a causa di un recente incidente sui sentieri del "bike park" di Pila in cui si è fratturato un polso. La palma di primo italiano se la potranno giocare Nicola Rocchi e Giovanni Ferretti, con i giovani valdostani Matteo Milliery, junior di Coppa del Mondo, e Daniele Cosseta a tentare il colpo tra i più giovani.

L'organizzazione, già oliatissima dopo il successo delle precedenti edizioni, è composta dallo Sci Club Cervino Valtournenche, con il responsabile Enrico Tesa e dall'M.B. Aventure V.d.A. di Daniele Hérin, con la collaborazione dell'Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti della Regione Autonoma Valle d'Aoste, del Comune di Valtournenche, della "Sport e Promozione Srl", del Consorzio per lo sviluppo turistico del Cervino e dell'Aiat Monte Cervino, con il completo appoggio logistico della "Cervino SpA", la società degli impianti a fune del Breuil.

L'unico nodo da sciogliere è una piccola variazione nel percorso: per evitare un tratto molto sassoso e renderlo più sicuro: nel tratto subito a valle del ghiacciaio del Plateau Rosa è stata prevista una variante a mezza costa, in un tratto più scorrevole. Ma le condizioni meteo e le abbondanti precipitazioni nevose, non rendono ancora possibile una decisione, che verrà presa nelle ultime settimane.

Per iscrizioni e informazioni sulla gara è possibile contattare Daniele Hérin al numero di telefono +39.335.65.15.804, oppure consultare i siti Internet www.avalanchecup.com e www.cerviniamtb.it
 

marco

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I francesi Olivier Giordanengo ed Estelle Vuillemin
vincono la "Maxi Avalanche" di Cervinia
Bruno Zanchi quarto, Alan Beggin sesto
e la valdostana Elise Blanc quarta



(Comunicato stampa) - Gli atleti francesi si sono trovati in difficoltà nella quarta edizione della "Maxi Avalanche" di Breuil-Cervinia, gara internazionale di ciclismo, categoria downhill marathon, che si è tenuta nella località valdostana sabato 11 e domenica 12 agosto ma dopo i due giorni di gara sono stati comunque i transalpini a coprire le posizioni più importanti in quasi tutte le classifiche, con il "Master 30" Olivier Giordanengo (FMF) ad imporsi nella competizione maschile. Per la prima volta la pattuglia italiana è stata numericamente più folta di quella d'oltralpe, con un totale di oltre 240 partenti, e finalmente il bel tempo ha accompagnato l'alta Valtournenche: la neve caduta nei giorni precedenti la gara ha caratterizzato la parte alta del tracciato, al Plateau Rosa, senza danneggiare però il percorso e garantendo uno spettacolo unico. Soltanto nella giornata di sabato, durante le qualificazioni del pomeriggio, la partenza è stata abbassata al "Bontadini", accorciando la parte alta ed evitando la parte sul ghiacciaio, non ancora messa in sicurezza dopo la caduta di circa settanta centimetri di neve fresca.

I due campioni italiani di downhill Bruno Zanchi (Axo - Commençal) ed Alan Beggin (Mapei GT), sugli scudi sin dalle qualificazioni, non sono riusciti ad arginare il dominio dei francesi, con Giordanengo che ha dimostrato la maggiore continuità nei due giorni di gara ed ha avuto la meglio sul vincitore uscente Franck Parolin (Cannondale - Kenny) e su Rémy Absalon (Commençal), vincitore nella seconda manche dopo una prima disastrosa. Bruno Zanchi si è dovuto accontentare della "medaglia di legno", con un quarto posto finale, mentre Beggin è finito sesto, con l'ex trialista Walter Belli decimo. Tra le donne, ad imporsi è stata Estelle Vuillemin (MBK), su Ophélie David (Lapierre) e Sévérine Délom (Rocky Mountain). Le tre francesi hanno dominato, con la sola valdostana Elisa Blanc (Cicli Benato), esordiente in questa specialità, ad avvicinarle, chiudendo con un quarto posto generale che fa ben sperare per il futuro.

Tra gli altri italiani, Stefano Migliorini (Kona), ex "big" di Coppa del Mondo a metà anni '90, ha chiuso dodicesimo, Nicola Rocchi (Surfing Shop) quindicesimo e primo "Senior", Davide Bionaz (BC&Bike free team) ventiquattresimo e primo valdostano, Matteo Milliery (Cicli Lucchini) ventottesimo e secondo valdostano, Franco Manera (BC&Bike free team) ventinovesimo. Tra i valdostani, Daniele Cosseta (BC&Bike free team) è giunto 37esimo, Julien Juglair (MTB Hérin School) 70esimo, Andrea Benato (Cicli Benato) 72esimo e vittima di un incidente meccanico nella seconda manche, Sandro Chapellu (BC&Bike free team) 118esimo non partecipando alla seconda manche per una caduta in mattinata.

Ha partecipato alla manifestazione, fuori gara come chiudipista, anche il parroco di Valtournenche, don Paolo Papone, grande appassionato di ciclismo: dopo numerosi colli valdostani scalati, per don Paolo è l'esordio in questa disciplina: «è la prima volta che tocco una bici da freeride - racconta - ma mi sono appassionato subito, e anche il cielo mi ha aiutato». Daniele Hérin, presidente del comitato organizzatore, George Edwards, ideatore dell'Avalanche Trophy di cui la tappa di Cervinia fa parte, ed il sindaco Giorgio Pession, hanno rinnovato l'appuntamento a tutti per il prossimo anno.

www.maxiavalanche.it
 

Giant Sonic

Biker cesareus
19/12/03
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Genova
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bellissima!senza dubbio la + bella competizione che abbia mai fatto nonostante la sfiga che mi ha perseguitato per tutto il weekend
-doppia foratura in qualifica quando ero in 11a posizione del mio gruppo(che mi avrebbe valso se non sbaglio la partenza nella griglia b)
-in campeggio la sera,un'ape si è infilata sotto il pantalone pungendomi un malleolo...la mattina avevo una caviglia che sembrava la mia coscia
-nella prima manche dopo aver fatto un bel recupero dall'ultima posizione in griglia,la catena esce dal tendicatena con con conseguente ultimo pezzo fatto in stile ciclocross
-nella seconda manche doppia foratura dopo aver fatto un altro mega recupero dall'ultima posizione(questa volta meglio della prima)

tagliati 2 copertoni di cui uno nuovo,2 camere tagliate,un'aletta del pedale rotta.
91° nella classifica assoluta se non erro...molto deluso...

in ogni caso veramente bella,pochi passaggi tecnici,ma molto divertente nel complesso.

la cosa che non mi è piaciuta è che molta gente(quasi tutti italiani) hanno preso questa competizione solo come un gioco diverso dal solito
 

FREESYNDY

Biker assatanatus
30/1/06
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black mountain
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io, fossi in te, incomuncerei seriamente a pensere ad una bella benedizione
scherzi a parte. nonostante tutto ciò che può capitare, secondo me rimane la più bella gara organizzata in italia
 

Giant Sonic

Biker cesareus
19/12/03
1.635
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Genova
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potresti spiegare meglio?
nel senso che c'è gentew che spende soldi giusto per dire "ho fatto la maxiavalanche" e che non ha ne le capacità tecniche per fare i punti + difficili ne la resistenza per riuscire a fare 2 km di discesa di fila

ognuno è libero di fare quello che vuole,ma in questo modo si creano inutili pericoli ed intralci quando il percorso si può benissimo fare 2000 volte fuori dalla competizione.
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
18.674
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Venezia Giulia.
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beh fa parte delle gare di gruppo. come in qualunque altro sport di velocità dove si parte tutti assieme.
il poltone dei biker "umani" (tanto x trovare un aggettivo ) è una grossa fetta di mercato che paga cospiqui prezzi di iscrizione e porta soldi alla zona della manifestazione... non si può certo eliminarli...
 

micro

Biker cesareus
2/10/03
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Pordenone
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Non posso che essere d'accordo con Panzer.
Il dinero lo porta la massa, senza la massa queste manifestazioni sarebbero morte sul nascere.
Per curiosità, cosa pensi che saresti arrivato senza noie e inconvenienti?
Secondo me, senza stare tanto a dilungarsi in ragionamenti, con una mentalità come la tua non si va da nessuna parte.. qui non girano soldi e non c'è visibilità, finirebbe tutto in pochissimo tempo con gente come te.
Lo spirito di quelle persone che si sono sobbarcate 1000 km per fare una competizione in compagnia privilegiando l'aspetto ludico, vedi freeridemtbnordest.com per intenderci, è l'unica ancora di salvezza per una manifestazione severa come la maxi.. Solo cercando di fare un circo per grandi numeri si può pensare di far crescere il movimento senza rimetterci soldi.
 

Le President

Biker urlandum
1/11/06
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Varese
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Canyon Strive

Straquoto!!!
E l'anno prossimo voglio esserci anche io!!!!!
 

rossihoney

Downhiller!
4/5/07
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Zürich
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Commencal Meta; Commencal Supreme DH

le competizioni della mega e maxi in un certo senso aono anche fatte per persone che vogliono fare una "gara" ma anche divertirsi e magari vedere a che livello sono. Se tutte le gare fossero solo per Professionisti o gente che e' atleticissima dove arriveremo? nessuno farebbe + gare, xche "non e' al livello giusto". Tu sai se sei al livello di fare una gara downhill o no? sai di non essere da intralcio?

Vieni a fare la CAIDOM e vediamo se potrai correre con i + veloci.
 

Giant Sonic

Biker cesareus
19/12/03
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Genova
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considerando che nessuno mi ha mai superato in discesa,direi che di intralcio non lo sono.
nelle gare xc o gf in salita mi sposto se qualcuno va + forte.
in ogni caso ho un preparazione tale da non creare pericolo ne a me ne a gli altri.

quello che non avete capito è che non sto dicendo che le gare non son per tutti,ma solo che sarebbe meglio che gente "pericolosa" evitasse di iscriversi.

(tra l'altro che senso ha iscriversi ad una gara dh e poi fare i pezzi a piedi?)
 

micro

Biker cesareus
2/10/03
1.674
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Pordenone
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Giusto!
D'ora in poi mi iscriverò solo alle gare della mia zona di cui conosco a menadito il percorso.. non sia mai che poi non riesca a fare un passaggio difficile e mi lapidino..

PS: E chi mi dice che nessuno ti abbia superato, anche se andavi un pochino più piano, solo perchè ti consideravano pericoloso?
 

Giant Sonic

Biker cesareus
19/12/03
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Genova
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per saper scendere non c'è bisogno di sapere il percorso a memoria,basta un po' di tecnica e di buon senso.

poi pensala come vuoi,se a te fa piacere iscriverti a gare dove ci son punti che non sei in grado di scendere,arrivare tra gli ultimi,non riuscire a finire il percorso senza soste e buttare via 45 €,nessun problema,però non lamentarti se c'è chi pensa che tu sia pericoloso e che sia un intralcio.

io ho espresso il mio parere senza sarcasmo e senza offendere nessuno.
io se mi iscrivo ad una gara è perché so che è alla mia portata.
se devo prenderla con calma e non voglio rischiare,mi faccio il percorso con calma,quante volte voglio e senza spendere soldi.
e questo vale sia per le gare di dh,xc,gf e strada.


PS:non credo che ci sia qualcuno che mi crede pericoloso perché non mi ca.o in mano nei passaggi tecnici(che tra l'altro alla maxiavalanche non è che fossero il massimo) e non mi metto d'intralcio facendolo a piedi ed ignorando completamente chi mi chiede di passare.
al massimo pensano che sia lento,ma di certo non pericoloso.
 

micro

Biker cesareus
2/10/03
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Pordenone
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Sarcasmo a parte.. resto sempre dell'idea che, con gente come te, tutte le gare non convenzionali, sarebbero morte ancora prima di nascere..
Mi auguro che tu un giorno ti renda conto di esssere un comune mortale, così poi ti passerà la voglia di fare le gare, ovviamente per non intralciare i più forti, e ci penserai 2 volte prima di scrivere certi commenti..
Passo e chiudo!
 

Giant Sonic

Biker cesareus
19/12/03
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Genova
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come già scritto,non sono di intralcio...se sento qualcuno che chiede spazio,glielo do..non mi butto certo in un passaggio che non sono in grado di fare,con la pressione da dietro,rischiando di farmi male...e di far male all'altro.
il buon senso di capire se una gara è alla mia portata ce l'ho
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo