Dal libro del profeta. In quel tempo, il signore si avvicinò e mi disse, dalla lontane terre sarrabesi giunge eco di un incontro di fedeli al salir del giorno dei defunti. Il profeta intui' subito improvvida sventura, e ammoni il signore dal prendervi parte. Il signore, sdegnato dal rimprovero, chiamo a se i sui discepoli e disse: fratelli scegliete le vesti ocra da cerimonia ornate a festa i cavalli moltiplicate pani e pesci, per il riso ci penso io, diffonderemo il nostro verbo su quelle terre di pianura dai bassi colli. I discepoli, preoccupati dal lungo viaggio, e da oscuri presagi, si recarono, più volte, in preghiera sul monte corrasi nella speranza di ottenere la clemenza dei cieli. Il signore vedendoli sorrise e disse: Sciocchi ascoltate la parola del signore e diffondetela, seguitemi senza paura e vi consegnerò alla gloria. La sera di venerdì il signore chiamo i suoi discepoli alla prova, e appena fuori della citta vecchia saltò alcune pedane. Terminata la cena, si ritirò dietro al bancone in preghiera. Nel frattempo giuda il sanvitese invocato dio pluvio, modificava percorsi, sollevava vette, inaspriva pendenze. All'oscuro del complotto il signore e i suoi discepoli il giorno stabilito si incamminarono verso il palazzo del sommo sacerdote sanvitese dove fu arrestato e processato. Il signore colpevole di reati innominabili, viene costretto dai sacerdoti, con quel calvario di biga, all'ascesa verso il golgota arrodasa, all'angolo della spianata muraverese. Erano le 13 del mattino quando lo crocifissero. Ma le vie del signore sono infinite. Il signore rivolgendosi ai sui discepoli : innalzate canti di gloria agli agrumi muraveresi, esaltate i poteri dei pomi, il vostro signore è risorto, fate udire la vostra lode e dite: signore guidami nella discesa e verrò salvato. Il signore scampato alla salita, era atteso da una prova ancor più dura. Finita la osannata discesa, venne tradito per la seconda volta, e il giuda albert lo lasciò ammosciato di fiato e di umore. In verità ti dico prima del calar del sole tu mi rinnegherai tre volte. Infatti il giuda sanvitese invocò altra fetida salita. Egli con grande insistenza diceva: se anche dovessi morire non mollerò e finirò la mia prova. Lo stesso non lo pensavano i suoi discepoli. Il signore guardò i suoi discepoli e disse: verro percosso e umiliato e voi mi abbandonerete rinnegando l' amicizia e rincorrendo solo la vostra utilità. I discepoli pronti ad abbandonarlo ripensarono all'insalata di riso gelosamente custodita dal signore . Colpiti dalla forza persuasiva del signore, e dalla fame, lo scortarono verso la salvezza. E i discepoli mangiarono fino a saziarsi. Morale, prima che tu discepolo, possa godere dei frutti della fede, dovrai sopportare la tentazione dell'abbandono del signore. La tentazione di rinnegare il signore è sempre presente, ma la terza terra , quella dei bagordi, promessa dal signore, ti aiuterà a prendere la giusta decisione. Ovviamente questo signore non è lo stesso Signore. Atteros annos Mengius.