Manubrio in carbonio a 16,75€ mi posso fidare?

albatros_la

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Ma quindi? I nostri componenti non metallici come li dobbiamo chiamare secondo te?

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Come dice giustamente @sembola, il termine generico più corretto è "materiale composito" (o "composito" in forma contratta). Generico perché non specifica i costituenti (anche il legno è un materiale composito, al pari della vetroresina), ma comunque ben più proprio di "carbonio".
Il punto, comunque, non era fare tanto il pignolo sul termine quanto mettere in guardia sull'uso di tecniche maccheroniche e rischiose.
 
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Non esistono manubri in "carbonio". Quello che popolarmente chiamiamo (o che qualcuno chiama...) "carbonio" è tecnicamente CFRP (Carbon Fiber Reinforced Plastic), e come dice la sigla è plastica caricata con fibre di carbonio. Le fibre non sono tutte uguali e in generale quelle che si usano per scopi strutturali (tipo le T800, per fare un esempio) sono dei conduttori di calore piuttosto scarsi ma sono in grado di resistere a temperature di diverse centinaia di gradi senza subire "deterioramento significativo". La plastica sono resine epossidiche e sono dei conduttori di calore anche peggiori ma deteriorano molto rapidamente fino a pirolizzare (diciamo, "bruciare") a temperature molto più basse di quella di una fiamma di un accendino.
Ho citato la conduzione bassa per dire che una sorgente di calore intenso come una fiamma non scalda rapidamente tutto il pezzo, che altrimenti cederebbe a sua volta il calore con l'ambiente in virtù dell'ampia superficie di scambio. Quindi la sostanza è che ficcare una fiamma a contatto con un manubrio in CFRP comporta una temperatura localizzata molto alta che danneggia o distrugge la resina, il che va da sé è deleterio.
Quasi tutti i componenti in composito hanno uno strato superficiale di resina diversa che ha funzione protettiva, dai raggi UV (che le resine strutturali soffrono alla lunga) e per minimizzare la corrosione galvanica ai danni di eventuali componenti metallici a contatto. Inoltre c'è quasi sempre uno strato di impregnato o altro con funzione puramente estetica, che è quello che generalmente vediamo.
Non darei consigli che possono risultare rischiosi per persone che non sanno il danno che possono causare...

Un paio di numeri...
Un CFRP strutturale è caricato di fibra per almeno la metà del suo volume (se è un buon composito, anche per il 65 %). Ne deriva che un manufatto completamente in CFRP (T800) come un manubrio deve avere un peso specifico compreso tra 1450 e 1550 kg/m^3, mentre se fosse caricato con fibra di vetro (GFRP) si andrebbe da 1800 a 2000 kg/m^3 (lo dico perché ci sono anche componenti che vengono caricati con la fibra di vetro, che costa meno). Sono numeri abbastanza distanti da permettere una misura. Si mette il componente in un contenitore graduato e se ne misura il volume vedendo di quanto aumenta il livello. Per il peso basta una bilancia digitale da cucina.
Ci sono anche CFRP con resina in polietere (PEEK, da non confondere con il poliestere), ma contengono comunque fibra di carbonio, anche se per ottenere densità attorno ai 1400 kg/m^2 dovrebbero averne poca (circa il 30 %). Se la fibra fosse in poliestere il composito sarebbe decisamente più leggero delle figure di cui sopra (1200 kg/m^3 o giù di lì), al che il metodo del peso specifico andrebbe comunque bene.
Come dice giustamente @sembola, il termine generico più corretto è "materiale composito" (o "composito" in forma contratta). Generico perché non specifica i costituenti (anche il legno è un materiale composito, al pari della vetroresina), ma comunque ben più proprio di "carbonio".
Il punto, comunque, non era fare tanto il pignolo sul termine quanto mettere in guardia sull'uso di tecniche maccheroniche e rischiose.
e per es componenti dichiarati 100% carbonio? non nel campo bici.... perche stranamente nel mondo dei comnponenti per bici non si dichiara che percentuale viene usata di carbonio....cioe' se io compro un manubrio in carbonio voglio sapere in che percentuale e' stato usato questo materiale, se compro prevalentemente plastica o atro
 

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e per es componenti dichiarati 100% carbonio? non nel campo bici.... perche stranamente nel mondo dei comnponenti per bici non si dichiara che percentuale viene usata di carbonio....cioe' se io compro un manubrio in carbonio voglio sapere in che percentuale e' stato usato questo materiale, se compro prevalentemente plastica o atro

Non può esistere un manufatto in composito definibile come "100% carbonio". Come ha spiegato @albatros_la , c'è il carbonio (tipicamente sotto forma di tessuto) e la matrice in resina. Forse la dizione è riferita al materiale della fibra, che come già scritto può essere differente.
 

albatros_la

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e per es componenti dichiarati 100% carbonio? non nel campo bici.... perche stranamente nel mondo dei comnponenti per bici non si dichiara che percentuale viene usata di carbonio....cioe' se io compro un manubrio in carbonio voglio sapere in che percentuale e' stato usato questo materiale, se compro prevalentemente plastica o atro
Sono ben poche le cose che si possano dichiarare 100 % di qualche elemento. Con discreta approssimazione puoi considerare il diamante come qualcosa fatto interamente di carbonio. Oppure la mina di una matita. Ciò che differenzia questi due materiali, entrambi costituiti da carbonio pressoché puro, è lo stato allotropico, ovvero la forma dei cristalli in cui si aggregano gli atomi di carbonio. Le stesse fibre di carbonio non sono tutte uguali. Per quanto siano praticamente di carbonio puro, il loro stato cristallino le connota diversamente quanto a prestazione. Esistono fibre più adatte ad impieghi strutturali e altre più adatte in campo termico e termo-strutturale. Cambia il procedimento col quale vengono prodotte, che induce stati cristallini diversi e dunque proprietà chimico-fisiche e in ultima analisi meccaniche, termiche ed elettriche differenti.
Un composito è tale perché deve essere tale. Se si potesse fare un componente strutturale di carbonio puro, lo si farebbe. In realtà il composito ha i suoi pregi nel fatto di essere... composito! La matrice ha lo scopo di mantenere le fibre nella posizione voluta ed è dunque necessaria. Ma ha anche altre funzioni accessorie; ad esempio protegge le fibre e le isola dall'ambiente (le fibre di carbonio sono suscettibili all'umidità, e conducendo bene elettricamente possono indurre fenomeni di corrosione galvanica sui metalli a contatto). L'alta percentuale di resina non è voluta, è solitamente un limite tecnologico. Più è avanzata la tecnologia di formatura del manufatto e meno resina rimane, ma come dicevo non si arriverà mai ad un composito di sola fibra. Esistono per impieghi strutturali dei compositi C-C (carbon-carbon) molto complessi e costosi da produrre, dove anche la matrice è di carbonio grafitizzato. A fronte di prestazioni termiche ottime (la grafite conduce bene il calore), però, si ha una struttura fragile che mal si presta a impieghi strutturali.
Come dicevo nell'altro post, la percentuale di resina in un buon composito è attorno al 65 %. Quello che a te interessa è se il componente regge bene pur essendo leggero. Come sia stata ottenuta la prestazione strutturale, e dunque con quale percentuale di componenti, è ininfluente. Nessun produttore ti dice quanta fibra ha utilizzato, ma puoi desumerlo a posteriori misurandone la densità come spiegavo nell'altro post e facendo un conto molto semplice (la densità delle fibre è nota e quella delle matrici è sempre più o meno la stessa).
Non che questo, comunque, ti salvi da un'eventuale componente difettato. Sapere che un tubo in lega di alluminio è di fatto della lega dichiarata non ti mette al riparo da un suo cedimento perché è stato mal trattato termicamente, o perché intaccato, o perché con un'inclusione non metallica che ne induce una cricca, o chissà che altro problema.
Un componente in composito di pari peso di uno ben fatto ma progettato e/o realizzato male può essere esteticamente indistinguibile ma più suscettibile alla rottura o a certi tipi di rottura perché le fibre possono essere state mal disposte, possono esserci microinclusioni che ne inducono la delaminazione, etc...
Insomma, come in tutte le cose, oltre a un certo punto devi fidarti che il produttore abbia fatto un buon lavoro e che il componente risponda alle caratteristiche dichiarate.
 
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Non può esistere un manufatto in composito definibile come "100% carbonio". Come ha spiegato @albatros_la , c'è il carbonio (tipicamente sotto forma di tessuto) e la matrice in resina. Forse la dizione è riferita al materiale della fibra, che come già scritto può essere differente.

Beh esiste anche il carbonio forgiato che non ha resina... però ne conosco l'utilizzo solamente per gli orologi :loll:
 

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Sono ben poche le cose che si possano dichiarare 100 % di qualche elemento. Con discreta approssimazione puoi considerare il diamante come qualcosa fatto interamente di carbonio. Oppure la mina di una matita. Ciò che differenzia questi due materiali, entrambi costituiti da carbonio pressoché puro, è lo stato allotropico, ovvero la forma dei cristalli in cui si aggregano gli atomi di carbonio. Le stesse fibre di carbonio non sono tutte uguali. Per quanto siano praticamente di carbonio puro, il loro stato cristallino le connota diversamente quanto a prestazione. Esistono fibre più adatte ad impieghi strutturali e altre più adatte in campo termico e termo-strutturale. Cambia il procedimento col quale vengono prodotte, che induce stati cristallini diversi e dunque proprietà chimico-fisiche e in ultima analisi meccaniche, termiche ed elettriche differenti.
Un composito è tale perché deve essere tale. Se si potesse fare un componente strutturale di carbonio puro, lo si farebbe. In realtà il composito ha i suoi pregi nel fatto di essere... composito! La matrice ha lo scopo di mantenere le fibre nella posizione voluta ed è dunque necessaria. Ma ha anche altre funzioni accessorie; ad esempio protegge le fibre e le isola dall'ambiente (le fibre di carbonio sono suscettibili all'umidità, e conducendo bene elettricamente possono indurre fenomeni di corrosione galvanica sui metalli a contatto). L'alta percentuale di resina non è voluta, è solitamente un limite tecnologico. Più è avanzata la tecnologia di formatura del manufatto e meno resina rimane, ma come dicevo non si arriverà mai ad un composito di sola fibra. Esistono per impieghi strutturali dei compositi C-C (carbon-carbon) molto complessi e costosi da produrre, dove anche la matrice è di carbonio grafitizzato. A fronte di prestazioni termiche ottime (la grafite conduce bene il calore), però, si ha una struttura fragile che mal si presta a impieghi strutturali.
Come dicevo nell'altro post, la percentuale di resina in un buon composito è attorno al 65 %. Quello che a te interessa è se il componente regge bene pur essendo leggero. Come sia stata ottenuta la prestazione strutturale, e dunque con quale percentuale di componenti, è ininfluente. Nessun produttore ti dice quanta fibra ha utilizzato, ma puoi desumerlo a posteriori misurandone la densità come spiegavo nell'altro post e facendo un conto molto semplice (la densità delle fibre è nota e quella delle matrici è sempre più o meno la stessa).
Non che questo, comunque, ti salvi da un'eventuale componente difettato. Sapere che un tubo in lega di alluminio è di fatto della lega dichiarata non ti mette al riparo da un suo cedimento perché è stato mal trattato termicamente, o perché intaccato, o perché con un'inclusione non metallica che ne induce una cricca, o chissà che altro problema.
Un componente in composito di pari peso di uno ben fatto ma progettato e/o realizzato male può essere esteticamente indistinguibile ma più suscettibile alla rottura o a certi tipi di rottura perché le fibre possono essere state mal disposte, possono esserci microinclusioni che ne inducono la delaminazione, etc...
Insomma, come in tutte le cose, oltre a un certo punto devi fidarti che il produttore abbia fatto un buon lavoro e che il componente risponda alle caratteristiche dichiarate.

se acquisto un albero in carbonio boma o tavola da windsurf mi viene specificato che percentuale c'e' di carbonio anche 100% e se non ricordo male la resina in questo caso c'e' talmente poca che posso usare la dicitura 100% carbonio, mi viene specificato che tipo di carbonio che tipo di lavorazione il tipo di resine e se e' stao usato kevlar ecc.... per es le tavole ci sono fatte con stampi ad alta pressione oppure fatte artigianalmente con il sistema del sacco del vuoto per eliminare la resina in eccesso....questo per dire che se acquisto un albero con il 50% di carbonio avro una certa resa ed un certo prezzo....ma cavolo pero' so cosa compro e cosa aspettarmi....un manubrio di carbonio puo' costare dai 70 euro ai 250 circa (parliamo di prezzi di brand conosciuti).....alla fine ti propongono sto tubo in carbonio senza tante spiegazioni, dove l'unico dato che hai e' il peso.....
 

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se acquisto un albero in carbonio boma o tavola da windsurf mi viene specificato che percentuale c'e' di carbonio anche 100% e se non ricordo male la resina in questo caso c'e' talmente poca che posso usare la dicitura 100% carbonio, mi viene specificato che tipo di carbonio che tipo di lavorazione il tipo di resine e se e' stao usato kevlar ecc.... per es le tavole ci sono fatte con stampi ad alta pressione oppure fatte artigianalmente con il sistema del sacco del vuoto per eliminare la resina in eccesso....questo per dire che se acquisto un albero con il 50% di carbonio avro una certa resa ed un certo prezzo....ma cavolo pero' so cosa compro e cosa aspettarmi....un manubrio di carbonio puo' costare dai 70 euro ai 250 circa (parliamo di prezzi di brand conosciuti).....alla fine ti propongono sto tubo in carbonio senza tante spiegazioni, dove l'unico dato che hai e' il peso.....
La dicitura 100 % carbonio fa sorridere... Probabilmente è la percentuale di fibre in carbonio sulle fibre totali se le mescolano con altre fibre (vetro, kevlar, zylon, etc..) oppure è la percentuale di composito se c'è un'anima di altro materiale (visto che per il principio di cui sopra c'è chi dice "carbonio" ma pensa al composito). La percentuale di resina non è mai trascurabile al punto da poter dire che non ce n'è. E comunque, se compri una Ferrari non vengono certo a dirti che percentuali di fibra e resina hanno utilizzato per carrozzeria e telaio. Poi, ribadisco: sapere la percentuale dei materiali non è sufficiente a garantire la qualità del prodotto.
 
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La dicitura 100 % carbonio fa sorridere... Probabilmente è la percentuale di fibre in carbonio sulle fibre totali se le mescolano con altre fibre (vetro, kevlar, zylon, etc..) oppure è la percentuale di composito se c'è un'anima di altro materiale (visto che per il principio di cui sopra c'è chi dice "carbonio" ma pensa al composito). La percentuale di resina non è mai trascurabile al punto da poter dire che non ce n'è. E comunque, se compri una Ferrari non vengono certo a dirti che percentuali di fibra e resina hanno utilizzato per carrozzeria e telaio. Poi, ribadisco: sapere la percentuale dei materiali non è sufficiente a garantire la qualità del prodotto.
la percentuale di carbonio su un albero da windsurf ne cambia sensibilmente il comportamento eccome....un albero con alta percentuale di carbonio avra molta piu reattivita e reflex....certo parliamo di un elemento dinamico....una tavola con alta percentuale di carbonio sara piu rigida reattiva e leggera ovviamente.....ora non so' dirti cosa intendono quando sulle specifiche viene scritto 100% carbonio....e non e' che lo scrive la prima ditta che capita che produce componenti nel garage di casa,....parliamo di aziende che producono alberi anche per imbarcazioni che partecipano all' america's cup.....quindi di livello tecnologico portato all'estremo....parliamo di aziende al livello di north sails...neilpride ecc....il top
 
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Sono ben poche le cose che si possano dichiarare 100 % di qualche elemento. Con discreta approssimazione puoi considerare il diamante come qualcosa fatto interamente di carbonio. Oppure la mina di una matita. Ciò che differenzia questi due materiali, entrambi costituiti da carbonio pressoché puro, è lo stato allotropico, ovvero la forma dei cristalli in cui si aggregano gli atomi di carbonio. Le stesse fibre di carbonio non sono tutte uguali. Per quanto siano praticamente di carbonio puro, il loro stato cristallino le connota diversamente quanto a prestazione. Esistono fibre più adatte ad impieghi strutturali e altre più adatte in campo termico e termo-strutturale. Cambia il procedimento col quale vengono prodotte, che induce stati cristallini diversi e dunque proprietà chimico-fisiche e in ultima analisi meccaniche, termiche ed elettriche differenti.
Un composito è tale perché deve essere tale. Se si potesse fare un componente strutturale di carbonio puro, lo si farebbe. In realtà il composito ha i suoi pregi nel fatto di essere... composito! La matrice ha lo scopo di mantenere le fibre nella posizione voluta ed è dunque necessaria. Ma ha anche altre funzioni accessorie; ad esempio protegge le fibre e le isola dall'ambiente (le fibre di carbonio sono suscettibili all'umidità, e conducendo bene elettricamente possono indurre fenomeni di corrosione galvanica sui metalli a contatto). L'alta percentuale di resina non è voluta, è solitamente un limite tecnologico. Più è avanzata la tecnologia di formatura del manufatto e meno resina rimane, ma come dicevo non si arriverà mai ad un composito di sola fibra. Esistono per impieghi strutturali dei compositi C-C (carbon-carbon) molto complessi e costosi da produrre, dove anche la matrice è di carbonio grafitizzato. A fronte di prestazioni termiche ottime (la grafite conduce bene il calore), però, si ha una struttura fragile che mal si presta a impieghi strutturali.
Come dicevo nell'altro post, la percentuale di resina in un buon composito è attorno al 65 %. Quello che a te interessa è se il componente regge bene pur essendo leggero. Come sia stata ottenuta la prestazione strutturale, e dunque con quale percentuale di componenti, è ininfluente. Nessun produttore ti dice quanta fibra ha utilizzato, ma puoi desumerlo a posteriori misurandone la densità come spiegavo nell'altro post e facendo un conto molto semplice (la densità delle fibre è nota e quella delle matrici è sempre più o meno la stessa).
Non che questo, comunque, ti salvi da un'eventuale componente difettato. Sapere che un tubo in lega di alluminio è di fatto della lega dichiarata non ti mette al riparo da un suo cedimento perché è stato mal trattato termicamente, o perché intaccato, o perché con un'inclusione non metallica che ne induce una cricca, o chissà che altro problema.
Un componente in composito di pari peso di uno ben fatto ma progettato e/o realizzato male può essere esteticamente indistinguibile ma più suscettibile alla rottura o a certi tipi di rottura perché le fibre possono essere state mal disposte, possono esserci microinclusioni che ne inducono la delaminazione, etc...
Insomma, come in tutte le cose, oltre a un certo punto devi fidarti che il produttore abbia fatto un buon lavoro e che il componente risponda alle caratteristiche dichiarate.
Scusa ma allora il manubrio crank Brothers che ho comprato e montato sulla mia bike, allego qui il link , io però lo avevo pagato 147 euro :-( https://www.gambacicli.com/it/crank-brothers-cobalt-11-carbon-curva-mtb-low-riser-780x15mm.html non è carbonio ???????? Potevo spendere 18 euro ed avere le stesse caratteristiche ??

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Scusa ma allora il manubrio crank Brothers che ho comprato e montato sulla mia bike, allego qui il link , io però lo avevo pagato 147 euro :-( https://www.gambacicli.com/it/crank-brothers-cobalt-11-carbon-curva-mtb-low-riser-780x15mm.html non è carbonio ???????? Potevo spendere 18 euro ed avere le stesse caratteristiche ??

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Vai tranquillo è carbonio... è solo che qualche pistino che lavora nel settore cerca di sviare i comuni mortali :mrgreen:

Hai un manubrio fatto con fibra di carbonio e resina, come tutte le cose vendute come "in carbonio".
 
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"100% carbon" a mio parere indica la composizione della fibra, se leggi la scheda noti che si cita anche la presenza dellaresina.
Del resto il principio dei materiali compositi è appunto che sono... compositi ;-)


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certo altrimenti non si chiamerebbero compositi.....
come gia detto, pero' ne sono sicuro eh....tempo fa lessi su una rivista di settore che con le moderne tecniche di lavorazione riescono ad espellere la resina in eccesso qualsi totalmente e questa piccola percentuale che rimane e' talmente irrilevante che si possa dichiarare che il componente sia 100% carbon....
 

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certo altrimenti non si chiamerebbero compositi.....
come gia detto, pero' ne sono sicuro eh....tempo fa lessi su una rivista di settore che con le moderne tecniche di lavorazione riescono ad espellere la resina in eccesso qualsi totalmente e questa piccola percentuale che rimane e' talmente irrilevante che si possa dichiarare che il componente sia 100% carbon....

Se si parla di "resina in eccesso" vuol dire che ce n'è comunque una certa quantità "non in eccesso"... ergo non si può certo dire che il manufatto è "100% carbonio".

Senza resina il pezzo non sta insieme, è tela... prova a far stare in piedi un edificio solo con i tondini di ferro senza il calcestruzzo ;-)
 

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