ok ve lo dico subito: questo è un topic che scotta.
Ho ricevuto il messaggio che sotto riporto. a me ha fatto molto pensare, e trovo sia giusto divulgarlo.
speno che nessuno avrà da obbiettare sul perchè di questo topic. in mezzo al nostro sport preferito credo ci possa stare anche qualcosa che faccia smuovere le nostre teste. mi assumo tutte le responsabilità per aver postato questa lettera di una ragazza.
alla fine si cita un filmato: io il link del filmato non lo posto perchè è veramente cruento e violento nei confronti di questi poveri animali. non lo posto per rispettare la sensibilità di alcune persone. io ho provato a guardarlo e sono durato meno di un minuto. a chi lo vorrà vedere lo mando via mp. attenzione però perchè fa male. molto male.
ecco la lettera
Ho ricevuto il messaggio che sotto riporto. a me ha fatto molto pensare, e trovo sia giusto divulgarlo.
speno che nessuno avrà da obbiettare sul perchè di questo topic. in mezzo al nostro sport preferito credo ci possa stare anche qualcosa che faccia smuovere le nostre teste. mi assumo tutte le responsabilità per aver postato questa lettera di una ragazza.
alla fine si cita un filmato: io il link del filmato non lo posto perchè è veramente cruento e violento nei confronti di questi poveri animali. non lo posto per rispettare la sensibilità di alcune persone. io ho provato a guardarlo e sono durato meno di un minuto. a chi lo vorrà vedere lo mando via mp. attenzione però perchè fa male. molto male.
ecco la lettera
Amo gli animali, mi sono detta. Faccio quello che posso per loro.
Starei solo male. Per niente.
Poi ho deciso. Di vederlo. Di star male. Per un tempo che non finiva
più.
Perché non basta "sapere". Occorre vedere per poter
raccontare a chi non vuole farlo.
Perché voglio si sappia e si faccia sapere l'orrendo dolore che sta
dietro agli articoli di pregio in pelle e pellicia, rifiniti, bordati
in pelle e pelliccia, che riempiono le vetrine dei nostri negozi,
belli e meno belli, che invadono i nostri grandi magazzini (un sacco
ne ho visti all'UPIM e RINASCENTE, made in China, con etichette
dai nomi inventati), che strabordano dalle bancarelle dei nostri
mercati.
Perché voglio che si pensi quando si sceglie una borsa, un paio di
guanti, un giaccone, una giaccavento. Per noi, per un regalo, magari
per il prossimo Natale.
E non ci si possa dimenticare quello che qui si è visto o che io voglio
comunque raccontare. Per chi non vuole vedere. Ma deve sapere.
Cina. Animali. Bellissimi. Tipo procioni, tipo marmotta. Non me ne
intendo. Grassi. Tenerissimi. Musi bellissimi. Tantissimi. In gabbie
di filo di ferro. Strettissime.
Afferrati. Per la lunga coda stupenda. Sbattuti in terra una, due
volte. Lasciati lì, a sobbalzare. Appena intontiti.
Con calma, senza fretta, ad una ad una tagliate le 4 zampine. Segate.
Il piede dell'aguzzino che li schiaccia sul collo. Li inchioda al
terreno.
E sempre con calma, incisi i moncherini ad uno ad uno. Per preparare lo
strappo.
Lasciati lì. Ad aspettare. Primo piano su un muso. Sugli occhi
dolcissimi. Che luccicano. Brillano. Spalancati, ogni tanto socchiusi.
Appesi. Scuoiati. Con calma. Senza fretta. Magari sospendendo il
"lavoro" per voltarsi a dire qualcosa. A un altro aguzzino.
E lui che sobbalza, si contorce, spalanca la bocca.
E il pelo fa fatica a staccarsi, a lasciare i piccoli corpi.
E poi la carcassa. Buttata su un carro. Su una montagna di corpi nudi.
E ti dici: "...è finita... finalmente è finita."
Ma no, invece. Primo piano. Sulla carcassa di cui brillavano gli occhi.
Zoomata. Sul muso. Che spalanca la bocca.
Un'ultima ripresa, più d'insieme. In un altro sforzo, la povera
testa scuoiata si alza, si gira. Si volta. Pare quasi a guardare lo
scempio di quel che resta del suo corpo torturato.
Minuti e minuti che sono un'eternità. Un'agonia. Per me, che
guardo soltanto. E per loro...?
E poi ancora. E mi chiedo quand'è che finisce.
E poi è la volta dei cani. Bellissimi. Pelo rigoglioso. Stessa orribile
sorte. Stessa agonia infinita. Quelli il cui pelo compriamo sereni.
Credendo all'etichetta, alla commessa che ci rassicura
"E' coyote, asian jackall, marmotta"
Come se, anche se volessimo crederle, coyote, sciacalli, marmotte
fossero esenti dal dolore. Fossero cose. I cani la cui pelliccia borda
i cappucci delle nostre belle giacche a vento, dei nostri piumini e
giacconi. Anche di marca. Di pregio. WOOLRICH, CIESSE, ASPESI ecc.ecc.
ecc... Made in Italy, made in Usa, made in France. Di taglio perfetto.
Dalle rifiniture precise. Esiste una legge in Italia. Per far stare
tranquilli noi consumatori, si sa che è vietato importare pelli di
cane e di gatto.
Peccato che in dogana vengano mistificate con nomi di fantasia o
vengano dichiarate come volpi, agnello, lapin.
Peccato che per scoprirne la reale natura ci vorrebbe ogni volta un
costosissimo esame del DNA, che nessuno è disposto a pagare.
Peccato che tutto questo pelo, di cane, di gatto o di qualsiasi altro
animale costi una sofferenza atroce. Che neanche ci possiamo
immaginare.
Il filmato prosegue. Animaletti deliziosi. Grandi e piccoli. Rinchiusi
in attesa della loro sorte terribile. Uno sembra quasi giocare con un
recipiente. Sembra un piccolo orsetto, bianco. Altri che girano
frenetici nelle loro prigioni. Disperati. Impazziti.
E poi è la volta dei conigli. Il famoso lapin, che acquistiamo
tranquilli. Tanto, è il pelo dei conigli che mangiamo, che mangiano.
Falso. Falsissimo. Guardare il filmato per credere. Appesi. Scuoiati
vivi. Carcasse che si contorcono chissà ancora per quanto, dopo.
Tutto questo mi ha intristito e angoscito oltre ogni dire. Una giornata
da dimenticare.
Ma la mia pena è niente a confronto di quella degli attivisti
animalisti che si sono costretti a filmare queste atrocità. Per farci
sapere quanto dolore si nasconde dietro tanti bei capi
d'abbigliamento. Per renderci consapevoli delle nostre scelte.
Anche quelle che sembrano banali, dettate dall'impulso di un
momento.
ED E' ZERO A CONFRONTO DI QUELLO CHE SOFFRONO QUESTI ANIMALI.
E' orribile vedere questo filmato. Ma ancora più orribile è
contribuire a tortutare questi animali, colpevoli della maledizione di
possedere una bella pelliccia.
Anche se non vedete il video, vi prego di far girare questa mia il più
possibile. E magari proprio fra chi, non essendo a contatto con realtà
animaliste, non conosce e non sa quanto male una scelta irragionata fa
agli "animali non umani"