Dico la mia, da profano: non mi intendo di marketing, ma se metto in vendita a 20 un oggetto che vale 10 e la gente me lo compra ugualmente, l’anno dopo lo provo a vendere a 22, magari cambiandogli solo il colore.
Tutto questo accade perché, negli hobby e negli sport, si compra sempre di più con la pancia, e spesso solo per appagare la propria scimmia, il senso del possesso fine a sé stesso.
Questo sembra accadere soprattutto tra i cosiddetti amatori avanzati (in tutti i settori, dal ciclismo alla fotografia, dal windsurf al motocross).
Quando è la passione a comandare, e non la necessità, si è disposti a spendere più di ciò che la nostra parte razionale riterrebbe adeguato e chi vende lo sa bene e ci lavora parecchio.
La colpa, quindi, è in buona parte nostra.
Il giorno in cui la maggior parte degli appassionati acquisterà solo con forti sconti e solo ciò che è necessario, la bolla speculativa esploderà di colpo.
Quindi, non accadrà MAI!