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Solite storie , sanno ciò che fanno e rischi che corrono e sanno che questi sono alti.Amo lo sci e ho visto cadute paurose, fino a quelle degli anni 80. Tanto è stato fatto per rendere lo sci più sicuro e ugualmente spettacolare. La mtb è tuttora una delle maggiori cause di infortunio in montagna tra gli amatori. Vedere questo genere di competizioni mi fa pensare che cerchino volutamente la tragedia per pubblicizzare questo sport, per dargli un'aurea epica. Adoro le gare di ciclocross, di XC, di ciclismo su pista e su strada, ma le gare di downhill le ritengo inutilmente rischiose. Posso capire l'abilità di andare in discesa, ma non avete vie di fuga, protezioni lungo il tracciato e in più avere alberi lungo il percorso in cui poter picchiare testa e schiena mi fa pensare che si stia cercando la tragedia. Va bene una certa dose di rischio, ma a tutto c'è un limite.
Atleta non vuol dire cavie sacrificali in nome dello spettacolo.Che botta! Fortuna che sia andato tutto bene.
Oggi una caduta spaventosa si é verificata anche alla Cro Race (gara su strada croata), con un ciclista del team Caja Rural caduto di faccia sull'asfalto mentre faceva la volata.
Quello che dico sempre é che sono atleti, e un atleta che fa certi tipi di sport mette in conto anche che ci possano essere degli incidenti gravi e dei rischi.
La passione batte la paura, c'é poco da fare. Ed é questo secondo me il confine vero tra un professionista e un amatore.
Non fermano nemmeno la Rampage che in fatto di pericolosità batte di gran lunga una gara di dh , forse se succederà qualcosa di brutto ( spero di no) qualcosa cambierà …..O fermano le gare di downhill....o non vedo come sia possibile rendere più sicuro uno sport "estremo" come questo.
Secondo me è molto più pericoloso un mondiale dh fatto in un certo modo rispetto a una rampage.Non fermano nemmeno la Rampage che in fatto di pericolosità batte di gran lunga una gara di dh , forse se succederà qualcosa di brutto ( spero di no) qualcosa cambierà …..
…… un piccolo errore e sei morto!!!!Secondo me è molto più pericoloso un mondiale dh fatto in un certo modo rispetto a una rampage.
In una rampage non c è niente di improvvisato, è tutto già preparato da giorni e giorni, fai i trick che sono nel tuo repertorio provati e riprovati e vai. Nella dh se sei già al limite e devi calare 1 o 2 secondi per vincere, per forza ti devi prendere rischi della serie "o la va o la spacca".
Certo non é facile, ed é bruttissimo.Facile parlare ma poi nei fatti vorrei vederti a capo di un team o a dirigere una gara quando devi andare dalla famiglia o dai figli dell'atleta a dirgli "ci dispiace ma pinco pallo è morto, o è in sedia a rotelle o è un vegetale".
Più curve, più chicane, più pezzi guidati. Basta diminuire le velocità medie.O fermano le gare di downhill....o non vedo come sia possibile rendere più sicuro uno sport "estremo" come questo.
Dopo Mader tra il gruppo di corridori in molti hanno esortato a stare più attenti e più calmi in gara.Certo non é facile, ed é bruttissimo.
Tra l'altro ho assistito ad una tragedia in diretta e non é stato piacevole, nonostante fossi solo un spettatore di un evento sportivo, con nessun legame col povero calciatore morto. Ma il dispiacere é stato enorme, come é stato pesantissimo il senso di impotenza, il non poter fare nulla.
C'é da dire, però, che anche i famigliari sono pienamente consapevoli dei rischi. Al recente Giro di Svizzera in cui é morto Gino Mader, é stata la madre del povero corridore a chiedere di mandare avanti la gara; anzi, due giorni dopo la signora Mader era al seguito della gara elvetica.
Anche il papà di Simoncelli, benché distrutto dal dolore, ha rimarcato più volte che l'incidente é parte integrante di alcuni sport. E di esempi di questo tipo ne esistono a decine.
Secondo me, se si accetta di essere un professionista, si mettono in conto anche i rischi.
Certo, le reazioni emotive ci sono state in seguito alla caduta di Mader, ma in discesa continuano a viaggiare sempre a 100 Km/h. É solo questione di tempo e, purtroppo, accadrà nuovamente una tragedia, ma non per questo alcuni possono rinunciare ad essere corridori professionisti.Dopo Mader tra il gruppo di corridori in molti hanno esortato a stare più attenti e più calmi in gara.
Dopo il povero Sic si è fatto qualcosa per penalizzare piloti con comportamenti troppo aggressivi e arrembanti (non sempre in modo giusto, però ci si prova).
Uno sport che è una lotteria a eliminazione non piace a nessuno.
"Cerchino volutamente la tragedia", ma per favore, come si fa a pensare una cosa del genere?Amo lo sci e ho visto cadute paurose, fino a quelle degli anni 80. Tanto è stato fatto per rendere lo sci più sicuro e ugualmente spettacolare. La mtb è tuttora una delle maggiori cause di infortunio in montagna tra gli amatori. Vedere questo genere di competizioni mi fa pensare che cerchino volutamente la tragedia per pubblicizzare questo sport, per dargli un'aurea epica. Adoro le gare di ciclocross, di XC, di ciclismo su pista e su strada, ma le gare di downhill le ritengo inutilmente rischiose. Posso capire l'abilità di andare in discesa, ma non avete vie di fuga, protezioni lungo il tracciato e in più avere alberi lungo il percorso in cui poter picchiare testa e schiena mi fa pensare che si stia cercando la tragedia. Va bene una certa dose di rischio, ma a tutto c'è un limite.
Per qualcuno , radere al suolo tutte le piante , asfaltare e mettere il limite di velocità con autovelox ….. ma dai !!!!Scusate ma è caduto in una parte lenta, tecnica e non ripida del percorso, ben palinata e tracciata, contro un albero materassinato un metro a sx della linea. Più in sicurezza di così cosa devono ancora fare?
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