dal Cittadino di oggi
Un Sciame di calabroni investe un gruppo di 112 ciclisti. Attimi di paura ieri mattina durante il quarto trofeo dei Sumaiet, prova stagionale di mountain bike inserita nel calendario annuale di “Laus Cup” dell’Udace lodigiana. Almeno 25 corridori sono stati punti lungo una strada immersa nei vigneti delle colline fra Miradolo e San Colombano e quattro di loro sono stati portati addirittura all’ospedale per accertamenti. Fortunatamente, si è scoperto solo più tardi, nessuno aveva avuto uno shock anafilattico. La gara è comunque proseguita, anche se i giri del circuito collinare sono stati ridotti da quattro a tre dal presidente dei giudici quando ormai la classifica si era chiaramente definita.«Ho parlato con qualcuno in paese e mi hanno detto che si tratta di una cosa naturale per il periodo, soprattutto perché gli agricoltori hanno scelto di non utilizzare un particolare pesticida contro i calabroni per mantenere l’uva integra e averla migliore al momento della vendemmia - spiega Stefano Giussani presidente dei giudici dell’Udace -. Probabilmente qualcuno ha schiacciato un alveare e così si è sollevato lo sciame che ha investito il gruppo».Una ragazza di Melzo, che fa parte del team Baronchelli, è caduta a terra ed è stata medicata dall’infermiere che seguiva il gruppo con la moto. Gli altri sono riusciti ad arrivare tutti al traguardo (a quel punto mancavano circa quattro chilometri) e solo lì sono stati visitati dai sanitari già presenti con l’ambulanza. Ma i “feriti” erano troppi e per medicarli tutti sono state necessarie altre due ambulanze. Qualcuno è riuscito a ripartire, altri si sono fermati e sono stati accompagnati in ospedale. Oltre alla ragazza di Melzo c’erano altri tre corridori, fra cui uno di Tavazzano.L’incidente è avvenuto come detto in una strada di collina fra Miradolo e San Colombano. La gara era partita circa mezz’ora prima, alle 9.30, da via Roma a Miradolo e il gruppo aveva già percorso una decina di chilometri prima di essere “attaccato” dai pericolosi insetti.La puntura dei calabroni è molto pericolosa e, nei soggetti allergici, provoca lo shock anafilattico che, nei casi più gravi, può portare alla morte. Quest’anno è successo a Roncadello di Dovera a un anziano di 76 anni, mentre altri episodi gravi si erano verificati a Lodi, Carpiano e Mediglia.Davide Cagnola