Certo che gli animi si sono scaldati di brutto !!
E' vero e incontrovertibile che un torsiometro (non torsImetro...
) dia una precisione di risposta elevata (al netto, ovviamente, della sua risoluzione di discretizzazione minima), ma è altresì vero che l'algoritmo che governa l'apporto del motore avrà sempre come fattore primario della funzione la coppia generata dall'azione muscolare, e in base a quello si regolerà sempre e comunque.
Quindi è vero che posso impostare un livello di assistenza basso per ottenere una contropartita di spinta elettrica bassa, ma da quel che ho visto fino ad ora non ho trovato nelle e-bike native una spaziatura di livelli di assistenza paragonabile al Bafang (cosa che, tra le altre, me lo fa preferire).
Esempio pratico:
sono a inizio giro, voglio preservare l'autonomia e sono al pieno delle mie forze; decido perciò di impostare il livello 1 (che posso aver programmato per darmi pochissimo apporto, anche solo l'1%), e praticamente pedalerò con le mie sole forze. Pur pedalando al massimo delle mie forze, il motore mi restituirà sempre e soltanto l'1% della potenza, non una goccia di energia di più.
Con un sistema con torsiometro, avrei una risposta sempre e comunque proporzionale al mio sforzo; pur col livello minimo impostato (che è grossomodo intorno al 30%), io rischierei di avere, pedalando con
vigore, una
vigorosa risposta del motore, che magari in quel momento non desidero perchè voglio conservare gli ampere della batteria.
Viceversa, a fine giro potrei voler disporre un aiuto da parte del motore più vigoroso, perchè sono stanco o perchè le mie articolazioni (martoriate da troppi incidenti motociclistici) cominciano a cedere il passo. Ecco quindi che con un Bafang potrei impostare un livello di assistenza molto alto ottenendo una spinta decisamente importante pur a fronte di una pedalata fin quasi "simbolica", alleggerendo molto il pedale.
Con un torsiometro non potrei farlo, perchè anche impostando al massimo livello l'assistenza, il motore potrebbe fornirmi una spinta solo e soltanto proporzionale alla spinta muscolare che sono in grado di fornire: pedalando leggero, otterrei una spinta non per forza elevata, perchè comunque il livello di assistenza impostato verrebbe moltiplicato per un fattore (la spinta muscolare) blando.
Insomma, un sistema a encoder permette di allungare molto la coperta dell'assistenza, sbilanciando il rapporto "muscolare/elettrico" in misura molto spinta in entrambe le direzioni, alla bisogna.
Un sistema a torsiometro vincola invece la spinta motrice alla coppia muscolare espressa sui pedali.
Ciò detto, resta il fatto che il Bafang, per darmi questi vantaggi, chiede una gestione più macchinosa e artificiale da parte del pilota, mentre il sistema con torsiometro, pur coi suoi innati limiti nella fornitura di spinta motrice, offre un'esperienza pedalatoria assolutamente naturale e spontanea.
Quale dei due è migliore?
Sarebbe come chiedere di scegliere tra un cambio manuale e un automatico.
Il migliore è quello che risponde meglio alle tue personali esigenze.
E poi questo mio pistolotto non vuole essere un'apologia del Bafang o una critica verso il torsiometro (o viceversa); solo una descrizione delle caratteristiche dei sue sistemi.
Fine
Il mercato sostiene il torsiometro perchè rende le e-bike più vicine come feeling a delle biciclette che non a dei motorini elettrici, quindi i costruttori (di
biciclette, ricordiamolo) hanno pensato che avesse senso proporre delle e-bike che continuassero a sembrare
biciclette naturali, e non evoluzioni artificiali e artificiose.
Se fossi stato un direttore di marketing, probabilmente avrei battuto anche io la medesima strada.