Il
lattice è un'emulsione.
Vale a dire la dispersione di un liquido sotto forma di minutissime particelle (fase dispersa) in un altro, nel quale le "goccioline" rimangono completamente insolubili. Questo secondo fluido si identifica come fase disperdente.
In un contenitore conservato per lungo periodo l'emulsione tende a stratificarsi nel corso del tempo.
Si avrà quindi uno strato più concentrato (in basso, seguendo la forza di gravità) e una meno concentrata in alto.
Nei casi peggiori si può anche formare uno strato privo di materiale disperso (un "surnatante" costituito quasi esclusivamente dal disperdente).
Se non si ha l'accortezza di miscelare con estrema
cura, fin dal primo utilizzo, può capitare che vi troviate con un contenitore in cui i rapporti tra le due fasi non sono più "equilibrati".
Dopo un paio di prelievi avremo usato la fase liquida, magari anche meno efficace di come ci si aspettava, e nel contenitore si troverà un materiale molto concentrato e probabilmente anche instabile oltre che più reattivo del previsto.
Agitare, accuratamente, sempre!