beh,cmq avere battiti bassi non si significa nulla. non e' sinonimo di prestanza\putenza fisica. io ad esempio a riposo ho 35,ma sono una ciofeca ! !hahahaha
secondo me piu' di tutto conta la gittata cardiaca.
in teoria a maggiori bpm corrispondono maggiore afflusso di sangue ai muscoli,o no?
35 ce li avevano solo ragazi che si chiamavano coppi, bartali, pantani e pochi altri
se fai parte di questa categoria dovresti mollare l'università e passare più tempo in sella
pensaci
Il mio problema è invece che da un po di tempo in qua non riesco proprio ad uscirein effetti dipende da cosa si fa... comunque in mtb riesco sempre ad uscire fuori soglia ... o-o
'zzo sei un elefante? 35 bpm a riposo????? io quando sono al top arrivo a 43.....
In generale, è bene riuscire ad andare ad alti bpm o no o non significa nulla??
Il mio problema è invece che da un po di tempo in qua non riesco proprio ad uscire
sicuramente. ma la gittata non corrisponde ai bpm ma dalla quantita di sangue espulsa ad ogni sistole
Mah, questa è una vicenda molto controversa sul quale si dice tutto ed il contrario di tutto. Il fatto di avere bpm bassi a riposo sempre che la pressione sia a posto è sicuramente un vantaggio (dovrebbe voler dire che il muscolo cardiaco è sviluppato e riesce a pompare sangue con pochi pum pum), ma non è detto che poi questo si traduca in prestazioni migliori di chi magari ha 20 bpm in più a riposo. Contano anche altre caratteristiche tipo la velocità con il quale il muscolo si adegua allo sforzo ed i tempi di recupero. Il fatto poi che non si riesca ad andare oltre certe soglie (180 bpm) non è un vantaggio: un atleta in ottime condizioni deve essere in gradi di raggiungere e mantenere valori prossimi alla proprio soglia anaerobica ottenendo le sue massime prestazioni. Personalmente confrontando i miei valori con altri durante lo sforzo, mediamente stò abbastanza basso (anche 20 bpm meno), però i 180 per me non sono facili da raggiungere e meno che meno mantenerli.
Sarà che sono vecchissimo come dice il Glandia.
il punto è che 180bpm non sono un valore di soglia anaerobica, ma quasi massimale......se hai quasi 40 anni!Mah, questa è una vicenda molto controversa sul quale si dice tutto ed il contrario di tutto. Il fatto di avere bpm bassi a riposo sempre che la pressione sia a posto è sicuramente un vantaggio (dovrebbe voler dire che il muscolo cardiaco è sviluppato e riesce a pompare sangue con pochi pum pum), ma non è detto che poi questo si traduca in prestazioni migliori di chi magari ha 20 bpm in più a riposo. Contano anche altre caratteristiche tipo la velocità con il quale il muscolo si adegua allo sforzo ed i tempi di recupero. Il fatto poi che non si riesca ad andare oltre certe soglie (180 bpm) non è un vantaggio: un atleta in ottime condizioni deve essere in gradi di raggiungere e mantenere valori prossimi alla proprio soglia anaerobica ottenendo le sue massime prestazioni. Personalmente confrontando i miei valori con altri durante lo sforzo, mediamente stò abbastanza basso (anche 20 bpm meno), però i 180 per me non sono facili da raggiungere e meno che meno mantenerli.
Sarà che sono vecchissimo come dice il Glandia.
il punto è che 180bpm non sono un valore di soglia anaerobica, ma quasi massimale......se hai quasi 40 anni!
ora, non vorrei spararle a raffica ma:
La massimale e di conseguenza la Fcanaerobica si abbassano sia con l'età sia con l'allenamento. Solo che, l'allenamento aumenta il "cannaggio":la portata del sistema cardiovascolare è migliore e per erogare una certa potenza servono meno battiti.
Per quanto riguarda la Freq basale (o di riposo) se è bassa non può che essere meglio: hai un range più vasto di valori in cui lavori sottosoglia.
Hai ragione tu, 180 è la freq max (220-età). La soglia anaerobica è circa l'80% della max quindi 144.... La freq. a riposo più bassa è sempre un vantaggio.... Con l'allenamento migliorano la velocità di salita dei battiti ed i tempi di recupero, che si accorciano. o-o
noi per questo siamo TERRRONI! amiamo la terra!